A un amico straniero che non riesce a capacitarsi e agli italioti che non si capaciteranno
Per capire il caso B ci vorrebbero, tutti insieme e contemporaneamente,
- Marx e Balzac, che ci ricordano che dietro ogni patrimonio c’è un delitto
- Pirandello e la sua inafferrabilità della verità
- le pulsioni sessuali di Freud e la volontà di potenza di Adler
- Einstein e la teoria della relatività
- il gattopardismo di Tomasi di Lampedusa
- la televisione oppio dei popoli e le ricerche sul lavaggio del cervello di Edward Hunter
- i Don Rodrigo e i don Abbondio manzoniani
- l’espressione geografica di Klemens von Metternich
- il familismo amorale di Banfield
- il particulare di Guicciardini e i Fini machiavellici che giustificano sempre i mezzi
- i quaquaraquà di Sciascia
- e i tarallucci e vino di Pulcinella.
Ma tutto questo non sarebbe sufficiente, se non si sapesse che l’Italia è popolata da servili italioti proni al padrone e illusi di poter essere anche loro, un giorno, padroni di qualcosa o di qualcuno. E poi non va dimenticato che codesti italioti sono i genitori, i cugini e i figli dei Caligola, dei Borgia, dei Mussolini, degli Andreotti e dei Don B di turno, e morto un dittatore ne faranno sempre un altro, finché non saranno soppressi o cambieranno loro; dio sa come.
(Ma magari arriverà dal Maghreb o da qualche altro punto del Nord Africa un’ondata di protesta o un’orda invasiva che spazzerà via questo coacervo di crimini, soprusi e vizi che stanno imputridendo il paese in cui vivo.)
Trattandosi di questione complessa e intricata, ci saranno sicuramente altri cardini del pensiero e della storia che non ho tenuto presente e che sarebbe il caso di suggerire allo straniero che si rompesse la testa senza riuscire a capacitarsi di come tutto questo possa accadere in un paese dell’Europa Occidentale Democratica Cattolica e Cristiana.
Invito, pertanto, i dieci lettori di questa pagina a offrire altri elementi di valutazione e magari, perfino, altre vie di soluzione al caso B.
Mostriamo a noi stessi al mondo che, se non riusciamo a risolvere dall’interno i nostri problemi, siamo almeno capaci di analizzarli e capirli.
le relazioni pericolose (in senso lato) di pierre choderlos de laclos.
Potrà sembrare paradossale, ma alla lista bisogna aggiungere quel gran campione di trame oscure e nerissiime che è stato ed è Licio Gelli. Stammattina in macchina ascoltavo il GiornaleRadio di Radio Capital. Bene, il Capo della massoneria che scarica Berlusconi, accusandolo prima di aver sfasciato la seconda famiglia Berlusconi e poi l'Italia.
E' davvero incredibile.
Altro che Pd, bisogna prendere esempio da ciò che sta accadendo in Tunisia, Algeria, Egitto e altri Paesi di quella parte del mondo. C'è bisogno di aria nuova. Dei giovani, della loro vitalià, ma non usati e manipolati alla maniera "generosa" del satrapo milanese, ma per cambiare il mondo dalle fondamenta.
Come mio personale omaggio al Signor B. un titolo di Garçia Marquez: : Memoria de mis putas tristes
e dalle Nozze di Figarodi Mozart (coro, atto primo scena VIII):
Giovani liete,
fiori spargete
davanti al nobile
nostro signor.
Il suo gran core
vi serba intatto
d'un più bel fiore
l'almo candor.
Il dialogo delle cortigiane, Luciano di Samosata
Il fascino discreto della corruzione, Koenig Gaspard
I gioielli indiscreti, Diderot
da Cecità di José Saramago:
"Secondo me non siamo diventati ciechi,secondo me lo siamo,
Ciechi che vedono,
Ciechi che, pur vedendo,non vedono…
Se non siamo capaci di vivere globalmente come persone,
almeno facciamo di tutto per non vivere globalmente come animali."
Poi, della letteratura contemporanea fiorita intorno al Signor B, i libri che ho letto:
Mala costituzione e altri danni , Giovanni Sartori
La scomparsa dei fatti (si prega di abolire le notizie per non disturbare le opinioni), Marco Travaglio
Le strane regole del Signor B., Franco Cordero
PiccoloCesare, Giorgio Bocca
Vivere sotto il governo Berlusconi, Colombo-Padellaro
Il sabato andavamo ad Arcore (la vera storia, documenti e ragioni, del divorsio tra Montanelli e Berlusconi), Federico Orlando
La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri, Beppe Servegnini
E ancora la infinita bibliografia che esiste sul fenomeno, facilmente reperibile in rete.
