Una lunga storia di guerre, dittatori e armamenti
Può darsi che
il dittatore
sia un pazzo
sanguinario.
Può darsi che
la sua pazzia
abbia contagiato
i generali e
i colonelli.
Può darsi che
nel popolo
si sia diffuso
il morbo di un
ammattimento
generale
che abbia fatto
affiorare
tutta la violenza
e la crudeltà
insita
in quelle genti
lontane ed
estranee
al nostro sentire.
Può darsi che
se non fossero
tutti impazziti
tutto questo
si sarebbe
potuto
pure evitare,
e non sarebbe
salito il prezzo
del grano, del gas
e della benzina.
Può darsi che
si sarebbero
potute salvare
le vite innocenti
e le mura delle case
in cui si preparava il pane,
si faceva all’amore
e giocavano
alla guerra
i bambini.

Può darsi,
può darsi…
La gente in strada
sì convince che
sicuramente
può essere
che sia proprio
così.
Tutto questo dolore
è solo il frutto
di una improvvisa
e incontrollabile
pazzia
e si poteva
pure evitare.
In fondo,
da un giorno all’altro
diede di matto
pure mia zia.
Può darsi,
può darsi,
può pure essere.
In fondo,
lo stesso
Hitler
fu solo
un caso
di pura follia.
Può darsi,
può darsi,
può pure essere.

Ma può essere
anche
che sia la guerra
e non il guerrafondaio
l’atto finale
di una reiterata pazzia
che rimpinguiamo
ogni giorno
con il prezzo amaro
delle nostre tasse
e un silenzio colpevole
sulle percentuali
destinate agli eserciti,
agli armamenti
ed alle munizioni.
Può essere che
solo facendo
guerra alla guerra
sì potrà arrestare
questa nostra
diffusa follia
che ci porta
a credere
che il male
sì possa
spegnere
con il male
e la pace
conquistare
con le distruzioni
e i disastri
di una guerra
che sposta fuori
di noi la nostra
interna
e sempiterna
pazzia.
Può essere che
ci sarà
sempre
scontro,
morte
e distruzione
finché
ci saranno armi
e fino a quando
addosseremo
ogni colpa
al pazzo
di turno
continuando
a ignorare
la pazzia
che cova
dentro di noi,
tra gli eroi
e gli avvoltoi
sempre pronti
ad avventarsi
sulla carcassa
sanguinante.

Le immagini le ho rubate a Giuseppe Scalarini (1873–1948), caricaturista e disegnatore satirico antimilitarista che ha dato il meglio di sé raccontando il secolo breve a cavallo tra due guerre mondiali.
Appendice del giorno dopo
“Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.”
Tra le centinaia di citazioni attribuite erroneamente ad Einstein c’è questa che mi ritorna spesso in mente in questi giorni in cui stiamo perpetrando la follia di voler conquistare la pace con la solita corsa a chi si arma di più e a chi ce l’ha più grosso.
Pensate che proprio oggi la Camera ha approvato un ordine del giorno che impegna il governo ad aumentare le spese militari fino al 2% del PIL (da 25 a 38 miliardi all’anno, euro più, euro meno).
Un circolo vizioso, anzi, di più una spirale perversa che ci porta a spendere sempre di più in armi e in dolore.
E voi ed io finiamo per contribuire con le nostre tasse a perpetrare questa insana e sanguinaria follia.