If you want to know what God thinks of money,
just look at the people he gave it to.
(Dorothy Parker)
Non aveva mai chiesto l’elemosina a nessuno, ma ora aveva troppa fame.
Si avvicinò con la testa abbassata al primo uomo, seduto al tavolo di un elegante bar del centro.
– Ho fame, ho fame, sono tre giorni che non mangio.
– Beato te, che io ho mangiato tanto che ora mi sento di scoppiare – rispose l’omaccione ridendo.
Ancora con la testa abbassata, provò con una donna che faceva l’aereo col cucchiaio, cercando di entrare nell’hangar della bocca della sua bambina.
– Ho fame, ho fame, sono tre giorni che non tocco cibo.
– Sforzati, sforzati, ragazzo, che mangiare fa bene e fa diventare più intelligenti e risoluti! – proruppe la signora con tono materno.
Senza aggiungere una parola, sempre con la testa abbassata, si rivolse a un prete che chiudeva le porte della sacrestia.
– Padre, ho fame, ho tanta fame, sono tre giorni che non tocco un tozzo di pane.
– Bravo, bravo, considerala come una penitenza da dedicare al Signore. Il digiuno eleva lo spirito e ci fa sentire più prossimi al divino.
Mesto e a capo chino si diresse verso il quarto uomo, che si asciugava il sudore con un fazzoletto bianco.
– Ho fame, ho fame, sono tre giorni che non mangio e mi sento morire.
– Ma come hai fatto? Vorrei tanto riuscirci anch’io, che mi farebbe bene perdere qualche chilo prima delle vacanze.
Con gli occhi sempre puntati al suolo, implorò il quinto e il sesto uomo che passeggiavano conversando amenamente.
– Ho sete e ho fame, sono tre giorni che non mangio e ormai si fa sera, domani saranno quattro giorni e io mi sento di morire.
– Ma pensa tu che c’è gente in Africa che sono settimane che non vede una mollica di pane – esclamò il quinto uomo.
– E ho sentito dire si può resistere per mesi senza toccare cibo – aggiunse l’altro col tono saccente di chi la sa lunga.
Lui non disse niente, non avrebbe avuto la forza, e si allontanò col capo tra le cosce.
Ma quando vide il settimo uomo uscire dal supermercato, alzò la testa, raccolse le ultime energie e, senza proferire parola, gli diede un pugno in faccia; poi, prima che quello si riavesse, andò via con le tre buste della spesa piene di ogni ben di dio e si sfamò correndo verso il mare.
Apologo da bacheca universale
Adoro LEPPIEND, ma quanto egoismo..quanta superficialità..Pino Daniele canterebbe: " gente distratta che viene e va…"…AITAN..ma voi non è che dovete dirmi qualcosa? :-)Grace
Rubare le borse della spesa, dopo aver steso l'egosimo imperante, questa sì che è carità cristiana!:-)))Elis
Mi piace la corsa verso il mare. E' quasi una purificazione
Gli occhi dischiuse il vecchio al giornonon si guardò neppure intornoma versò il vino e spezzò il paneper chi diceva ho sete ho fame.tu conoscerai un vecchio detto delle nostre parti: ò sazio nun crere ò diunoper qualche tempo ero solito spartire il pasto con un randagio dagli occhi languidi, poi non l'ho più rivisto, l'improvvisa assenza non fece sperare niente di buono; col senno di poi può darsi che abbia dato un morso sulla chiappa d'un cliente del supermercato e sia fuggito con la spesa tra le mascelle.
Forse era "thinks of money"
Tiene incollato fino al punto e basta a partire dal titolo, che è di per sè un piccolo capolavoro.
1Grazie, Roberta. Anche se io credo che quelle bacheche universali siano sempre vittime del tempo. A volte durano un attimo, come questo raccontino.2É un periodo che navigo poco per gli altrui lidi, Grace, ma appena posso vengo a farle visita e vedo se ho qualcosa da dirti. Con tante scuse a te e a tutti.
3Non lo so se è cristiana, Elis, però, per carità, a volte è proprio inumano farne a meno di prenderci ciò che ci serve e restare inermi ad aspettare.4 Mi piace l’acqua, Hanna, anche se so che può dissetare ed affogare, oltre che purificare.
