Ricordati che ogni anno ti dici che non scriverai più post dedicati alla “Giornata della Memoria” e che poi, puntualmente, te ne dimentichi e aggiungi la tua voce in un coro in cui ognuno dice la sua e i discorsi
si ammucchiano, si accatastano, si ammonticchiano, si accavallano, si affastellano e si sovrappongono in un brulichio indistinto e noioso.
Ricordati di dimenticartene anche quest’anno. Ricordati di tornare a dire la tua e di confonderla tra le altre. Ricordati di quella condanna a tornare a ripetere sempre la stessa storia, senza essere ascoltato.
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