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Tu sei seduta lì di fronte, dall’altro lato dell’ultimo tratto delle strisce pedonali. La tua voce sembra venire da un altro mondo e verso un altro mondo mi proietta. Seguo ogni tua parola, ogni cenno, ogni gesto, ogni movimento della tua gonna mentre accavalli la gamba sulla gamba. Seguo la piega della tela che lascia scoprire il ginocchio e il principio della coscia e mi avanzo distratto sotto le ruote del tram 53, quello che porta a Fuorigrotta.
hobbs ha detto:
:) è la fine che farò anche io, prima o poi…
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zaritmac ha detto:
1912?
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zaritmac ha detto:
Cliccando sulla foto, ritrovo la tua… nostalgia dei tram; in questi tempi di lavori in corso mai finiti e Ufo col numero 601.
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aitan ha detto:
1Devi fare attenzione, caro Hobbs, perché a Roma ce ne sono ancora tanti. E chissà che un giorno ci incontreremo, finalmente, sotto le ruote dello stesso tram.2 e 3Io, Zar, ho nostalgia di un tempo in cui non ero ancora nato. Quando si arrivava in tram fino a casa mia e da casa mia, di tram in tram, arrivavi anche a Parigi…
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utente anonimo ha detto:
Ci resta solo il traM traM della vita quotidiana! E quel traM traM non ha numeri…oppure è un 53 per tutti.Saremo stirati e senza appretto…Grace*
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cristinabove ha detto:
avevo un cugino tranviereun giorno una vecchietta gli si parò davanti, lui non riuscì a frenare in tempo…perse il sennoe non tornò mai più…scusami se ti lascio questo commento, ma Napoli e i suoi tram sono soprattutto questo ricordo, per me.
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stabatmater ha detto:
Interessante sintesi di un ricordo e di una città.r.c.
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utente anonimo ha detto:
In un film con Eduardo De Filippo, Napoletani a Milano, alla fine dice una cosa del tipo che la gente si fa spaventare dalle distanze. Se invece del treno Milano Napoli ci fosse il tram "Piazza Duomo – Lungomare Posilippo" sarebbe tutto più semplice.( potrei sbagliare la citazione, ma era più o meno così)
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aitan ha detto:
5Contro il tram tram della vita quotidiana, la miglior soluzione è andare a piedi, stando attenti a non finirci sotto, Grace*.6 É una storia struggente, Cristina. Uno dei terrori più grandi della mia vita è fare del male a qualcuno guidando (e sì che io guido pochissimo).
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aitan ha detto:
7 Ti ringrazio molto, Roberta (anche se ti confesso che io ci vedo molto meno ;o).8Credo di non averlo mai visto Napoletani a Milano, utentanonim@. Riparerò quanto prima.
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zaritmac ha detto:
Io, pensa, persino dei tempi in cui si seguivano fili immaginari di tram per raggiungere Parigi…
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aitan ha detto:
Leggendo il tuo commento, Zar, m'è venuto in mento un vecchio e poco conosciuto film di Buñuel che si chiamava La ilusión viaja en tranvía. Poi ho pensato ai tetti di Parigi e a certe foto di un viaggio di ritorno.
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e.l.e.n.a. ha detto:
magari andò così anche per antoni gaudí, seguendo le volute di una gonna e immaginando di proiettarle su qualche ardita costruzione.
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utente anonimo ha detto:
Quando si dice morire per fatalità s'intende forse a causa di una femme fatale?Elis
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aitan ha detto:
13Non lo escludo, E.l.e.n.a., c’è molto in comune tra Napoli e Barcellona, e il periodo è quello. Siamo ai tempi dei tram della prima metà del XX secolo, intravedo una fitta trama di fili (elettrici) che legano le due morti. Potrebbe perfino essere stata la stessa dama bianca a ispirare il finale napoletano e quello catalano.14Cherchez la femme, il y a une femme dans toute les affaires, chéri Elis.
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utente anonimo ha detto:
Pues a eso me refería cuando hablaba del derecho a morir: a la posibilidad de hacerlo sin traumatizar al conductor del tramvía……Me recuerda otro hermoso cuento tuyo, el de la Lazarilla
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utente anonimo ha detto:
:)) por cierto traNvía, ya sé
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aitan ha detto:
16 y 17Morir sin traumatizar a nadie es un milagro rarísimo, algo que le puede ocurrir sólo los muertos vivos, querida Nariné (porque eres tú, ¿verdad? Y si no quién podría mencionar a mi Lazarilla en su propia lengua?)
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utente anonimo ha detto:
siempre que te escribo estoy más que segura que me vas a reconocer hasta si escribo en chino, la verdad no sé por que esta certeza.(Pero sabes, es tan raro que me llames por mi nombre completo, así bien acentuado, así me llaman la gente ajena o los familiares cuando me están retando :)Bien dicho, Gaetano, muerto vivo es una de las imágenes más aterradoras para mí, importante no llegar a serlo.un abbraccio
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didolasplendida ha detto:
mia mamma cantava…benericetto ò tramm rà turrettasaglist, sagliett
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SenzaGarbo ha detto:
Oooh la ringrazio, Sig. Gaetano, stavo perdendo speranza (e pazienza) leggendo le sue poche righe, ma il lieto fine mi ha dato energia.
Greta
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aitan ha detto:
19La verdad, Nari, es que escribí tu nombre por extenso, con tilde y todo, un poco irónicamente, como para identificarte en una comisaría o delante de un tribunal público. (Poco faltaba que pusiera también tu apellido ;o)Por lo demás, no te preocupes, tú nunca podrás llegar a ser una muerta viva. Tienes quien te lo impida y te mantenga despierta noche y día …20‘O tramm d’a Turretta e Piererotte jeva propio a Forerotte.Nevvero, splendida Dido?21Grazie, Greta, per le garbate righe che ha avuto la grazia di vergare per questo greve granello di nulla, per questo grossolano grumo di nonsense…
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kalekaiagathe ha detto:
fuori(g)rotta.che bella morte!
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pitagox2 ha detto:
bellina![essendo prosaica avrei immaginato un finale sotto-sopra]
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albafucens ha detto:
.. leggendo immaginavo un finale del tipo ecco ora la raggiunge si guardano negli occhi.. e.. e.. ed invece :(( ma si salva ??un caro saluto
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aitan ha detto:
23Sì, Lucy, bella morte.Ma ‘a vita e’ cchiu bella ancora!24 Obrigadinho, Pitago.(Ma sotto-sopra in che senso?)25 Secondo me, no, non si salva, Albafucens.Ma chi sono io per interpretare l’intenzione del lettore?Se per te si salva, si salva, per te.
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albafucens ha detto:
oh no, no.. non era questa la mia intenzione o interpretazione, non voglio farlo salvare, la mia era solo una facezia.. ma ho dimenticato di mettere una faccina sorridente.. la storia è tragicamente bella così, con il suo fatale ed infausto finale..mi fa pensare ad un moderno eroe tragico
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aitan ha detto:
Ma io ero molto serio, cara Alba. Io ci credo davvero che l'intentio lectoris prevalga sull'intentio auctoris nell'interpretazione di un testo o di un texticulo.
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falconier ha detto:
Mi piace pensare ad un meccanico che sta facendo dei lavori di riparazione al tram e da là sotto gode lo spettacolo della donna seduta di fronte.E poi il 53 è l'anno della mia nascita, nascita di un altro uomo che guida da cani e la sua paura è proprio quella di mettere sotto qualcuno.Il falconiere
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aitan ha detto:
29 Mioddio, Falconiere, sapessi come guido io e con quanta (sana e giustificata) paura di far male!
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