• AitanLink
  • Su di me
  • E-mail
  • News
  • Immagini
  • Versículos
  • Textículos

((( aitanblog )))

~ Leggendo ci si allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

((( aitanblog )))

Archivi della categoria: invettive

Vie di fuga

15 domenica Gen 2023

Posted by aitanblog in immagini, invettive, versiculos

≈ Lascia un commento

Tag

debita distanza

Sistemi di protezione a distanza
(quasi una poesia)

13 01 2020


Ci sono sguardi
che ti trasformano
nel verme che striscia
dentro di loro

Ci sono bocche
che vomitano
su di te i cumuli
di liquami che passano
dal loro esofago alla gola

Ci sono persone
da cui tenersi
abbastanza distanti
da non poter
essere visti
né poter ascoltare
le loro lorde parole

(A volte la lontananza
è l’unica difesa)

Ci sono persone
che sarebbe
stato meglio
non conoscere
vedere
o ascoltare

Ci sono persone
che sarebbe stato
meglio quel giorno
andare al mare
da soli e senza nessuno
da cui essere badati
o badare

Realpolitik

01 venerdì Lug 2022

Posted by aitanblog in immagini, invettive, riflessioni, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

Ceuta, curdi, Melilla, migranti, Texas

Stermini collaterali

La strage di Melilla (37 morti ammazzati nella calca a seguito di un brutale intervento della polizia marocchina mentre cercavano di entrare nell’enclave spagnolo) è figlia di un patto scellerato tra il Marocco e la Spagna.

“Io riconosco la tua sovranità sul Sahara Occidentale e tu, Marocco caro, fai pulizia etnica alle frontiere e non ci fai entrare altri neri a Melilla, che è territorio spagnolo…. Eccheccacchio, ‘o vonne capì che chesta è Europa e nun è Africa!?”


Ho sovrapposto alcune immagini di questa tragedia (mi scuso con gli autori delle foto originali per la manipolazione).

Un po’ come la Svezia e la Finlandia che si impegnano a mandare in Turchia un bel gruppetto di attivisti curdi, affinché Erdogan tolga il veto alla loro entrata nell’alleanza atlantica.

“‘A Turchi’, tu lasciaci entrare nella NATO senza fare questioni; po’, che vuo’?, ‘e curde?, ‘e terroriste? …Pigliatelle e fanne chello che vuo’, indifferentemente.“

Si fa mercato dei corpi altrui, delle altrui vite. Scambi internazionali che impongono le loro scelte a popoli terzi. Uomini ridotti a pedine di uno scacchiere perverso.



Altri si lasciano morire nelle acque del Mediterraneo o asfissiati nei tir.
Un modo per regolare i flussi migratori sulla pelle di chi cerca fortuna o vuole allontanarsi dalla fame, dalla guerra e dall’oppressione.

Gli effetti collaterali della ragion di Stato. Piccoli sacrifici umani sull’altare dell’interesse e del profitto.

…

Afammocca la Realpolitik!
Ridatemi le ideologie e un’utopia per cui valga la pena combattere.

La poesia contemporanea

28 martedì Giu 2022

Posted by aitanblog in invettive, riflessioni, versiculos

≈ 2 commenti

Tag

a capo, rime, versi

Esercizio di versificazione

Quanti saccenti che non sanno niente Quanti visionari Quanti veggenti Che riempiono di fiamme e di fumo le loro parole E offuscano il senso e la direzione del loro percorso Per sembrare più interessanti Innanzitutto a se medesimi Dando l’impressione che hanno da dire Molto di più di quanto hanno da dire

Guardateli Stanno dicendo ora stesso Molto di più di quello che stanno dicendo Ma il mondo distratto Non riesce a sentire Tutto quello che hanno da dire Signora mia

Ascoltateli La gran parte di loro Non ha nulla da dire Ma lo dice Andando insistentemente da capo Prima che si arrivi alla fine del rigo

Pare che questo sia Il primo motore della poesia Signora mia Immutato dal tempo che fu (Ancor prima che sia nato Gesù) Con tutto lo spreco di carta Che ne deriva e comporta

Ma questo Alla poesia Cosa diavolo importa? Il buon poeta e il poeta buono Sono poco versati nelle circostanze effimere dell’attualità e Nelle problematiche della vita sociopolitica della gente comune

