Vista dalla finestra
ha qualcosa a
che fare col silenzio,
la neve.
Cala come calce stanca
e restaura il vuoto
che mi serve per pensare,
la neve.
A sinistra o destra
nulla resta da
guardare, solo candore
lieve.
Come questo foglio bianco
prima che lo imbrattassi
di parole dense di nonsenso
greve,
e neve.
Felice 2005!!! Auguri!!!!!
signor aitan, come mi picerebbe passare una serata con lei a parlare davanti ad un caminetto acceso, e fuori, la neve.
auguri
marietta
PREGUNTAS A LA HORA DEL TÉ
Este señor desvaído parece
Una figura de un museo de cera;
Mira a través de los visillos rotos:
Qué vale más, ¿el oro o la belleza?,
¿Vale más el arroyo que se mueve
O la chépica fija a la ribera?
A lo lejos se oye una campana
Que abre una herida más, o que la cierra:
¿Es más real el agua de la fuente
O la muchacha que se mira en ella?
No se sabe, la gente se lo pasa
Construyendo castillos en la arena.
¿Es superior el vaso transparente
A la mano del hombre que lo crea?
Se respira una atmósfera cansada
De ceniza, de humo, de tristeza:
Lo que se vio una vez ya no se vuelve
A ver igual, dicen las hojas secas.
Hora del té, tostadas, margarina.
Todo envuelto en una especie de niebla.
buon anno e per fortuna che esiste la neve e il non sense…:))))
un abbraccio dario
Buon anno Aità e buona permanenza.
Jacinto Chiclana
molto gradita..grazie.
auguri
un 2005 buono e nuovo…AUGURI!!!!
Buoni giorni Aità…
Ya me parecía que habría nieve…:)
Hermoso lo que escribiste.
Me hiciste emocionar mucho con lo de Cortázar!
Gracias.
auguri di cuore!
un bacio
marietta
è bello il bianco della neve…silenzio e candore….
un bacio sereno…per te amico mio…
bella l’immagine della «calce stanca»; auguri e un abbraccio da g.
E’ vero, ha a che fare col silenzio la neve e anche con un dolce isolamento.
Buon anno.
la neve…
tregua di purezza sulla scala cromatica.
auguri ancora e ancora. finchè arrivino.
Dis
Camminano come piedi silenziosi su ovatta di neve, i miei pensieri… li senti?E i miei sogni… stanno seduti zitti nell’incavo di dita ora lontane; si ripassano, ricordando gli attimi in cui sono scorsi sotto pelle. E sopra.
J. da una panchina di Paris.
buon 2005 a te aitain,un anno di piacevoli non sensi e di neve silenziosa magari rotto da tanta piacevole allegria :)
un abbraccio dario
…e fuori dalla finestra è lieve come un inganno. La cogli e ti si scioglie tra le dita, la stringi ed è già fuggita, somiglia, credo sì che somigli molto alla vita.
J.
Mizzica che freddo però!… ‘sta neve.
Bè, l’ho gia detto altrove: “sotto la neve: pane” Qui lo ripetto e attendo senza aspettare, al calduccio sotto le coperte, nella mia prospera barchetta di doni e d’auguri.
“soave sia il vento …” anche per lei signor Aitan, e benigno ne appaghi i suoi desir…
Se le tue sono parole grevi, ben vengano, chè questo è anche ciò che amo. Ben altre son le cose opprimenti.
allure(tte)
difetti di aggiornamenti amico aitan, ma posso augurarti il buon anno senza sembrare quelli che lo dicono l’undici gennaio e fanno anche un po’ pena
avevo appena scritto un commento, piu’ che altro un delirio che plinder, naturalmente, si e’ premurato di cancellare… :-)
e dicevo che mi piace sempre passare qui, e trovare quella calma quasi immutabile,ma che muta con piccoli fremiti, lascindo comunque una pace che bonariamente le invidio…
E sto di nuovo delirando mi sa :-D
un caro saluto, marietta
un bacio una carezza….
ah, gli uomini del sud che sanno orientare il cuore (anche) a nord…