• AitanLink
  • Su di me
  • E-mail
  • News
  • Immagini
  • Versículos
  • Textículos

((( aitanblog )))

~ Leggendo ci si allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

((( aitanblog )))

Archivi Mensili: gennaio 2022

Il presidente, la presidentessa, la presidenta e la presidente (participio presente)

30 domenica Gen 2022

Posted by aitanblog in idiomatica, immagini, riflessioni, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

participio presente, presidente

Dunque, non era ancora il momento di eleggere una Presidentessa residentessa della Quirinalessa…
(Se non altro con questa conferma del vecchio che avanza risparmieremo sulle foto istituzionali.)

Che poi a me, da napoletano quale sono e fui, questo “presidentessa” mi fa scattare per riflesso condizionato l’idea di un presidente con la fessa (nel senso italiano e dialettale di fessura, participio passato del verbo fendere e sostantivo indicante un’apertura stretta e lunga in muri, rocce e corpi femminili).



Al limite, al prossimo giro, se sarà il caso, mi piacerebbe che si eleggesse una “presidenta” più che una “presidentessa”, come tendono a dire i cugini spagnoli (non ci posso fare niente, “presidentessa” mi suona volgare e persino deridente e denigratorio, come “sindachessa” e “giudicessa“, che era il modo in cui veniva chiamata una mia lontana parente per la sua tendenza a impicciarsi dei fatti altrui e ad esprimere giudizi non richiesti).

Aggiungo che l’origine del termine “presidente” dal participio presente del verbo latino praesideo, mi farebbe preferire su tutte la forma invariabile (la terza via): insomma, presidente è colei o colui che presiede come residente è colui o colei che risiede e consenziente è chi consente ed acconsente.
O no?

Parimenti, credo che saremo davvero un Paese a parità raggiunta quando la smetteremo di sentire l’esigenza di eleggere e nominare nei posti di rilievo una donna in quanto donna; quando le scelte saranno veramente “invariabili” e non soggette né a veti né a quote; quando, insomma, saremo in grado di scegliere le persone in quanto persone adeguate al ruolo cui sono destinate, a prescindere da quello che è il loro genere di appartenenza; e magari a prescindere anche dalla loro ascendenza, dal censo e dall’orientamento sessuale che manifestano o nascondono.

Ma mi rendo conto che è ancora troppo presto, anche se molto tardi.

Il piccolo Cesare della cittadina in cui vivo

27 giovedì Gen 2022

Posted by aitanblog in immagini, texticulos

≈ Lascia un commento

Tag

Augusto, Frattamaggiore

Un paio di millenni fa, Cesare Ottaviano Augusto, il primo imperatore di Roma, cominciò a concepire un intricato sistema amministrativo per assicurarsi continuità nel potere: creava continuamente nuove cariche pubbliche e le faceva durare poco, in modo da moltiplicare la sua rete di clientele e consensi, assicurandosi, però, che nessuno potesse consolidare un livello di potere tale da poterlo scavalcare. Una serie di contentini che, più che all’interesse per la cosa pubblica, puntavano all’interesse personale degli amministratori e dell’imperatore.

Una storia che si ripete da duemila anni a livello locale e a livello (sovra)nazionale; a volte come tragedia e a volte come farsa.

Oggi, per esempio, come è già capitato numerose altre volte, a Frattamaggiore si sta organizzando un ennesimo rimpasto della giunta. Un fatto che si ripete ciclicamente cercando di accontentare gli interessi di questo e di quello per raggiungere un equilibrio instabile in cui sembra contare veramente poco l’interesse per la cosa pubblica e per i beni comuni. Senza alcuna apparente attenzione per la continuità amministrativa e per il compimento delle azioni messe in atto dai singoli assessori.

Mi vengono in mente certe commedie di Feydeau, tutte fatte di intrecci tragicomici, porte sbattute, falsi moralismi, promesse non mantenute, amori fugaci e tradimenti.
E trovo sempre più difficile avere fiducia nella capacità della politica di migliorare la vita dei cittadini. Anche a livello locale; localissimo.


Nell’immagine l’imperatore Marco Antonio Augusto della famiglia dei Cesari Medici Del Prete nell’atto di distribuire nuove nomine nella piazza di Frattamaggiore, davanti alla Chiesa Madre e alla Sede Imperiale.