È d’uopo altresì rifuggire la rima Che conferisce al testo Un sapore di buone cose di pessimo gusto

E poi Per l’amor del cielo Nessuna citazione Poco linguaggio figurato E spruzzi di parole desuete scelte a cazzo di cane con acribia e convinzione

“Meglio un albero senza fusto Meglio un ramoscello o un arbusto Che un caffè dall’aroma robusto Infarcito di un linguaggio frusto trito e ritrito Fatto di formulette che puoi ripetere a menadito Per sfornare il tuo piatto adusto”  E fare in modo che Come da rito Nessuno legga Con dovuta attenzione Né possa esservi qualcuno che regga Tutta intera La lettura della composizione

E poi è d’obbligo suonare esoterici e oscuri Ma questo credo di averglielo già detto Signora mia

Oppure giocare a fare i banali Per nascondere quanto banali si sia per davvero Dietro un muro di simpatiche anafore Infarcite di battute ad effetto E colpi di teatro Fatti per essere detti in pubblico Tra il rumore dei bicchieri e qualche rutto che dia ritmo alla serata

O anche (E con questo passo e chiudo) puntare a più amplie platee Discettando di natura a chi vive in città E darsi pose da provinciale universale Essendo trito ed essendo banale Come il pane senza sale Che ti danno in ospedale Per accompagnare la pastina e il merluzzo (E se ti va bene Arriva anche una mela Avvolta in una bustina di plastica Trasparente ma opaca )

Per il resto Le consiglio di seguire il mio laboratorio di poesia Costa pochissimo e le assicura un posto in prima fila Nel nulla della poesia contemporanea Nel quale m’onoro di naufragare Come chi ha di fronte un bicchiere E si sente nel mare

Il che (non) è norMale Signora mia

Dilaniato

19 martedì Apr 2022

Posted by aitanblog in idiomatica, invettive, riflessioni, versiculos, vita civile

≈ 1 Commento

Tag

certezza, dubbi, niente

dubbi, incertezze e sicumera


Ad ogni buon conto
E in ogni situazione,
È meglio essere
Dilaniato dai dubbi
Che impietrito
Dalle certezze.

Da Dubito, forte sum (dove “forte” vuol dire forse, probabilmente)


Eppure io un po’ le invidio le persone che hanno pochi o nessun tentennamento. Quelli che sono certi di aver capito e restano sempre convinti di avere qualche verità da rivelarti. Quelli che ti interrompono prima che finisci di parlare e ti spiegano perché hai torto. Quelli che sanno distinguere da che parte stare e si sentono capaci anche di illustrarti da che parte stai tu; sebbene sia una vita che vai cercando un fottuto posto in cui fermarti a respirare, ma non ti trovi a tuo agio da nessuna parte e riscontri ovunque motivi di dubbio, rotture di coglioni e cause di allontanamento o di dissenso.
Un po’ le invidio queste persone. Invidio la loro convinzione di avere ragione, invidio la loro certezza di fare sempre la cosa giusta e resto sorpreso ogni volta che vedo che hanno la voglia, la volontà e l’intenzione di indicarti la strada da percorrere e le azioni da intraprendere o da non intraprendere per il tuo bene o per il bene di tutta l’umanità (che, immagino loro sentano davvero a portata delle loro mani e della loro capacità di rimodellamento).

Tuttavia, ogni tanto metto in pausa la mia sospensione del giudizio, e mi chiedo come mai proprio loro che sanno tutto non si rendano conto che io preferisco essere dilaniato dai dubbi, piuttosto che impietrito dalle certezze.
E poi, se hanno capito tutti questi fatti, perché non riescono a capire che mi sono rotto le scatole di stare a sentire come sputano sentenze e vomitano convincimenti e soluzioni che non basterebbe una vita a veder realizzate, seppure fossero giuste e ben concepite dal loro cervello a senso unico, dotato di paraocchi, parastinchi e pare-‘o-frate-d’o-cazzo.

Non aggiungo altro, se non il mio dubbio frequente che avrei fatto meglio a non dire niente (pecché ‘a meglia parola e’ chella ca nun se dice e nun se sente, e tu, avuote e gire, si sempe e sulo ‘na samente ca pensa doje e dice ciente pe’ tramento ca mozzeca pane e turmiento pure si nun trova pace e nun tene diente. Siscano e sosciano parole comme soscia o viento, ca pare ca parle, ma nun dice niente).

