Mi sveglio ogni mattina con le ossa scricchiolanti. E di giorno, seduto su questa stramaledetta poltrona, mi fa male il culo e la schiena (e dire che mi avevano assicurato che sarebbe stato come sdraiarsi sull’acqua). Quando cammino ho dolore alle ginocchia ed alle gambe. Quando sto fermo, mi fa male tutto.
È il passo inesorabile del tempo: le ossa non reggono; sto cominciando a essere più giovane del mio corpo.
Per favore, non compatitemi e non elargite consigli anatomici o simil-medici. In realtà, le mie ossa sono a posto, a casa ho sedie e poltrone comode e ogni giorno macino chilometri, rigorosamente a piedi, senza alcun tipo di risentimento.
Il testo di cui sopra è da intendersi in senso lato. Come una rappresentazione dell’invecchiamento di una generazione che fa fatica a stare nei suoi panni ed accettare l’inevitabilità delle rughe che arrivano e delle schiene che si curvano.
Io da parte mia resto giovane dentro e fuori, e la cosa mi riguarda più che altro come fenomeno sociologico.
dai gae..!!
però se sei quello ritratto una perdita (chiedi alla gattapazza) dimostri di avercela, mo’ vedi tu se anteriore o post
ma se fai acqua da tutte le parti!
:-)
E pensa che invecchiando si ridiventa bambini.
e come ti capisco, aita’(n)
io sono talmente giovane che il corpo non lo sopporta
Non è facile trovare sedie girevoli e sedili ricoperti; le strade accidentate si sentono nelle ossa quando le curve accentuano l’inclinazione dei sedili. Gli equivoci svendono relax a 25 euro. Ma la vera artrosi è nell’anima. Così, finché questa invece resta più giovane delle ossa, vale la pena continuare a camminare e magari affilare le dita e farle scrocchiare allenandosi per battere a bigliardino vecchie glorie anni 70. ;-)
Accade anche il contrario, quando la mente invecchia più velocemente del corpo.
Non so cosa sia peggio, ma sociologicamente, dovranno cominciare a tenerne conto.
io sto sempre stanca. che volemo fà?
sociologicamente parlando eh. ;)
bella la luna rossa!
ah, ecco, mi sembrava strana la prima parte del post riferita a te :-)
(io, da parte mia, mi associo a melpunk)
ah, ecco, mi sembrava strana la prima parte del post riferita a te :-)
(io, da parte mia, mi associo a melpunk)
ah, ecco, mi sembrava strana la prima parte del post riferita a te :-)
(io, da parte mia, mi associo a melpunk)
ah, ecco, mi sembrava strana la prima parte del post riferita a te :-)
(io, da parte mia, mi associo a melpunk)
ah, ecco!
certo che la sociologia è una bella scienza eh!
aiuta proprio.
:))
noto anch’io, come dido, che qui si sgocciola, però.
si sa mai.
all’erta.
Come una rappresentazione dell’invecchiamento di una generazione che fa fatica a stare nei suoi panni ed accettare l’inevitabilità delle rughe che arrivano e delle schiene che si curvano.
quello il nonno lo diceva sempre…
‘o fruscia’ fa bene ‘a salute.
con la primavera sbocciamo un pò tutti , se lo si vuole davvero, insomma tutti Peter Pan che svolazzano inseguendo le varie Campanellino e le Campanelline alla ricerca di Peter…. Happy Easter days.
io ordinerei volentieri dei pezzi di ricambio, tipo la scapola sinistra o qualche vertebra.
ma anche un ginocchio destro.
“io da parte mia resto giovane dentro e fuori”.AH! AH!
Non si è mai vissuto tanto come quando si è pensato molto. Questo non l’ho detto io,ma sono daccordo caro vecchiettino mio!
sister
Giustappunto, domenica mi sono divertita come una pazza come non facevo più da dieci anni e sembrava che il tempo non fosse passato.
Ma che triste risveglio lunedì! Che sonno e che male ai piedi!
SI, SI, sono passati sti dieci anni, sono proprio passati!!!
il commento 15 è mio
sweetsister
sto cominciando a essere più giovane del mio corpo: madonna come mi è piaciuta questa frase. Mi è subito venuta in mente la sua rappresentazione matematica e geometrica (ma come devo fare con me, io proprio non lo so, sono inguaribile!) :)
l’altra faccia del fenomeno sociologico è che siamo tutti un po’ peterpans… tra le famiglie tutte ripiegate intorno al proprio figliolame e all’ipermercato e gli ultraquarantenni che menano una irrefrenabile vita notturna e gossipara non so proprio chi mi ispiri più tristezza.
#1
Grazie per l’incoraggiamento.
Ne farò tesoro, mica-tanto-anonima-lettrice.
#2 #3
Ma come, fdd, ma come dido, mo’ ci mettiamo a confondere l’autore con pessonaggio e il ritraente col ritrattore?
Madame Bovary non sono io, e se lo fui me ne sono dimenticato!
#4
Ci penserò, ci penselò, fotoleportless.
Ngué, ngué…
#5
Eh, sì, mel, certe volte che gabbia sto cacchio di corpo!
#6
Dio (o il tempo, che ne è una terribile rappresentazione) ci scansi dall’artrosi dell’anima, zaritmac.
(Io comunque non mi sto allenando, ti batto anche anchilosato).
#7
Secondo me, è peggiore la seconda che hai detto, cronomoto. Anche perché una mente invecchiata lascia arrugginire anche l’involucro.
#8
È che quel giorno c’avevo la luna rossa storta, eli.
#9
Come sei buono tu, francesco!
#10
Ancora?
Quasi quasi imbraco il ritratto, verdemare.
