Mi sono rassegnato, lascio parlare questo stronzo che spara raffiche di cazzate su una musica che ha il ritmo cadenzato e quadrato di un pistone in un motore a scoppio. Lo lascio parlare. Ho girato a lungo l’asse delle frequenze di senso in senso, avanti e indietro, ho girato a lungo lungo l’asse delle frequenze, ma non suona nulla di buono, da questa stupida radio.
Se solo sapessi sostenere tutto il silenzio che mi cinge d’assedio; se riuscissi a lasciar star zitte le mie orecchie senza cercare altri suoni da ingoiare, altra musica e altre parole da sovrapporre al groviglio dei miei pensieri, altre inutili distrazioni per coprirne il ronzio. Ma non ci riesco, non posso, e me ne resto qui a sentire per non morire, immerso nel deserto di parole che mi ristagnano dentro e invadano il mio sentire / non sentire.
Perché, forse, ancor più del ronzio dei pensieri, ho paura del silenzio che mi governa, mi domina e devasta ogni antro della mia coscienza. Perché è di sicuro più facile sostenere certe notti senza fondo che il mutismo assoluto che ci portiamo dentro nei giorni lunghi dell’inappetenza. E’ più facile sentire questo finto silenzio in cui soffiano spifferi di vento e passaggi di motori in incessante movimento; è più facile sentire questa assenza di parole piena di suoni a bassa frequenza che il groviglio inafferrabile che ti porti dentro, quella sensazione di non avere niente da dire e non sapere neanche dirlo. E’ più facile sopportare il silenzio in cui viviamo immersi e che regna fuori di noi che questo silenzio pieno di parole che non sai mettere insieme perché dal loro ordine esca fuori un senso, un senso qualsiasi che ci illumini del suo nulla.
Silence is not sexy at all
12 venerdì Mar 2010
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hai detto due volte groviglio: ci sarà pur una ragione! nel frattempo ho scritto una quiquiglia delle mie con lo stesso vocabolo: e ci sarà una ragione se qualcosa non quadra e abbiamo bisogno di ricorrere al gliuommero.
ti pare normale, un tempo normale, una vita normale, gente normale quello che gira intorno? c'era una volta una ragazza strampalata: c'era e c'è ancora, che mai avrebbe accettato la normalità. ora vorrei annegare in un mare di normalità prevedibilità noia…perché tanto io non m'annoio mai. solo che lo stato di dubbio costante alla fine uccide.
Il mio groviglio me lo sono tento dentro, a bada, per un bel pezzo, come dici tu, non trovavo il modo per infilare parole-accanto-parola, svuotare il groviglio e dire quelle parole e-s-a-t-t-a-m-e-n-t-e così, come doveva essere.
Ora il movimento è partito, come lava che pressa sotto la crosta e ribolle, è partito (a tratti ttrrreemmoo per la spinta che mi viene da dentro ma lascio che la crosta si assottigli, per la spinta e per il caloreforte).
:-) Mrs QT
...i giorni lunghi dell’inappetenza…
Dio! come li vorrei conoscere, sarebbe forse l'unico mezzo per perdere qualche chilo di troppo
Ad li là dalla battuta, mi è piaciuto questo tuo pezzo, così amaro così profondo, così pieno di senso…
Sto trattenendo a fatica lacrime di commozione.
Antonella
Sensi, grovigli, gliuommeri, silenzi assedianti, assi delle frequenze impazziti impazzite, assorbimento senza senso delle informazioni, overload mediale, annullamento etroencefalopico, e poi parole, parole, parole, Parole, parole, parole
parole soltanto parole
parole tra noi…e in tutto questo un silenzio assordante… non so cosa sia peggio e mi pare che il tuo scritto fotografi questo ennesimo crinale delle nostre esistenze, questa ennesima lama di rasoio su cui s'affannano le nostre lumachine, i gusci e pure il dentro molle.
Inoltre, mi permetto:
a) di segnalare alcuni punti della tua prosa insieme chiari, cartesiani, ma anche molto allitteranti, poetci, as your usual way: E’ più facile sentire questo finto silenzio in cui soffiano spifferi di vento e passaggi di motori in incessante movimento; è più facile sentire questa assenza di parole piena di suoni a bassa frequenza che il groviglio inafferrabile che ti porti dentro, quella sensazione di non avere niente da dire e non sapere neanche dirlo…
b) di ringraziarti per le tue visite che a volte mi inorgogliscono più di quanto non dovrei (che onore pensare che un nome della cronaca possa rinviare a ciò che uno ha scritto). E' buona norma igienica (per me, dico) ricordarmi però anche del saggio post di quell'aspirante scrittore sgrammaticato che ospitasti qualche posto fa.
c) a proposito di finzione e realtà, ciò che più mi appensiera è questa continua mescolanza: è la realtà che supera la fantasia o la fantasia che supera la realtà, oggidì? E lo dico a proposito del reality francese dove danno scosse elettriche a chi sbaglia. Mesi fa uscì un film americano (benedetti guerrieri dell'immaginario!) in cui un reality per recuperare audience ammazzava i suoi partecipanti… chi imita chi… e Mokbel è forse pure lui figlio di Hans o è Hans Castorp parto di un frustrato cittadino italiano che vorrebbe FOTTERE FOTTERE FOTTERE come fa Mokbel?
d) infine, permettimi di rinviare ad una mia cosina che pare (vorrebbe, ambirebbe) essere pendant al tuo bel post e scritta in tempi non sospetti. E scusa ancora se ho tracimato as my usual way
Ma si deve sempre chiedere per come uno è?
Ma perchè uno è?