Fischiano e soffiano parole come soffia il vento, che sembra che parli, ma non dice niente.

MR LXXV

13 mercoledì Apr 2022

Posted by aitanblog in invettive, romantico, texticulos

≈ 2 commenti

Tag

antiromantico, se


Muito Romântico
settantacinquesimo frammento

Se, e sottolineo Se
Piccolo esercizio di deromanticizzazione

Se vuoi un uomo che ti faccia sentire bella, non hai bisogno di me, ma di un chirurgo plastico.
Se vuoi qualcuno che ti faccia battere il cuore, ti serve un defibrillatore.
Se vuoi sentire le farfalle nello stomaco, devi avere il coraggio (e lo stomaco) per ingerirle vive.
Se vuoi vederti bella attraverso i miei occhi, forse faresti meglio ad andare alla ricerca di uno specchio deformante o di un programma di fotoritocco. Uno di quelli che fanno miracoli, a quanto dicono.



Se per te la prima cosa è la fedeltà, è di un cane che hai bisogno.
Se cerchi qualcuno che ti capisca, comincia a parlarmi in italiano; io il tuo dialetto non l’ho mai imparato.
Se volevi un uomo che ti facesse volare, dovevi sceglierti un aviatore.
Se cerchi un amore senza limiti e confini, o sei un’anarchica o vuoi impiantare una multinazionale nella mia terra. E io questo non te lo permetto e non lo voglio fare (mi riferisco all’impianto della multinazionale, naturalmente; perché, in quanto all’anarchia, beh, già sai…).
Se vuoi una persona che sappia prendersi cura di te, posso passarti il numero di un buon medico.
Se vuoi un uomo che ti ami per quello che sei, o ti conosci poco o pensi a lui come ad un pazzo scatenato capace di restarti accanto nonostante te le tue beghe, le tue seghe e le tue rotture.
Se vuoi qualcuno che ti ami per sempre, dovrai necessariamente morire prima di lui.
Se pensi a un uomo vero che si dedichi a te 24 ore su 24, o stai pensando a uno sfaccendato o speri di accalappiare il figlio di qualcuno con un ingente patrimonio.
Se vuoi chi a letto ti soddisfi fino in fondo e non ti lasci a labbra asciutte prima del momento del massimo fulgore, puoi compare un dildo, un sex Toy o un vibratore.
Se vuoi una persona che ti faccia sentire bene, cercati un otorinolaringoiatra.

Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore; se mi odi, sarò sempre sul tuo stomaco o nella tua testa, come un tarlo che non puoi schiacciare.

Il resto sono tutte stronzate che scrivo per far finta che riesco a pensare ad altro in questi tempi bui come sempre e come è sempre stato. Amarti, in fondo, è una distrazione. Ed amarmi… è lo stesso, del resto.
L’unione di due patologie.

🎼

Pathos è mio
Pathos è tuo
in ricordo del nostro amor.

Emersione

28 lunedì Mar 2022

Posted by aitanblog in invettive, versiculos

≈ Lascia un commento

Tag

a galla, merda, paura

Lezione di nuoto numero zero

Per natura
i corpi umani galleggiano
(dal momento che
la densità del nostro corpo
è di poco inferiore a quella dell’acqua).
Per natura
dovresti restare a galla anche tu
(come un tappo di sughero,
una tavola di legno o una palla).
Perfino i cadaveri
galleggiano,
per natura
(a meno che non siano
pieni zeppi di acqua
o di altre sostanze pesanti
ingerite prima dell’annegamento).

Insomma,
per natura
dovresti tenerti
a galla,
a pelo d’acqua,
ma ti lasci affondare
dal peso della paura
e ti fai travolgere
dalle onde e dallo svilimento
(il quale è,
evidentemente,
più pesante dell’acqua
e del peso
del tuo stesso corpo,
morto o vivo che sia).

Tutto ciò dimostra che,
quando viene a galla la paura,
i corpi affondano
e l’ossigeno viene a mancare;
ma, se stai tranquillo,
ti comporti
come un pezzo di merda qualunque
che affiora dalle acque
e si sposta solidalmente
con lo spostamento della corrente.



