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((( aitanblog )))

~ Leggendo ci si allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

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Archivi Mensili: dicembre 2017

Alles gut (Fine danno)

31 domenica Dic 2017

Posted by aitanblog in versiculos, vita civile

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Tag

bicchiere, Prosit

Va tutto bene, siamo usciti dalla crisi, il PIL torna a salire e gli stipendi aumentano di giorno in giorno.

Sarà un anno meraviglioso nel migliore dei mondi possibili.

Sono le 7 e 45 del 31 dicembre del 2017. 

Ancora qualche ora e svuoteremo i nostri bicchieri mezzi pieni…

Prosit!

Vuo’ cagna’ casa e vuo’ cagna’ tutte cose

30 sabato Dic 2017

Posted by aitanblog in idiomatica, versiculos

≈ 2 commenti

Tag

cambiamento

Vuo’ cagna’ casa
Vuo’ cagna’ cose
E nun capisce
Che ‘e cagna’ capa
…’E cagna’ core…

“Guaglio’,
Cca s’anna
Cagna’ ‘e cose
Amma  arriva’
Senza pensiere
‘A fine ‘o mese!”

E’ sempe
‘O stesso
Taluorno
Me dice
Tutte ‘e juorne
‘A stessa cosa

Vuo’ cagna’ vase
Vuo’ cagna’ spose
Vuo’ leva’
Cicere e pisielle
Pe pianta’
Cerase e rrose

Vuo’ cagna’ casa
Vuo’ cagna’ spesa
Vuo’ leva’
‘E panne spase
E ‘i lenzole stese
E sta senza pensiere
Tutto ‘o mese.

Vuo’ cagna’ casa
Vuo’ cagna’ chiesa
Nun te fide
‘E vede’ cchiu
Chi esce e trase
E te ne vuo’ ‘i
Pe sempe
Luntane
A Napule
E fore paese

Vuo’ cagna’ casa
Vuo’ cagna’ cose
Te vuo’ pitta’
L’ogne, ‘e capille
E ‘a messa ‘nfosa

Vuo’ cagna’ casa
Vuo’ cagna’ cose
Ma nun capisce
Che ‘e cagna’ capa
Panza e core
Si vuo’ cagna’
Veramente
Tutte cose…

Interludio pieno di memoria

22 venerdì Dic 2017

Posted by aitanblog in da lontano, vita civile

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Tag

memoria, ricordi

non saremo finiti

se avremo lasciato

ricordi e radici

Dalla foresta colombiana al naso di un avvocato di Milano attraverso il buco del culo di un immigrato nigeriano*

16 sabato Dic 2017

Posted by aitanblog in vita civile

≈ 1 Commento

Tag

cocaina

Gastone: […] Del pane, Dio mio, si può fare anche a meno. Lo sa tutto il mondo, che non si vive di solo pane: si vive anche di cocaina… Ventidue lire al grammo, l’ho pagata ieri sera!… Sessantasei lire per vivere tre ore! Ci mancava anche la crisi della cocaina!…
Duval: Eh, certo! Avendo la cocaina a disposizione, la vita sarebbe un paradiso.
Gastone (a Viola mostrandole lo scotolino con la cocaina): E voi, pizzicate sempre?
Viola (estasiata, si affretta a prenderne un buon pizzico): Ah, non mi­ ne parlare!
Gastone: Pianino… pianino… perché costa ventidue lirine al grammino!
Viola: Ma tu ne prendi troppa. Potresti economizzare.
Gastone (sprofondandosi sul divano): L’economia è una volgarità insopportabile!
Viola: Oh, non dicevo per l’economia. Ma il troppo fa male. Ti ab­brevia la vita!
(Ettore Petrolini, “Gastone”, 1924)

_______________________________________________

Ogni chilo di coca porta al disboscamento di centinaia di ettari di foresta colombiana, senza contare l’inquinamento delle falde acquifere causato dall’uso indiscriminato di solventi e pesticidi necessari per la raffinazione. Gran parte del denaro proveniente dal traffico di cocaina viene reinvestito in zone via via più ampie di foresta tropicale trasformate in ranch che annullano la biodiversità di interi paesi del Centro America.

Ogni partita importata in Italia è bagnata col sangue dei cartelli colombiani, dei corrieri brasiliani e venezuelani, dei criminali nostrani (soprattutto ‘ndranghetisti), delle forze dell’ordine e di chi si trovava per caso a passare in mezzo ai fuochi. E quando la polvere arriva a destinazione, comincia la trafila dello spaccio all’ingrosso e al dettaglio col suo ulteriore carico di violenza e delitti (mentre le palline passano dal buco del culo di un brasiliano al buco del culo di un nigeriano prima di finire nel naso di un avvocato milanese igienista e xenofobo).

Ogni grammo toglie alle famiglie dei consumatori di cocaina dai 50 agli 80 euro (ma ci sono anche piazze in cui si può arrivare a 100 euro al grammo e piazze in cui si vende a ragazzini e adulti con meno disponibilità liquida roba più economica tagliata malissimo con sverminatori, lassativi, olio per motori, anfetamine e altre sostanze di minor valore di mercato).

Ogni striscia rende i consumatori più soli e lontani dal mondo dei propri affetti.

Ogni sniffata aumenta il tasso di aggressività, violenza e delinquenza delle nostre città.

Vi state tirando il pianeta su per il naso!


* Nel titolo, laddove dice “un avvocato di Milano” puoi leggere anche un “camorrista di Miano” o “un chirurgo di Marano” o “una nobildonna di Merano“, oppure pure “una studentessa di Murano” o “un camionista di Mugnano” o “un artigiano di Mondragone, di Montefalcone o di Melpignano“, ché la coca, oltre a oltrepassare le frontiere, attraversa tutte le barriere sociali e generazionali, pur se con le sue belle differenze qualitative, quantitative e di modalità di consumo.

