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(interludio molto poco romantico)
Lei è di là, strafatta nel letto, e io passo il tempo scrivendo e sperando che si riabbia presto. Non era questo che avrei voluto. Sono stato un ingenuo. Sprovveduto e perverso. Come dicesti tu. E’ sempre la stessa cosa. Hai ragione. Inciampo sempre sulla stessa fottutissima pietra. Mi illudo. Credo di tirare i fili, ma sono io a essere tirato, sempre attirato da un filo di pucchiacca; attratto da un mucchietto di setole nere ben posizionate, invischiato nel profumo di una fica pulsante.
Quasi quasi la prossima volta mi faccio anch’io una dose. Almeno non ci penso.
In questo momento lei sembra non pensare a niente.
E’ tutta abbandonata nel mio letto, come quando facciamo l’amore; ma ora non si muove, e non la smuoverebbe nemmeno tutto il Festival di Bayreuth suonato all’unisono da una megaorchestra di rockettari forsennati, di quelli che le piacciono tanto, porca puttana!
Diomio, non ci posso credere, ma sono o non sono ancora io? Possibile che me ne stia qui a tormentarmi come un ragazzino brufoloso e cretino mentre lei se la dorme tutta strafatta, come se io nemmeno esistessi, come se non stessi qui a struggermi per lei?
La prossima volta mi faccio anch’io una dose e le resto accanto; abbandonato anch’io nella gioia della dejadez. Come se stessimo facendo all’amore senza il sudore e lo sforzo della penetrazione.
Eppure è così bella quando si mette a giocare col mio cazzo e gli parla con tenerezza e partecipazione aspettando che si ingrossi. E poi, quella fica sempre bagnata e la voglia di sperimentare abbracci nuovi con allegria e passione. Mi sono meravigliato molto quando ho scoperto che non era mai stata presa di schiena. Mi piace come sa gestire il dolore aspettando che diventi piacere. Mi emoziona quando si lascia prendere a cazzi in faccia e poi mi dice che l’ultima volta che l’abbiamo fatto è restata come sospesa su un altalena aspettando di sprofondare verso il basso.
Mi piace, mi piace tutto, ma ho paura che non duri e non sopporto, ora, tutto questo improvviso silenzio.
Sì, cazzo, la prossima volta mi faccio anch’io una dose. E magari ci rimango secco.
falconieredelbosco ha detto:
ripensaci
oppure fatti una dose di bromuro che ti smonti un po’
se rimani secco sei da buttare.
io mi farei una bella pastasciutta con un bicchieraccio di vino buono…
poi si vedrà
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aitanblog ha detto:
Anch’io, Falconier, preferisco dosi massicce di vino e pastasciutta, anche perché, come ti ho scritto proprio oggi sul tuo blog, l’attività tossica più pesante che ho provato da ragazzo è stato inalare con le orecchie i vinili dei Pink Floyd e dei Soft Machine…
I personaggi dei miei testicoli, però, sono più capricciosi, tossici ed estremi.
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germogliare ha detto:
Ma chi frequenti! Lascia stare le cattive compagnie. Una femmina sana nooo? (non è che facesse finta? di dormire)
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aitanblog ha detto:
Io frequento solo brave e integerrime persone; come dicevo sopra, sono i miei personaggi ad essere poco raccomandabili e mal accompagnati.
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germogliare ha detto:
:)
(Aitan, meno male…mi stavo preoccupando per la tua piccola stellina)
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aitanblog ha detto:
Don’t worry, be happy… So happy as I try to be… ;o)
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lesbabiones ha detto:
e vediamo se mi riconosci :-)
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aitanblog ha detto:
Certo che ti riconosco. Trovo inconfondibile il tratto. Spero solo di ricordare il vecchio nick, Tamai…
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Briciolanellatte ha detto:
Mi fa molto piacere averti ritrovato
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aitanblog ha detto:
Grazie.
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giacinta ha detto:
e mi stavo preoccupando pure io… però devo ammettere che il tuo esplicito mr Hyde si lascia leggere non meno del romantico ed indefinito doctor Jeckiyl!
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aitanblog ha detto:
Ti ringrazio; Giacinta, mi piace mettere in mostra qualcuna delle mie facce.
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cristina bove ha detto:
eteronimo courbetiano…
:-)
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aitanblog ha detto:
In realtà, Cristina, credo che un qualche legame con l’origine del mondo ce l’abbiamo tutti…
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cristina bove ha detto:
l’ombelico ne è testimone…
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aitanblog ha detto:
Effettivamente (provette a parte).
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elis19mr ha detto:
I tuoi texticulos (intendo i personaggi) fanno discorsi del caxxo!
Santé!
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aitanblog ha detto:
Sarà che le donne pensano col cuore e gli uomini con la testa (di caxxo).
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MrsQT ha detto:
E’ che viene facile pensare che uno che scrive lo faccia sempre raccontandosi mentre i veri scrittori sanno tessere una storia o come qui una scena che colpisce forte, annodando i fili del conosciuto, dello sfiorato e molto dell’immaginato. Trasmetti gli odori e gli umori e, confesso (amen!), mi hai spiazzata (mi sono detta un tondo e nitido “azz!!”…). Crudo e crud-ele ma gli applausi sono tuoi comunque..
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aitanblog ha detto:
Mi inchino sotto lo scroscio del tuo graditissimo plauso.
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00chicca00 ha detto:
ma come mi è piaciuto e quando vai così fuori di testa (non di cazzo!) sei straordinario!
uno spaccato che troverei persin terapeutico ed elegantemente ironico e pure un cicinin auto ironico nel senso di auto = noi tutti…
strafatti e strafatti, ma sempre ben fatti!.-)
grande sei
chicca
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aitanblog ha detto:
Che gentile che sei, Chicca.
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