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La mia unica consolazione
è ricordare
Mi disse
E ricordarti
Ma non so più
come sia potuto succedere
non averti più

Rivedo una sala buia
e un film bellissimo
inondato di luce e di mare

Davanti allo schermo
solo due persone
L’altra eri tu

Ora sta calando la notte
e non ci cerchiamo più
in mezzo al traffico
Le mani tra le cosce
La pioggia che batte
sui finestrini
e i tergicristalli
che ci separano
dal mondo

Io ti ascolto
come
ti ho sempre
ascoltato

Ricordo che
pensammo
di cercare
un posto
appartato

Ma prima
ti riempio
di perle
la bocca

Poi vedo altro
Scene di noi
tra gli altri
e fuori dal mondo

Ma non so più
come sia potuto accadere

Una magra consolazione
per lo scricchiolio delle ossa
e la la fiacchezza dei muscoli

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