(Erigiamo ogni giorno muri e steccati tra noi e il mondo, ma la droga scorre fluidamente dappertutto, senza confini, limiti e ripensamenti.)

SONO SEI

13 mercoledì Dic 2017

Posted by aitanblog in stefania, versiculos

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Tag

auguri, stefania

Un giorno cadranno stronzi e muri
I porti saranno posti sicuri.
E sarà pura l’acqua che depuri.

Questi sono per te i miei auguri,
Figlia, figlia, figlia preziosa figlia
Che hai portato luce e meraviglia

In questa selva selvaggia e scura
Che dentro me rinnova la paura
Al sol pensar quant’era aspra e dura

Prima ch’apparisse la tua figura
In questa vita e in tra queste mura
Dove di te mi prendo gioia e cura.

E nel curarti curo ogni pena
Perché non v’ha dolore che mi frena
Finché va su e giù la tua altalena.

Leggere, leggersi e leggere il mondo

07 giovedì Dic 2017

Posted by aitanblog in recensioni, stefania, vita civile

≈ 4 commenti

Tag

leggere, lettura, libri

“Fa più danni una casa priva di libri che una casa piena di fucili e pistole.”

Circola per la rete uno studio che sostiene che il male del secolo sia la pigrizia e che la gente non riesca più a leggere più di tre o quattro frasi messe in fila. Non l’ho letto, non so se sia vero, né ho alcuna voglia di leggerlo o continuare a parlarne. E lo so che anche voi già vi siete stancati di leggere e sforzarvi di capire questo testo e qualunque altra cosa vi capiti sott’occhi, ma voglio ugualmente proporvi di affrontare, questo breve post sulla lettura, soprattutto sulla lettura di libri e, perfino, di romanzi lunghi e raccolte lunghissime di racconti, romanzi brevi e versi perversi di diversa stregua e natura. Ma bando alle ciance, provo a elargirvi un consiglio da vegliardo dello scorso millennio che contraddice palesemente la premessa di cui sopra e che, se avete scalfito il muro delle prime tre o quattro frasi scorse o lette, forse siete disposti a seguire o almeno a sentire.

La mia piccola, tre anni fa.

LEGGERE PER CRESCERE MEGLIO. La mia piccola, tre anni fa.

____________________________

Fatevi del bene! Prendete un buon libro dalla vostra libreria (e se non c’è l’avete una libreria o un buon libro, correte a comprarli, prendeteli in prestito o rubateli da qualche parte; entrambi, il libro e la libreria, ma può bastare anche solo il libro), mettetevi comodi (sul letto, su una poltrona, sul water o dove volete) e leggete. Leggere favorisce la concentrazione (e non so se vi siete resi conto di quanto sia sempre più facile disperdere la nostra attenzione di questi tempi) e ci mette in comunicazione (spesso anche in discussione) con noi stessi. Leggere può contribuire al nostro successo professionale e personale (per strano che sembri, un lungo studio dell’Università di Oxford ha dimostrato che una relazione di assiduità con la lettura era l’unico elemento che avevano in comune un migliaio di giovani che avevano avuto un buon inserimento nella società e nel mondo del lavoro). Leggere potenzia le nostre capacità comunicative (ci rende padroni di nuove parole, espressioni e modi di esprimerci) e ci fa diventare più empatici (leggere un romanzo mette in moto la stessa attività cerebrale che si innesca nel nostro cervello quando osserviamo episodi di vita reale; leggendo, moltiplichiamo le nostre vite, le nostre esperienze, la nostra capacità di metterci nei panni degli altri).
Leggete, perché leggendo, leggerete in voi stessi, approfondite la vostra conoscenza e vi capirete di più. Leggere e, leggendo, leggersi, diceva quel tale che forse non esiste perché questa frase l’ho inventata io mo e mo. Oppure l’ho letta da qualche parte che non ricordo più. Perché fa pure questo la lettura: ci aiuta a formare una memoria in cui si mischiano le carte permettendoci di plasmare, da vecchi dati, elementi nuovi che sembrano venuti fuori dal nulla e non sostanziati dalla nostra esperienza.
Leggete, dunque, e approfittate anche del fatto che la lettura vi offre la possibilità di viaggiare senza rischi, mal di mare, diarree, incidenti di percorso e perdita dei bagagli in fastidiosi passaggi tra bus, treni ed aeroporti. E poi, leggete e leggete ancora, perché leggere vi farà sentire meno soli (ed anche meno unici) e vi terrà lontani da varie forme di ignoranza, intolleranza e chiusure mentali. Leggete per inquietarvi e per placare le vostre inquietitidini nelle inquietitudini degli altri. Leggete (e non trascurate le parentesi e i voli pindarici), perché leggere vi aiuterà a sfuggire dalla banalità e dalla ripetizione di formule trite e percorsi già consumati dal tempo. Leggete, perché leggendo sentirete risuonare corde che ignoravate di avere dentro di voi e rivivrete scene e sensazioni che avevate dimenticato o che non avete vissuto in questa vita…

Leggete! Leggere vi allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

___________
Al margine, solo per gli utenti del Faccialibro, un motivato e gustoso testo della mia amica Imma Costanzo sulla pericolosità della lettura e sul perché non leggere libri (lo so, qua ci contraddiciamo continuamente, ma è solo perché conteniamo moltitudini).

Link a un post sulla lettura tratto dalla pagina Facebook di Imma Costanzo

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=879146908920643&id=100004760263033

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