Se sei un pacifista, lo devi essere fino in fondo e non certo per opportunismo o perché i sondaggi ti sconsigliano di affiliarti alla schiera degli interventisti. Se sei un pacifista, devi fare guerra alla guerra in modo assoluto e radicale. Perché sai che la guerra è stupida e deleteria, non perché hai fatto i tuoi porci conticini e hai visto che le bombe costano un tot più un tot e la maggioranza dei tuoi elettori ha paura di vedere un figlio morto in battaglia.
Preferisco i guerrafondai cronici rispetto ai milioni di colombi a corrente alternata che imperversano in questo paese, quelli che in tempi di pace si dicono non-violenti e antimilitaristi, ma poi, appena scoppia la prima guerra che li coinvolge di taglio o di striscio, si convincono che per questa volta combattere è giusto e necessario, questa volta non si può far a meno di sparare, soggiogare e sommergere di bombe il perfido nemico.
Ma andate a farvi fottere, colombelle dei miei coglioni, e smettetela una buona volta di riempirvi la bocca di parole in cui non credete. Sparatevi una sega nel cesso, piuttosto; oppure trovate modi migliori per sfogare la vostra aggressività e la vostra incapacità di risolvere conflitti senza spargimento di sangue e demonizzazioni dell’avversario!
E sia chiaro, io non vi sto esecrando come nemici assoluti e subumani, per me voi non siete il demonio, ma solo persone manipolate o manipolatori con secondi fini che meritano il mio razionale disprezzo ed anche una punta di pacifico odio.
Perché essere pacifisti non vuol dire essere santi o iperpazienti. Essere pacifisti vuol dire combattere senza armi e senza spargimento di sangue per arrivare a un mondo senza armi e senza altro inutile spargimento di sangue. Essere pacifisti vuol dire volere la pace in terra subito, ora stesso!
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Amen. Nel senso proprio.
sai, Aitan, mi vengono in mente le famose parole: "pace in terra agli uomini di buona volontà"
dal che deduco che la quasi totalità degli uomini è di pessima volontà
o che la pace è una bufala di un dio burlone…
terza ipotesi: la pace esiste, ha un altro nome, e qui ce ne hanno mandato una fotocopia illeggibile.
però, cavolo, almeno un ologramma!
1
Sai, Terez?, nella sua prima stesura questo brano finiva proprio con un “e così sia, se così deve essere”. Poi mi pareva di chiudere in modo troppo codino e fatalista e ho tolto quelle righe. Già son tempi troppo bigotti e santificatori, questi.
2
Pensavo anch’io a quelle parole, Cristina, ma io, come Edurado, vulesse truvà pace, ma ‘na pace senza morte. Non un a fotocopia illeggibile o un altro ingannevole ologramma.
io non so se sono pecora colombella o lupo. di fronte alla morte e alla sofferenza non distinguo amico da nemico.
non lo so.
e in questo caso mi trovo d'accordo con il giornalista Fini, che parla di intervento illegale all'interno di uno stato sovrano. sarò antipatica ma sento che è vero.
non so chi in questi giorni parlando se ne esce con: se un popolo non si libera da solo non sarà mai libero, arriverà un altro dittatore.
e mi son vista in prospettiva: chi cazzo arriverà dopo Berlusconi? c'è un peggio?
boh.
è un gioco ad armi impari. il pacifista usa il ragionamento, lì dove il nemico usa la prepotenza. e pace sia! è la speranza. Ciao
4
Yaki, sembra anche a me che non ci sia legittimità in questo intervento armato in Libia. Tanto più considerando che Gheddafi era fino a ieri un compagno di merende dei governanti nostrani. Ma forse dovremmo avere la forza di allargarlo questo concetto e affermare che nessun intervento armato è legittimo, soprattutto da quando le armi colpiscono indiscriminatamente militari e civili (hai voglia di parlare di bombe intelligenti e cazzate simili!).
5
Purtroppo, Ricominciamento, in questo clima di forte irrazionalità, con politici che parlano alla pancia degli elettori e giornalisti che fanno da cassa di risonanza emotiva, cercare di far valere le ragioni della ragione vuol dire partire perdenti.
hai detto tutto (e meglio…che novità….) di come l'avrei detto io caro Aitan….
