Sono le quattro, le quattro del mattino, ma ancora non riesco a chiudere occhio, e mi rigiro nel letto da più di un’ora, quasi da due, quasi da due, in effetti, anzi da più di due, considerato che non sono propriamente le quattro, ma già le quattro e un quarto, più o meno; perché erano le quattro quando ho pensato “mo’ mi metto a scrivere, visto che non riesco a dormire”, ma tra il pensare e il fare sono passati questi altri 10-15 minuti, e così ora fanno già più di due ore che provo a consegnarmi al sonno senza successo e con scarso impegno; e se cito il mio scarso impegno non è così, tanto per dire, ma dipende dal fatto che trovo più urgente pensare e arrovellarmi tra i pensieri in questo momento, e così mi arrovello scrivendo, anche per il semplice motivo che mi risulta più facile pensare mentre scrivo o mentre parlo che starmene da solo a rigirarmi tra i pensieri in un letto (e sarebbe lo stesso anche se me ne stessi seduto – come sto – o in piedi); però ora come ora non c’è nessuno sveglio accanto a me pronto a sentirmi galoppare tra le parole e farsi inondare di perché e per-come o di ricordi che corrono a trecento all’ora, e così, dal momento che nessuno mi sente, mi metto a scrivere e scrivo quello che mi gira per la mente, che poi in verità non è propriamente questo, o non solo questo, quello che mi passa il convento della mente, perchè io ho come l’impressione che ci siano sempre almeno due filoni che attraversano i cunicoli dei miei pensieri e delle idee, ma del secondo filone non parlo, anzi per meglio dire non scrivo, qui fuori, dato che quel secondo thread mi piace di più tenermelo dentro o magari parlarne domani con chi so io, se avrà voglia di sentire, e intanto ora me ne vado a dormire e mi scuso per il disturbo che provocherò domattina, fra qualche giorno oppure fra un attimo, fra un attimo solo, a chi si troverà a passare da queste parti e inciamperà in queste futili parole che però a me mi stanno servendo, se è vero come è quasi vero che un paio di righi fa ho già cominciato a sbadigliare; e se non è sonno è voglia di dormire, e io l’assecondo e mi dirigo a letto dopo aver diretto questo discorso al punto e prima di aver pensato che magari tutta questa tiritera senza senno e senza senso potrà servire anche a qualcun altro a conciliare il sonno in un momento che da solo non vuol venire e s’è perso il conto delle pecore e non s’ha voglia di ricominciare a contare, contare e contare.
(E poi, fa così caldo, stanotte, che s’avrebbe più voglia di dormire accanto al mare, con lo sciabordio delle onde e tutte quelle cose che mi sanno cullare e mi mettono in pace col mondo e mettono a tacere le parole e i pensieri.)
sono le 7,20 e leggerlo mi ha provocato una leggera euforia
io pure mi sentivo così ieri sera
in questi casi sarebbe bello lasciarsi andare nel sonno in una barca, stancati dalle onde. Come dici, una delle poche cose che mette in pace con il resto del mondo.
anche me, più che conciliare il sonno, queste parole hanno provocato una leggera euforia
ciao aitan
è tempo di vacanze, e allora parti e raggiungi il mare così potrai contare le onde……. :-)
nessun disturbo
Il mare culla si…dolcemente.
Ah, sono romantica oggi :-)))
… el calor a la orilla del mar se sobrelleva mejor y la noche tiene otro aliciente que el de solo dar vueltas en la cama :-)
Saludos
Prova a chiamarmi… quando ti capita, chissa che non sia sveglia anch’io e potremmo camomillarci!!!
Serena notte
– ALL-
passo per un saluto (quando ce vo’, ce vo’)
la corrente empatica suscitata dal tuo post mi ha fatto venire voglia di fumare: ti odio.
Io ci dormo quasi vicino al mare…, sulla spiaggia, che il sindaco di questo benedetto paesino dove sto ci mette li il wi-fi gratis per tutti. Peró m’aggio pigliato ‘a freva.
…
#1 et #4
In fondo, sotto sotto un po’ ci contavo su questo effetto collaterale euforizzante.
#2
L’importante è che poi passa e si dorme qb.
#3
E sì che sarebbe bello bello.
#5
Mi sa che dovrei proprio seguire il tuo assennato consiglio.
#6
Grazie per farmelo sapere.
La cosa mi incoraggia a essere ogni giorno più noioso.
#7
Qui il romanticismo non è bandito in nessun giorno della settimana (basta non mettere troppo alla prova i tassi glicemici dei frequentanti e del qui presente vostro servo e padrone di casa.)
#8
Eso, querido amigo, por eso nunca me canso de buscar el mar en cada rincón y por los cuatro costados.
#9
Ho seguito e continuerò a seguire il tuo consiglio.
Serena vita (ma pure appassionata.)
#10
Ricambio (quanno ce vo’, ce vo’.)