#11
Sanshi’, o nonno mio…
o nonno mio teneva settant’anni quanno murette e primma ‘e risala’ l’urdeme respiro dicette: “Guagliù nun va pigliate e nun spennite troppo pe chisto funerale, si fosse pe’ me io me ne jesse ‘ngoppa ‘a nu carretto, i fiori m’arraccumanno i fiori, dicite ‘a gente ca nun e’ voglio ‘e fiori, primmo pecché ‘addore nun ‘a pozzo cchiù sentì e po sicondo perché nun voglio ca’ pure appresso a me nu fiore addà muri”
E poi guardanneme dint’alluocchie ricette “Ja’ nun chiagnere, ‘o nonno fotte pure ‘a morte, quanno che ‘a sento che sta pe arrivà o nonno se ne va e nun se fa truvà…”.
(Napoli Centrale, Franco del Prete, già sai…)
#12
Grazie, pervinka, the same to you.
(Però che palle tutti questi peterpanni, eh!)
#13
Io mi accontenterei di una proroga fino a scadenza della voglia di vivere, flo’.
#14 #15 #16
Ma se io non ho mai pensato in vita mia, sweetsister…
E che cacchio, ma non si vede che parlo senza pensare e aggiusto il concetto man mano che mi sento parlare? Non si vede che scrivo a vanvera, senza l’intervento raziocinante del cervello?
(Domenica mi sono divertito anch’io, nonostante al risveglio, lunedì, non mi facessero male i piedi. Sarà che i miei sono rimasti immobili per tutta la serata… ;o))
#17
Ma come devo fare con te, hangin’, io proprio non lo so, sei veramente inguaribile (e qui, naturalmente, ci si augura che non tu guarisca mai)! Finisco di mettermi in attesa del tuo canto da flo’ e mo’ te ne vieni con questa rappresentazione matematica e geometrica dell’essere più giovane del proprio corpo che annunci e lasci immaginare. Ma al nostro intelletto manca la griglia, il dato e il perimetro. E siamo di nuovo in attesa.
#18
Io lo so chi mi ispira più tristezza, barbara.
Splendida: “sto cominciando a essere più giovane del mio corpo….
Un caro saluto pre-pasquale
Splendida: “sto cominciando a essere più giovane del mio corpo….
Un caro saluto pre-pasquale
Splendida: “sto cominciando a essere più giovane del mio corpo….
Un caro saluto pre-pasquale
Splendida: “sto cominciando a essere più giovane del mio corpo….
Un caro saluto pre-pasquale
Non t’incacchiare Gaetà!
Forse sono io che penso troppo!!
sweetsister
lo sai già che sto mese dovrebbe uscire il nuovo disco, vero??…
Ora che mi ci fai pensare, ho un gran mal di schiena. Che bello sto ringiovanendo! Li chiamano dolori della crescita, no?
presente il sogno futurista delle parti intercambiabili del corpo? Ecco, parliamone…Ma è la stanchezza che fa eco agli scatti di volontà (un attimo ci mettono a diventare velleità) a preoccuparmi.
Ciao aitan. saluti ‘maturi’
Concordo, s’accetta davvero poco il passare del tempo, così vedi in giro strani feticci d’una passata età.
E’ dunque la recensione di un attimo di vita, ciò che hai scritto.
Una recensione sincera.
Un inchino.
Au revoir.
Sinceramente e teatralmente.
R.M.N.
aè…ho pensato ad un’altra cosa bella e poi ho pensato che anche questa potrebbe piacerti…ho consultato il tuo archivio cd..eehhe..non ce l’hai…
Ensemble Micrologus…
ad esempio questo: http://www.micrologus.it/micrologus/micrologus.htm
qui c’è pure modo di ascoltare i pezzi…
io mi innamorai diversi anni della loro Stella Splendens, canti di pellegrinaggio al Monteserrato del XIV secolo…
ma purtroppo non dispongo di alcun tipo di materiale di loro provenienza. :(
#22
Saluti pre-pasquali pure a te, mammagio’, ed anche post-.
#23
Ma no che non mi incacchio, sweetsister; è tutta posa.
#24
No, sahishin, non lo sapevo, ed attendo dettagli.
(Ma sarà a firma Napoli Centrale o James Senese?)
#25
Ecco, sì, nikita, i dolori della crecita.
(Ma come ne farei a meno, come…!)
#26
Ricambio i volentieri i tuoi saluti maturi e futuristi, colfavoredellenebbie.
#27
Ecco sì, strani feticci, e simulacri dell’eterno presente , narrando.
#28
Mi inchino al tuo inchino, naparto’.
(Basta che poi non facciamo capa e capa.)
#29
Grazie, eli, grazie ancora.
Mi pare interessante.
Vado a sbirciare.
…ehm, ma, il tipo di cui sopra quanti anni ha?? Converrai che sta messo un po’ maluccio. :-))
AITANte dentro, scricchiolante fuori…
Non si dice che è sempre bene guardarle dentro, le persone?
Baci e augh!***
#32
Ma no, meriggio, si tratta solo di qualche piccola perdita.
Non sempre si può vincere sul tavolo dei giorni, dei mesi e degli anni.
#33
AITANte e scricchiolante.
E che vuo’ fa’, metallicafisica, so’ propio un ossimoro.
si, si, aitante aitanito…dopo i 30 diciamo tutti così…e intanto iniziamo a sentire qualche dolorino alla schiena, iniziamo a sbadigliare alle 22:00 e alle 22:15 già cala la palpebra!!!
ma quando uno ha fascino, non c’è “clessidra” che tenga!!! ;)
sperare che sia vero
e sperare di avercelo
aitano, mi sto informando…
appena mi fanno sapere vi faccio sapere.
grazie,
resto in vigile attesa