Fini dichiara: “5 anni sono pochi per diventare cittadini italiani”.
Confermano Bossi, Bondi e Berlusconi: “Viviamo qui da più di 50 anni e ancora non ce ne importa un cazzo di questo paese!”
Le forze di pace, armate fino ai denti, si stanno infiacchendo al sole libanese.
In giro proliferano giovanetti che ti chiedono di rinchiuderli in uno scantinato per qualche anno per evitare l’imminente inizio delle lezioni e prepararsi a un futuro migliore: già gongolano al pensiero di quando torneranno a riveder le stelle e potranno vendere lo scoop a televisioni e giornali.
Intanto, nella blogosfera, Zar strikes again!
E non perdetevi neanche le buone nuove di Laguna, Hangin’ e Alfar.
Così quasi per caso, trovo il mio nome citato tra i multi-premi di Scrivere l’essenziale.
Sottovoce, urlo che tra i premiati preferisco il minitesto di Flo’ al mio (in parentesi, aggiungo confessione: a questo frammento galardonado con matita rossoblù, preferivo l’altro dei miei due textículos pseudo-essenziali; ma senza sventolarlo troppo in giro, mi taccio e ringrazio).
Gioi (sco) a (itan) per te, schiava e non manicure!
Besos
io mi complimento, caro aitan, per il tuo premio (ma detto tra noi anche a me, l’altro, dava più gusto)
sulle forze di pace, mi sa, è meglio che non dico
sulle dichiarazioni, men che meno, anche se, a dirla tutta, il mio preferito resta calderoli, che dichiarazioni così mica facile a trovarle (la metto in burla, che dire qualcosa meglio di no)
dico infine che gongolo al pensiero di quando torneranno le mie pupille a riveder te, che solo persone migliori posson prepararti a un futuro migliore (chiedo scusa se anche qui, pur avendolo compreso, traviso il tuo scritto, ma prefersco pensare a modelli diversi)
detto ciò vado a seguire i i tuoi link (o almeno quelli che non conosco)
(e poi chiedo scusa, mi sa che il commento è troppo lungo, stavolta)
tra le varie
“le forze di pace armate fino ai denti” sembra un testiculo… forse lo è!
c’ho paura assai dei giovanetti che proliferano…
sssh posso scandire sottovoce (tanto nessuno mi sente) che anche secondo me gli assegnatori di multi-premi di “Scrivere l’essenziale” mica ci capiscono tanto… rimanga tra noi.
:-D
Invidioso delle magliette di Calderoli, ne fabbrico una tutta per me con su scritto:
Felice di essere padano!
Ancor più felice di non essere come Calderoli!
Ho tinto tutte le mie camice verdi di rosso per far rabbia agli psicosecessionisti e ai leghisti “diversamente dotati” di materia grigia.
Viva la Lega degli Zingari Felici.
Felici di sentirsi superiori a divisioni, secessioni, masturbazioni di pseudofederalismo da osteria.
Piacere di averti incontrato.
Mi piace il tuo blog.
a proposito dei “giovinetti che proliferano..”
la reductio ad munnezzam dell’umano dramma è intorno a noi…e nel caso dei giovinetti in questione è dentro, più che intorno.
chi si salva? e perchè?
salute e bene
mioddio, ora posso ben vantarmi d’averl sretto la mano, un dì.
Uno scrittore essenziale, ecco cosa.
in un momento di spietata sincerità confesso qui che in famiglia non si è mai avuta una Zia Le.
in compenso la bisnonna che chiamava Lenin mia madre, essa sì.
a volte chiedendosi e chiedendole: come mai Lenin e non Stalin?
Bravo ragazzo essenziale :)
zzzzzzzzz
#1
Ed io gioisco per la tua gioia.
Ancora sciao, elis.
#2
France’, qui ti puoi allargare come ti pare e piace. Ma, hai ragione, meglio non dire di forze di pace e parole e azioni calderole. Tanto più a ora di cena.
Quanto poi al resto…, beh, beh, che dirti? Persone migliori, persone migliori, qua magari ognuno di noi nasconde le sue vittime negli scantinati…
E non mi posso dilungare troppo perché sento gridare da qua sotto.
#3
Che dici, farolit, magari avrei potuto forgiare quel semi-testiculo a forma di pseudo-haiku… Una cosetta tipo:
forze di pace
armate fino ai denti
al sole stanno
Quanto alla premiazione, chiudiamola qua, ché la giuria ha mostrato comunque buon gusto (;o)) e poi, in ogni caso, de gustibus…
#4
Brrr, di nuovo Calderoli… Ma allora mi volete rovinare l’appetito e agitare i sogni!
Scherzi a parte, il piacere è tutto mio, gentilissimo facc8.
#5
Eh, ditecelo, ditecelo a sahishin e a me
chi si salva? chi si salva e perché?
E chi è senza peccato, scagli la prima pietra
(oppure si vergogni della sua scipita esistenza).
#6
Via via, sciùr effe, e ovvio che qui l’onore è tutto mio (da allora non lavo la mano che lei strinse; e lei capirà che, dopo tanto, comincia pure a puzzare; insomma, dovremmo incrociare le palme più spesso; così uno, sapendolo, si manterrebbe più pulito).
#7
Come mai Lenin e non Stalin? Ma è ovvio, flo. Se la bisnonna avesse chiamato Stalin tua madre, tu avresti chiamato Zia Sta la protagonista del tuo racconto. E non ti sarebbe venuta altrettanto bene quella chiusa con un insignificante EssenZiaSta.
Oppure… forse alla bisnonna non piacevano i baffi. Specie se folti e corvini.
#8
La bravura è negli occhi di chi legge, cfdn.
shhhhhhh
Bravo, come sempre per il post e super partes per la vittoria!