5In verità, Narrando, appena mi sono riletto, l’ho pensato anch’io a quel pescatore.Per il resto, sì, 'o sazio nun crere 'o diuno.6 e 7Hai ragione, Zar, ho emendato.E grazie per esserti lasciata incollare.
francamente pensavo che avrebbe sgozzato qualcuno. era il minimo.
Gesù diceva : "è cosa buona e giusta".Aitan, lascio, stacco e tolgo il lieto disturbo, se vuoi passare a salutarmi con un cenno, noi ci si rivede dopo il crollo della cospirazione mondiale oramai in atto persino palesemente no ? :-))"en el cuarto de tula se muriò Candela, se quedò dormida y no apagò la vela" ! augh D
i motivi dell'emarginazione e della criminalità in un condensato realistico.l'origine è sempre la suddivisione castale in cui tutte le società umane si manifestano nella disparità e nell'ingiustizia.
11I miei personaggi sono piuttosto nonviolenti, Lucy. 12 É veramente cosa buona e giusta ed anche nostro dovere…, Tristan. 13 Caspita, Cristina, a leggere le tue generose parole sembra che io abbia scritto un trattato di sociologia. Grazie.
…sperando che nella busta della spesa non ci fossero: abbronzante, un sottopentola e anirughe contorno occhi al cetriolo…MrsQTPS: a dirla tutta al posto del cazzotto in faccia mi aspettavo una coltellata con annessa descrizione del sesto uomo che rantolava chiedendo aiuto tra i passanti che lo scansavano, le mani piene di sacchetti griffati (che son tempi di saldi questi)
15E’ vero, Mrs QT, ma quella la fame aguzza l’ingegno e infatti il nostro aveva scelto apposta un supermercato prevalentemente alimentare. E poi, come ho già detto, sostanzialmente è un nonviolento. Sebbene, anche i nonviolenti, quando si incazzano, buttano botte da orbi a destra e a manca (come dir si suole dalle mie parti in lingua vernacolare).
Questa l'ho apprezzata particolarmente dal vivo!Rocco
un saluto al volor
e come spesso accade, non necessariamente quello che ha la peggio è poi, magari, il peggio…
17In realtà, Rocco, questa nel reading in Villa non c’era. Ma c’era una cosa simile che si chiamava Precipitazioni di Settembre, credo che la tua memoria abbia confuso questa con quella.(in ogni caso, ti ribadisco che mi ha fatto piacere che sei venuto, giovedì).18Volando anch’io, ricambio, Roberta.19 Effettivamente, l’ironia della sorte ne fa di questi scherzi, E.l.e.n.a., e anche di peggiori.
Perfetta parabola dei nostri giorni. Forse, dovremmo fare così: prenderci quello di cui abbiamo bisogno, senza tante parole.Un saluto.Anna
21Sì, Anna, forse stiamo indugiando troppo e troppo ci lasciamo scorrere addosso.Tantebellecose.
temevo in qualche gesto assurdo.ma quanto schifo che mi ha fatto leggerlo, soprattutto perchè mi fa male leggere una cosa così*
23Cara Morfea, la mia ingenua speranza è che lo schifo e il dolore nel leggere una cosa così si trasformi in azione contro un mondo così.(Grazie per essere passata.)
Il comm.#21 lo approvo in toto tanto quanto la tua risposta, a mo' di metafora è equivalente affermare che il nemico avanza perchè si indietreggia, e trova spazio ; ciao tristan :-) augh D
Forse fermarsi, invece di continuare ad indietreggiare, sarebbe già qualcosa, Tristan.
Strano che nessuno si identifichi con quello delle sporte, che si prende un pugno in faccia e che invece qualcosa da mangiare gli avrebbe dato.
La sorte, Reiner, è piena d'ironia.
Speravo proprio incontrasse qualcun altro, magari un bambino, loro hanno occhi puri e avrebbe capito meglio di molti "noi".I bambini quando hanno fame strillano, non sanno cos'è la fame di chi non ha niente da mettere sotto i denti, però la sanno leggere nei loro occhi.Il falconiere
Sì, sarebbe stata una bella soluzione per un finale edificante.Ma io volevo scrivere un racconto che facesse un po' incazzare il lettore.