A riprova della ricorsività della storia, metto qua sotto uno screenshot di un gennaio di sette anni fa, in cui dicevo cose simili (con toni più impudenti e ingiuriosi dai quali con l’età mi sono allontanato), riferendomi ad un altro rimpasto nella giunta comunale di Frattamaggiore, capitanata dallo stesso sindaco di ora, figlio di un altro sindaco che aveva amministrato la città a cavallo tra il secondo e il terzo millennio.


In attesa di un altro 27 Gennaio

25 martedì Gen 2022

Posted by aitanblog in riflessioni

≈ 5 commenti

Tag

memoria

Diceva Bernardo di Chartres e ripeteva Isaac Newton “che noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’acume della vista o l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti.” («Dicebat Bernardus Carnotensis nos esse quasi nanos gigantium humeris insidentes, ut possimus plura eis et remotiora videre, non utique proprii visus acumine, aut eminentia corporis, sed quia in altum subvehimur et extollimur magnitudine gigantea», Giovanni di Salisbury, XII secolo).

Vorrei crederci, ma a volte ho l’impressione che avesse ragione Aldous Huxley nel ritenere che il fatto che gli uomini non imparino molto dalla storia sia la lezione più importante che la storia ci insegna. («That men do not learn very much from the lessons of history is the most important of all the lessons that history has to teach.»)

E voi da che parte state, dalla parte di Bernard, Isaac e Giovanni o dalla parte di Aldous?
Insomma, per voi ha senso celebrare una giornata della memoria commuovendosi per ciò che stato e non muovendosi davanti a ciò che è?


E ve lo chiedo un paio di giorni prima che i discorsi si ammucchino, si accatastino, si ammonticchino, si accavallino, si affastellino e si sovrappongano in un brulichio indistinto e noioso in cui si perdono, come in un deserto, le poche voci fuori dal coro.
Prima che ci mettiamo a piangere i morti del ‘900 senza svestirci della nostra indifferenza di fronte ai morti e alle discriminazioni del 2022. I morti sul lavoro, i morti di lavoro, i morti senza lavoro e i morti in cerca di lavoro e dignità lontano dalla loro terra.

Non certo per svilire la Shoah, ma per darle un senso che trascenda dai muri di quei Lager.

A capo chino

25 martedì Gen 2022

Posted by aitanblog in riflessioni, texticulos

≈ Lascia un commento

Tag

indolenza, telefonino

I frammenti dell’indolenza, I parte


[…] “Prima, quando ancora non vivevamo con la testa china su questi apparecchietti, avevo qualche amico e un cuofano e una sporta di conoscenti che quando passeggiavo per il corso mi salutavano e qualche volta si fermavano pure a scambiare quattro chiacchiere. Qualcuno, quando chiedeva “Come stai?”, sembrava perfino interessarsi davvero al mio umore e alla salute. Poi, è chiaro, c’erano anche le volte che trovavo fastidioso quell’impicciarsi dei fatti miei e rispondevo solo “Bene, grazie”, con la testa abbassata per non tornare a incrociare lo sguardo del mio interlocutore. Oppure mi inventavo un impegno imminente e scappavo via.

Oggi è cambiato tutto.
Passeggio sempre più di rado per il corso.
E quando lo faccio il mio e il vostro sguardo sono rivolti ai telefonini, per vedere cosa dicono sui social gli amici.
Insomma, oggi ho tante persone che mi seguono qua sopra, ma nessuno mi acchiappa, e quando mi incontrano per strada, si girano dall’altra parte, fingendo che io sia un altro. Oppure fanno finta di essere loro a non essere quelli che sono.

La musica di sottofondo è un frammento di “Recuerdos De La Alhambra” di Francisco Tárrega nella struggente versione vocale di Nana Mouskouri.