Altra cosa è
se impari a nuotare
contro vento o a suo favore.
Ma questi sono altri versi
pronti a essere riversati
su di un altro versante.

Per il momento,
tra queste acque,
solo la tua paura
viene a galla
e ti fa piombare
a picco
come una palla
di ferro
legata al piede
di uno di quei
personaggi
dei cartoni
in cui
si fanno
vedere
ai bambini
i morti
ammazzati
e i suicidi.

Gonfiori

17 lunedì Gen 2022

Posted by aitanblog in immagini, invettive, versiculos

≈ Lascia un commento

Tag

boria, palla, palle, palloni

Il mondo è una palla schiacciata ai poli

🏀🥎🏈⚽🏐🏉⚾🎱

Palloni gonfiati dai soffi e dagli sbuffi incessanti del proprio ego.
Palloni sul punto di scoppiare e a volte già scoppiati che continuano a rotolare per le strade e imperversare nelle radio, nelle tivvú e tra i social.

– Ehiiii, c’è vita lassù?
E non è richioso per una palla
Restare sospesa su un piedistallo
che basta un piede in fallo
per precipitare giù
e schiattarsi al suolo
come una pummarola
o un puparuolo?

Palloni pieni d’aria e palloni sfiatati che ci fanno la palla dappertutto.
Palloni pallosi quanto altri mai.

– Ma quando scoppia la bolla?
Quando scoppia la palla?
Quando sfiata il mio fiato per l’ultima fiata?

Deh!



[Segue un lungo sospiro, una pausa silenziosa e un inchino accompagnato da un movimento teatrale del braccio destro sollevato oltre la testa e lasciato cadere lentamente per la durata di un applauso immaginario che scroscia fragorosa nella testa dello scrivente autore di queste scarne e tronfffffie parole (ma libere come ragazze sole).]

Frattamaggiore tra 1984 e 2030

27 mercoledì Ott 2021

Posted by aitanblog in immagini, invettive, riflessioni, vita civile

≈ 3 commenti

Tag

1984, green, manipolazione

operazione greenwashing

WAR IS PEACE
FREEDOM IS SLAVERY
IGNORANCE IS STRENGTH

LA GUERRA È PACE
LA LIBERTÀ È SCHIAVITÙ
L’IGNORANZA È FORZA

GLI ECOMOSTRI SONO PARCHI GREEN

“Tutti i documenti sono stati distrutti o falsificati, tutti i libri riscritti, tutti i quadri dipinti da capo, tutte le statue, le strade e gli edifici cambiati di nome, tutte le date alterate, e questo processo è ancora in corso, giorno dopo giorno, minuto dopo minuto.”

I pugni nell’occhio e l’aumento spropositato di unità abitative nel centro storico (con incremento di consumi, moltiplicazione di automobili e crescita di produzione di immondizia) sono residenze ecologiche a impatto zero o quasi zero.

“Quasi inconsciamente, scrisse con le dita sul tavolo coperto di polvere:
2 + 2 = 5.”

Una di queste supercostruzioni green la potete già ammirare in tutta la sua marmorea bellezza a Via Pezzullo, si chiama Palazzo Giugliano 17; un’altra sta per sorgere a Via Roma e si chiamerà, con gran fantasia degli imprenditori, Palazzo Roma.

Evviva evviva evviva, battiam battiam le mani, arriva il cemento verde urbano. Frattamaggiore sarà più trafficata e più green che pria!


Semplifico, forse sono stato un po’ oscuro.
Qui a Frattamaggiore è in atto un programma di ribaltamento della realtà che tende ad ammantare tutto di verde.
D’altro canto, temo che il fenomeno di queste quinte teatrali usate per nascondere il cemento che c’è dietro non si fermi alla mia ridente cittadina di 5 chilometri quadrati e 50mila automobili. I biglietti verdi fanno gola a tanti imprenditori, più o meno spregiudicati, ad ogni latitudine e ad ogni longitudine del vecchio continente. Dappertutto proveranno a venderci per ecologici abbattimenti e ricostruzioni che altereranno ulteriormente la densità edilizia delle nostre città (ovvero il rapporto tra aree libere e volumi edificati). L’eterna storia del pieno che fagocita il vuoto.

