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Anche l’altro,
quando ti ha di fronte,
è di fronte a un altro.

05 domenica Feb 2023
Posted inter ludi, riflessioni
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Anche l’altro,
quando ti ha di fronte,
è di fronte a un altro.
30 lunedì Gen 2023
Posted inter ludi, riflessioni, texticulos
ininterludio senescente e rimembrante
Dice: “Si stava meglio quando si stava peggio”.
Non è vero, gli dico, eravamo noi che stavamo meglio; senza la sciatica, la sordità incipiente, le cosce mosce mosce, il disallineamento con la realtà e col tempo, il calo dei desideri e la paura dell’imminenza della fine.
Anche la nostalgia di certi luoghi che hanno segnato la nostra vita, in fondo non è altro che una forma di rimpianto per l’epoca che corrisponde a quel luogo; non si ha nostalgia degli spazi, si ha nostalgia dei tempi andati e della nostra gioventù arenata in quei tempi che non torneranno più.
Questo lo diceva Schopenhauer, oppure Proust, o Borges che citava entrambi o solo uno dei due.
Non mi ricordo più.
E anche se inventassero la macchina del tempo saremmo sempre noi con il carico dei nostri anni a tornare nei luoghi della nostra memoria, e non sarebbe la stessa cosa correre su quella spiaggia o passeggiare tra quei sentieri con le ginocchia che scricchiolano e la preoccupazione che il vento tra i radi capelli possa essere di danno ai nostri polmoni.
In fondo, la conosciamo tutti la delusione di tornare in un luogo da cui mancavano da tempo e vedere che quello stesso luogo non è più lo stesso.
16 lunedì Gen 2023
Posted immagini, inter ludi, vita civile
inLa situazione è tragica, ma non seria.*
Dante a destra,
Boccaccio a sinistra
e Petrarca a centrocampo.
(L’acqua è poca e la papera stenta a galleggiare, ma qui per non piangere si prova a sghignazzare, mentre intorno e dentro di noi tutto scompare.)
* Da Dante a Flaiano passando per Sangiuliano.
11 mercoledì Gen 2023
Posted immagini, inter ludi, riflessioni, versiculos
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interludio puntuto in tre puntate
…
Una delle cose più importanti nella scrittura è capire dove e quando mettere il punto
Similmente nella vita quotidiana
Nella realtà delle cose
Tra una cosa e l’altra
E nel giusto punto
…
…
Appunto
…
Oggi, nella messaggistica scritta, sempre in bilico tra la scrittura e il parlato, terminiamo raramente le nostre frasi con il punto. E quando lo facciamo, veniamo letti come trancianti o, peggio, come artificiali.
Se metti un punto vuol dire che non vuoi più parlare con me. O che non sei spontaneo. Vuoi tenere tutto sotto controllo. Perfino la sintassi e il tono emotivo della conversazione.
Con uno così meglio metterci un punto
Appunto
…
…
Per due punti passa una sola retta
Ma ciascuno dei due punti per i quali passa una sola retta
è attraversato da un’infinità di rette
A loro volta formate da innumerevoli punti
…
…
Per due punti passa una e una sola retta
Ma ciascuno di essi è attraversato da infiniti fasci di rette disposte radialmente
Due mondi paralleli fatti di rette che si fanno cerchi
Due buchi neri in cui mi perdo
passo e chiudo
…
Ap.
06 martedì Dic 2022
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in30 mercoledì Nov 2022
Posted inter ludi, texticulos
in(Improvvisazione con 30 stereotipi piuttosto molesti)
Secondo un sondaggio condotto dal linguista Giuseppe Antonelli e pubblicato sul Corriere della Sera, queste sono le 30 espressioni più fastidiose dell’italiano dei nostri tempi, raccolte in ordine alfabetico.
1) A 360°
2) Anche no
3) Aprire un /sedersi intorno a un tavolo
4) Ci sta
5) Combinato disposto
6) Come se non ci fosse un domani
7) Detto ciò / ciò detto / detto questo
8) E poi mi taccio
9) Eccellenza
10) Gettonare / -ato
11) H24
12) Il tema è…
13) Importante
14) Ma di cosa stiamo parlando?
