Lettera d’amore di un tifoso pentito-ma-non-troppo (versione sportiva)
A te che ti spiegai che una partita senza ritorno non è una dipartita, ma un incontro di calcio giocato su un solo campo e senza rivincita.
A te che mi dicevi che il mondo è una palla e non un pallone.
A te, che non hai mai capito le regole del fuori gioco e non distingui un arbitro da un guardalinee.
A te che credevi che “fare un fallo” fosse un’impresa da scultori del cazzo.
A te, a te che mi hai detto che il tifo è una malattia infettiva dalla quale intendi prendere le distanze.
A te che guardavi solo le magliette e le gambe nude sotto i pantaloncini bianchi.
A te che ho preso a calci nel sedere per vedere se fosse abbastanza gonfio.
A te che vuoi lasciarmi in zona Cesarini alla vigilia del grande evento e non vuoi più farmi un figlio campione.
A te, prometto che eliminerò il calcio dalla mia esistenza; ma ti prego non espellermi, non espellermi dalla tua vita.
gaetano vergara (c)(c) 1987 già pubblicato in lettereinrete
…pentito-ma-non-troppo (versione colta – venti anni dopo)
non è che io ti trascuri e non ti ami abbastanza, in realtà io ti amo più di quanto potrei amare qualunque altra donna, epperò a un dato momento dell’esecuzione c’è qualcosa che si inceppa tra il mio cervello e il cuore e non mi fa più andare avanti né indietro, come un vinile incantato sulla stessa sequenza di note, perché dentro di me c’è tutta una dinamica dei sentimenti, forte, piano, pianissimo, andante, maestoso, allegro, allegro ma non troppo, di cui io parlo e straparlo ma non ho mai capito fino in fondo, anzi forse la verità nuda e cruda è che io non ci ho mai capito niente, altrimenti mica starei qui a scrivere queste sciocchezze e a confondere dinamica e indicazioni di movimento da eseguire a velocità più o meno sostenuta: perché questo sono “andante”, “allegro”, “moderato” e via dicendo, e a dirti il vero già mentre lo scrivevo m’era venuto il dubbio che stavo facendo confusione, come quando, nell’eseguire un pezzo a prima vista, ti fai prendere dalla foga e cominci ad andare avanti senza pensare più alla partitura, e magari non è escluso che tante cose le indovini pure, perché ci sono frasi che se le cominci in un modo per forza in un altro predeterminato modo devono andare a finire, per lo meno dentro quel contesto, ma questo non vuol dire che non si possa compiere una trasgressione che ci porti fuori dalle regole apprese dell’armonia e ci proietti in un’altra dimensione, né va ignorato che codesta trasgressione, se risultasse essere capace di suggerire anche negli altri le suggestioni giuste, potrebbe farsi col tempo anch’essa regola di un’armonia a venire; la stessa cosa che potrebbe accadere tra di noi, tra me e te, amore mio, infatti io sono del tutto convinto che potremmo essere anche noi creatori e custodi di un’armonia nuova, se solo tu non stessi sempre a dire, ripetere e insistere ostinatamente che io ti trascuro per la musica e che non t’amo abbastanza, nemmeno un quarto di quanto sono preso, catturato e irretito dalle sette note (che poi dovrei ricordarti che le note non sono affatto sette; pensa tu che se solo considerassimo i semitoni della scala cromatica già arriveremmo a dodici, per non parlare dei quarti di tono e di tutta la problematica della musica microtonale che per il momento ti risparmio, perché ti voglio bene e non ti voglio ulteriormente angustiare; …e tu, invece, di tutta risposta te ne vieni candida candida con questa vecchia solfa che ti trascuro e non ti amo abbastanza, mentre invece io in realtà ti amo più di quanto potrei amare qualunque altra donna e mentre parlo vorrei che tu ti alzassi la gonna e cambiassimo musica e andamento, anche per un solo momento, o per tutta la vita, come una melodia perpetua che non ti stanchi mai di suonare, sentire e risentire tra le pareti della stanza e quelle del tuo cervello che è bello, che è bello, che è bello)
gaetano vergara (c)(c) 2007
Forza Aitan, Forza Aitan!!
