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Una parola che non ci scivoli addosso
Per finire nella dimenticanza del non detto
Una parola precisa necessaria
e autosufficiente come
l’adagio che mi tiene
incantato
Una parola autonoma e indipendente
Ricercata con acribia
E ritrovata per caso
Tra gli scrigni degli dei
…
Ma che caxxo dici?
Di quale acribia
e di quali scrigni
degli dei
mi vieni
a parlare?
Io credo
che sarebbe
meglio
non scriverle
affatto
Le poesie
E lasciare
le parole
libere
di andare
dove vogliono
Le poesie
mettono l’aceto
sulle ferite
Ma non le sanano
Le poesie
non fanno da serve
ad altri che a se stesse
Non servono
le poesie
E faresti meglio
a non leggerle
non scriverne
e non parlarne
con degli sconosciuti
Ma soprattutto
non ti permettere
di buttarmi
su un foglio
in pasto
al primo
che passa
o a qualcuno
che origlia
o mi sta
leggendo
or ora
…
Ecchecacchio
teniamocele
più riservate
queste parole
Chiuse
a quattro mandate
nei cassetti
della nostra memoria
Aspettando
che sedimentino
come la roccia
al vento
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