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La porta era chiusa

Dentro non c’era nessuno

Lui aveva deciso di uscire
dalla finestra

Per sempre

Pronto a fare un salto
nell’ignoto

(Giles Ravager)



Siamo tutti dei sopravvissuti, usciti fortunosamente indenni da quelle notti e da quei giorni in cui eravamo anche noi sull’orlo di un precipizio sul punto di buttarci.



Saramago ci ricorda nelle pagine finali de “La caverna” che “arriva un momento nella vita in cui dovrebbe bastare essere ancora capaci di trasportarsi sulle spalle il proprio corpo”. Ma c’è sempre chi non ce la fa e, da quell’orlo, si lascia scivolare anticipando il momento in cui probabilmente si rivelerà quello che c’è o non c’è dopo. La precipitazione nella terra della verità, per così dire. Un salto dove non c’è neppure più il buio e il silenzio.