…Aitan aLé, aLé…
In un caso e nell’altro devi sotto-stare ad una gonna e perdere
qualcosa per ottenere tanto.
Che poi, troppo calcio fa venire l’ipertensione e allora devi prendere
i calcio-antagonisti
E troppa musica fa diventare sordo.
e se le accattassi un basso flatless?
Calcio musica o altra passione,
senza perversioni che vita sarebbe la nostra ridotta solo a una gonna ???
Ciao Aitan, buon sabato.
Buon fine settimana , ti regalo Betty Boop con la gonna.
l’abbraccio del sabato pomeriggio, g*
bello, ma bello bello!!!
potrei accompagnarlo con il sax, ha l’andamento di un blues e la sua forza e la sua malinconia!!!
chicca
sentirsi trascurati è brutto, molto brutto. moltissimo brutto, molterrimo.
#1
Grazie per l’incitamento, L cara.
Mi provoca un sottile e vibrante piacere sentirti ancora tifosa di aitan.
#2
Beh, sì, elis, ci sono perdite che significano irrinunciabili conquiste.
(Ma tu che ne sai della mia ipertensione e del timore per la sordità che mi fa alzare ulteriormente la pressione?)
#3
Mauro, questa cosa del fretless mi ha fatto molto ridere, ma per suonare certi intervalli microtonali potrebbe andare bene anche una viola, un violoncello, un violino, un sitar o un whistle a stantuffo.
#4
La tua è una bella domanda, Alderaban, ci penserò un po’ su. Ma per il momento debbo confessare che io col calcio non ci ho mai avuto molto a che fare. Quello era solo un esercizio di stile. Da bambino ero solito tagliare a metà i Supersantos di mio fratello per ricavarci due tiare, poi salivo sul tavolo e lo benedicevo con gesti larghi e cardinalizi, mentre lui cercava di raggiungermi per dirmene quattro e darmene otto.
#5
(Buon sabato anche a te, Borbonico, ed a chiunque altri si trovasse a passare di qui prima che schiarisca domenica; e altrimenti buona domenica, buon lunedì, buon martedì, buon mer…)
#6
Deliziosa quell’immagine di B.B., pervinka; ma preferisco che certe alzate di gonna siano operate in modo più volontario e consapevole.
#7
Ricambio, g*.
#8
E’ una bella idea, chicca, ma io ci vorrei sotto anche una bella sezione ritmica molto serrata e incalzante che sottolineasse certe pause con stacchi di piatti e assoli di contrabbasso.
#9
Non c’è dubbio, ipsediggy. Ma può far male anche sentirsi troppo pressati dalle altrui attenzioni.
Strano animale è l’uomo che più strano non v’è.
già, brutta roba la pressione. massa su superficie. quando una è troppa e/o l’altra è troppo poca si rischia l’asfissìa..
(ol collasso)
**assoli di contrabbasso. *** che bello che qulacuno si ricordi del conrabbasso!! sembra sparito dal panorama musicale odierno, con contrabbasso in dissonanaza qualche variazione con l’hud!!
wowo la musica passione infinita.
chicca
Piuttosto che un’alzata di scudi…:)
(saluto grande e grazie, anche per Buràn)
La quadratura del cerchio o viceversa?
Mondo palla!*
Mi gusta, mi gusta.
Vedo che siamo in sintonia.
le passioni sono cambiate. lei, invece, è la stessa di 20 anni fa o sei tu che hai il lanternino per un certo tipo di donna?
Intanto, il mondo è quadrato e saltella.
Non so se questa notivia le viene utile.
In ogni, caso, si ricordi che l’amore dura novanta minuti, e non è finito finché l’arbitro non fischia
OT
sei tra i blogger che dovrei coinvolgere per il progetto ibridamenti. stai attento! ahahah
OT: Aitan, non farti circuire da quell’uomo, vi ero prima io!!!!!!
A te che credevi che “fare un fallo” fosse un’impresa da scultori del cazzo.
