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Forse è arrivato il momento di prenderla la proverbiale bicicletta e pedalare. In ogni senso.
24 domenica Apr 2016
Posted inter ludi, riflessioni, vita civile
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Forse è arrivato il momento di prenderla la proverbiale bicicletta e pedalare. In ogni senso.
21 giovedì Apr 2016
Posted immagini, riflessioni, vita civile
inSe qualche estraneo, di qualsiasi colore, cultura, culto o religione, irrompesse a casa mia e si prendesse il po’ di cose che conservo oppure sfasciasse tutto, mi incazzerei, certo che mi incazzerei. Soprattutto se mettesse le mani sui miei cd, sui miei libri e sui libri e i giocattoli della piccola.
Ma questo non mi fa diventare automaticamente un giustiziere delle notte né mi fa schierare a favore delle blateranti richieste che puntano a difendere la propria roba con unghie, denti e colpi di fucile sparati all’impazzata sul primo che mette piede nel territorio ristretto dell’altrui proprietà privata. (“Cazzo, era il postino!”, “Accidenti, hai ucciso l’amante della signora del quarto piano!”, “Bastardo, sono tuo cugino Giovanni, avevo messo la parrucca per farti uno scherzo”, “Sorbole, Luisa, ho sparato allo specchio nel corridoio. Ma dici che porta sfiga?”).
Se mai servisse a qualcosa, la legge avrebbe soprattutto la funzione di difendere noi stessi dagli istinti distruttivi che ci assalgono contro chi ci fa del male, evitando che possiamo arrivare a giudizi sommari, esecuzioni in pubblica piazza, faide inarrestabili o risposte spropositate rispetto al torto presunto o subito.
E invece, rimbalzano da bar a tivvù, social network e parlamento voci, vomiti e rutti che affermano la centralità assoluta della sicurezza e invocano il diritto alla legittima difesa per casi sempre più ampli e vaghi.
Tutto questo mi fa molta paura, anche perché vedo tranquilli impiegati del catasto copiare e incollare terribili proclami degni del taglio di mani del sistema legislativo islamico o della sedia elettrica pre-beccariana degli Stati Uniti d’America.
Dite quello che volete e spargete pure in giro la vostra droga fatta di sospetto e paura, io cerco ancora di restare umano e continuo a credere che queste sono le classiche battaglie di retroguardia di una destra sempre più allargata, dilagante e dominante. Forse sarà pure vero che la sicurezza, come ripete la vulgata politico-popolare, non è né di destra né di sinistra. Ma questa pressante richiesta di armarsi e sparare, questa strenua difesa della proprietà privata, questa legge della giungla con la colonna sonora di Mezzogiorno di fuoco, sono parte di una cultura destrorsa che urla a pieni polmoni, ascolta con la pancia e ragiona coi coglioni.
Insomma, se siete anche voi in attesa dell’improbabile referendum ammazzacattivi, rassegnatevi, siete fascisti, filonazisti oppure insalvinati, il che, forse, è pure peggio.
Una considerazione al margine al confine di questo pensiero: quante certezze nelle magnifiche sorti dell’umanità e del sol dell’avvenire sono crollate con quel muro…!
17 domenica Apr 2016
Posted otherstuff
in– A no’, sei andata già a votare?
– No… Ma è vero che si se vota sì, se perdono dudecemila poste ‘e fatica?
– Nonnaaaa, ma con chi hai parlato?
– Dopo la messa, Pascarella ha ditto jammo int’a sagrestia e vedimmo Don Procopio che ne pensa. Don Procopio ha ditto ca nun ne voleva parlà, pecché nun ce vuleva ‘nfluenza’, però isso non ce va propio a vuta’, e ha ditto pure ca si vutava, vutava no, pecché si venceno ‘i sì, se perdono dudecemila posti ‘e fatica.
– Ma, ‘a no’, pure si se leva ‘a mmiezz’o ‘a droga, se perdono miliuni ‘e poste… E se chiudono tutti questi negozi di scommesse ca tu nun suppuorte, ate ca’ dudecemila… E po’, ‘ no’, nun è vera ‘sta storia, pure pe’ smantella’ ‘e trivelle ce vo’ gente ca’ fatica e…
– No, guaglio’, è inutile che faje, je già nun vulevo ‘i ‘a vuta’…
E va be’. Difficile, con questi presupposti, raggiungere il quorum…
Epperò, mi domando e scrivo: chissà che ne penserebbe Francesco; ma no Francesco da Buenos Aires, Francesco d’Assisi, quello di “Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.”
11 lunedì Apr 2016
Posted riflessioni, versiculos, vita civile
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bio, cibo, ironia, mode, naturale, versiculos, vita civile
La farina 00
Lo zucchero raffinato
Il lievito in polvere
Il latte scremato
Il sale iperiodato
Tutta robaccia bianca
che sembra immacolata
e che non va più toccata
L’olio di palma
Deh
l’olio di palma
La carne con gli estrogeni
Il burro centrifugato
Le olive spremute a caldo
I popcorn e le patatine
Le bibite alcoliche
e quelle frizzantine
Le caramelle
La cioccolata al latte
Le merendine imbustate
I biscotti
Le bevande succose
e tutte le dolcezze
zuccherose
che fanno impazzire
i piccini
i padri
e i padri dei padri dei piccini
I cereali non integrali
I vegetali coltivati
con metodi non naturali
e i derivati degli animali
allevati in batteria
Mamma mia
Mamma mia
Tutta roba
che non esisteva
ne Medioevo
Quando
la gente
campava
trent’anni
se non crepava
prima
appena nata
da poco arrivata
o ancora bambina
03 domenica Apr 2016
Ci hanno convinto a comprare 2 o 3 automobili per ogni famiglia di 5, ci hanno insegnato che per andare a comprare il latte all’angolo bisognava andarci in macchina, hanno deviato tutto il trasporto su gomma, ci hanno condizionato a tal punto che non sappiamo più vivere le nostre estati senza condizionatore e i piani alti senza ascensore e ora, ora ci ricattano: non vuoi le trivelle sul litorale e poi fai abuso di macchine, camion, condizionatori e ascensori? L’inquinamento sei tu e tu sei il petroliere, il gassificatore e l’estrattore.
Difendiamoci.
Votiamo sì e limitiamo i consumi di idrocarburi. Muoviamoci usando l’energia più pulita e rinnovabile che c’è, quella delle nostre gambe, e apriamo le nostre finestre in estate e in primavera.
Pubblicato da aitanblog | Filed under immagini, riflessioni, stefania, vita civile