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ritratto
di un paese
insozzato, ingozzato,
rimbecillito, raggirato
e sgozzato
da magnati milanesi,
malfattori mafiosi,
magistrati ammanigliati,
mignotte miracolate
e masse malleabili
e malaccorte
assolutamente
assuefatte
alle malefatte
del potere.
ritratto
di un paese
assimilato
e ammaliato
dalle macchinazioni
machiavelliche
dei gran maestri
della manipolazione
ritratto
di un paese
maledetto,
maldicente,
mammista,
mansueto,
malfamato,
malfido,
maneggione,
mediocre,
mangione,
megalomane,
mefitico,
menzognero,
meschino
e menefreghista
ritratto
di un paese
malmesso,
soprattutto
malmesso,
e
scarsamente
propenso
alla critica
e al cambiamento.
N.B. Al sesto e settimo rigo (titolo escluso) da magnati mafiosi oppure da magnati malfattori e il prodotto non sarebbe cambiato più di tanto, |
Piccolo aggiornamento serale E ancora non avevo letto dell’ignobile Ddl sulla sicurezza approvato oggi al senato. Praticamente una versione riveduta e scorretta delle leggi razziali. Ritratto di una paese intollerante e chiuso in se stesso come una crisalide nel suo bozzolo, come una lumaca immersa nella sua bava appiccicosa, come un ragno intrappolato nella sua stessa tela. Pensassero piuttosto alla sicurezza sui mezzi di trasporto, alla sicurezza sul lavoro, alla sicurezza delle pene per i potenti che delinquono… |
non c’entra molto (…o no?) ma mi trovo su una spiaggia piena di COMUNISTI (leggono in tantissimi la Repubblica).
Ciao Carmine
Sei riuscito a rendere perfettamente il triste quadro dell’odierna Umanità.
Lo sento molto mio questo post, oggi pensando ai mali e al menefreghismo che dilaga ovunque non riuscendo ad esprimerlo con parole mie, l’ho fatto pubblicando una canzone di Rino Gaetano.
Similitudini ..?
La tua però è poesia ..
L’uovo di Pasqua si è trasformato in un mappamondo. Manca solo Il Grande Dittatore (magari fosse Chaplin, sarebbe arte… e invece) che se lo fa roteare compiaciuto sulle dita. Come siamo messi male :-((
Antonella
1
Il fatto è che la maggioranza (berlusconiana, leghista e criptofascista), in quanto maggioranza, a mare ci va in massa tra luglio e agosto. Senza contare, caro Carmine, che la maggioranza i giornali li legge poco.
2
Similitudini, albafucens…?
Altro che, lo puoi ben dire!
Pemsa che oggi, riprendendo dopo mesi la chitarra dalla custodia, m’è venuto di strimpellare e stonare proprio su “Ma il cielo è sempre più blu”?
3
Effettivamente, Antonella. Si vede che sei un’attenta spettatrice delle scempiaggini che rappresento in queste pagine.
1
Il fatto è che la maggioranza (berlusconiana, leghista e criptofascista), in quanto maggioranza, a mare ci va in massa tra luglio e agosto. Senza contare, caro Carmine, che la maggioranza i giornali li legge poco.
2
Similitudini, albafucens…?
Altro che, lo puoi ben dire!
Pemsa che oggi, riprendendo dopo mesi la chitarra dalla custodia, m’è venuto di strimpellare e stonare proprio su “Ma il cielo è sempre più blu”?
3
Effettivamente, Antonella. Si vede che sei un’attenta spettatrice delle scempiaggini che rappresento in queste pagine.
scusa ma se i magnati, i malfattori e i mafiosi sono milanesi, si può dire che le mignotte e i magnaccia sono napoletani e pugliesi? :-)
yellow
Cara yellow, risiedo in Abruzzo ma sono pugliese e sì, te lo confermo. La Puglia è piena di prostitute, magnacci, ma anche malfattori e mafiosi… pochi o nessun magnate, in realtà. Ogni mondo è paese, buono e cattivo sono dappertutto. Fai attenzione però con le tua scherzose ripicche. Aitan non voleva etichettare i milanesi ma presentare la carta d’identità di certa gentaglia che notoriamente a tutti, ahimè, proviene proprio dalla tua terra e fa disonore a te e all’Italia tutta. L’ombra del razzismo lasciamola a casa.