15) Mettere / messa a terra
16) Mettere in campo
17) Mozzafiato
18) Narrazione
19) Nel senso…
20) Performare / -ante
21) Plastico / -amente
22) Praticamente
23) Quello/a/e/i che è / sono …
24) Resilienza
25) Senza se e senza ma
26) Solare
27) Sostenibile
28) Tanta roba
29) Trovare la quadra
30) Tutta la vita.
Da questa lista è possibile scegliere le 5 espressioni più antipatiche e spedirle all’indirizzo e-mail lettereasette@rcs.it.
Io, dopo aver votato la mia cinquina idiosincratica,* mi sono preso la libertà, e di certo anche il gusto, di scrivere una storiella che comprendesse tutte e trenta le parole moleste.
È nato così il racconto più fastidioso del mondo, che potete leggere qui di seguito.
Si svegliò, un giorno, senza sé e senza ma’, e si mise a cercarsi. La madre, intanto, cercava lui H24 (12), una ricerca a 360° (1), mettendo in campo (16) tutte le sue forze con strenua resilienza (24), come se non ci fosse un domani (6). Un amore mozzafiato (17), un combinato disposto (5) di affetto e responsabilità, nel senso di (19) prendersi cura dell’altro, tutta la vita (30), senza se e senza ma (25)
Lui, intanto, non era più la persona solare (26) di un tempo, il più gettonato (10) della compagnia, un’eccellenza (9) in ogni campo, sempre performante (20) e capace di sedersi intorno a un tavolo (3) e trovare la quadra (29), senza se e senza ma (25 bis). In poche parole, lui non era più quello che era (23).
Ma l’importante (13) della narrazione (18) era il fatto che oramai, per quanto mettesse a terra (15) tutti i problemi, non riusciva più ad arrivare ad una soluzione.
Praticamente (22), non trovava più sé stesso né la madre, e la madre non trovava lui.
Il tema, lo avrete capito, è (12) la ricerca e l’incapacità di trovarsi; ma anche no (2). Perché, in fondo, anche perdersi è un modo di trovarsi e ritrovarsi. E questo pure ci sta (4).
Detto ciò (7), e poi mi taccio (8), lui cominciò a sentire la sua vita e la realtà non più sostenibili (27), mentre avvertiva plasticamente (21) la sua assenza e quella della madre. Tanta roba (28), insomma. E non posso di certo dirvela tutta qua. Senza se e senza ma (25ter).
Ma di cosa stiamo parlando? (14)
Voi sapete quanta gente si perde ogni giorno in Italia e nel mondo?
Anche ora.
Mentre state leggendo.
* Queste sono le 5 espressioni che io aborrisco per quanto le sento abusate, mal utilizzate o modaiole (in ordine di antipatia).
16) Mettere in campo (ma trovo ancora più fastidioso l’uso politico di “scendere in campo”)
24) Resilienza
26) Solare
2) Anche no
11) H24
19 sabato Nov 2022
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interludio muto gracchiante, ululante e squittente (per non dire che bramisce e potpotta)
01 martedì Nov 2022
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in28 venerdì Ott 2022
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inConsiderazioni sull’estautunno del 2022
………
Questo autunno tiepido tendente a caldo sembra una prolungata Estate di San Martino, un canto del cigno, un preludio della fine, l’inizio di qualcos’altro, forse.
Insomma,
si sta bene.
Si sta troppo bene.
Sembra di essere alle Canarie.
Ma pare che no, non vada bene per niente.
21 mercoledì Set 2022
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Dio benedica i disertori di tutte le guerre!
(Incluso i migranti, sia quelli che fuggono da guerre vere che quelli che fuggono da battaglie perse contro la fame, lo sfruttamento e le conseguenze delle colonizzazioni.)
Dio li benedica.
(E benedica gli insubordinati e i dissenzienti. Quelli che non si lasciano convincere dai dettami dei potenti. Quelli che non si fanno incantare dai suonatori della banda e dai colori svolazzanti delle bandiere. Quelli che non si lasciano bloccare dalla paura di essere fuori dal branco o dalle minacce dei capi, dei capò e dei caporali. Quelli che continuano a pensare al di fuori dall’ordine costituito ed hanno gambe buone per uscire fuori dal mucchio. Quelli che ora piangono la terra perduta. Ma non rimpiangono il gregge, il pastore, i suoi cani ed il branco.)