5 Marzo 1988
Il Vangelo II Pier Paolo

Signore,
il mio tempo
non chiedermi
di sprecarlo
nei tuoi templi.

Signore
non volermene,
se le mie saranno altre strade,
Signore.

Signore,
io ti sento,
quando soffi il vento
sulla mia faccia.
Signore,
io ti assaporo,
in ogni pezzo di pane,
salato o azzimo,
comunque benedetto.
E benedetto sia
il suo nome,
Signore.

Signore,
tu sei la musica
e il rumore,
Signore.

Signore,
tu il bianco e il nero
e le altre sfumature.
Tu il tutto
sei
e niente,
Signore.

Signore,
il mio tempo
io dedico a te
contro ogni vita divelta.

Signore,
abbi pietà di noi,
pellegrini nel buio,
e dacci la forza di combattere
contro ogni tua immagine
che freni la nostra azione
a rischiarare questo giorno,
per quanto passeggero.

Sollicitudo rei socialis“,
ma che non sia solo scrittura.