Un abbraccio
Antonella
Rende perfettamente l’idea di un Italia piena di imbecilli, balza all’occhio ad ogni riga, questo pensiero sorge quasi spontaneo ad ogni parola: non ho fatto altro che ripeterlo tra me e me, come un mantra, per tutta la lettura
io sono nata a Milano e ho sangue molto misto, come del resto la quasi totalità dei milanesi.
la mia migliore amica è pugliese e io penso che sia una persona eccezionale.
era per dire che a covare e ad esprimere ogni due minuti odio e pregiudizio regionale e campanilista, come vedo fare in continuazione, soprattutto al sud (non da Aitan, ma in generale) si fa solamente il gioco della lega, che io personalmente aborro e con me praticamente tutte le persone che conosco e frequento, e sono tante.
bisognerebbe essere più uniti tra noi su questioni di sostanza e di principio e non su superficialissime e stereotipate questioni geografiche.
nessuna ripicca, nemeno scherzosa.
un abbraccio anche a te Antonella.
:)
yellow
Dom Aitan, questa virata vostra sul piano, come lo vogliamo chiamare, politico, sociale, culturale, di costume? chiamiamolo vitale e basta, ebbene esta virata vostra che io a voi non conosco unquanquo, che io dalle foto vi vedo in un modo e poi vi sogno in un altro, che io pure vi sogno, ebbene questa virata dalle penne in panne di cui sotto… mi fa venire un pensiero e che cioè lei, Dom Aitan, nel suo piccolo si intende, consente però, grazie a questo suo spazio, a questi suoi spunti, un momento di riflessione, come la vogliamo chiamare collettiva, similcollettiva, collettivistica?, ebbene diciamo che consente di scrivere anche a noi altri di tirar fuori epi dagli antri e parole dagli epi squarciati.
E quindi grazie da parte dei nostri narcisi incorporati.
Di buono in ciò che sta accadendo è che appunto…sta accadendo.
Evidentemente il fascismo non è bastato.
Non c’è mai stato un bel walhalla di Stato.
Io sono fiducioso.
Ciò che sta accadendo è la conseguenza geometrica della nostra arretratezza, un’arretratezza ingiustificabile, il tengo famiglia, il Franza o Spagna, le considerazioni di Pasolini, etc.; questa smania di ricchezza, di mostrarsi a tutti i costi, il griffato, il fottere, fottere, fottere, ora e sempre (traggo questo lemma da un blogger da lei spesso caldeggiato; e mi pare, il lemma in questione, un suo, dell’Autore, di Alfar cioè, refrain tipico e tipicamente freudiano e per questo poco rivelatore…).
Anzi io le dirò di più. Le dirò che preferisco questo smascheramento alle inculate fovmali con la r moscia o il te in una mano e l’altra a frugare tra le gonne di segretarie occhialute dietro panni, che occultano spazi tra le finestre. Oh my God!
Giù la maschera compatrioti! Bravi, bravi. Ma noi, geneticamente guitti, senza maschere impazziremo? (sta già avvenendo).
E viva la nostra aperegina, che non è affatto un fuco. Finirà vittima dell’alveare, del suo stesso sciame. Mi creda, si fidi, ché io ultimamente mi sono un po’ ingeorgigato e si impara ancora molto dalla natura.
Perdoni questo maleducato abuso del suo spazio scrittorio e voglia gradire i miei saluti di stima e di affetto a distanza.
Ennio Quadri
Sai che significa, gaetano, che fisso le parole, guardo ques’uovo pieno di uovo,di un sé stesso impiccato. E non trovo molte parole. Leggi razziali.
Mozzarelle di bufala e gioiellino di pietre belle a fondamenta della case.
Resta poco.
5 et 8
Smentisco, cara yellow, tutti i complottisti sfascisti che si oppongono a questo blog ed hanno sparso la notizia falsa e tendenziosa secondo la quale io avrei detto che i magnati, i malfattori e i mafiosi sono milanesi.