Peraltro, immagino che tutti questi costruttori rinverditi si avvarranno anche dei fondi europei dedicati alla benedetta transizione green e, nel caso, sono ben certo che continueranno a investire questi fondi per cementificare le città, per imbruttirle e per ingolfarle di auto e di spazzatura. Ma sarà spazzatura verde, e verdi saranno anche i gas di scarico, le cucchiaiate di calce e di bile e le colate di vomito e di cemento.

We are going to be green green green.
Evergreen as we have never been…!

Per capire meglio di cosa sto parlando, potete leggere questi panegirici in forma di articoli giornalistici redatti con toni così entusiastici da sembrare commissionati direttamente dalla schiera dei ricostruttori green di Frattamaggiore. Troverete elogi gonfi e stracolmi di discorsi sulla sostenibilità, sul risparmio energetico, sugli interessi della cittadinanza, sul verde que te quiero verde e sul bene pubblico e l’interesse collettivo (i post osannanti che girano da qualche settimana sul Faccialibro, invece, ve li risparmio; mi basta solo osservare che sono firmati da politici frattesi della vecchia guardia, riconvertiti anche loro al verbo green dopo anni e anni di cementificazione selvaggia perpetrata quando loro erano amministratori della cosa pubblica).

15 ottobre 2021
https://www.vesuviolive.it/ultime-notizie/409005-frattamaggiore-edificio-impatto-zero

16 ottobre 2021
www.ergotv.it/politica/palazzo-roma-frattamaggiore-edificio-privato-ecosostenibile

18 ottobre 2021
https://www.ildenaro.it/sostenibilita-a-frattamaggiore-il-primo-edificio-privato-a-impatto-zero-della-campania

27 ottobre 2021
https://www.vitawebtv.it/frattamaggiore-ad-una-settimana-dalla-pubblicazione-della-notizia-sulla-realizzazione-del-primo-edificio-ad-impatto-zero-torniamo-sul-tema-con-un-intervento-dellarchitetto-andrea-auletta-ch

Curiosamente da questi articoli scopriamo che “il primo edificio a impatto zero di Frattamaggiore” sono due.
Ormai è tutta una gara a chi ce l’ha più verde il pacco di cemento.

E tutto questo accade in una delle zone più cementificate dell’Italia e del mondo. Vergognoso primato.


Note:

* Le scritte in corsivo della prima parte del testo sono tratte da 1984 di George Orwell.

** La seconda immagine è stata presa in prestito dalla pagina pubblica del partito di opposizione cittadina LiberiAmo Fratta.
https://www.facebook.com/liberiamofratta/

*** I grafici sono presi dalla rete. Queste le fonti: il primo viene da truenunbers.it; il secondo viene dall’European Environment Agency ed il terzo dall’ISPRA, se non vado errato.

**** greenwashing
s. m. inv. Strategia di comunicazione o di marketing perseguita da aziende, istituzioni, enti che presentano come ecosostenibili le proprie attività, cercando di occultarne l’impatto ambientale negativo. (https://www.treccani.it/vocabolario/ nella sezione neologismi)


Berlusconi for President

26 martedì Ott 2021

Posted by aitanblog in immagini, invettive, riflessioni, vita civile

≈ 2 commenti

Tag

italia, paradossi

una silveide senza fine

Berlusconi for President è lo specchio di questa nazione spaccona, menzognera, sessista, arrogante, priva di scrupoli, disposta ad ogni compromesso per raggiungere i propri interessi, affamata di successo, forte con i deboli e debole con i forti, sempre pronta ad approfittare dell’occasione giusta per metterlo nel sedere a chi presta le spalle o si trova in situazione di bisogno.*

Dal 2005 è raddoppiato, forse pure triplicato, il numero delle famiglie precipitate nella povertà assoluta. E noi ancora qui a preoccuparci della sorte del miliardario.
Comincia a essere difficile capire cos’altro debba succedere per liberarci dalle aspirazioni politiche di questo vecchio riccastro e dai suoi continui maneggi.

“Guardi: io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni.”
Lo diceva quel conservatore prima fascista e poi post-fascista di Indro Montanelli in un’intervista a Repubblica del 2001.
Ma io, venti anni dopo, non lo so se davvero funzioni questo vaccino.