No, no, no. Tutto sbagliato, tutto. Il premio che meriti non è Scrivere l’essenziale. E’ Scrivere l’essenza.
Nessuno più di te, nessuno meglio.
Nessuno.
(ti sto secutiando da stamattina come pollicino. oggi sei in grandissima forma, in grandissima forza. deve essere una di quelle giornate in cui si pareggiano i conti)
Stavo giusto per venire a fare i complimenti(2) ! :P
e grazie per la segnalazione, vado a leggermi le altre ^_^
…se mi rinchiudessero insieme a qualche bella austriaca io potrei anche starci eh! dopo otto anni si mantengono belle e fresche ^_^”
Sta entrando del vento, ora, nella stanza.
Riesco ad accedere solo ora ad un computer. Cerco le tue parole. Vorrei rispondere a tutto, tutto…e in modo perfetto, perfetto, ma l’emozione è più potente della parola, e allora…salvo questo, solo questo che segue e te ne chiedo venia…
Vorrei solo vederti, adesso
Non basta lo schermo.
Non comprendo, non voglio, ora.
Non voglio più comprendere TUTTO.
TROPPA FATICA.
Troppi fili spezzati, da tempo, troppe tracce che a seguirle tutte si esplode.
O si implode per non seguirle tutte.
O se ne segue una, una sola, un’unica traccia di vita, nel basalto, incisa, quella, nessun’altra.
Concentrato di milioni di anni di vita umana…
La tua, la mia…come qualunque altra…
Goccia dopo goccia, il filo si dipana
qui nella penombra c’è un bambino e…impara…
Questa è una vita umana
qualunque essa sia stata
segui il flusso e
impara
goccia dopo goccia non
c’è muro che tenga….
E lungo il filo che ho tenuto,
che ho tirato via dal buco nero
della mente…sul filo che si è salvato, tra le perle degli incontri
un posto particolare spetta a Te.
Grazie.
vedi, qualcosa di buono c’è dopotutto :)
#10
Grazie super e under parte per i tuoi materni complimenti, mammagio.
#11, #13
Ma hangin’, alfar, che perle di amici che siete! Con tanti complimenti misti di smisurato affetto, il mio ego rischia di gonfiarsi fino a fare il botto.
E lasciamola ad altre religioni tutta questa essenza e perfezione, che qui si predica il pensiero laico e l’assenza di ogni predica, fede o essenza ultima.
#12
Beh, sì, laguna, mi piace molto pensare che le mie segnalazioni si leggano tra di loro e si trovino reciprocamente interessanti.
Quanto alle austriache ben fatte…, beh, come darti torto?
#/;o) X
#14
Sì, narrando. Condivido, qualcosa di buono c’è…
Ma siamo certi che si trovi dopotutto? Siamo certi che esista e resti qualcosa dopo tutto? Non era ormai già assodato che tutto il resto (quello che rimane dopo tutto) è niente (o il resto di niente, come s’usa dire quaggiù)?
già, l’italietta resta, ma è bello fingere di dimenticarsene ogni tanto
occhio sempre attento eh aitan?
amletica, mi dispiace ammetterlo, è un po’ senza ossigeno in questo momento. diciamo che sto un attimo seduta a riprendere fiato e torno quando ne avrò le energie. certo che il sole libanese sarebbe tanto più bello se se lo godessero tutti in costume ahimé…
sai, aitan, i primi due frammenti che hai postato fotografano davvero un’italia grigia e bigia, in cui diventa sempre più difficile ritrovare le differenze.
e questo fa male.
aitan, se il tuo ego si gonfia, fino a fare il botto, sarà sempre un botto di festa. E’ questo che mi piace.
(francesco che non ha voglia di registrarsi)
dalla grigia e bigia cronaca ci porti per mano nella blogsfera ad incontrare la storia d’amore di zar, il gatto di laguna, il premio sacchetta di hanging e la neoschiava keniotonigeriana di alfar, a ricompensa delle miserie della prima con la ricchezza della seconda, grazie amico mio
Se è vero che la ragazza segregata per 10 anni ha imparato a esprimersi così come s’esprime solo guardando la televisone, esigo qui in Italia i programmi della tv austriaca…;-*
No, penso davvero che il buono si trovi in spazi appartati, che sotto gli occhi ci sia ciò che si presta ad immediata fruizione, spesso il niente è proprio all’inizio :)
Non hai anche tu l’impressione che certe forze implodenti stiano per esplodere?
Ci si diverte, dopo.
La seguo, mr. Aitan. La seguo e, in ossequio al mio nome, la osservo.
A caval donato….
;-)
#16
Beh, fingiamo pure, ogni tanto; ma che non diventi (e si sedimenti) un altro vizio all’italiana, ldo.
#17
Che tu possa riprendere fiato al più presto, noce, ché qui si sente già la mancanza di certe tue boccate di ossigeno.
#18
Certo che fa male, cfdn. Io sono ancora chiuso in casa a leccarmi le ferite.
#19
E via, che sia una festa anche l’aitan scoppiato, francesco caro anche-se-non-si-vuole-registrare!
#20
Grazie a te, splendida dido, di saltare così di palo in frasca senza alcun sostegno… ;o)
Mistero splinderiano: perché mai il contatore di codesto post mi conta 23 commenti se sono 25 (e con questo 26)?
#21
Se è vero, come non so se è vero, PlacidaSignora ha rotondamente ragione.
#22
Io sono così ottimista da pensare che il buono possa trovarsi qua e là, narrando.
#23
Mi segue, mi segue…
Ohibò, spettabile atvardi, non mi debbo mica preoccupare, eh?
#24
Ha ragione, Giocatore, per questo mi taccio e resto in attesa della matita rossa, cedendo volentieri a Devilmanga il lato blu della cosa.
#/;o) X