Scherzi a parte, veramente non lo ho detto, e neanche ho mai pensato che tutti i mafiosi, i malfattori e i magnati siano milanesi. Ci mancherebbe altro.
Ho solo inteso fare il ritratto di un paese da cui mi ritraggo: un paese in cui ci sono (dei) magnati, malfattori e mafiosi che sono milanesi (o a Milano vivono, bazzicano e delinquono) e occupano i massimi vertici del paese.
Nulla, dunque, contro i milanesi, ma molto contro quei magnati etc. di Milano.
(Pensa che a Milano ci sono stato per la prima volta qualche settimana fa e l’ho sentita da subito una città piacevole e accogliente (almeno per me che parlo italiano – seppur con inflessioni regionalistiche – e vesto similborghese.))
Quanto ai magnaccia e alle mignotte, credo che ce ne siano dappertutto, come i mafiosi. Ma proliferano maggiormente dove c’è più povertà; così come i magnati e neo-mafiosi sono più radicati dove scorrono abbondanti i flussi monetari più o meno legali. È un fatto sociologico, più che una questione etnica, razziale o antropologica.
Inoltre, io credo che i pre-giudizi siano necessari per comprendere la realtà. L’uomo ha bisogno di categorie per organizzarsi nella complessità del reale. Ma poi deve avere sufficiente senso critico per demolire quei giudizi aprioristici che si rivelano infondati, quelli che non si basano sulla conoscenza diretta di fatti, persone, cose, ma su semplici supposizioni o generalizzazioni.
Così, se uno dice che odia i napoletani, perché sono camorristi, io mi incazzo, mi alzo e me ne vado (o, se mi si prende in un giorno di profonda calma, mi propongo come modello di normale legalità, perché cambi idea), ma se lo stesso ipotetico individuo mi dice che odia i camorristi napoletani, io mi alzo, mi avvicino e gli stringo la mano: li odio anch’io i camorristi napoletani, come, ne sono (quasi) sicuro, tu odi certi magnati malfattori mafiosi milanesi di cui sopra.
Ah, dimenticavo, io odio anche i mafiosi messinesi, i magnaccia di Marano e i malviventi di Miano.
6
Antonella, mi unisco al tuo abbraccio a yellow, anche se è un po’ scomodo abbracciarsi in tre.
;o)
7
Che triste questo mantra, Chaney!
9
Mi piace, dom Ennio, questa funzione di catalizzatore che ha inteso attribuirmi.
Evidentemente no, il fascismo non è bastato. Forse è eterno il fascismo italico. Ed anche quest’ansia di fottere, fottere, fottere e fottersi reciprocamente senza nemmeno troppo gusto e piacere (però, non mi mortifichi il valore del lemma di Alfar applicando monosemantiche griglie pseudo-freudiane alle sue costruzioni).
Quanto all’aperegina, la conosco la solitudine dei regnanti, la loro condanna a prevaricare, il loro consumarsi nel potere. Ma nel gioco delle parti io resto anarchicamente contro e scettico verso ogni ipotetico lato buono del potere.
Detto ciò, la ringrazio per l’abuso che ha avuto la bontà di perpetrare e le ricambio i saluti con pari stima e affetto.
10
Credo di capire cosa significhi restare senza parole di fronte a cotanto collettivo e apparentemente irresponsabile, elos cara.
accetto volentieri questo abbraccio triangolare che attraversa la penisola.
(furbacchione di un Aitan… !) :o)
yellow
Tuttovero,ahimè.Ma,per fortuna,è vero anche ch molti italiani sono meglio di cosi
abbiamo il paese che vogliamo. nella situazione in cui siamo, l’unico cambiamento possibile è una rivoluzione di cui nessuno (me compresa) ha il coraggio di innamorarsi. mancano gli ideali, mancano i valori, manca la voglia di crederci, mancano dei veri leader in grado di condurla. siamo un popolo troppo preso dall’arrivare coi soldi alla fine del mese, al punto di non avere più risorse né energie da dedicare al cambiamento ( di se stesso, in primis).
ma se anche robespierre o el che resuscitassero, credi che riuscirebbero a trascinare un popolo demotivante come noi?
secondo me, potendolo fare, sceglierebbero di proseguire l’eterno riposo piuttosto che condurre gli italiani che, non dimentichiamolo, “lo vogliono così” il loro leader.
minchia, come sono depressa…
13
Grazie davvero, yellow; ma, por favor, non considerarmi più scaltro di quello che sono.
