OK, ma non credo che il desiderio di un capo forte sia fondamentale nel successo di certi personaggi. E’ molto più rilevante la condivisione di mentalità, obiettivi e valori e se ne potrebbe parlare per ore, giorni o anni.
Sì, Guido, molto probabilmente hai ragione.
Ma io, concependo questa copertina di un testo da scrivere, mi ero soffermato maggiormente sul tema del potere come patologia.
Osservavo la fame di comando dei governanti, il loro narcisismo patologico, il pericolo che perdano il senso della realtà e la capacità di autocontrollo. Pensa alle ultime dichiarazioni di De Luca.
E consideravo anche il rischio che questa aggressività fuori controllo, anziché provocare scandalo e indignazione, potesse affascinare gli elettori. Non importa i mezzi e i modi che usa il governante, il manovratore, il conduttore del treno. L’importante è la sua presunta capacità di risoluzione.
In ogni modo, sempre grazie per la tua attenzione e per le tue considerazioni.
E’ fatale che il corso delle cose si ripeta.
Non ho elementi sufficienti per la diagnosi ma qualche disturbo di personalità (narcisistico) penso non fosse estraneo neppure ad Alessandro MAGNO.
Una faticaccia spingersi alle soglie dell’india attuale se non fosse stata sostenuta da carburante narcisistico.
Rimanendo la natura del gregge la medesima in ogni tempo.
Temo che tu abbia ragione. Ma sogno un mondo in cui la storia insegni qualcosa alla generazioni future, o per lo meno dia qualche indicazione utile a fare errori nuovi.
Penso che quasi tutti i “grandi capi” autonominatisi abbiano ora e abbiano avuto una componente di narcisismo tendente alla follia; il paragone che Giap annota con Alessandro Magno lo condivido, benché il Macedone mi abbia sempre e molto affascinato, perché, suo malgrado, si è fatto nesso, polo di collegamento importante tra lontane civiltà. La maggior parte dei politici sono mossi più che spesso da narcisismo, egocentrismo e folli ambizioni. Non sempre, però.
OK, ma non credo che il desiderio di un capo forte sia fondamentale nel successo di certi personaggi. E’ molto più rilevante la condivisione di mentalità, obiettivi e valori e se ne potrebbe parlare per ore, giorni o anni.
Sì, Guido, molto probabilmente hai ragione.
Ma io, concependo questa copertina di un testo da scrivere, mi ero soffermato maggiormente sul tema del potere come patologia.
Osservavo la fame di comando dei governanti, il loro narcisismo patologico, il pericolo che perdano il senso della realtà e la capacità di autocontrollo. Pensa alle ultime dichiarazioni di De Luca.
E consideravo anche il rischio che questa aggressività fuori controllo, anziché provocare scandalo e indignazione, potesse affascinare gli elettori. Non importa i mezzi e i modi che usa il governante, il manovratore, il conduttore del treno. L’importante è la sua presunta capacità di risoluzione.
In ogni modo, sempre grazie per la tua attenzione e per le tue considerazioni.
concordo
Arrivano le prime generose recensioni al testo di Ravager:
Link alla recensione di Pasquale Faraco.
mi piace moltissimo la copertina: in effetti è talmente esplicativa che il resto possono essere tutte pagine bianche ;)
Eva Sibrontic
Ineffabile Cristina, Eva Sibrontic è bellissimo.
:)
:))
E’ fatale che il corso delle cose si ripeta.
Non ho elementi sufficienti per la diagnosi ma qualche disturbo di personalità (narcisistico) penso non fosse estraneo neppure ad Alessandro MAGNO.
Una faticaccia spingersi alle soglie dell’india attuale se non fosse stata sostenuta da carburante narcisistico.
Rimanendo la natura del gregge la medesima in ogni tempo.
Temo che tu abbia ragione. Ma sogno un mondo in cui la storia insegni qualcosa alla generazioni future, o per lo meno dia qualche indicazione utile a fare errori nuovi.
Penso che quasi tutti i “grandi capi” autonominatisi abbiano ora e abbiano avuto una componente di narcisismo tendente alla follia; il paragone che Giap annota con Alessandro Magno lo condivido, benché il Macedone mi abbia sempre e molto affascinato, perché, suo malgrado, si è fatto nesso, polo di collegamento importante tra lontane civiltà. La maggior parte dei politici sono mossi più che spesso da narcisismo, egocentrismo e folli ambizioni. Non sempre, però.
Sì, Mario, è questo il punto.
Ma tra costoro e l’Alessandro il Macedone narrato dalle Storie ci passano oceani, abissi e montagne insormontabili.
:-)