Non ci posso pensare. E’ tutto il giorno che sono fisso sullo stesso pensiero, che mi arrovello nella stessa idea, fissa fissa fissa e dominante. Mi scervello, rimugino e non posso pensare ad altro, m’hanno fatto inceppare i pensieri. Io dico che se non sono in compagnia non penso, che non sono in grado di riflettere o ponderare se non c’è nessuno che si confronta coi miei pensieri; sostengo da tempo che quando sto da solo mi metto in pausa, sto in stand-by, o leggo; e quando non leggo, scrivo o ascolto musica. Penso che penso solo quando parlo e quando scrivo. Glielo dico, glielo dico e glielo ripeto che penso che io penso solo quando parlo e quando scrivo, ma loro niente, non mi credono. Io per pensare ho bisogno di un interlocutore, o di un foglio. Così glielo dico, gli dico anche che io per pensare ho bisogno di un foglio o di un interlocutore. Ma loro no, tutto il tempo a contraddirmi, a dirmi che questo non è possibile, che tutti pensano, perfino io, che cogito ergo sum, che l’uomo è un animale pensante, che senza pensiero non c’è vita umana. Sì, l’uomo è un animale pesante, e io ancora stamattina a ingarbugliare i miei pensieri coi loro. Io qui, da solo, a pensarci e ripensarci su, a congetturare, ipotizzare e scervellarmi come un matto scatenato, e loro chissà a chi o a cosa penseranno questa sera. Basta, basta, non ci posso pensare, non ci posso pensare.
Para i dossi, aitan, / se non vuoi che i dossi / parino te
24 domenica Feb 2008
Posted otherstuff
in
aità pienz à salute
:-)
ahahahaha :-D
pensare a volte fa male…
:)
mi offro come interlocutrice…o deve essere per forza un interlocutore maschio?! :-)
baci
marietta
#1
Aheje, didu’, ‘e ditte niente!
#2
Oh, ma qui si parea malamente alle mie spalle spensierate ma non troppo, flo’.
#3
Non penso, phabia.
#4
Qui non si fanno preclusioni di razza, sesso o censo, signorina marietta, e lei è la benvenuta; naturalment.
Aitan, ma tu che vuo’???? ;)
“Non ci posso pensare. E’ tutto il giorno che sono fisso sullo stesso pensiero”
Insomma ! sei li da solo e pensi che non puoi pensare un pensiero da solo.
Cura : direi del rosso tenace
Posologia: vista la tua sitauzione o un bicchiere in meno…o tre in più
aita non ho mica capito bene cosa ne pensi! rispondimi quando saraiin grado di pensare. comunque questa storia del foglio mi fa pensare tanto a Fussli, non sopperché ;)
ma non era animale pulsante? o passante?
Riesci mai a guidare e pensare almeno tre cose diverse, contemporaneamente? Senza andare a schiantarti, ovvio:)*
Guido ergo cogito ergo sum!***
ps: il solito regalino:)
sono i pensieri che ci pensano annoi, caro don Aitan. Quelli i pensieri non li sopporto proprio. Non mi fido di loro.
si pensa “adressé” a qualcuno, a qualcuna. Si pensa verso qualcuno o qualcuna, o molti. Anche se non sono presenti, almeno così a me capita. Poi conto molto sulla telepatia, quando ho attacchi di silenzitudine :-)
Ho visto le foto, sono belli davvero! :)
Personaggi precari passa al Corriere della Sera e lascia Splinder.
il resto lo scopri qui
http://personaggiprecari.splinder.com/post/16099288
grazie per il supporto.
Vanni
Ho il sospetto che i pensieri trasparenti, che di giorno danzano non visti, di notte indossino abiti da sogno, maschere di immagini indecifrande e si estenuino le dita a ricamare su telai multiformi, fino a tornare in fuga all’alba, lasciando sul comodino un rigo, uno scritto, una risoluzione, un progetto a far compagnia alla testa poggiata a riposo sul ripiano.
incredibile.. sai che tempo fa stavo scrivendo una cosa simile? sì, anch’io mi metto a scrivere per mettermi a pensare.. nemmeno per dare forma al pensiero, ma proprio per crearlo..
io penso se sono solo. ho talmente delle grosse difficoltà espressive che nella relazione mi faccio travolgere. non ricordo i termini, non lì conosco nell’immediatezza. ma più di tutto non riesco a parlare correttamente. io devo essere da solo. poi posso scrivere. più che altro trascrivere quello che ho pensato
Anche io da sola non penso mai, e se sono sola fisicamente rifletto con l’altra me. Un pò dissociata? si decisamente si, ma in fondo mi piace.