A me, che sono svogliato, introverso e indolente, tutto questo mi sta pure bene. Ma ogni tanto mi chiedo se davvero possa andare avanti così.
Va be’, mo sono troppo stanco per provare a darmi una risposta. E poi c’è tanto altro da fare a capo chino sul telefonino. E gli amici da salutare a testa bassa e pollice alzato.
Vi laikko, vi laikko tanti, vi laikko tutti; laikkatemi anche voi a ‘mme. Non fa niente se poi mi incrociate per strada e guardate da un’altra parte. Tanto col tempo non ci faremo neanche più caso. A capo fitto sul telefonino. Sì, sì, sempre a capo chino e pollice eretto. Che per il resto non si alza niente più.” […]


Tratto da:

Giles Ravager
“Avrei potuto fare di più, ma sono contento di quello che non ho fatto. Confessioni di un indolente che non si pente di nulla e di niente.”
Inexistent Edizioni, 2022


It’s the shit you run away from

21 venerdì Gen 2022

Posted by aitanblog in stefania, versiculos

≈ Lascia un commento

Tag

escape, merde, shit

(Uscita di Sicurezza – Ottobre 2019)

È la cacca, e la cacca non si può fermare,
È come la pioggia, come il vento e il mare,
Quando arriva, arriva, e non c’è niente da fare,
Se non stare seduti per potersi liberare.



Idem con taluni di cui non ti puoi fidare…
Se non ti vuoi lordare, ti devi svincolare,
Ti devi difendere e ti devi allontanare,
Senza dubbi, indugi e tempo da sprecare.
Gente di merda da cui è d’urgenza scappare.

.


Scritta a quattro mani con la mia piccola che all’epoca aveva quasi otto anni. Oggi ne ha dieci e diecimila cose da fare che le frullano per la testa e il cuore. Diecimila cose che solo il tempo potrà arrestare.


sicurezza digitale

20 giovedì Gen 2022

Posted by aitanblog in inter ludi, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

password

seeds, ricordi ‘n raíces

19 mercoledì Gen 2022

Posted by aitanblog in idiomatica, immagini, musiche, versiculos

≈ Lascia un commento

Tag

memoria

versione trilingue

…

…

parole foto e musica di
gaetano ‘aitan’ vergara

Gonfiori

17 lunedì Gen 2022

Posted by aitanblog in immagini, invettive, versiculos

≈ Lascia un commento

Tag

boria, palla, palle, palloni

Il mondo è una palla schiacciata ai poli

🏀🥎🏈⚽🏐🏉⚾🎱

Palloni gonfiati dai soffi e dagli sbuffi incessanti del proprio ego.
Palloni sul punto di scoppiare e a volte già scoppiati che continuano a rotolare per le strade e imperversare nelle radio, nelle tivvú e tra i social.

– Ehiiii, c’è vita lassù?
E non è richioso per una palla
Restare sospesa su un piedistallo
che basta un piede in fallo
per precipitare giù
e schiattarsi al suolo
come una pummarola
o un puparuolo?

Palloni pieni d’aria e palloni sfiatati che ci fanno la palla dappertutto.
Palloni pallosi quanto altri mai.

– Ma quando scoppia la bolla?
Quando scoppia la palla?
Quando sfiata il mio fiato per l’ultima fiata?

Deh!



[Segue un lungo sospiro, una pausa silenziosa e un inchino accompagnato da un movimento teatrale del braccio destro sollevato oltre la testa e lasciato cadere lentamente per la durata di un applauso immaginario che scroscia fragorosa nella testa dello scrivente autore di queste scarne e tronfffffie parole (ma libere come ragazze sole).]

Persa dietro una mascherina

15 sabato Gen 2022

Posted by aitanblog in immagini, musiche, stefania

≈ Lascia un commento

Tag

mascherine

Greetings from the Yellow Zone

Clicca sul video

🔻

Icona del sito
Persa dietro una mascherina

Colonna sonora: Caetano Veloso su musica di Nino Rota

Prima e unica attrice: Stefania, la figlia di aitan

Foto ed effetti visivi esagerati e debordanti: aitan (che si scusa per la sovraesposizione)

La lingua batte e l’inglese duole

13 giovedì Gen 2022

Posted by aitanblog in idiomatica, immagini, riflessioni, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

impoverimento, inglese, lingua

Tra anglismi e language impoverishment

A scorrere dall’alto in basso la pagina Facebook del programma di Radio 3 “La lingua batte” sembrerebbe che risieda nella progressiva anglicizzazione dell’italiano il rischio più grosso che corre la nostra meravigliosa lingua.
Ma non credete che sia ancora più grave l’impoverimento lessicale e la semplificazione strutturale che porta a un uso sempre più vago ed impreciso del linguaggio, anche da parte di chi si occupa di comunicazione in modo professionale (giornalisti, esperti di questo o di quello, presentatori televisivi, insegnanti, youtuber, influencer e, perfino, scrittori)?
Per non parlare delle nuove generazioni sempre meno avvezze a leggere testi lunghi scritti con un linguaggio mediamente complesso e abituate ad usare un lessico che difficilmente va oltre le 2000 parole citate da Tullio De Mauro come “fondamentali”.