Insomma, comunque la pensiate, io credo che sia veramente una cosa tristissima stare qui a discettare di nanerottoli megalomani, mentre là fuori c’è gente che non ce la fa a tirare avanti, le fabbriche chiudono e le banche chiuderanno.

Ma ci sono caduto di nuovo e sono tornato a parlarne pure io.



* E poi, al margine, vi prego di non dimenticare che siamo anche un Paese di pataccari, di barzellettieri col sorriso ammaliante sempre stampato in faccia, di mafiosi, di sbruffoni, di maneggioni senza scrupoli, di venditori di fumo, di arroganti, di sfruttatori, di tossicomani in giacca e cravatta, di prevaricatori, di bulli e bulletti, di persone morse da irrefrenabile ambizione, di intrallazzatori, di gradassi, di corruttori e corrotti, di voltagabbana in vendita al miglior offerente, di fanfaroni, di ciarlatani, di bugiardi, maschilisti, simpaticoni, spacconi e smargiassi.
In fondo, quella parte di Paese che è così, se lo merita un Presidente così.
E se la maggioranza del Paese è veramente così o più o meno così, merita di vincere su tutto il Paese, perché in democrazia quella governa e vince, la maggioranza. A prescindere dal buon senso, dalla ragionevolezza o dalla ragione.

Ma che ve lo dico a fare?


Quanti folgorati sulla via di Damasco!

16 domenica Ago 2020

Posted by aitanblog in invettive, versiculos, vita civile

≈ 2 commenti

Tag

politica, politicanti

Quanti folgorati sulla via di Damasco
Quanti cavalieri senza scudo e senza casco
Quanti camaleonti all’assalto del carro
Quanti sciacalli che non vi dico e non vi narro
Quanti progetti privati e quanti interessi
Quante promesse a ‘mmare
e quanti compromessi
Quante minacce amare
e quanti decessi
Quanti sudditi
e quanti appalti concessi
Quanti aneddoti
quanti eserciti
e quante puttane ambosessi
Quante belle doti
in cerca di voti
di soldi e di permessi
Quanti volti nuovi
che sono sempre gli stessi
Quanti cementificatori verdi
vengono fuori ogni giorno
dalle fogne e dai recessi
Quante pacche sulle spalle
quanti convivi
e congressi
Quante rotture di palle
morti redivivi
e consessi

Quante belle esperienze
quante speranze
e quanti doni

Quante diffidenze
quante delusioni
e quanti abbandoni

nell’imminenza
delle elezioni

← Vecchi Post
link al sito personale di Gaetano "Aitan" Vergara

L’aitanblog delle origini

Link all'aitanblog di splinder duplicato su iobloggo con relativo blogroll delle origini, in memoria dei tempi andati.

Accessi su WP

  • 138.836 visite

Commenti recenti

aitanblog su La fantascienza nichilista di…
cristina bove su La fantascienza nichilista di…
La fantascienza nich… su Anche i bot sbagliano
Di lavoro si continu… su La sicurezza
Di lavoro si continu… su Morire sul lavoro prima ancora…
Di lavoro si continu… su L’ultimo giorno di …

feed

feed ad aitanblog

Blogroll

  • Altri Appunti
  • Ancorapoesia
  • Certe piccole manie
  • Citarsi addosso
  • Colfavoredellenebbie
  • El miedo escénico
  • Falconier
  • Germogliare
  • Giacy.nta
  • Haramlik
  • Io Guido
  • Jazzfromitaly
  • Les Miroirs
  • Letteratura di Eva
  • Lunediscrittori
  • Mangino Brioches
  • mariobiancoart
  • Mrs. Quentin
  • Musa quotidiana
  • No Time to Lose
  • Panta Rei
  • Perzico
  • Pro memoria
  • Stileminimo
  • Tartina
  • Turquoise
  • Zarinia
  • Zaritmac

