Mehr Licht. Zuviel Licht.
Quando arrivò lei, una luce nuova si irradiò sulle nostre vite, e tutto fu più chiaro: cose e case, chioschi e chiese, chierici e laici… Quando arrivò lei, nulla fu più lo stesso, ed anche le ombre che si allungavano dai nostri corpi cominciarono a risaltare di nuovo nitore. (In verità, io fin dal principio mi resi conto che qualche forma cominciava a dissolversi fino a scomparire. Ma non dissi una parola… Come avrei potuto, di fronte a tanto indicibile fulgore?)
Dopo, ci fu chi prese l’abitudine di tirare avanti con le mani serrate davanti agli occhi; non so bene se per non abbagliarsi o per non sapere. E intanto lei si aggirava impassibile nei dintorni del vuoto che ci pervadeva. Il maledetto vuoto che fino a quel momento ci aveva lasciato trascorrere le nostre esistenze in una fluidità di cui non percepivamo la magnificenza e la portata.
Quando arrivò lei, io non esitai a benedire il dio che qualche giorno dopo, primo tra i primi, avrei maledetto e maledico ancora dall’alto di questa collina piena di mugugni e voci tra le quali chissà se potrai mai distinguere la mia. Questa che se l’ascolti ti parla ora e ti mette in guardia dalla luce e lo splendore.
Lei arrivò in un giorno di maggio. E fu come un’illuminazione. Di colpo, capii che la mia vita non poteva avere altro senso, e mi avvicinai ogni giorno di più, lungo un itinerario rotatorio, una spirale poggiata su un piano inclinato che scivolava dritta al punto fulgente che era la luce del mio cammino. E ad ogni passo un’estasi di calore e sudore, ad ogni passo un passo oltre, verso il risveglio della mia anima sopita e la messa a fuoco dei miei occhi pigri. Un passo e un passo oltre, verso la comprensione di tutto ed ogni cosa. Cammino curvo della perfezione.
Il solo pensiero mi dà brividi che scuotono il vento e lasciano crepitare le foglie. Ascoltate uomini viventi il culmine e la fine di tanto sovrumano amore! Ascoltate la tragedia incastonata tra le righe di tante fiammelle e bagliori!
Io pieno, finalmente appagato, un passo, ancora un passo e un passo oltre, sentivo di essere alle soglie del raggiungimento. E lei lì ferma, imperterrita, luce pura e primo motore.
L’ultimo dei miei passi fu l’attesa di un sorriso che non arrivò e un abisso di solitudine. In un lampo mi sentivo di nuovo incompiuto e inappagato. Ma fu la puzza di bruciato a distrarmi dal cammino e dalla meta.
Quando abbassai lo sguardo, i miei piedi stavano già prendendo fuoco e le fiamme risalivano lungo il mio ventre verso il collo e la testa.
gaetanovergara (c) 2005
Wo viel Licht ist, ist starker Schatten / Dove la luce è molta, più cupa è l’ombra
(Johann Wolfgang von Goethe, "Götz von Berlichingen" – I atto)
bello aitan… ci sta proprio con questo bach che sto ascoltando…
Qué hermoso, aitan…me conmoviste.
Pasaba para avisarte que reabrí mi blog. :)
Un beso enorme que llegue hasta España de
Aitana
sospiro…
e lascio un saluto notturno signor aitan
baci
marietta
Aitan, come stai? Io qui sto lavorando e correndo per star dietro ai pargoletti…altro che vacanza. Ovviamente scherzo poichè è questa la mia vacanza: famiglia e musica, a proposito il sax soprano va una favola. Buona permanenza. Lo so avrei dovuto usare la posta eletronica ma sono in un internet point e navigando per il blog ho pensato di lasciare ui i miei saluti.
Cià cià da Solfamiredo
oui, bien sur …
:) mi raccomando a madrid! fa la siesta all’ombra! zao
Bellissima Madrid!
Buona vacanza, aitan, in quella splendida città ci si diverte sempre!
Ciao
ed invece io leggevo ascoltando in sottofondo la canzone di fossati che si trova in http://spazioesposto.splinder.com e ti assicuro che l’effetto di sovrapposizione tra l’ascolto e la lettura è notevole :-)
è bello.
finale crepitante.
Bello texto (Luz!!! más luz!!!). todavía en Madrid o ya regresaste?
Saludos
bp,abconline
Más luz, Odyseo: sigo en Madrid y seguiré por unas semanas más.
Grazie, colfavoredellenebbie, tanto per il bello, quanto per il crepitante.
Proverò a seguire le note del tuo implicito consiglio, melusinach cara.
Sì, talpina, cerco di fare del mio meglio per divertirmi in questa splendida città, anche se non sono qui propriamente per questo…
Premuroso zop, sprovvisto di capelli, alterno cappelli a cappelli, sperando che il sole non mi voglia abbrustolire.
Oui, oui, Madame Orchidée.
Cià cià Solfamiredo, io sto bene, e vi penso.
Gracias, señorita marietta.
Recibido, Aitana, en seguida pasaré por tu blog para felicitarme de la reapertura.
Sì, nocedifool, a volte anch’io, chiusa la soglia do sfogo alla mia turpe voglia e…. ascolto Bach! E lui mi sa sempre ripagare.
maremmina, un Gaetano al forno in un cammino di perfezione avido, chissà la Teresa d’Avila cosa ne penserà…
Non avresti dovuto abbassare lo sguardo, le fiamme si sarebbero fermate ai piedi di lei bruciandole il cuore
caro aitan,
le dedico di cuore l’ultima canzone che ho appena messo nel post…
un caro saluto
marietta
Che bella lettura che ci hai regalato!
A presto.
In effetti, querida reinadelsol, il mio cammino di perfezione tentennava (in-cosciamente) tra la Teresa d’Avila trafitta dai raggi erotici di Bernini e la ricerca senza estasi di don Pio Baroja.
Alla prossima estasi, sarò trafitto da un raggio di ragione e mi ricorderò del suo consiglio, gentile bleusouris
Mille grazie, signorina marietta, ho molto apprezzato la sua preziosa dedica.
Grazie a te per avermi regalato una tua visita meriggio.
(Jolín, avete notato come mi sono svegliato cerimonioso stamattina).