Per certi versi, l’uso di parole inglesi potrebbe perfino arricchire la qualità della nostra comunicazione; soprattutto quando le parole nuove di ascendenza inglese indicano nuove realtà, nuove invenzioni o nuovi concetti concepiti in territori anglofoni. Senza contare che, in molti casi, questi anglicismi sono prestiti di ritorno, parole di origine greco-latina che rientrano, rimesse a nuovo, nella nostra area linguistica attraverso l’inglese e, soprattutto, attraverso l’American English (mi riferisco a termini come scanner, televisione, media, sponsor, campus, forum, infodemia, influencer e, perfino, computer, da “computare”…).

Poi, non lo nego, ci sono casi in cui si abusa dell’inglese in modo inopportuno, non funzionale ed anche poco elegante (tipo il diffuso uso di “realizzare” – da “to realize” – al posto di “rendersi conto” o anche tipo quegli articoli di economia, di sociologia o di sport infarciti di parole inglesi che vengono utilizzate un po’ a casaccio, anche quando esiste un più calzante e più chiaro corrispettivo italiano). Di peggio c’è solo lo snobismo (parola di origine inglese che, senza un reale fondamento, si fa derivare dalla locuzione latina “sine nobilitate“) di chi fa abuso di parole straniere per darsi un tono, per sorprendere il proprio interlocutore o per apparire più colto o più profondo di quanto effettivamente si sia.

In ogni modo, dal canto mio, insisto a sostenere che trovo più grave (ed anche più dannoso) l’impoverimento del linguaggio e l’uso di parole inesatte o approssimative da parte di parlanti italiani che usano male il nostro vocabolario e non trovano un appoggio nemmeno in quello di qualche lingua straniera.
Non c’è pensiero se non ci sono le parole per pensarlo e per dirlo.

That is the question!

← Vecchi Post
link al sito personale di Gaetano "Aitan" Vergara

L’aitanblog delle origini

Link all'aitanblog di splinder duplicato su iobloggo con relativo blogroll delle origini, in memoria dei tempi andati.

Accessi su WP

  • 138.834 visite

Commenti recenti

aitanblog su La fantascienza nichilista di…
cristina bove su La fantascienza nichilista di…
La fantascienza nich… su Anche i bot sbagliano
Di lavoro si continu… su La sicurezza
Di lavoro si continu… su Morire sul lavoro prima ancora…
Di lavoro si continu… su L’ultimo giorno di …

feed

feed ad aitanblog

Blogroll

  • Altri Appunti
  • Ancorapoesia
  • Certe piccole manie
  • Citarsi addosso
  • Colfavoredellenebbie
  • El miedo escénico
  • Falconier
  • Germogliare
  • Giacy.nta
  • Haramlik
  • Io Guido
  • Jazzfromitaly
  • Les Miroirs
  • Letteratura di Eva
  • Lunediscrittori
  • Mangino Brioches
  • mariobiancoart
  • Mrs. Quentin
  • Musa quotidiana
  • No Time to Lose
  • Panta Rei
  • Perzico
  • Pro memoria
  • Stileminimo
  • Tartina
  • Turquoise
  • Zarinia
  • Zaritmac

Categorie

link al sito web di Gaetano Aitan Vergara

Sfogliami

gennaio: 2022
L M M G V S D
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31  
« Dic   Feb »

