Il poeta è un mentitore,
e io dico sempre la verità.
“Tra le migliaia
di coloro che sono conosciuti
o aspirano a farsi conoscere
come poeti,
forse uno o due
sono poeti autentici,
gli altri sono finti,
gente che bazzica i sacri recinti
cercando di darla a bere.
Non c’è bisogno che vi dica
che io sono di quelli finti
e questa è la mia storia.”
Così scrive
Cohen,
Leonard Cohen,
in una poesia
che si intitola
Thousands
e che in originale
fa esattamente così:
“Out of the thousands
who are known,
or who want to be known
as poets,
maybe one or two
are genuine
and the rest are fakes,
hanging around the sacred precincts
trying to look like the real thing.
Needless to say
I am one of the fakes,
and this is my story.”
Bondi, invece,
non c’è dubbio,
è poeta,
poeta sommo
e illuminato vate:
Bondi,
Sandro Bondi,
artista autentico
e pregiatissimo:
Bondi Sandro,
padre della patria
e difensore
delle umane lettere,
bardo immortale
quant’altri mai
(salvando la buona pace
del suo insigne, perinclito,
illustrissimo mecenate
del quale qui
non è d’uopo
far menzione,
per quanto
al solo evocarlo
sussulti il cuore
e sorrida
tutt’intero
l’intelletto
e la ragione).
Bondi Sandro,
Esse Bi
come il magno
suo padrone,
che è maestro
di canzone
e vincitor
d’ogni tenzone
(è vero,
l’ho detto,
non volevo
farne menzione,
ma l’emozione
sovrasta
la ragione
e si fa
stupefazione
fino ad aprire
l’uscio
dell’incoscio
e fare del flusso
di pensiero
piovasco,
diluvio
o scroscio).
Che sogno,
che sogno essere
il loro esegeta
o scrivere bugiardini
per l’industria
farmaceutica,
per tutta
la vita!
……..
……
….
..
.
[uno di questi due uomini è un poeta autentico]
Dopo aver pubblicato i versi di Cohen all’inizio del post, per par condicio, un florilegio dell’ars poetica di SB:
Dolente fulgore
mite regina
misteriosa malia
polvere di stelle
A Giuliano Ferrara
Antro d’amore
Rombo di luce
Parole del sottosuolo
Fiume di lava
Ancora di salvezza
Per le nozze di Elio Vito
Fra le tue braccia magico silenzio
Fra le tue braccia intenerito ardore
Fra le tue braccia campo di girasoli
Fra le tue braccia sole dell’allegria
Infine, il capolavoro
A Silvio.
Vita assaporata;
vita preceduta;
vita inseguita;
vita amata;
vita vitale;
vita ritrovata;
vita splendente;
vita disvelata;
vita nova.
[In margine mi chiedo cosa indicherà questa cifra stilistica di SB che rinuncia alla funzione predicativa del verbo per comporre opere tutte fatte di nomi e aggettivazioni.]
vomitare
sensazioni
d’amore o d’angoscia
con il verbo all’infinito.
poesia
l’arte
di andare
a capo.
scommetterei su quello a sinistra :-)
post illuminante, tenero, amareggiante. Leonard E Sandro, a braccetto di marcia, giù giù giù oltre la poetica del bugiardino fino alla punta dell’ultimo puntino
ferrara antro d’amore!?!
ommiosignore.
e però credo che l’idea che laggente ha della “vera” poesia sia molto più vicino al bondi che non a cohen.
Sono convinta che il vero poeta è il secondo. Sbaglio? ma purtroppo ho una cultura modesta.
Per i ‘versi’ di SB mi viene un dubbio: ma li conosce i verbi? e li sa coniugare?
Rostand probabilmente lo conosceva, il B., e scrisse parole definitive sul Poeta
(pardon a E.R. per i tagli):
Orsù che dovrei fare?…
Cercarmi un protettore, eleggermi un signore,
e dell’ellera a guisa, che dell’olmo tutore
accarezza il gran tronco e ne lacca la scorza,
arrampicarmi, invece di salire per forza?
No, grazie!
Dedicare, com’usa ogni ghiottone,
dei versi ai finanzieri?
Far l’arte del buffone
pur di vedere alfine le labbra di un potente
atteggiarsi a un sorriso benigno e promettente?
No, grazie.
[…]
Pubblicare presso un buon editore,
pagando, i propri versi!
No, grazie dell’onore!
[…]
Sudar per farsi un nome su di un picciol sonetto
anzi che scriverne altri?
Scoprire ingegno eletto agl’incapaci, ai grulli;
alle talpe dare ali,
lasciarsi sbigottire dal romor dei giornali?
E sempre sospirare, pregare a mani tese,
pur che il mio nome appaia nel Mercurio francese?
No, grazie!
Calcolare, tremar tutta la vita,
far più tosto una visita che una strofa tornita,
scriver suppliche, farsi qua e là presentare?…
Grazie, no! grazie no! grazie no!
Ma… cantare, sognar sereno e gaio, libero, indipendente,
aver l’occhio sicuro e la voce possente,
mettersi quando piaccia il feltro di traverso,
per un sì, per un no, battersi o fare un verso!
[…]
pur non la quercia essendo,
o il gran tiglio fronzuto
salir anche non alto,
ma salir senza aiuto!
Anche i commentatori, il 50% delle volte mentono. Questo post fa schifo.Sciah
#2
zop
è un poeta
un
p
o
e
t
a
v
e
r
o
#3
E’ che tu sei tendenzioso e ti butti sempre a sinistra, Francesco.
#4
In effetti, tamai, qui si scivola a tempo di marcia fino a l’ultimo puntino. E’ una fine inesorabile!