Categorie

link al sito web di Gaetano Aitan Vergara

Sfogliami

marzo: 2023
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  
« Feb    

Indice per mesi e anni

  • marzo 2023 (8)
  • febbraio 2023 (12)
  • gennaio 2023 (12)
  • dicembre 2022 (14)
  • novembre 2022 (18)
  • ottobre 2022 (12)
  • settembre 2022 (14)
  • agosto 2022 (16)
  • luglio 2022 (17)
  • giugno 2022 (17)
  • Maggio 2022 (13)
  • aprile 2022 (18)
  • marzo 2022 (18)
  • febbraio 2022 (15)
  • gennaio 2022 (19)
  • dicembre 2021 (18)
  • novembre 2021 (16)
  • ottobre 2021 (20)
  • settembre 2021 (18)
  • agosto 2021 (18)
  • luglio 2021 (13)
  • giugno 2021 (14)
  • Maggio 2021 (17)
  • aprile 2021 (11)
  • marzo 2021 (14)
  • febbraio 2021 (14)
  • gennaio 2021 (15)
  • dicembre 2020 (15)
  • novembre 2020 (10)
  • ottobre 2020 (13)
  • settembre 2020 (4)
  • agosto 2020 (4)
  • luglio 2020 (12)
  • giugno 2020 (10)
  • Maggio 2020 (9)
  • aprile 2020 (6)
  • marzo 2020 (13)
  • febbraio 2020 (4)
  • gennaio 2020 (7)
  • dicembre 2019 (8)
  • novembre 2019 (8)
  • ottobre 2019 (7)
  • settembre 2019 (10)
  • agosto 2019 (9)
  • luglio 2019 (11)
  • giugno 2019 (8)
  • Maggio 2019 (10)
  • aprile 2019 (3)
  • marzo 2019 (7)
  • febbraio 2019 (7)
  • gennaio 2019 (6)
  • dicembre 2018 (7)
  • novembre 2018 (6)
  • ottobre 2018 (4)
  • settembre 2018 (9)
  • agosto 2018 (7)
  • luglio 2018 (8)
  • giugno 2018 (6)
  • Maggio 2018 (8)
  • aprile 2018 (6)
  • marzo 2018 (8)
  • febbraio 2018 (6)
  • gennaio 2018 (8)
  • dicembre 2017 (6)
  • novembre 2017 (3)
  • ottobre 2017 (7)
  • settembre 2017 (3)
  • agosto 2017 (6)
  • luglio 2017 (5)
  • giugno 2017 (3)
  • Maggio 2017 (4)
  • aprile 2017 (8)
  • marzo 2017 (5)
  • febbraio 2017 (5)
  • gennaio 2017 (3)
  • dicembre 2016 (7)
  • novembre 2016 (5)
  • ottobre 2016 (2)
  • settembre 2016 (6)
  • agosto 2016 (9)
  • luglio 2016 (8)
  • giugno 2016 (5)
  • Maggio 2016 (6)
  • aprile 2016 (5)
  • marzo 2016 (5)
  • febbraio 2016 (4)
  • gennaio 2016 (6)
  • dicembre 2015 (8)
  • novembre 2015 (6)
  • ottobre 2015 (8)
  • settembre 2015 (6)
  • agosto 2015 (6)
  • luglio 2015 (6)
  • giugno 2015 (3)
  • Maggio 2015 (4)
  • aprile 2015 (4)
  • marzo 2015 (1)
  • febbraio 2015 (3)
  • gennaio 2015 (2)
  • dicembre 2014 (2)
  • novembre 2014 (1)
  • ottobre 2014 (3)
  • settembre 2014 (2)
  • agosto 2014 (4)
  • luglio 2014 (5)
  • giugno 2014 (4)
  • Maggio 2014 (2)
  • aprile 2014 (4)
  • marzo 2014 (4)
  • febbraio 2014 (2)
  • gennaio 2014 (4)
  • dicembre 2013 (6)
  • novembre 2013 (2)
  • ottobre 2013 (6)
  • settembre 2013 (2)
  • agosto 2013 (4)
  • luglio 2013 (1)
  • giugno 2013 (3)
  • Maggio 2013 (3)
  • aprile 2013 (3)
  • marzo 2013 (3)
  • febbraio 2013 (3)
  • gennaio 2013 (1)
  • dicembre 2012 (6)
  • novembre 2012 (2)
  • ottobre 2012 (3)
  • settembre 2012 (4)
  • agosto 2012 (3)
  • luglio 2012 (2)
  • giugno 2012 (4)
  • Maggio 2012 (4)
  • aprile 2012 (5)
  • marzo 2012 (5)
  • febbraio 2012 (6)
  • gennaio 2012 (6)
  • dicembre 2011 (6)
  • novembre 2011 (5)
  • ottobre 2011 (4)
