Giornata internazionale e rappresentazione glocale
Oggi, in molte parti del mondo, c’è qualcuno che sta celebrando la Giornata internazionale del Libro e l’anniversario della morte di Cervantes leggendo passi del Chisciotte.
Le avventure del cavaliere errante e di Sancho mi hanno accompagnato in diverse fasi della vita facendomi divertire ed alimentando il mio desiderio di leggere per stare lontano dal mondo e comprenderlo meglio.
Purtroppo, al momento, non ho molto tempo; ma ho deciso di buttarmi ugualmente nel flusso dell’evento trascrivendo qui sotto una mia ignobile continuazione del capolavoro cervantino.
Intanto, approfitto dell’occasione per spiegare che la (momentanea) mancanza di tempo è dovuta al fatto che sabato prossimo, intorno alle 9 di sera, debutta il recital
Alma Tanguera – Musica e parole da Gardel a Piazzolla.
Uno spettacolo sul tango, senza alcuna ombra di danza.
Sul palco, tre valenti musicisti ed un tipo strano (io) che ripercorre un itinerario emotivo fatto di cronache, interpretazioni e versi tratti dalle più importanti canzoni dello sterminato repertorio rioplatense. Lo spettacolo si tiene al Teatro Lendi di Sant’Arpino nell’ambito della manifestazione Pulcinellamente. Il teatro è dotato di un palco grandissimo. Una sorta di cattedrale nel deserto di quelle tipiche dei sud di tutto il mondo.
Ho paura che la mia voce non sia adeguata a reggere l’evento. Ma mi consola il fatto che il tango sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti. E poi i musicisti con cui ho l’onore di condividere il palco sono veramente molto bravi.
Ve li presento; sono (in ordine di capelli bianchi):

Antonio Volpicelli (clarinetto soprano)
Francesco Volpicelli (clarinetto soprano e clarinetto basso)
Francesco Di Giuseppe (chitarra classica).
Ma ora vi saluto, ho le prove.
E vi lascio col mio Quijote apocrifo.
II PARTE – Capítulo LXXV
Que trata de lo que Cide Hamete no dijo
Después que el escribano dio por testimonio cómo Alonso Quijano el Bueno había pasado desta presente vida, el bachiller, el barbero y el cura se fueron a sus casas, sin el ánimo de decir ni siquiera una palabra que pudiera romper aquel grandísimo silencio.
En la habitación quedaba sólo el fiel escudero y el viejo Quijote de cuerpo presente.
Sancho se acercó circunspecto a la cabecera de la cama.
El ingenioso hidalgo se asomó de las sábanas y le preguntó:
-¿Estamos otra vez solos?
El escudero después de haber dado un gran suspiro, dijo que sí con la cabeza.
-Pues, ¿qué esperas? Ensilla a Rocinante, es la hora de volver a buscar aventuras.
Le parecía a Quijote que todo el tiempo que allí se tardaba era quitársele al mundo y a los en él menesterosos de su favor y amparo. Y también temía que pudieran volver el ama y la sobrina que habían salido para prepararle un entierro digno de su gloria.
-¡Váleme Dios!, y ¿qué haremos, ahora?- replicó Sancho.
-Primero, matar al árabe que va contando mis fazañas por todas las cuatro partes del mundo, luego volver a deshacer todo género de agravio, enderezar tuertos, castigar alevosías y proteger a los menesterosos frente a los repetidos asaltos de la realidad.
Luego de la muerte del árabe, ya ninguno se atrevería a escribir con pluma de avestruz grosera y mal deliñada las nuevas proezas del valeroso caballero.
gaetano vergara © 2002
[testo riformattato a prove ultimate]
intorno alle nove? l’ICN trieste-napoli arriva per le sei… oppure vengo in 126, è chiaro.
sei sempre squisito, aitan.
…un umile operaio nella vigna del tango…
e che peccato non abitare dalle tue parti, credo sarebbe valsa la pena ascoltare :-)
Gaetano caro, mi sto accoppiando felicemten con Cervantes da circa un mese, ma i figli li partorisce lei…
Andiamo con ordine, due punti:
-io pure l’ho festeggiata la Giornata internazionale del Libro ma non leggendo passi del Chisciotte; sono stata alla Hobelix, in libreria, e, nel soppalco di sù, ho inventanto storie e forme di libri insieme a bambini piccoli che mi hanno onorato di condividere le loro storie (quali: il bruco e la formica, il signore che cammina e incontra un cuore nel marciapiede, era quello della sua fidanzata… etc..) la loro merenda con me (ciambella bigusto)
Gli adulti, gli inutili noiosi adulti, avrebbero dovuto portare un libro, una musica e un cibo legati farli degustare agli altri adulti, lì al piano di giù, ma si sa, gli adulti sono adulti e i giochi non li predono mai sul serio, nemmeno per festeggiare la Giornata internazionale del Libro.