Ma più di ogni altra cosa mi vengono in mente le famose Grida Borboniche, tra cui il "Facite Ammuina", ordine teso a fare confusione per nascondere magagne:
io ci metterei la ricerca scientifica, per ciò che attiene alle cure contro le disfunzioni erettili senili
nella persona di Robert Furchgott, premio Nobel inventore della pillolina magica
1
Sì, E.l.e.n.a., ma la marchesa de Merteuil non era così giovane! Come ho già scritto da te, da quel vecchio bacchettone che sono, non posso concepire che si possa essere promosse (o retrocesse) a maîtresse a soli 24-25 anni.
2
Io ritengo, Transit, che Gelli e Berlusconi siano entrambi figli e padri della stessa Italietta. Progetti simili, spesso sovrapponibili… ma alla fine deve stare un gallo solo a cantare sopra la munnezza.
3
Sono nobili assai i tuoi consigli di approfondimento e lettura, Elis, a volte anche troppo nobili per accostarli a una così fetida materia.
Mi tengo per la mia antologia dell’orrore soprattutto la Cecità di Saramago, Le strane regole del Signor B di Franco Cordero e le famigerate Grida pseudoborboniche.
4 e 5
Accidenti, donna Flo, hai colto un punto fondamentale, e forse bisognerà aggiungere anche qualche approfondimento sulle chilate di cocaina e tutti quegli altri paradisi artificiosi lì che fanno perdere il senso della realtà a giovani e vecchietti finto-arzilli.
à la Bastille!….
credo fermamente e tengo per vero che sarà l'ipotesi maghrebina a prevalere. e un po' mi dispiace, perché io a questo buco di culo del mondo che è diventata l'italia sono aficionada, molto di malumore, ma sinceramente (esp) aficionada.
creo que te olvidaste de dante, purg. VI, donde el grandissimo poeta dice
ahi, serva italia di dolore ostello….bordello. no se equivocò: dijo: bordello!
me gusta muchissimo,
un montòn
esta ficciòn.
guapissimo.
"… Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.
In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri…
Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto!
da "La democrazia in America" di Alexis De Tocqueville, 1840
8
Sì, Lucy, no hay duda, Dante vedeva chiaro nel definire bordello il belpaese.
7 e 9
Oui e di nuovo oui, Madame Christine: à la Bastille! e con in mano la Démocratie en Amérique di De Tocqueville, che per un anarchico conservatore come me resta un testo fondamentale per capire i governi di oggi e degli ultimo 150 anni d’Italia. (Quando lo lessi all'università, più di vent'anni fa, ne rimasi folgorato: lo trovavo tremendamente attuale. E oggi ancora di più; come ben ricordi anche tu.)
…In questo romanzo (Les Liaisons dangereuses , ndr) niente rimane un segreto esclusivo fra due esseri…ogni parola rimane eternamente udibile come in una conchiglia sonora che…non è certo il mondo a cui pensa Epicuro quando ordina ai suoi discepoli – "Vivi nascosto -"
(Milan Kundera, da La lentezza pag 17-18)
E' una speranza comune, quella dell'ondata straniera che spazza via tutto, aitan. Altri uomini di Rosarno, e altri, e altri ancora. E come l'Araba Fenice, la rinascita dalle proprie ceneri dopo la morte.
continuo a pensare che sia IMPOSSIBILE tentare di capirlo….siamo incompatibili!
la putta onorata di goldoni
giusto i titoli!
la lingua salvata di elias canetti
così fan tutte di da ponte – mozart
la ragazza perduta e figli e amanti di d.h.lawrence
l'amore fatale (si spera!), fra le lenzuola , cortesie per gli ospiti di ian mc ewan
11
Oggi, Amer, i telefoni sono megafoni… e certa gente lo sa, ma non pare che se ne freghi tanto.
12
Cara Elos, sono anni che cito uno bellissimo capitolo della La reivindicación del Conde don Julián in cui Juan Goytisolo (ed era il 1970!) immagina un’orda di mussulmani che invade la penisola iberica e fa razzia di tutti gli oggetti con nomi di etimologia araba: spariranno almacenes (magazzini), sofás (divani), alfombras (tappeti) e almohadas (cuscini); non sarà più possibile mangiare piatti a base di arroz (riso), aceitunas (olive), alubias (fagioli), berenjenas (melanzane), zanahorias (carote), azafrán (zafferano), alcachofas (carciofi), espinacas (spinaci), caramelo (caramello), azúcar (zucchero) e jarabe (sciroppo); più nessuno giocherà a ajedrez (scacchi); non ci si potrà abbandonare alle delizie proibite dell’alcohol; la sparizione di cifras, aranceles (dazi) e tarifas provocherà immani catastrofi finanziarie e una insormontabile crisi della borsa.
Mi pare che stai arrivando questo momento…
13
Forse hai ragione, Nic, dovremo rassegnarci…
14 e 15
Grazie per questi ulteriori titoli, Lucy, ma mi piacesse che ce li illustrassi un po’, almeno che in un rigo ci spiegassi perché. Io, per esempio, La lingua salvata di Canetti non l’ho mai letto ne occhieggiato.
