Le mie parole ormai già vecchie inciampano di fronte alla piena assenza del tuo sguardo. Ne cerco di nuove in altri STATI. Ma torno a guardarti in religioso silenzio. ……… …… … . |
. … …… ……… silencio. in religioso regreso looking you Porém STATI. in other outras Ich suche de tu mirada. la llena ausência al contar tropiezan já velhas agora Mis mots. |
Stato of Religious Silencio
12 giovedì Lug 2007
Posted idiomatica, immagini, versiculos
in
alla piena assenza o alla pienezza assente? (non me’l chiedere, m’è venuta così al volo)
#1
In verità, mi sono fermato anch’io su quell’ossimoro quando è spuntato fuori da un vecchio cassetto come per significare qualcosa che avvertito oggi uguale (o similmente) che allora (che s’era nell’86); poi mi sono detto che la piena assenza per l’autore che scrisse questi versetti una ventina di anni fa doveva essere lo sguardo dell’estasi di Santa Teresa, la beatitudine inquieta di chi attende che si riempia un vuoto incolmabile che si colma in un attimo, in un brivido dalla coda lunga; e poi torna di nuovo vuoto e attesa, vibrante. E allora l’ho lasciata lì, quella piena assenza, in fondo davvero contigua e uguale (e contraria) alla pienezza assente che proponi tu con ragione di proporre (anche perché io ci credo molto nella ragione che arriva così, al volo, e volando volando ci illumina un po’).
…torno orora da un breve periodo contemplativo (insieme a Battiato e Sgalambro)… e resto anch’io in religioso silenzio.
Il silenzio è l’arma indispensabile per una sì piacevole lettura… ossia, il tuo blog.
Au revoir.
Sinceramente e teatralmente.
R.M.N.
le tue poesie grafiche sono geniali!
anzi: che ne dici di elaborare insieme un progetto urban-umanistico di segnaletica emotiva?
(preoccupata per lo sbrodolo sovrastante)
opps, scusa, visto pubblicato in effetti è sottostante…
#4
Sinceramente e teatralmente graziassai, naparto’.
#5 et #6
Beh, potremmo parlarne, tamai, anzi se è per me tu potresti già lavorarci. (Vedi questa, per esempio, se ti ispira qualcosa).
(Intanto, lo sbrodolo sottostante lo ho cancellato, che non mi pare il caso di dare voce a certi spam deliranti. E a dire il vero, se tu non ne avessi scritto, neanche l’avrei documentata la mia cancellatura. ;o))
#4
Sinceramente e teatralmente graziassai, naparto’.
#5 et #6
Beh, potremmo parlarne, tamai, anzi se è per me tu potresti già lavorarci. (Vedi questa, per esempio, se ti ispira qualcosa).
(Intanto, lo sbrodolo sottostante lo ho cancellato, che non mi pare il caso di dare voce a certi spam deliranti. E a dire il vero, se tu non ne avessi scritto, neanche l’avrei documentata la mia cancellatura. ;o))
ispira! appena prende forma sarò qui…
mi fa pensare a quel personaggio del nome della rosa che parla una parlesia tutta sua e mista di mille idiomi
Un brivido mi attraversa quando mi guardi… in religioso silenzio, posso così leggere nel tuo cuore, attraverso i tuoi occhi che, lo so, mi parlano sempre con sincerità…
-ALL
#7
Va bene, tamai. Ti aspetto.
#8
E a me la tua citazione della parlesia mi fa ricordare tutti i baconi e i jammoni che ho incontrato fuori e dentro teatri e locali cittadini, mel.
#9
Un brivido ha attraversato me leggendo le tue parole, querida ALL.
Te ne ringrazio molto e ti mando un besote y una sonrisa.
E poi un’altra cosa te la voglio scrivere. Mi piacerebbe vederti più spesso passare di qui e sorridere delle mie parole. Ché le parole sono anche un gioco che illumina di senso la realtà che viviamo e inventiamo day by day. Ma questo già lo sai.
punta di ghiaccio e pinnacolo di pietra.
Aitan, hai (di)segnato il silenzio.
Sei tu, cfdn, ad averlo saputo ascoltare.
esco dalla second life (la mia vacanza, vera, lontana dal pc) solo per leggere qui, in religioso silenzio.
grazie del tuo silenzio
il silenzio è d’oro…ma le tue parole sono più preziose!
chiedo venia per la lunga assenza, ma recupero, puoi giurarci che recupero. :)
ma no, niente è più prezioso del…