
– Per tenere allenata la mente alla complessità.
– Per imparare a superare gli ostacoli che si frappongono tra noi e le soluzioni.
– Perché two is better than one.
– Per tramandarne il rito della divisione di padre in figlio, con tutto il suo carico di frustrazioni e sofferenze che servono a temprarti e ad insegnarti la vita com’è.
– Per imparare a tenere a mente le cifre prestate.
– Per farti vedere che tante volte anche le vecchie generazioni sono in difficoltà: davanti a quei numeri, i tuoi genitori, i nonni e gli zii ostentano nonchalance, ma poi si sbandano e si sbracano pure loro alla prova dei fatti.
– Per tenere impegnati i bambini con la testa china sul foglio e la penna che va avanti a fatica.
– Per un malcelato e diffuso sadismo magistrale.
– Più o meno per gli stessi motivi per cui si studia ancora il greco e il latino (a proposito, ma perché si studiano ancora il greco e il latino?).
– Per quando si scarica la batteria del telefonino.
– Per capire come funziona il meccanismo. Non importa se poi nella vita farai i tuoi calcoli a mano, a mente o con l’aiuto di una vecchia calcolatrice o di un dispositivo elettronico di prossima generazione.
– Perché, come lo studio del greco e del latino, ci insegnano la disciplina, l’importanza della concentrazione e la logica e ci dicono da dove veniamo e da dove vengono le soluzioni che possiamo trovare facilmente in rete o con un app del pc o del telefonino.
– Perché se non sai da dove vieni, non capisci dova vai.
– Per vedere l’effetto che fa e dimostrare che in fondo c’è sempre una soluzione.
– Per quelli che debbono creare le calcolatrici e le app da mettere sui telefonini. Non credo che si possano realizzare algoritmi per risolvere calcoli a due cifre se prima non si conosce il procedimento per farli a mente e a mano; a meno che non si immagini che sia più agevole e più utile inventare un sistema di AI capace di capire da solo come risolvere le divisioni a due, tre o quattromila cifre.
Ma come non sapete cosa sia un sistema di AI? Ma che simpatiche caprette che siete!
Stiamo parlando di artificial intelligence, intelligenza artificiale, quella che dovrebbe venirci in supporto quando non sapremo più a cosa servano le divisioni a due cifre, le sottrazioni e le tabelline (a proposito, ma perché si studiano ancora le tabelline?).
In appendice…
La reazione di mia figlia a questo post (e un po’ me la sono meritata). ☺️

…perché le stupende intelligenze artificiali non esisterebbero senza la magnifica e vitale intelligenze umana che va stimolata e alimentata! Da insegnante elementare ero felice quando gli alunni eseguivono con successo le divisioni!
Ecco!
Fondare il futuro sul passato (per non perdersi nel presente).