Tag
(parte III)
[…]
Passò la notte con lei e gli cedette un pezzo della sua anima così da sentirsi più leggero, dato che ora, attraversato il ruscello, doveva fare un volo di diciotto metri per risalire la scogliera.
Quando si trovò nel punto più alto della costa e vide il pozzo profondo di cui non distingueva né il bordo né il fondo, capì che doveva gettarsi e ci provò volte e volte; …ma era inutile. La brezza marina lo faceva volare più impotente del più leggero fuscello soggetto all’azione del vento; si fermò disperato e iniziò a singhiozzare.
Fu a questo punto che la vide arrivare, e se prima era diavolo, la sentì ora madonna. Lei gli passò una moneta che le aveva lanciato un pellegrino, e lui ci salì sopra e si lasciò cadere a bordo di quei quattro centesimi che fino al fondo, per un po’, lo ricondussero alla materia di fuori. Ma da su la madonna rideva indemoniata e la moneta si dissolse a contatto con quella terra santa che immerse lo sciamano sempre più dentro sé e ancora più dentro e più dentro, dimenticando oramai anche lei e il ruscello e la piuma.
[…]
gaetano vergara © 1986
Sei sempre molto gentile e ti ringrazio. Inoltre apprezzo molto il fatto che dietro questo blog ci sia un retroterra culturale a me praticamente sconosciuto: ed è questo forse a farmi trovare un odore fortemente esotico. Attendo sviluppi dell’Ultimo Eternauta. Ciao, M.
il decadentismo ci ha impregnato i tessuti linfatici e decadenza abbiamo, decadenza aspettiamo, decadenza viviamo. ma non può durare, capisci, non può durare,,, smetteremo d’annunzio tutte le volte che diremo,,, leopardi.
bacio e buonanotte
Son passta da qui incuriosita dalla tua visita nel mio blog…penso passero’ piu’ spesso, e’ un piacere leggerti…a presto..
che bello leggerti…………;)
a volte siamo così leggeri nei nostri pensieri che senza veicolo si disperdono nel nulla.S.Distanti
“e se prima era diavolo, la sentì ora madonna.” ohmmadonna. allibbbisco.