Anche io nutro e vorrò sempre nutrire una punta di pacifico odio verso questo genere di volatile! Il falcombo è molto pericoloso perché si nasconde nelle piume di una colomba e la ingravida di zizzania e di morte..
concordo assolutamente con questo tuo post..
spesso ci si riempe la bocca di belle parole.. si strumentalizza tutto.. solo per arrivare a raggiungere i propri scopi, i cui risultati sono a beneficio esclusivo di pochi..
la pace non si raggiunge attraverso la guerra..
la pace si costruisce piano.. piano..
la pace è uno stato d'animo, un modus vivendi..
un modo di sentire.. percepire, pensare ed essere..
siamo noi a doverla costruire e il modo migliore per arrivare a conseguirla, non è di certo attraverso l'odio, la guerra e le armi.. che rappresentano una forza distruttiva..
un popolo asservito non è un popolo libero.. che sceglie..
la pace così è imposta e quindi credo effimera..
7
Che gentile che sei, Nic!
8
Che la colomba possa stanare il falco che si nasconde nelle sue piume e mandarlo a far razzie su un’isola deserta, Elis.
9
Sì, Albafucens, il primo punto in questione deve essere che la pace non si raggiunge attraverso la guerra; il secondo che si costruisce dentro di noi, poi si porta fuori. Dopo vengono gli Stati con le loro catene.
… non chidermi di smettere di sperare. pochi ma buoni. un giorno la ragione prevarrà… un giorno :-)
11
La speranza, Ricominciamento, è sempre l'ultima a mor….
Ahhhhhhhhhhh!
[Estremo sospiro.]
Oops!…e io che speravo di salvare capre cavoli…
13
In fondo, Ricominciamento, noi salviamo sempre capre e cavoli per mangiarli o rivenderli al mercato. Ma loro, i cavoli e le capre, chi li salverà da noi?
(Va beh, volevo fare un commento intelligente e spiritoso; ma è così difficile salvare questo e quello in questa vita fatta di scelte e bivi da svoltare senza troppi ripensamenti.)
Questo non può succedere attualmente aitan. Se retrodatti di 2-3 decenni ti accorgerai come la cinematografìa, la musica e i suoi testi (i freaks, lennon e gli hippies più di tutti), i dibattiti culturali in tv, erano tutti impostati su di una linea di pensiero di base differente rispetto ad oggi, nel bene e nel male quelle società rappresentavano orizzonti per includere persone e non per escludere. Oggi il mondo nostro è costruito per escludere gli altri, non per starci assieme e conoscerli. Ed è stato costruito tutto ciò, mica è un'evoluzione del sentire umano come ci spiegano 'sti professoroni della politica internzionale. E' stato pensato, studiato e un po' alla volta realizzato. Ma non è ancora finito il progetto, però a buon punto sì. Il mondo intero tutto in fiamme ? ciao tristan
15
Caspita, ma se è davvero così, mi pare tanto triste questo mondo, Tristan, che non posso sperare altro che bruci tutto presto.
Exactly. It is already burning so much. Pensa allo shock finanziario del 2008 e cosa sta ancora causando. Il paradosso politico-culturale si rivela es : ad un collasso causato dal Sistema stesso si dà come ricetta (da notare l'uso di un vocabolo del tutto innocuo…) non un suo ripensamento strutturale ma il suo ulteriore rafforzamento, come a dire che se l'antibiotico non agisce non è perchè non va bene ma perchè ne è stato dato troppo poco. Grecia, Irlanda e prima Islanda sono Stati-nazioni rovinate e che si propone ? la ricetta del Fmi !! ultraliberismo, servizi ai cittadini soppressi, ancora più e maggiori privatizzazioni di enti, più efficienza produttiva and so on. augh tristan
ps : ti ho messo tra i miei blog preferiti, io ho staccato del tutto la spina. (ci vedremo insieme nel mondo raffigurato di moebius ? bye D
17
Quando si capirà che il neo-liberismo è un altro passo verso un delirante suicidio di massa, potrebbe essere già troppo tardi, Tristan.
(Mi spiace che tu abbia chiuso il tuo spazio web).
Pingback: Opinioni di un disfattista | ((( aitanblog )))