14
Non c’è dubbio, superegovsme. Presi singolarmente, per un motivo o per un altro, trovo simpatici (o perfino adorabili) quasi tutti i miei connazionali; è quando si fanno massa, quando decidono anche per me con l’imperio della maggioranza, che mi ritraggo, mi inalbero e mi incazzo.
15
Secondo me, Pannonica, siamo un popolo che ha ancora troppo e troppo poco per poter pensare a una rivoluzione (o anche solo a un profondo cambiamento di stato).
E mi deprimo anch’io se penso che gli italiani “lo vogliono così” il loro leader. Almeno per il momento. Perché io comincio a pensare che a settembre, quando molte fabbriche resteranno chiuse e molti precari non avranno di che fare, qualcuno comincerà a pensare che forse sarebbe meglio che non fosse proprio così, il suo leader.
no, no: scaltro non lo sembri davvero. il furbacchione era per via dell’abbraccio a tre, con due fanciulle insieme, no? ;-))
yellow
In verità in verità ti dico, cara yellow, lo avevo capito da subito che ti riferivi all’abbraccio triangolare; ma furbacchione (e payaso) come sono, mi piaceva che tu lo mettessi per iscritto.
#/;o) X
un elenco di aggettivi terribili, ma molto azzeccati
un saluto
Gran Père,hai visto che al G8 stanno arrivando sancho panza e don chisciotte?
Piccole gioie.
19
Oh, Yzma, vorrei azzeccarne di meno di aggettivi, ma sentire di vivere in un paese meno terribile.
20
Sancho Panza e Don Chisciotte?
A chi ti riferisci, cara elos?
E riusciranno a battere questi sepolcri imbiancati?
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Sancho Panza e Don Chisciotte?
A chi ti riferisci, cara elos?
E riusciranno a battere questi sepolcri imbiancati?
Roma, 7 lug. – (Adnkronos) – In sella a un cavallo e a un somaro, tentando di violare la ‘zona rossa’ di Coppito, sede del G8. E’ la singolare protesta annunciata da due residenti di Aglioni, in provincia dell’Aquila.
Vestendo i panni di Don Chisciotte e del fedele scudiero Sancho Panza, cercheranno di percorrere circa 31 km in groppa ai due animali. Partiranno alle 10 dalla tendopoli di Aglioni, dove vivono, per poi passare alla citta’ di tenda di Capitignano e puntare verso la zona piu’ sorvegliata della terra, quella della Scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza di Coppito, alle porte dell’Aquila, sede del G8.
L’iniziativa dei due sfollati per protestare contro il summit e i fondi a loro giudizio inadeguati destinati alle popolazioni colpite dal terremoto del 6 aprile.
23
Se tornassero Don Chisciotte e Sancho io vorrei essere il loro vicescudiero, o il cavallo.
…e in tutto questo mi domando: come fanno gli italiani ad essere tanto ciechi? o, meglio, come fanno ad essere tanto corrotti e marci da continuare ad appoggiare un governo le cui misfatte ormai sono davanti agli occhi di tutto il mondo?
l’italia, in negativo, è uno di quei pochi paesi in cui la classe politica è esattamente, o quasi, lo specchio della società civile.
25
Credo, rosario, che, in uno sforzo di semplificazione, possiamo considerare che la maggioranza degli italiani che continua a dare il suo appoggio a questa cricca di cialtroni si divida proprio nelle due categorie che delinei tu: da una parte i ciechi (o meglio gli ottenebrati dalla propaganda del potere) dall’altra i corrotti (i compagni di merenda, i complici, quelli che da tanta cialtroneria ci guadagnano qualcosa e si spartiscono il malloppo).