Indice per mesi e anni

  • marzo 2023 (8)
  • febbraio 2023 (12)
  • gennaio 2023 (12)
  • dicembre 2022 (14)
  • novembre 2022 (18)
  • ottobre 2022 (12)
  • settembre 2022 (14)
  • agosto 2022 (16)
  • luglio 2022 (17)
  • giugno 2022 (17)
  • Maggio 2022 (13)
  • aprile 2022 (18)
  • marzo 2022 (18)
  • febbraio 2022 (15)
  • gennaio 2022 (19)
  • dicembre 2021 (18)
  • novembre 2021 (16)
  • ottobre 2021 (20)
  • settembre 2021 (18)
  • agosto 2021 (18)
  • luglio 2021 (13)
  • giugno 2021 (14)
  • Maggio 2021 (17)
  • aprile 2021 (11)
  • marzo 2021 (14)
  • febbraio 2021 (14)
  • gennaio 2021 (15)
  • dicembre 2020 (15)
  • novembre 2020 (10)
  • ottobre 2020 (13)
  • settembre 2020 (4)
  • agosto 2020 (4)
  • luglio 2020 (12)
  • giugno 2020 (10)
  • Maggio 2020 (9)
  • aprile 2020 (6)
  • marzo 2020 (13)
  • febbraio 2020 (4)
  • gennaio 2020 (7)
  • dicembre 2019 (8)
  • novembre 2019 (8)
  • ottobre 2019 (7)
  • settembre 2019 (10)
  • agosto 2019 (9)
  • luglio 2019 (11)
  • giugno 2019 (8)
  • Maggio 2019 (10)
  • aprile 2019 (3)
  • marzo 2019 (7)
  • febbraio 2019 (7)
  • gennaio 2019 (6)
  • dicembre 2018 (7)
  • novembre 2018 (6)
  • ottobre 2018 (4)
  • settembre 2018 (9)
  • agosto 2018 (7)
  • luglio 2018 (8)
  • giugno 2018 (6)
  • Maggio 2018 (8)
  • aprile 2018 (6)
  • marzo 2018 (8)
  • febbraio 2018 (6)
  • gennaio 2018 (8)
  • dicembre 2017 (6)
  • novembre 2017 (3)
  • ottobre 2017 (7)
  • settembre 2017 (3)
  • agosto 2017 (6)
  • luglio 2017 (5)
  • giugno 2017 (3)
  • Maggio 2017 (4)
  • aprile 2017 (8)
  • marzo 2017 (5)
  • febbraio 2017 (5)
  • gennaio 2017 (3)
  • dicembre 2016 (7)
  • novembre 2016 (5)
  • ottobre 2016 (2)
  • settembre 2016 (6)
  • agosto 2016 (9)
  • luglio 2016 (8)
  • giugno 2016 (5)
  • Maggio 2016 (6)
  • aprile 2016 (5)
  • marzo 2016 (5)
  • febbraio 2016 (4)
  • gennaio 2016 (6)
  • dicembre 2015 (8)
  • novembre 2015 (6)
  • ottobre 2015 (8)
  • settembre 2015 (6)
  • agosto 2015 (6)
  • luglio 2015 (6)
  • giugno 2015 (3)
  • Maggio 2015 (4)
  • aprile 2015 (4)
  • marzo 2015 (1)
  • febbraio 2015 (3)
  • gennaio 2015 (2)
  • dicembre 2014 (2)
  • novembre 2014 (1)
  • ottobre 2014 (3)
  • settembre 2014 (2)
  • agosto 2014 (4)
  • luglio 2014 (5)
  • giugno 2014 (4)
  • Maggio 2014 (2)
  • aprile 2014 (4)
  • marzo 2014 (4)
  • febbraio 2014 (2)
  • gennaio 2014 (4)
  • dicembre 2013 (6)
  • novembre 2013 (2)
  • ottobre 2013 (6)
  • settembre 2013 (2)
  • agosto 2013 (4)
  • luglio 2013 (1)
  • giugno 2013 (3)
  • Maggio 2013 (3)
  • aprile 2013 (3)
  • marzo 2013 (3)
  • febbraio 2013 (3)
  • gennaio 2013 (1)
  • dicembre 2012 (6)
  • novembre 2012 (2)
  • ottobre 2012 (3)
  • settembre 2012 (4)
  • agosto 2012 (3)
  • luglio 2012 (2)
  • giugno 2012 (4)
  • Maggio 2012 (4)
  • aprile 2012 (5)
  • marzo 2012 (5)
  • febbraio 2012 (6)
  • gennaio 2012 (6)
  • dicembre 2011 (6)
  • novembre 2011 (5)
  • ottobre 2011 (4)
  • settembre 2011 (6)
  • agosto 2011 (5)
  • luglio 2011 (4)
  • giugno 2011 (3)