Quanto all’amore fatale.., beh… Ojalá, che è parola spagnola di origine araba che vuol dire Magari, Volesse il cielo, Voglia Allah, Fosse ‘a Maronna…
i titoli, scissi dal contenuto del romanzo! per carità, sono tutte opere serissime, ma i titoli, tanto pe' pazzia', si prestano bene ad illustrare le vicende del porcello.
Ah, beh!
…altra via di soluzione….
magari facendosi aiutare proprio da uno straniero….
una straniera…
escort kamikaze …
gli dà il contentino e poi….
un bel salto di gioia ….
nooooh?
perchè sprecare tanta bella letteratura.
quella di Falconier mi piace…..
Se ne potrrebbero aggiungere tantissime altre di cause. Le tue mi sembrano perfette nella loro sinteticità ed esaustività.
Ciò che appare strano agli stranieri è invece per ualcuno dei nostri connazionali normale.
Che uno possa avere il controllo delle televisioni e fare il politico, ad esempio.
Che un politico possa telefonare in questura e liberare chicchessia, per stare alle ultime cronache.
E' di questa normale anomalia che dovremmo interrogarci. Come se mancasse un alfabeto civico comune, ad esempio. Come fossimo un paese sottosviluppato, arrivato da poco al benessere, in cui tutto è bigger than life. Come fossimo un paese spaccato in due sul piano culturale, politico, sociale, civile, da secoli, con una elite intellettuale a volte tronfia e assente e una massa, una plebe di tutto affamata.
Berlusconi per qualcuno è scandalo, per altri trauma, per qualcuno anomalia, per molti normalità. Un grumo, un imbuto, una cloaca dove giungono e da cui scaturiscono migliaia e migliaia di traccestoriche, personali, identitarie, anche comuni.
Forse ci è mancata una guerra civile. abbiamo i fascisti al govero.
Forse ci è mancata una Norimberga.
Chi ha visto il Divo sa che Andreotti non era meglio, che anzi quello era periodo di logge, accordi nelle sagrestie, cricche. Queto tempo anche, ma almeno tutto pare più alla luce visibile.
Siamo il paese elle mafie, delle camorre e abbiamo cofondato l'Europa: è normale?
E' ancora sopportabile?
E la Chiesa cattolica, ce la vogliamo dimenticare?
Ce una unicità in tutto ciò, una singolarità che non può essere evitata se la si vuole davvero superare.
C'è la storia che va ricondisederata e tenuta sepre sullo sfondo.
Senza sperare nulla.
Nulla.
Con rabbia. Con rabbia.
Con la passione con cu Landini ha parlato da Fazio.
Con un po' di corenza.
Alfar
quando mi viene voglia di urlare mi dico "non è vero, è un'invenzione della sinistra che sa più cosa fare per avere consensi"
e funziona, vede?
stanno utilizzando la formula della filastrocca "C'era una volta un Re seduto sul sofà, che diceva alla sua serva "Raccontami una storiella!" – la serva incominciò: "C'era una volta un Re seduto sul sofà, che diceva alla sua serva: "Raccontami una storiella!" – la serva incominciò: "C'era una volta un Re…" e ci confonde tutti noi pragmatici onesti ;)
Il grande balzo all'indietro di Serge Halimi.
E’ meraviglioso leggere te e tutti i commenti ! Sempre indispensabile il passaggio qui!!!
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Ma sì, forse bisogna passare alle vie di fatto, Falconier.
20 e 24
Sì, Nic, questa è uno spazietto marginale che ospita un’immensa minoranza.
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Sì, la storia, Alfar, questa Magistra senza alunni che la stiano un po’ a sentire… La storia di un paese che è tutto un armadio pieno zeppo di scheletri ed amanti nascosti come in una commedia, all’italiana, of course…
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Ma prima o poi il popolo lo vedrà o no che il re è nudo, cara Yaki?
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Il grande balzo all'indietro di Serge Halimi è un altro testo di cui non so il resto di niente, Sabanero. Grazie pere avermelo indicato. Magari un giorno vincerò la pigrizia e vedrò di che si tratta.
Un libro (che è anche un grandissimo e ingiustamente dimenticato romanzo) che non mi pare sia stato menzionato ma ha molto da dire anche sull'Italia di questi anni è I viceré di De Roberto.
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Sì, Razgul, hai ragione, Federico De Roberto offriva uno sguardo sul sud che illuminava anche il nord di questo desolato e desolante paese.
In libreria non lo trovi, tuttavìa è edito da Fazi, oppure su ibs.it troverai la recensione con commenti relativi.
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M'hai incuriosito, Sabanero. Vado a vedere.
il re nudo l'abbiamo visto tutti e, purtroppo, non metaforicamente.
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Uno spettacolo penoso…., in verità!