PS La mia prof di filosofia del liceo diceva che pensare fa male alla salute. Tu hai deciso di preservare la tua?
:o
io penso solo quando sono da sola e non ho un foglio o il pc.
poi appena ho davanti un foglio o un pc mi va via tutto dalla testa e non mi ricordo più un cazzo, e m’incazzo.
in presenza d’interlocuzione va solo un po’ meglio.
#6
Da ragazzino mi cantavo una canzone che diceva: “Cerco coccheccose ca nu sta cca / ma che cazzo voglio no, nun se sa.”
Non sarà cambiato molto da allora, b/n nonché b/a. Sono ancora lo stesso mistico di tanto tempo fa. Anche se ora so di volere pure una pace senza morte come quello là e quella nostra comune amica là, e poi vorrei e voglio e un sacco di cose concrete piccole piccole e grandi grandi che diano senso a quello che senso non ha.
#7
E ora leggo le sagge parole di giapatoi e penso che sì, vorrei puranco un bicchiere di rosso generoso e sincero. Quasi quasi mi stappo una bottiglia di quelle buone. Solo che non mi piace bere da solo. Io per bere ho bisogno di un interlocutore. Qualcuno che mi faccia compagnia. Fosse anche solo per vedermi bere, da solo.
#8
Non preoccuparti, barbara, che nemmeno io ci capisco tanto.
#9
Secondo alcune antiche teorie l’uomo era un animale possente, mrka; ora pensa pensa e non è più niente, più o meno. Che bestialità, che spreco!
#6
Da ragazzino mi cantavo una canzone che diceva: “Cerco coccheccose ca nu sta cca / ma che cazzo voglio no, nun se sa.”
Non sarà cambiato molto da allora, b/n nonché b/a. Sono ancora lo stesso mistico di tanto tempo fa. Anche se ora so di volere pure una pace senza morte come quello là e quella nostra comune amica là, e poi vorrei e voglio e un sacco di cose concrete piccole piccole e grandi grandi che diano senso a quello che senso non ha.
#7
E ora leggo le sagge parole di giapatoi e penso che sì, vorrei puranco un bicchiere di rosso generoso e sincero. Quasi quasi mi stappo una bottiglia di quelle buone. Solo che non mi piace bere da solo. Io per bere ho bisogno di un interlocutore. Qualcuno che mi faccia compagnia. Fosse anche solo per vedermi bere, da solo.
#8
Non preoccuparti, barbara, che nemmeno io ci capisco tanto.
#9
Secondo alcune antiche teorie l’uomo era un animale possente, mrka; ora pensa pensa e non è più niente, più o meno. Che bestialità, che spreco!
#10 #11
Quando parlo o scrivo, penso quasi sempre tre o quattro cose diverse, contemporaneamente, metallica. E spesso accavallo le parole, senza andare a schiantarmi, ovviamente. Infatti sono ancora qui, vivo e vegeto, anche perché guido poco poco.
(Che carina, la Cindy, l’ho sempre vista come una specie di sant’Anna, una mamma di Madonna).
#12
E fa bene, sciùr Effe, a non fidarsi, con questa capa swedenborgesiana che si ritrova; ché uno arrovellato in certi pensieri profondi può pure rischiare di non uscirne più.
#13
Non ci avevo pensato. D’oggi in poi mi do anch’io al pensiero telecinetico, Deli.
[Mi senti, mi senti… Passo e chiudo.]
#14
(Mi fa piacere che ti siano piaciuti, onbeauty.)
#15
(Appena posso vengo a farti visita nella nuova casa, Vanni.)
#16
Ho il sospetto che tu possa avere ragione, utentanonim@.
(E torno a riporre un po’ la testa sul ripiano.)
#17
Fare e facendo farsi, spad, scrivere e scrivendo scriversi.
#18
Pensandosivola…
#19
Ah, kuu, quanto a questo qui siamo una moltitudine, ma ci conosciamo così bene che appena uno propone un suo pensiero già ogni altro indovina cosa sta pensando, così ci si annoia, e cerchiamo sovente interlocutori esterni.
PS A volta la preservo tanto, la mia testa, da rischiare l’atrofizzazione.
#20
Ma via, Petarda, dalle tue cose che ho letto stento a crederti almeno quanto i miei interlocutori intradiegetici di questo post stentavano a credere me.