#5
E’ che questi bondi qui sono sempre maggioritari, Petarda mia.
#6
Kavolo, kuu, non ci avevo pensato all’ipotesi della difficoltà coniugale.
#7
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale.
(Grazie, ArimaneBis, per quei versi belli, nasuti e appropriati.)
#8
Lo penso anch’io, Sciah, questo post fa schifo, e anche questo posto. Ma davvero.
Sempre seguendo il principio del 50%, in ottemperanza del quale i commentablog iniziano dicendo la verità e poi vanno daccapo e mentono nella frase che precede la firma, confermo che il tuo è un bellissimo post.E l’Italia è un bellissimo post(o).Sciah
aitano, ti stai dando agli stupefacenti…
Conozco algún poeta auténtico que no ha escrito un solo verso en su vida, pero hace con la vida lo que un poeta con sus versos. Dificil dilema: saber si el poeta Gaetano dice la verdad. :-)
:)
non conosco il Bondipoeta, e me lo risprmierò per tutta la vita!!!
preferisco i poeti finti come Cohen, che amo, ma tanto tanto!!
sicuramente conosci di lui quel gioiello che è:
HITLER
Now let him go to sleep with history,
the real skeleton stinking gasoline,
the Mutt-and-Jeff henchmen beside him:
let them sleep among our precious poppies.
Cadres of SS waken in our minds
where they began before we ransomed them
to that actual empty realm we people
with the shadows that disturb our inward peace.
For a while we resist the silver-black cars
rolling in slow parade through the brain.
We stuff the microphones with old chaotic flowers
from a bed which rapidly exhausts itself.
Never mind. They turn up as poppies
beside the tombs and libraries of the real world.
The leader’s vast design, the tilt of his chin
seem excessively familiar to minds at peace.
Da: Flowers For Hitler
HITLER
Ora mandiamolo a dormire con la storia,
il suo scheletro autentico che puzza di benzina
e accanto a lui gli adepti buffoni:
facciamoli dormire tra le nostre preziose cianfrusaglie.
Le truppe SS ci fanno ripensare al luogo
dove tutto è cominciato prima che li emarginassimo,
in quel reame ora vuoto, noi popolo
con le ombre che disturbano la nostra pace interiore.
Per un istante riusciamo a resistere alle vetture nere e argentee
che ci sfilano nel cervello in una lenta parata.
Riempiamo i microfoni con i vecchi fiori caotici
di un letto che pian piano stanca se stesso.
Non importa. Loro si rivelano essere cianfrusaglie
accanto alle tombe e alle biblioteche del mondo reale.
Il vasto disegno del Führer e la curva del suo mento
riescono troppo familiari a chi vive in tempo di pace.
Traduzione di peter patti
ciao chicca
ah, poter scrivere le frasi dei baci perugina, ah, poter scrivere le istruzioni per l’uso, ah, poter scirvere gli sms di tutto il mondo.
E i poeti, a lavorare in miniera (dove c’è bisogno di ritmo)
Perchè non ha fatto il poeta?… Così nessuno l’avrebbe mai conosciuto. Ciao Giulia
:D
tutta la classe politica italiana la tengo a peste.
.
.comunque leonardo e sandro fanno figli maschi.
#11
sob!
#12
E’ tutta droga autoprodotta di tipo adrenalinico puro, katiuuuscia.
#13
Adoro a los poetas sin papeles, Odyseo.
#14
:)
#15
Chicca, hai tutto il diritto (ed anche il rovescio) di risparmiarti certe cianfrusaglie accanto alle tombe e alle biblioteche del mondo reale.
#16
Condivido su tutto il filone, sciùr Effe.
(Lei è una miniera inesauribile.)
#17
Sì, Giulia, perché questi sSSebbì qua non si sono dedicati solo alla poesia e alle canzoni presi dal sacro fuoco?
#18
;D
#19
Non ci avevo pensato ad accoppiarli fino a questo prolifico punto, marcaspio.
eh, beh.
“tra le tue braccia intenerito ardore” come la mettiamo?
che amante sopraffino.
mi sdilinquisco (posso)?
eccolo là.
l’ode a Ferrara non l’ho capita bene, forse si riferisce alla cittààà?
;)
mi sdilinquetti anch’io
(ed ancora non mi ripresi)
FORTE! :-)
GRAZIE! ;o)
quello a destra, ovviamente, a cui dedicherei questa Tosatore d'immagini frastaglia in frasi ripide sui denti suadenti incidenti e il gregge acclama….Inutili parole di risveglio a chi non trova l'ago nella paglia – se nel pagliaio ci dorme nemmeno se gli punge il deretano. Figuriamoci d'altre insinuazioni pre_supposte, inchinato effetto vaselina gli è piaciuto.
quello a sinistra, uffa! sono dislessica
Ma… questa era l'era in cui io non bazzicavo da queste parti! Perciò, con sommo piacere leggo…:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::La rima sciolta (mooooooolto sciolta, quasi una diarrea!) di SB è la cartina di tornasole per misurare le <b>fracchianate</b> (creato or ora, dal personaggio di Villaggio) più scivolose della storia della parola scritta!!Le tre fracchianate che citi nel primo commento mi suonano come le vecchie litanie in latino delle mie nonne quando recitavano il rosario…Terminavano sempre con <b>ora-pro-noscia-noscia-ammen</b>:-))))Elisabetta
27, 28 et 29Vi ringrazio molto, Cristina atque Elis, per i vostri poetici et divertenti commenti che ho molto apprezzato.(Cristina, ho anch’io qualche problema di lateralità. Elis, fracchianate sciolte riassume troppo bene quella roba e quel coso che le scrive.)
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