Muito Romântico
tredicesimo frammento
Una rapida mano di carte, una rapida mano e mi trovo perdente. […]
Sapevo benissimo che ogni volo comporta un atterraggio, o una caduta. E sappiamo entrambi che la caduta risulta più dolorosa quanto più alto il piedistallo. Anche se potremmo stare qui per ore a discutere su chi è che cade a picco e chi quello che dà la spinta. Forse chi spinge segue il volatore nello sprofondo. E fino al contatto col suolo non ci siamo ancora fatti niente. La caduta è solo il presagio dello sfracello. […] Epperò non credevo, non credevo di soffrire tanto. […]
Non si può fare un omelette senza rompere qualche uovo. Ma a volte ho la sensazione che qui stiamo facendo a pezzi anche la cucina, mentre intorno a noi frana tutto il palazzo e i cuochi si lanciano ad uno ad uno dalle finestre. […]
Però tu, per amore del cielo che ci scaraventa in testa bufere e raggi di sole, tu, per l’amor del celo, lascia chiuse quelle ante del sesto piano. Un volo verso il basso dal balcone al suolo non vale un solo attimo respirato in due. Un volo dal balcone al suolo non vale un solo attimo respirato.
Un solo attimo. Un solo attimo che vorrei moltiplicato. Che vorrei moltiplicato in due.
abbracci passanti
dario
danzano; danzano come volano; volano come giocano. Danzano, volano, giocano. Giocano, volano, danzano. Sentono un ritmo che commuove e travolge, e coinvolge e non immagino che pensino al tempo. Resteranno là, due figure di pietra che danzano come se volassero. Su di loro passerà il tempo come passa il vento e resteranno là, a danzare come si gioca, a volare come si danza, a danzare come in un volo senza caduta, come solo alle figure di pietra è dato di fare… Magari, magari, a guardarli da vicino, arrampicati sul piedistallo, magari quel giorno avranno in viso lacrime e sì, piangeranno. Mentre ancora danzando volano e danzano volando, e volendo, volendo ancora e ancora.
Da oggi apprezzerò di più il numero 13. Nella caduta si sta quasi peggio, pre-soffrendo tutto.
Non sempre è facile stare lontano dal balcone, a volte si pensa di soffrire meno buttando tutto (e se stessi) all’aria.
Aspetto il 14.
amigo per quanto ci provi non ho capito il ciclo…i due, il cerchio, il muito romantico…como algo de frio, però bel ritmo…querido amigo, alguna vez, alguna vez te querria conmigo…
che mi fa male
Meglio fare l’omelette e rompere anche tutte le uova o pensare di andare a comprare la pasta già precotta al supermercato?
E se mentre vado al supermercato inciampo e cado rovinosamente?
Eternamente indecisa
Ogni caduta ha qualcosa di molto romantico, è vero.
Ma insomma… è amore.
invece delle omelette, che sono anche buone , prova a preparare una torta con tanto zucchero , insomma un consiglio alla Mary Poppins….. buona domenica.
Ci sono miriadi di pezzi sparsi nel mondo… si è sempre in cerca dei pezzi giusti… e, naturalmente, di una buona colla per tenerli uniti.
P.s: spero che quell’omelette abbia rimesso a posto tutto.
Buona domenica.
Au revoir.
Sinceramente e teatralmente.
R.M.N.
Mi piace molto. Anche quel sole dietro le ombre danzanti che sa tanto di omelette spadellata.
Ciao Phoebe
Antò…la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro.
Marò come sono poeticaaaaaaaaaaaa :-)))
stai tutt’ailoviù
Què bien este cuadro!!
Bello quello che scrivi e bella l’immagine, Ciao Giulia
azz, è ‘o vero
Una sola carta. Destino final. Carrera presurosa sin mirar atrás. Quién es el perdedor, quién gana la mano? El suspiro lo sabe y levanta el vuelo. No dice nada, porque no hay palabra que valga. Contempla, disfruta, percibe. Dos alientos, un solo balcón, bailan a dueto.
Saludos, estimado amigo.
Lobo.
Quotissimo cronomoto, aggiungendo che mi è piaciuto un fracco.
Mi piace quando gli uomini parlano d’amore. Mi predispone bene l’animo:)
…ma sai benissimo, pindarico aitan, che ogni atterraggio o ogni caduta comportano un nuovo volo…
…e sai benissimo quanto mi piacciano i tuoi framenti romantici…volano sempre molto in alto…tanto in alto…da restare sospesi…
Me gusta el refrán, similar en español, que nos invita a mojarnos, a romper los huevos y arriesgar para hacer una bonita tortilla. ;-)
Saludos
#1
Abbracci saldi, dario.
#2
Ma in fondo, zaritmac, passano anche le figure di pietra. Solo le immagini restano. Dentro. Da qualche parte.
#3
Nella caduta si sta peggio quando non si riesce ad apprezzare la bellezza del panorama che sta immobile attorno alla caduta. Può essere bello persino il suolo su cui stiamo per schiantarci, cronomoto .
Ti aspetto al 14.
#4
Rhythm is all, qualche volta, camarada alfarach.
#5
Che mi dispiace, precipitandosivola.
#6
Sapessi come le capisco certe indecisioni embriologiche, kara kuu.
#7
Eppure tante volte preferiamo rimanercene illuministicamente in piedi, marcaspio.
#8
E se non è amore, sarà un … calesse, farolit.
#9
Eh sì, pervinka, just a spoon full of sugar makes the medicine go down…
#10
Quando ti fermi a pensare a tutti quei pezzi sparsi nel mondo, è facile perdersi tra le omelette, napartaud. Più facile perdersi che trovarsi.
#11
Non ci avevo pensato, phoebe, ma ora la vedo anch’io l’omelette spadellata.
#12
Avercene tanti da soffocare, poetica assai RosaTiziana, di quei momenti che ci tolgono il respiro.
#13
O sì o è posa, sahishi’.
#14
Me alegro que te guste, utente anonim@, aunque no se trata de un cuadro sino de una foto mía que he reelaborado. Y te respondo en español aunque sospecho que eres un/una anonim@ italian@.
#15
Grazie, emider, e, visto che sia a te che all’anonim@ di cui sopra l’immagine piace, aquí hay más fotos de la misma serie:
#16
Se non è vero, è verosimile, mel.
#17
Qué bien verte otra vez por estos pagos, querido lobo. Y como suena bien la interpretación que has dado a mis palabras. Te la agradezco mucho.
#18
Ma perché parlano così poco d’amore, gli uomini, ed anche le donne, sgnapisvirgola?
#19
Quello che è certo, rosario, è che non c’è decollo che non porti in sé l’idea dell’atteraggio, ma finché si è in volo bisogna volare, volare, volare (oh oh).
#20
Como la española, ninguna tortilla, odyseo.
;o)
basta un clic per cancellare centinaia di foto.Mi chiedo se nel riformattarsi abbiano sentito dolore.E se consolazione abbiano trovato nel sorriso che dopo le lacrime è tornato a replicare l’amore.
La risposta è appesa trafitta sulla punta di un agave.
Scivolate fuori dal foglio, smettono di ballare anche le figure di pietra. Forse per questo hanno un viso triste nell’esecuzione di una danza allegra. Lo sanno mentre ricamano concentrate passi sull’asfalto che le mani si staccheranno e scivoleranno via anche le immagini. Non c’è nessun dentro, nessuna parte quando la musica smette.