:-)
per non parlare dei quarti di tono e di tutta la problematica della musica microtonale che per il momento ti risparmio, perché ti voglio bene e non ti voglio ulteriormente angustiare
:o)
ue’ aitano, come stai? pure io so’ d’accordo con ipse
#13
Per il momento, i valori sono sotto controllo, ipsediggy. [Scritto facendo i dovuti scongiuri, toccando ferro, tocando madera, stringendo corni e tante altre cose che non è vero ma ci credo.]
#14
Beh, chicca, che dirti?, per quello che sento io, tra i vecchi amanti del jazz il contrabbasso, col suo vocione così umano e la possibilità di pizzicare ritmi pulsanti, non e mai tramontato e mai tramonterà. Parapà, parapà, parapà.
#15
Grazie, cfdn.
(Quanto a Buràn, il mio è stato un apporto del tutto periferico. Ad altri vanno tributati i meriti di un numero così denso e significativo.)
#16
Sia come sia, metallica, il disegno animato di Bozzetto è arguto, intenso e sintetico come solo lui sa essere. Vorrei fossero tutti stereotipi, quelle differenze uomo/donna, vorrei che più di uno di quei modi d’essere maschili non mi appartenessero, ma ci cado anch’io in ogni momento (e qualche volta c’è persino gusto a cadere).
#17
Mi fa piacere aver incontrato il tuo gusto anziché no, gentile Ivano con la o.
#18
E’ tutta finzione, tutta letteratura, Pannonica, ché in vent’anni non c’è una lei che io abbia trascurato o scambiato per un pallone più o meno gonfio.
#19
Io non starei lì a metter limiti alla provvidenza e alla speranza di una più lunga durata, sciúr Effe.
#20 + #21
OT: I’ vorrei che barbara, melp e io fossimo presi da ibridamento…
#22 et #23
:o),
:-),
e
;o)
Yzma.
#24
Katiu’, je so’ cuntento si trasite ca’ dento e truvate accordo tra di vuje… Ca uno chesta va truvanne, ca ‘a gente sta ‘npace cu essa stessa e c’o munno.
hai ragione aitan… ma credo che (purtroppo?) prima o poi ci cadiamo tutti (uomini e donne) in quegli stereotipi, per quanto ci si trattenga*
(a dire il vero, cercavo un brano tratto da “allegro ma non troppo” per rifarmi a tutti i movimenti musicali da te citati ma non sono riuscita a trovarlo; quello che ti ho lasciato mi sembrava il più “affine” a ciò che hai scritto)
Besos, mf*
“Allegro ma non troppo” è un capolavoro che mi hai fatto venir voglia di rivedere.
a qualcosa servono, allora, i magnifici 4 ;-)
Un assaggio (troppo poco, in verità) di “Allegro non troppo” lo potete trovare qui, se siete interessati. :)
(ah, e quanto ai 90 minuti, Aitan, ricorda all’Herr che esistono anche i tempi supplementari. E poi, mannaggia, il golden gol. Ma chi l’ha deciso?)
tutto questo mi ricorda o mi fa venire in mente, attraverso quali circuiti cerebrali proprio non so, il film “4Minuti” in cui alla fine la musica cambia, non più esercizio, ma invenzione, suono, personalità
ciao
bri
ciaso
#31
I magnifici 4 chi?
Cara metallicafisica, mi devo essere perso qualche passaggio.
#32
Grazie, riccionascosto, mi sono gustato l’assaggio.
(E quanto ai 90 minuti, esistono anche gli spareggi, le partite di ritorno, le amichevoli, gli allenamenti e chi più ne ha più ne metta…)
#33
Mi spiace, bri, non l’ho visto quel film, ma vedo che torna il quattro, e non capisco bene perché.
I magnifici 4 (rispondo io per lei) sono i 4 neuroni residui della sorellona MF.
Quanto a me, visto che me l’avete fatto venire in mente, sono andata su bol.com e ho comprato il cofanetto con Allegro non troppo, Vip mio fratello superuomo e, soprattutto, West and Soda.
Quando volete vederli, portate i popcorn :)
Capisco, capisco.
E… capendo capendo… metto a scoppiettare i pop corn (caramba, anche West and Soda era molto bello)