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Le Costrizioni del Potere
Se questo stato non vi piace, potete pure ignorarlo e leggerne un altro. Se non vi piace lo Stato in cui vivete, hai voglia di fingere di ignorarlo, sarà lui a bussare alla vostra porta chiedendo tasse, imposte e tributi e mandandovi in casa la polizia, la finanza e i carabinieri.
Ogni tanto mi ricordo di essere nato anarchico e di volere morire così.
Un tema delicato.
La morte di un anarchico.

Insomma, per me Alfredo Cospito dovrebbero lasciarlo morire come gli pare e smetterla di continuare a prendersela col suo corpo, imponendo decisioni che continuano a mortificare fino all’estremo la sua libertà di scelta.
Un po’ di cicuta non si nega a nessuno.
E tanto meno a un anarchico che vorrebbe almeno morire come ha tentato di vivere.
Sia chiaro, io sono contro ogni forma di violenza e le bombe mi sono sempre sgradite. Chiunque le metta. Non plaudo certo alle azioni violente e informali che sono alla base della sua incarcerazione.
Ma è ovvio che al 41bis Alfredo Cospito non ci sarebbe proprio dovuto andare.
Tanto più se lo hanno chiuso li dentro per rompere i suoi legami con gli altri anarchici insurrezionalisti e bombaroli che sfasciano le auto per amplificare il rumore e far imprimere nelle coscienze il loro urlo scomposto.
Quei legami tra Cospito e gli insurrezionalisti di fuori sono ideologici, etici… Qui non si tratta del mafioso che passa il pizzino, e tanto meno del capo che impartisce ordini ai suoi subordinati. Cospito non può essere il capo di nulla e di nessuno. Se fosse un capo non sarebbe un anarchico. E gli anarchici che protestano da fuori, se fossero a lui subordinati, non sarebbero anarchici.
Qui si tratta proprio di ignorare i fondamentali.
Quei legami si rinsaldano con l’allontanamento coatto e con le costrizioni perpetrate sul suo corpo.
Lo Stato impone all’Altro il suo potere come se anche l’altro rappresentasse un potere alternativo da mettere in ginocchio. I funzionari della legge e dello Stato sono incapaci di capire che Cospito non rappresenta un potere, ma l’assenza del potere, l’annichilimento dell’imposizione dell’uomo sull’uomo. Anche se ha scelto la strada (secondo me) sbagliata di annullare il potere con la forza impositiva e deflagrante delle bombe.