Dunque mi compiaccio, qui nel tuo ultimo post, di non essere stata la sola adulta che conosco a festeggiare cotanta lieta ricorrenza. E complimenti per la tua “ignobile continuazione del capolavoro cervantino”
Quanto “Alma Tanguera”… pretendo al più presto un programma preciso con l’elenco dettagliato dei brani proposti!
La voce cantante è la tua? Ci saranno testimonianze sonore e visive dell’evento? Sai che potrei ingaggiarvi tutti? :-)
Comunque coraggio (è prorpio vero) “il tango sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti” (peccato non avere il bandoneon) la tua voce reale reggerà all’evento tanguero… quanto quella virtuale regge al blog, voz tanguera es.
Asi mi voz taguera te lascia una canciòn (assai scorretta, anzi inventata) senza musica, ma scritta col corazon; e se fossi brava come te lascerei anche il link “qui”, ma, siccome non lo sono, ti dico che la versione integrale è nel post di Oz di lunedì, 20 settembre 2004
“Tango-evocación
Dónde mora la doncela
que es l’aurora?
Adónde te enscondiste
flor de sol?
Huiste palomita
huiste sola
y con las alas plegadas
Ahora quiero cantar
esta soledad.
Ahora, rayo de alegría,
en esta triste luz
recuerdo quando tu venía
Y la noche
era una gracia perfumada
O tango herido,
que busque alivio a tu mal!
O tango dolorido,
quando hace la musica a la tarde!
Melancolia perdída
dulce querencia
tanto silenzio te olvida!
Ma yo, hermosa estrella,
yo non olvido… (CONTINUA)”
desculpa gli errori… :-/
Cara farolit, ho trovato bello il tuo tango evocación afferrato “a la intimidad muda” e garbato il tuo “tango que te saluda” in gradevole itañolo.
Se vuoi, ti mando all’indirizzo che mi vorrai indicare un programma preciso con l’elenco dettagliato dei brani proposti in Alma Tanguera.
Intanto ti chiarisco che la mia non è una voce cantante, ma una voce narrante. Ecco perché il sottotitolo del nostro recital annuncia “Musica e parole da Gardel a Piazzolla”. Il nostro vuole essere un inno al tango fatto di storia, storie, cenni critici e soprattutto note e versi originali di compositori e parolieri rioplatensi.
Pensiamo che il tango sia anche qualcosa d’altro da una danza di successo e qualcosa di più di quel “pensiero triste che si balla” su cui tu e io ci siamo trovati a discettare qualche post fa. Sappiamo che normalmente si associa la parola tango a due corpi che volteggiano, si lasciano e poi tornano a congiungersi stretti stretti. Noi però contiamo di riuscire ad emozionare il nostro pubblico usando solo lo straordinario potere evocativo delle note e delle parole. Sarà come assaggiare un distillato di tango fatto decantare nell’ebano dei clarinetti e nella cassa armonica della chitarra.
Grazie a dakrua e melusinach per il loro incoraggiante desiderio di esserci.
Quanta sollecita perspicacia nelle fraterne parole di forfratta… e che amorevole “idem sentire” nell’ironia cervantina di nostra regina del sole!
Beh Aitan, in bocca al lupo per il tuo spettacolo, anzi: MERDA!
Ciao
Per noi ignoranti di spagnolo un tempo tu allestivi, gradito, traduzioni.
Donde estas esta vez ?
Noi ci picchiamo di intender l’ispanica llengua, pero como tu bien sabes, nun ce capimo na mazza. Sobre tu cuento, se vado a istinto: scrittura e realtà: amore e odio ? (non avrò messo troppi : ?)
Ed altro dirti non so.
Per l’esibizione, dico solo: vivaddio, vivaddio aitan…era ora aitan…e perdermi lo show me duole…aitàn, anche perchè non credo che attiverai, in loco, forme di riproduzione mediatica che immortalino il tuo gesto…nessun testimone…
meccanico…
Mentre io, como tu bien sabes, ti ricordi aitàn ? pure i nostri peti avrei registrato aitàn, anche il rutto di una formica registrerei aitàn…ma è l’irriproducibile che rende riproducibile il mondo…
Anche se non hai tempo (sebbene tu, ugualmente ad altri che mi son cari, abbia sempre posseduto il proprio TEMPO, e di ciò solo ora me ne rendo conto con claritate, e a ciò ora aspiro sine ansia), te pregunto exsplicatiòn sobre estas palabras:
dio por testimonio…
menesterosos
barbero y cura credo siano barbiere e curato
ni siquiera…nessuna ?
bachilier: baccelliere ? carica onorifica di un pueblo ?
non ci ho capito una mazza ?
amparo:
entierro:
avestruz grosera: inchiostro grossolano ?
sàbanas:
fazagnas so è faccende, e cazz e Quijote ?
non ci ho capito una mazza ?