  • Maggio 2011 (4)
  • aprile 2011 (5)
  • marzo 2011 (6)
  • febbraio 2011 (5)
  • gennaio 2011 (4)
  • dicembre 2010 (5)
  • novembre 2010 (5)
  • ottobre 2010 (3)
  • settembre 2010 (5)
  • agosto 2010 (4)
  • luglio 2010 (5)
  • giugno 2010 (7)
  • Maggio 2010 (4)
  • aprile 2010 (4)
  • marzo 2010 (8)
  • febbraio 2010 (4)
  • gennaio 2010 (5)
  • dicembre 2009 (8)
  • novembre 2009 (4)
  • ottobre 2009 (5)
  • settembre 2009 (7)
  • agosto 2009 (3)
  • luglio 2009 (6)
  • giugno 2009 (6)
  • Maggio 2009 (5)
  • aprile 2009 (5)
  • marzo 2009 (7)
  • febbraio 2009 (6)
  • gennaio 2009 (8)
  • dicembre 2008 (7)
  • novembre 2008 (7)
  • ottobre 2008 (8)
  • settembre 2008 (7)
  • agosto 2008 (6)
  • luglio 2008 (5)
  • giugno 2008 (7)
  • Maggio 2008 (9)
  • aprile 2008 (7)
  • marzo 2008 (9)
  • febbraio 2008 (7)
  • gennaio 2008 (6)
  • dicembre 2007 (7)
  • novembre 2007 (8)
  • ottobre 2007 (9)
  • settembre 2007 (7)
  • agosto 2007 (4)
  • luglio 2007 (8)
  • giugno 2007 (6)
  • Maggio 2007 (6)
  • aprile 2007 (7)
  • marzo 2007 (4)
  • febbraio 2007 (7)
  • gennaio 2007 (8)
  • dicembre 2006 (7)
  • novembre 2006 (8)
  • ottobre 2006 (5)
  • settembre 2006 (8)
  • agosto 2006 (4)
  • luglio 2006 (8)
  • giugno 2006 (6)
  • Maggio 2006 (7)
  • aprile 2006 (5)
  • marzo 2006 (6)
  • febbraio 2006 (4)
  • gennaio 2006 (5)
  • dicembre 2005 (5)
  • novembre 2005 (5)
  • ottobre 2005 (5)
  • settembre 2005 (4)
  • agosto 2005 (6)
  • luglio 2005 (4)
  • giugno 2005 (6)
  • Maggio 2005 (7)
  • aprile 2005 (8)
  • marzo 2005 (7)
  • febbraio 2005 (6)
  • gennaio 2005 (8)
  • dicembre 2004 (7)
  • novembre 2004 (7)
  • ottobre 2004 (8)
  • settembre 2004 (6)
  • agosto 2004 (6)
  • luglio 2004 (8)
  • giugno 2004 (7)
  • Maggio 2004 (8)
  • aprile 2004 (7)
  • marzo 2004 (10)
  • febbraio 2004 (10)
  • gennaio 2004 (5)
  • dicembre 2003 (5)
  • novembre 2003 (10)
  • ottobre 2003 (9)
  • settembre 2003 (2)
licenza creative commons

About me

  • AitanLink
  • E-mail
  • News
  • Su di me
  • Immagini
  • Textículos
  • Versículos

Tag Cloud

anarchia Anno Nuovo arte attentati auguri autunno blog cambiamento compleanno coronavirus crisi da lontano decrescita digitale donne dubbi egitto entronauta facebook formazione foto Frattamaggiore futuro galeano governo goya guerra idiomatica immagini immigrazione indifferenza interludi inter ludi invettive italia lavoro mare memoria migranti morte musica musiche napoli Natale natura pandemia parole poesia politica primavera razzismo recensioni rete ricordi rime romantico scrittura scuola social social network sogno solitudine sonno stefania storia tempo texticulos traduzione vacanze vecchiaia versi versiculos video vino vita civile

BlogItalia

BlogItalia - La directory italiana dei blog

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • ((( aitanblog )))
    • Segui assieme ad altri 248 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • ((( aitanblog )))
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...