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Oggi, tra le schegge di poesia raccolte dall’ISA (Istituto Studi Atellani) sotto la sigla VERSI D’AUTORE IN QUARANTENA, c’è questa lettura plurilingue che ho fatto con la preziosa collaborazione di mia figlia (una sottospecie di sfruttamento del tempo e della bonomia minorile, insomma; ma anche uno scambio di favori, visti tutti i Tik Tok che ho fatto sotto la sua regia in questi giorni di reclusione coatta).

La piccola è stata meravigliosa; a me, non so bene perché, è venuto di accentuare le eSSSsse finali come in una parodia della lengua española.

‘A capa mia sotto ‘e piede ‘e Cervantessss (che, peraltro, era un pessimo versificatore pure lui; restando, però, il più grande dei più grandi narratori di ogni latitudine e di ogni longitudine. Da ispanista mi piaceva ricordarlo. Anche se tra parentesi)!