Confesso fatica a leggere tomi notevoli e d’immortal arte, come il libro dell’hidalgo. Imparerò anche quel piacere, di cui mi piccavo un tempo d’esserne degustatore, mentre era solo…esibicciòn.
Qui, ora, tace la battaglia. Il turno di guardia volge al termine.
Riponiamo la penna e la baionetta.
Approfitto dell’Aurora incipiente e della morente luce di un fioco lume, mentre da lunge…le due torri son brune gambe di donna…zoppa ma sensualissima…dicebamus: approfitto per scriverti che gradite son sempre le tue glosse alla mia umile opra. E che convengo con te, che, a volte, la magniloquenza e l’eccessiva perspicuitas uccidono il sentimento che richiede spesso sobrietà.
Inoltre, da par tuo, hai notato nello mio stile una maggior dulcore, come una maggiore fluidità…è che di tanta dolcezza mi ricoprono i bei lumi di donna dal gentil core.
Dolcezza, ah un giorno sarai la nostra unica arma, per vincer le incivil orde mechanicae con il loro Tempo…mechanico.
Fin ad allora vigili saremo e pronti ad aprire con prudenza i cuori.
Un abbraccio
W La Rivoluzione
Libertà Fratellanza Differenza
Post scriptum Tea ricambi i tuoi saluti pasquali. Solo che mi chiede, di grazia, di chiederti di grazia, ma chi cazzarola è lei?
Grazie smurf, mucha mierda y mucha más.
Alfarach, caro amico mio, yo estoy siempre aquí (anche troppo!).
Mi dispiace che ti dolga perderti lo show e mi duole che non puoi eliminare la doglianza scendendo di qualche miglio ed assistendo alla rappresentazione.
Ora ti improvviso qualche traduzione delle parole che mi hai chiesto, ma conto di fare, e pubblicare presto, una versione italiana dell’intero brano (il piccolo problema è che devo cercare di dare all’italiano la patina di antico con cui ho provato a rivestire il castigliano apocrifo del racconto pseudo-cervantino). Dunque,
dio por testimonio = attestò
menesterosos = bisognosi
ni siquiera = neanche
bachiller = baccelliere (diplomato, persona che ha concluso una scuola secondaria; anticamente, in Spagna e Francia, chi aveva un titolo universitario di primo grado)
amparo = riparo, protezione
entierro = funerale
avestruz = struzzo
grosera = volgare, grossolana, rozza
sábanas = lenzuola
fazañas (oggi hazañas) = imprese
Nella speranza che continui il dulcore senza provocare sbalzi diabetici o sdogliamenti,
ti abbraccio
Espectro #999 dice …
Gaetano Vergara, vulgo (Aitan) … agradeço-te o facto de te teres lembrado do 25 de Abril, dia da Liberdade em Portugal. Aí, na Itália, há algum dia especial que vocês comemorem?
Viva D. Quixote.
Inté.
Te saludo desde los Abruzzos (Isernia) cuando voy a partir para Napoles.
alla fiera del libro per ragazzi di bologna, all’interno della sezione degli illustratori c’erano delle tavole per il don quichotte che mi hanno fatto sognare…
Aitan caro, c’è la versione italiana del testo? Elos in difficoltà -per ora si limita al suono
Volete partecipare ad un
CONCORSO EUROPEO DI NARRATIVA
il tema dell’edizione 2005:
“La Libertà, di giocare, di credere,
di amare, di vivere…in pace”
per informazioni visitate il nostro blog
oppure il nostro sito web:
http://www.guarandolestelle.it
Vi aspettiamo!
È uma estranha coincidência, Espectro #999, pero também os italianos celebramos nosso dia Liberdade no 25 de Abril, lembrando a liberação do nazi-fascismo no 1945.
30 anos depois a vossa Revolução dos Cravos.
até logo
gaetano
Serata davvero riuscita. Voglio essere il primo a farti i complimenti.
grazie mille alf,
mi ha fatto molto piacere che tu e los otros vesuvianos siate venuti
Serata davvero riuscita. Complimenti!!
Chissà perché non vedevo il primo messaggio e quindi ho postato di nuovo…non è il tango ad avermi ridotto così. ;-)
…e spero non sia stato nemmeno il blog, alf caro…
;o)
Aitan, sei stato veramente grande, lo spettacolo è riuscitissimo: la tua voce calda e passionale, la dinamica e l’intonazione dei clarinetti ineccepibile e gli arrangiamenti chitarristici davvero originali e per palati fini.
Tutti e quattro siete stati tutt’uno col tango. Mi sono divertito e soprattutto ho imparato tantissimo.
A proposito di palati, che vino degustavi tra un brano e l’altro?
Aglianico, bevevo Aglianico, ma molto annacquato, vino di scena, ma sul palco si ripetono i miracoli di Cana.
E uf, a km da qui…
Almeno una foto della rappresentazione con TE? :-*