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Muito Romântico
sessantatreesimo frammento
Ogni riferimento a fatti e personaggi realmente esistenti è puramente casuale, come la vita.
Non mi va di dare via il mio tempo per impegnarmi a redigere racconti completi o mostruosi romanzoni che mi potrebbero rinchiudere in un mio presunto talento. Continuerò a scrivere racconti brevissimi o incompleti. Come la vita. Poi da vecchio giustificherò la mia scelta con un lungo e ponderatissimo saggio sull’incompiutezza e la brevità nell’era post-barocca. Giustificherò i finali affrettati come raffinato espediente ironico o come illuminata metafora della caducità dell’esistenza dell’uomo e di tutte le cose, visibili e invisibili. Metterò a confronto la pregnanza lirica degli inizi con la rapidità biblica dei finali. Inviterò il lettore a completare l’opera aperta in un suo personale testo dipanato nella mente o lungo i bordi liberi delle pagine.
Insomma, farò un sacco di cazzate anche da vecchio come le faccio ora che appaio ancor giovane e semino sentimenti di rabbia, incertezze e frustrazioni in chi si imbatte nella mia vita, sulla mia strada o tra le pagine che imbratto.
Ma tu non preoccuparti più di tanto, tesoro mio. Tra i mille fogli incompiuti, annovero anche un paio di pagine con accurate conclusioni che si arrotolano circolarmente con gli inizi o lasciano dentro un senso di pienezza che altrimenti si definisce come soddisfazione. Come quando ti venni dentro senza pensare a niente e senza precauzioni. E meno male che non era un giorno fertile. Vista la nostra conclusione.