#11
Spegni immediatamente quella sigaretta (e smettila di odiarmi).
#12
‘A freva passa, ‘o mare no!
Meraviglioso. Sublime. Ineguagliabile.
Uno dei momenti più alti della letteratura mondiale dell’ultimo millennio.
Mitopoiesi allo stato puro. Magistrale struttura fabulatoria. Esito anticatartico assolutamente spiazzante e sorprendente. Organizzazione semiologica della narrazione di rara e crptica fascinazione.
Un capovaloro.
L’elettrauto di Viale Mazzini
per la precisione e per sciogliere il dubbio lo cataloghiamo come 197 pur non numerandolo ufficialmente, Le anticipo che il prossimo sarà 198 dunque. Saluti Stimanti.
uh!!!
dove sono andato io faceva freddo
l’istituto nazionale di ricerca ha infatti rilevato un abnorme aumento nel consumo di energia elettrica, nella notte dello scroso lunedì.
Don Aitan, e lei con il piccì mi rischia di provocare il black out nazionale, mi rischia, con le sue insonnie di coscienza
Mi auguro che tu abbia recuperato le ore di sonno…però, che senso di pacatezza mi hai trasmesso.
Ciao, Aitan. :-)
dormire nel mare si dovrebbe, in sospensione in una vasca qualcosa del genere e scrivere solo a notte fonda quando il silenzio è così leggero che ti senti leggero anche tu
si pensa meglio camminando, come nietzche, ma secondo me si pensa sempre meglio nuotando o facendo il morto a galla.
Qui, nell’anti-terronia (diciamo così) fa un caldo…… che quasi non ricordo più il sapore del mare.
Buon week-end.
Au revoir.
Sinceramente e teatralmente.
R.M.N.
Potresti decidere di riorganizzare la tua vita su una spiaggetta brasiliana… consiglio Porto de Galinhas… un paradiso !
Altrimenti un fresco velo di aria condizionata….
;O) Tiz.
#15
Ma guardate un po’ questo tizio che bislacco modo ha trovato di andare a perdere il tempo in giro.
#16
(E allora che 197 sia il tuo prossimo intermezzo.)
#17
Ah!
#18
Dove sei andato tu?
#19
Sì, ma io non mi do arie condizionate, e questo va per quello, stimato sciùr Effe.
#20
Mi fa piacere aver trasmesso pacatezza. È dalla tempesta che viene fuori il sereno.
#21
Ma che bel progetto, mel!
#22
Io dico che il massimo è restare a galla senza farsi disturbare dai pensieri e facendo il morto senza tuttavia ancora esserlo. Questo dico io, e non so se Nietzche sarebbe d’accordo.
#23
Fa un caldo cane anche in terronia, se questo può consolarti un po’. E si vorrebbe essere altrove.
#24
Eh no, l’aria condizionata no, preferisco il fresco velo della spiaggetta brasiliana… A te la scelta del paradiso.
(E benvenut@ su queste accalorate pagine.)
in un posto vicino a scario guarda le foto nel mio blog
ciao aitan
ayer vi a unos ficticianos y me dicen que te estaban buscando, pero tu correo no les respondía. Les dí uno que tenía guardado en algún lado, en tin.it ¿sigue siendo ese?
En cualquier caso, te está buscando Impal, y es importante, ponte en contacto con él (yo sólo funciono de correveidile)
Abrazo
Santiago
sogno anch’io un riposo accanto al mare … nel frattempo torno ad annegare nella torrida afa padana :)
#27
Ho visto le tue fresche foto, un tempo sbarcai anch’io in quel di Sapri. Eravamo tre, giovani e forti. Ma noi no, non siamo morti. Emmenomale!
#28
Muchas gracias, Santiago.
He recibido el mensaje de los ficticianos (pero lo firmaba Ricardo Robles y José Luis Sandín, no Impal). Acabo de responderles y mandarles unos mini-cuentecitos.
Te devuelvo el abrazo.
#29
Lontano dal mare, si annega anche nella torrida afa campana.
prego
Ricardo=Impal :D
Ah, entiendo….
gracias de nuevo
inizio già a sbadigliare…e non è il massimo considerando che sono appena le 12 ed io sono in ufficio…aaaarghhhh
Finalmente qualcuno che asseconda l’effetto soporifero di questo post!
Arrivo tardi, quando qui nel profondo nord l’estate già lascia il passo a un’ ipotesi di autunno inoltrato…e mi manca il mare, il mio elemento primordiale, el que prefiero, el que me lleva en su abrazo hasta el ùltimo rincòn del mundo..gracias, aitan, por las ùltimas dos frases de este relato, porque estàn cargados de poesìa marina, la poesìa de lo expresado y la de lo no dicho…
Mejor tarde que nunca. Mejor tarde que temprano, demasiado temprano. Y bienvenida por estos lares, posidonia