Mia nonna dice che troppi pensieri fanno cadere i capelli, professò… a saperlo prima.
molto interessante, ma non ho capito molto, distratta dai dossi parati?bohhhhh???
aitan, lasciali perdere!!! questi sono tutti res cogitans e distintivo! se tieni voglia di un foglio interlocutore in cui specchiare la tua res extensa, sono a disposizione :)
Io sogno tutta la notte, già dal dormiveglia, persino quando sta per prendermi la pennichella.
#24
Non lo so, marca’, non ne sono sicuro… non penso…, la tua nonna è così simpatica, la sento così vicina, me la ricordo in una tua registrazione meravigliosa (se è la stessa), però non penso, perché io non penso, o penso poco, eppure di capelli… poco e niente…
#25
Non ti applicare, pervinka, perché tanto ci capisco poco anch’io.
#26
Io ti prendo in parola, però vorrei farmi foglio interlocutore anch’io e lasciare specchiare te, qualche volta; così facciamo res e res, res è mia e res è tua in ricordo dei nostri amor, hangin’ (?) (e non escludo tentativi alchemici di operare una concordantia oppositorum tra res cogitans e res extensa trascendendo anche le ghiandole pineali in cui quel credulone di Cartesio intravedeva il luogo deputato allo scintillio del miracolo della congiunzione.)
#27
I sogni sono pensieri in levitazione, narrando.
siamo aniamli sociali oltre che pensanti…
senza un interlocutore, se non in persona almeno ipotetico, è difficile che i pensieri prendano ordine ..
non a caso una delle prime forme di riflessione della nostra storia ha assunto la struttura di dialoghi..
caro Aitàn, per dirtela sincera,
io non sono proprio un nemico del pensiero ma quasi.
A questa mia affermazione molti direbbero: colui è una bbestia e quindi dice bestialità.
Cioè io non posso far a meno di pensare, in quanto essere umano, ma sto bene anzi benissimo quando il flusso dei pensieri cessa,
ovvero quando dipingo, talvolta quando scrivo, ma nella scrittura si è avinti ad un processo mentale di pensiero legato alla creazione di linguaggio/parola/scrivere.
Mentre nella pittura o in altre arti il pensiero si sospende o si sposta, procede in zone di linguaggio colore/forma/oggetto, non formali.
D’altra parte chi ha praticato qualche arte orientale meditativa sa quanto sia straordinario lo stato di sospensione dai/dei pensieri:
pace & benessere, nirvana o nibbana o quasi….
MarioB.
Hai descritto benissimo quello che capita sovente in tante teste, la pmia in primis.
Dostoewskiano
#29
Sono d’accordo, Alderaban, anche se ci sono certe giornate che tra me e me proprio non c’è dialogo.
#30
Mario, per dirtela sincera, io proprio questo dicevo quel giorno che volevano convincermi che io pure penso, perché pure io non sono proprio un nemico del pensiero, ma quasi. Il fatto sì è che questa deve essere anche una questione di genere. Ho il sospetto che in loro, nelle donne, il flusso dei pensieri non cessi mai (a meno che tu non venga da Avila, ti chiami Teresa e sia di professione mistico-ascetica).
La donna è un’animale pensante assai.
Hai presente quelle volte che ti chiedono di tutto punto “A che stai pensando?”, e tu dici “A niente”, perché proprio a niente stavi pensando, e loro insistono e incalzano fino a che non dici “Pensavo a te”, e tu credi che te la sei cavata, e loro incalzano “E come mi pensavi”, e tu cominci a sudare e vorresti essere da un’altra parte, senza pensiero e senza pensare A niente …?
#31
Grazie, Zob76… Non c’è dubbio, devi essere di genere maschile anche tu…
sì, l’uomo è un animale pesante… a volte non lo si regge proprio…! ;)
Ti riferisci all’uomomaschio o all’umanità intiera, e.l.e.n.a.?
(Domanda oziosa, perché io potrei essere d’accordo nell’uno e nell’altro caso.)
diciamo che, per induzione, si passa dal particolare all’universale…
(oziosamente d’accordo pure io)
basta che non allarghiamo troppo il campo, fino a trovare pesanti anche gli altri animali, le piante, il mondo, il sole e l’universo intero; perché se no la vita si fa pesante
no, no… giammai… si parte dall’uomo e all’uomo si torna! :)
o.k., l’uomo è la misura di tutte le cose, di ciò che è e, soprattutto, di ciò che non è
esatto. noto che hai fatto tua la visione del rinasciimento…!
diciamo che sono più che altro un umanista sfasciiato e alquanto ammosciato
#/;o) X