230605 – Le colpe del vento
Borbottano là fuori i fuochi in batteria. Io alzo la voce della radio ma perdo la sintonia, mentre dall’altra stanza tu piangi, imprechi e mi maledici come fosse colpa mia.
Ma io non ho colpa. La colpa è dello zefiro che scompagina le foglie sull’asfalto per distrarre il volo degli uccelli e mutarne la scia. La colpa è del maestrale che smuove i tuoi capelli per far sorridere il sole e tutta l’astronomia.
Io non ho colpa. La colpa è del tempo che passa anche se resti immobile e ti nascondi sotto la sedia o tra i cristalli della cristalleria.
Io non ho colpa. C’ha colpa il vento che cambia l’ordine delle cose e restaura l’entropia.
Io non ho colpa. La colpa è del senso che si insinua in ogni tuo desiderio e fantasia.
Io non ho colpa. Ha più colpa la giovinezza ch’è bella e si fugge tuttavia.
Io non ho colpa. Ma sarò il primo a scappare, se chiami la polizia.
(Perchè io non ho colpa, ma so che è colpa mia.)
Borbottano là fuori i fuochi in batteria, mentre io socchiudo lentamente la porta e vado via.
L’importante è saperlo…;-*
Le strida di un infelice richiamano forse dal tempo che non ritorna le azioni già consumate?
egli è evidente che il fine delle pene non è di tormentare ed affliggere un essere sensibile, né di disfare un delitto già commesso
tutt’altro il fine del pene, ché lui non ha colpe, mai…
Eee, che bello
Poi torni?
L’ARIA
“io sono anima, vita, spirito, soffio, vento.
sono brezza, libeccio, maestrale, scirocco e tormento.
sono l’uragano che spazza ogni cosa lontano e agita il mare.
quando son tempesta, bufera e astiosa tormenta allora spazzo, spezzo e butto all’aria ogni cosa.
un’eterea sostanza dal profumo di rosa, che ti manda a gambe all’aria e ti sospinge sfiziosa.
ti guardo a mezz’aria da sempre, uomo, da prima che tu ci fossi.
le correnti d’aria e i colpi d’aria,
giorno per giorno,
anno per anno,
secolo dopo secolo,
millennio dopo millennio,
levigano le montagne un granello per volta.
io sbriciolo smusso e arrotondo ogni cosa del mondo.
del tempo non m’importa.
non ho fretta e ogni giorno sottraggo alla montagna e al ghiacciaio una fetta”. zop
la colpa della colpa è darsi a chiunque, impunemente
quant’è più greve la vita dell’Assoluzione, che anche a chi ha colpa si deve sempre dare.
Ma lei, l’Assoluzione, dalle sue colpe ora chi mai l’assolverà?
Ma cosa combini Aitan! Tutta di vento la colpa…?
Buena combinación de rimas.
come insegna woody allen bisogna negare sempre anche dinanzi all’evidenza.
Mi preoccupano i congedi silenziosi… a vpolte è meglio una porta sbattuta forte.
Mi preoccupa molto di più il fatto che da quando ho letto queste righe continuo a canticchiare questa vecchai cosa:
«Che posso fare, tu che puoi fare se navighiamo in senso inverso in mezzo al mare tu sei libeccio ed io maestrale son sempre venti sì, ma non è uguale e nessun porto mai ci vedrà tornare».
Mi preoccupa anche non lasciare la firma, scusa,
L35
Grazie per preoccuparti, L35, qui ora, dentro di me, soffiano 20 venti in opposte direzione, non solo un libeccio ed un maestrale.
Sì, Ruckert, forse bisognerebbe negare sempre anche l’evidenza. Ma poi si dovrebbe dimenticare di averla negata. E io non ne sono capace.
Gracias odyseo. El máximo poeta italiano del siglo XIX (así pienso yo y unos millones de lectores) decía que “il concetto è mezzo della rima” (no puedo traducírtelo bien, porque nunca he entendido si allí “mezzo” quiere decir “mitad” o instrumento; pues, decimos que “el concepto es medio de la rima” y quedamos en la misma ambigüedad “leopardiana”).
La prego, non mi riprenda anche lei, gentile Bleusouris.
L’assolverà l’Assoluto, caro Effe, che assolverebbe tutti, se esistesse.
Pensi Regina nostra, che avevo letto “la colpa delle colpe è darsi a chiunque, impunemente” e ci avevo letto un atteggiamento moralistico che è estraneo alle sue arguzie.
Che bella la sua aria, Mister Zop. L’ho molto gradita.
Eccomi qui, tornato (qui ma non a quella porta), Zoestyle (epperò domani, domani parto verso Ovest e tornerò da lì in questo non-luogo che è spazio del senso, come dice un mio pensoso amico).
Grazie per apprezzare a “e” aperta, Fiandri.
Eh, sì, PlacidaSignora io credo di sapere che la colpa è mia quando la colpa è mia; ma sono le pene che non mi convincono e mai si commisurano ai delitti commessi o pensati, come ben mostra di sapere la nostra Afrodea.
Innanzi a tanta bravura (plaudo anche a quella dei commentatori) posso solo restare silente; essendo questo anche un modo di evitare le brutte figure …
Boccio me stessa for lack of inventiveness
Suvvia, amabile Allure, non faccia arrossire me ed i miei cortesi e creativi commentatori.
E, soprattutto, non si butti giù, ché al giorno d’oggi, anche dalle nostre parti, non si trova più nessuno che raccolga chi sta riverso al suolo.
E poi qui ci è ben nota la sua inventiveness e la finesse del suo spirito.
aitan,
è vero è bello anche cosi.. partire da soli per trovare compagnia, ma io vorrei qualcosa di rilassante, senza cercare niente se non spiaggia, mare e gelati.. o al massimo una città d’arte per perdermi in quello mai visto…
a presto!!!
…lascia che il vento porti via la colpa…
Baci.
Felice di rivederti da queste parti, TirNanOg. Grazie per il prezioso consiglio, ne terrò conto.
Zoestyle ti auguro di trovare presto ciò che ti faccia perdere e ritrovarti.
E’ biografica? (lo so, è la prima domanda che fa il pubblico al termine della presentazione di un libro… ma non ho resistito!)
Mia Hoffmann
Mia Mia, ebbene sì, è tutta biografia.
Il Zefiro c’est moi e sto su quella via.
No, no, scherzavo, io sono le foglie sull’asfalto e i fuochi in batteria. O la polizia.
Oppure l’estensore di quelle e queste sciocchezzuole principianti in Mia Mia.