Con l'affetto e la stima di sempre
Alfar(acchio)
…scusa per come uno è…
chiedere scusa…
scusa
(cacchio) Alfar! sempre sti errori!
incorregibile
incorreggibile proprio
a.
epimeteico proprio
1
Ti ringrazio molto, Lucy, per l’attenzione che hai dedicato a questo mio scritto e ancor più per aver citato lo gliuommero. Gadda, nella bolgia italiana di oggi (parola di presidente della republichetta), sarebbe una voce necessaria e per questo servitore è un onore riecheggiarlo, seppur involontariamente (involontariamente in questo scritto, in verità, perché altrove l’ho rievocato scientemente l’ingegnoso ingegnere; vieppiù in quaestio giorni che sto leggendo – con gusto e piacere – Gli Accoppiamenti Giudiziosi).
2
Spero tanto che dal groviglio e da tanto tremore venga qualcosa di buono. É dal magma pulp e palpitante che nasce la stella danzante, Mrs QT.
3
Il Signore, cara Elis, dà il pane ha chi ha già troppi chili.
4
Mi piace suscitare sorrisi e lacrime, Antonella.
E mi fa piacere quando me lo fate sapere.
forse è il più bel pezzo che hai scritto
(sarà che a me il silenzio piace assai)
5, 6 e 7
Sei molto caro, Alfar, ad analizzare con tanta acribia i miei sforzi di rendere il silenzio e i sibili che soffiano e si insinuano negli spifferi delle parole.
Per il resto, non vedo come tu possa mai identificarti con quell'aspirante scrittore sgrammaticato che ospitai qualche post fa. [Anche se, sì, in fondo, un fondo di lui c’è in ognuno di noi esclusi dal banchetto della vita (culturale ?) di questo scalcagnato paese che sembra sempre sul punto di essere arrivato alla frutta e poi si rimette a pasteggiare antipasti e sorbetti al fiele e limone.]
Quanto agli intrecci e ai primati dialettici di finzione e realtà, io, più passano i giorni, più trovo spaventosamente realistiche certe pagine del tuo Muzzarè e comincio a vacillare quando leggo il giornale e mi trovo davanti a un nazistoide nomato Gennaro Mokbel che pare imitare l’Hans Castorp ingiustamente molto meno famoso (e famigerato) di lui.
Grazie anche per tracimare e dubitare (ché qua di Prometei tronfi e oltremodo sicuri di sé ce ne stanno fin troppi, in giro e sulle scatole).
Grazie, splendida Dido, e non aggiungo altre parole per non rompere l'incanto del silenzio.
davvero un bel pezzo, non bisbiglio altro, sta tornando il silenzio, sshh
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Grace*
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Questo silenzio in sospensione è il commento più intelligente che ho fatto da quando scrivo in questo blog ;-)
Eppure a volte, nel crollo degli edifici di nuova costruzione…
http://www.youtube.com/watch?v=_a99nW1qYPY
13Gra..sshh..ie, unern.14 Grazie, Grace, ma come devo dirti che non devi buttarti giù?;o)15 Infatti, Zar, a ben sentire sono proprio gli Einstuerzende Neubauten a cantarci cheSilence is sexySilence is sexySo sexyAs sexy as deathSilence is sexySilence is sexySo sexySo sexyJust your silence is not sexy at allJust your silence is not sexy at allYour silence is not sexy at all!
Ogni volta che qualcuno nomina il silenzio senza (inter)romperlo, mi viene in mente lei
Non devo buttarmi giù?Aitan..Il mio nome è Monica, alias Grace (ma NANA), meglio conosciuta come Primadonna_Milagros..per me…tuttEttraGGedia!;-) mi riesce troppo bene il MELODRAMMA![finchè è peFFinta!!!] Eeeeeeehh!
17Querida simple, no conocía a Alejandra Pizarnik, gracias por habermela hecho conocer.
18Ecco sì, Grace, non facciamone una tragedia, ora. (Ma come sto diventando imperativo negativo!)
Sabes, Gaetano, … la radio es un objeto muy util… Te cuento? Pues cuando tras muchos y muchos dias de una vida ordenada y organizada un día volví a abrir la puerta para dentro a ver qué se está ocurriendo ahí, (por pura tontería mía, porque podría haberme encontrado algo más util para hacer ¿no?) me encontré como en una sala de cine donde proyectabaan la pelicula de mis recuerdos. Pronto terminó y apareció la palabra Fin. Esperé un poco más y apareció un cartel "no hay nada más que mostrar" y casi inmediatamente "todo lo que iba a ocurrir ya ocurrió, o sea que casi no existes más". Lloré un poco, salí, cerré la puerta y prendí la radio. bueno, ya sabes quién
21 Querida yo-ya-sé-quién-eres, me han impresionado mucho tus palabras. No sólo por la preciosa síntesis literaria.Pero, déjame decirte que no puede ser así; con tu sensibilidad, con tu inteligencia y tu… edad no puede ser que "todo lo que iba a ocurrir ya ocurrió”. Déjame decirte que tienes todavía un largo camino por recorrer. Delante de ti hay mucha vida y sorpresas. Quizás no todas sean maravillas, pero no puede ser que ya se ha acabado la película: quedan muchas emociones por vivir. Cuando parece que todo termina, empieza algo nuevo. Así debe ser la vida.Entretanto, apaga la radio y sigue escribiendo. Cuéntame más.
bellissimo
“troppo silenzio” fa “troppo rumore”
l’importante è che il silenzio non sia “rinuncia della parola” ma un percorso attraverso il quale ritrovarsi e ritrovarne di nuove :)
un caro saluto
Un caro saluto anche a te.