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Fa più danni una casa priva di libri che una casa piena di fucili e pistole.

Circola per la rete uno studio che sostiene che il male del secolo sia la pigrizia e che la gente non riesca più a leggere più di tre o quattro frasi messe in fila. Non l’ho letto, non so se sia vero, né ho alcuna voglia di leggerlo o continuare a parlarne. E lo so che anche voi già vi siete stancati di leggere e sforzarvi di capire questo testo e qualunque altra cosa vi capiti sott’occhi, ma voglio ugualmente proporvi di affrontare, questo breve post sulla lettura, soprattutto sulla lettura di libri e, perfino, di romanzi lunghi e raccolte lunghissime di racconti, romanzi brevi e versi perversi di diversa stregua e natura. Ma bando alle ciance, provo a elargirvi un consiglio da vegliardo dello scorso millennio che contraddice palesemente la premessa di cui sopra e che, se avete scalfito il muro delle prime tre o quattro frasi scorse o lette, forse siete disposti a seguire o almeno a sentire.

La mia piccola, tre anni fa.

LEGGERE PER CRESCERE MEGLIO. La mia piccola, tre anni fa.

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Fatevi del bene! Prendete un buon libro dalla vostra libreria (e se non c’è l’avete una libreria o un buon libro, correte a comprarli, prendeteli in prestito o rubateli da qualche parte; entrambi, il libro e la libreria, ma può bastare anche solo il libro), mettetevi comodi (sul letto, su una poltrona, sul water o dove volete) e leggete. Leggere favorisce la concentrazione (e non so se vi siete resi conto di quanto sia sempre più facile disperdere la nostra attenzione di questi tempi) e ci mette in comunicazione (spesso anche in discussione) con noi stessi. Leggere può contribuire al nostro successo professionale e personale (per strano che sembri, un lungo studio dell’Università di Oxford ha dimostrato che una relazione di assiduità con la lettura era l’unico elemento che avevano in comune un migliaio di giovani che avevano avuto un buon inserimento nella società e nel mondo del lavoro). Leggere potenzia le nostre capacità comunicative (ci rende padroni di nuove parole, espressioni e modi di esprimerci) e ci fa diventare più empatici (leggere un romanzo mette in moto la stessa attività cerebrale che si innesca nel nostro cervello quando osserviamo episodi di vita reale; leggendo, moltiplichiamo le nostre vite, le nostre esperienze, la nostra capacità di metterci nei panni degli altri).
Leggete, perché leggendo, leggerete in voi stessi, approfondite la vostra conoscenza e vi capirete di più. Leggere e, leggendo, leggersi, diceva quel tale che forse non esiste perché questa frase l’ho inventata io mo e mo. Oppure l’ho letta da qualche parte che non ricordo più. Perché fa pure questo la lettura: ci aiuta a formare una memoria in cui si mischiano le carte permettendoci di plasmare, da vecchi dati, elementi nuovi che sembrano venuti fuori dal nulla e non sostanziati dalla nostra esperienza.
Leggete, dunque, e approfittate anche del fatto che la lettura vi offre la possibilità di viaggiare senza rischi, mal di mare, diarree, incidenti di percorso e perdita dei bagagli in fastidiosi passaggi tra bus, treni ed aeroporti. E poi, leggete e leggete ancora, perché leggere vi farà sentire meno soli (ed anche meno unici) e vi terrà lontani da varie forme di ignoranza, intolleranza e chiusure mentali. Leggete per inquietarvi e per placare le vostre inquietitidini nelle inquietitudini degli altri. Leggete (e non trascurate le parentesi e i voli pindarici), perché leggere vi aiuterà a sfuggire dalla banalità e dalla ripetizione di formule trite e percorsi già consumati dal tempo. Leggete, perché leggendo sentirete risuonare corde che ignoravate di avere dentro di voi e rivivrete scene e sensazioni che avevate dimenticato o che non avete vissuto in questa vita…

Leggete! Leggere vi allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

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Al margine, solo per gli utenti del Faccialibro, un motivato e gustoso testo della mia amica Imma Costanzo sulla pericolosità della lettura e sul perché non leggere libri (lo so, qua ci contraddiciamo continuamente, ma è solo perché conteniamo moltitudini).

Link a un post sulla lettura tratto dalla pagina Facebook di Imma Costanzo

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=879146908920643&id=100004760263033

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