  • settembre 2011 (6)
  • agosto 2011 (5)
  • luglio 2011 (4)
  • giugno 2011 (3)
  • Maggio 2011 (4)
  • aprile 2011 (5)
  • marzo 2011 (6)
  • febbraio 2011 (5)
  • gennaio 2011 (4)
  • dicembre 2010 (5)
  • novembre 2010 (5)
  • ottobre 2010 (3)
  • settembre 2010 (5)
  • agosto 2010 (4)
  • luglio 2010 (5)
  • giugno 2010 (7)
  • Maggio 2010 (4)
  • aprile 2010 (4)
  • marzo 2010 (8)
  • febbraio 2010 (4)
  • gennaio 2010 (5)
  • dicembre 2009 (8)
  • novembre 2009 (4)
  • ottobre 2009 (5)
  • settembre 2009 (7)
  • agosto 2009 (3)
  • luglio 2009 (6)
  • giugno 2009 (6)
  • Maggio 2009 (5)
  • aprile 2009 (5)
  • marzo 2009 (7)
  • febbraio 2009 (6)
  • gennaio 2009 (8)
  • dicembre 2008 (7)
  • novembre 2008 (7)
  • ottobre 2008 (8)
  • settembre 2008 (7)
  • agosto 2008 (6)
  • luglio 2008 (5)
  • giugno 2008 (7)
  • Maggio 2008 (9)
  • aprile 2008 (7)
  • marzo 2008 (9)
  • febbraio 2008 (7)
  • gennaio 2008 (6)
  • dicembre 2007 (7)
  • novembre 2007 (8)
  • ottobre 2007 (9)
  • settembre 2007 (7)
  • agosto 2007 (4)
  • luglio 2007 (8)
  • giugno 2007 (6)
  • Maggio 2007 (6)
  • aprile 2007 (7)
  • marzo 2007 (4)
  • febbraio 2007 (7)
  • gennaio 2007 (8)
  • dicembre 2006 (7)
  • novembre 2006 (8)
  • ottobre 2006 (5)
  • settembre 2006 (8)
  • agosto 2006 (4)
  • luglio 2006 (8)
  • giugno 2006 (6)
  • Maggio 2006 (7)
  • aprile 2006 (5)
  • marzo 2006 (6)
  • febbraio 2006 (4)
  • gennaio 2006 (5)
  • dicembre 2005 (5)
  • novembre 2005 (5)
  • ottobre 2005 (5)
  • settembre 2005 (4)
  • agosto 2005 (6)
  • luglio 2005 (4)
  • giugno 2005 (6)
  • Maggio 2005 (7)
  • aprile 2005 (8)
  • marzo 2005 (7)
  • febbraio 2005 (6)
  • gennaio 2005 (8)
  • dicembre 2004 (7)
  • novembre 2004 (7)
  • ottobre 2004 (8)
  • settembre 2004 (6)
  • agosto 2004 (6)
  • luglio 2004 (8)
  • giugno 2004 (7)
  • Maggio 2004 (8)
  • aprile 2004 (7)
  • marzo 2004 (10)
  • febbraio 2004 (10)
  • gennaio 2004 (5)
  • dicembre 2003 (5)
  • novembre 2003 (10)
  • ottobre 2003 (9)
  • settembre 2003 (2)
licenza creative commons

About me

  • AitanLink
  • E-mail
  • News
  • Su di me
  • Immagini
  • Textículos
  • Versículos

Tag Cloud

anarchia Anno Nuovo arte attentati auguri autunno blog cambiamento compleanno coronavirus crisi da lontano decrescita digitale donne dubbi egitto entronauta facebook formazione foto Frattamaggiore futuro galeano governo goya guerra idiomatica immagini immigrazione indifferenza interludi inter ludi invettive italia lavoro mare memoria migranti morte musica musiche napoli Natale natura pandemia parole poesia politica primavera razzismo recensioni rete ricordi rime romantico scrittura scuola social social network sogno solitudine sonno stefania storia tempo texticulos traduzione vacanze vecchiaia versi versiculos video vino vita civile

BlogItalia

BlogItalia - La directory italiana dei blog

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • ((( aitanblog )))
    • Segui assieme ad altri 248 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • ((( aitanblog )))
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...