Muito Romântico

quattordicesimo frammento

Tu ridi sempre, ma io lo vedo quel velo di malinconia che attraversa i tuoi occhi; e so che viene da lontano. Tu ridi sempre e parli molto, ma a me piacerebbe che potessimo condividere attimi senza veli e infingimenti che rigano il viso, come maschere che stringono zigomi ed elmi che fanno male alle tempie. Tu parli sempre e ridi molto, ma io vorrei che tu potessi essere tu senza tristezze e senza l’ansia di farsi vedere allegri e sentirsi parlare, parlare e parlare, come davvero fossero le parole la cosa più importante.

[…] Baciarti tutta dalle unghie dei piedi ai capelli e indugiare sulla piega tra la gamba e il culo; rigirare la lingua nell’ombelico; seguire come la traccia di una caccia al tesoro il percorso dei tuoi nei e assistere al miracolo del capezzolo che si inturgidisce tra la presa delicata dei miei denti.

[…] Dai tuoi occhi socchiusi si dipartono lampare che squarciano il silenzio, e io perdo l’equilibrio e non so più se restare a guardarti o baciarti e baciarti ancora.

[…] Io parlo sempre e rido molto, ma come vorrei che potessimo rinnovarli in ogni momento senza parole, quegli attimi.

[…] Ecco, lo vedi, le parole arrancano ancora in cerca di senso. Ma ora qui l’unico senso sei tu, e io non vacillo, anche se rischio di cadere.

[…] O forse sono già caduto, e spasimo nel sottosuolo rigirandomi nella melma di bava e solitudine che mi sono creato.