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((( aitanblog )))

~ Leggendo ci si allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

((( aitanblog )))

Archivi della categoria: otherstuff

Una Stele di Rosetta elettronica

26 mercoledì Apr 2023

Posted by aitanblog in idiomatica, otherstuff, riflessioni

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fogli elettronici, multitraduttore, spreadsheets

Prova a consultare questo mio traduttore multilinguistico basato su Google Fogli. È gratis.

Ma, se ti piace, puoi offrirmi un caffè, uno di questi giorni.

Chi mi conosce sa che tra i miei molteplici e dispersivi interessi, l’informatica occupa da sempre un posto di grande rilievo.

Adoro, in particolare, i fogli elettronici, perché tra quelle celle, quando metti i dati giusti e applichi bene le formule, hai la certezza che i conti tornano; e se non tornano, sai bene che è tuo l’errore e che, se ti aggiusti tu, le cose finiscono sempre per aggiustarsi e trovare un loro equilibrio. Nella vita, invece, hai voglia di aggiustarti…, i torti, gli errori, le ingiustizie, le ipotesi infondate, gli squilibri, le violenze, le catastrofi impreviste, le probabilità ribaltate, i conflitti e i soprusi restano lì, completamente fuori controllo. È pressoché impossibile capire come funzionano le cose e cosa aspettarsi da un momento all’altro, nella vita.

Tutto questo per dire che ho messo insieme la passione per i programmi di calcolo e la mia curiosità linguistica per creare un file che contiene una serie di fogli elettronici che funzionano da multitraduttore e danno la possibilità di trasporre una parola o un breve testo da una a più lingue visibili in uno sguardo di insieme: una tavola sinottica, insomma, una specie di Stele di Rosetta elettronica.
Niente di trascendentale. Magari già altri avranno fatto fatti simili meglio di me.

Ma, provo a spiegarti in modo più pratico di cosa si tratta.
Semplicemente, tu scrivi una parola o una frase in italiano o in un’altra lingua e vedi riempiersi la riga con traduzioni immediate in altre 4, 5, 6, 7, 8 o più lingue.
Questo può servire a fare comparazioni lessicali o strutturali, a soddisfare curiosità, a valutare analogie, a ripetere vocabolari personalizzati, a ipotizzare scambi linguistici e calchi, a perfezionare traduzioni comparando la diversa resa di uno stesso termine in varie lingue…; ma, di certo, può servire anche a fare altro che al momento non mi viene in mente e di certo potrai elaborare tu, se ti verrà voglia di sperimentare (perché poi ti stia dando il “tu” in questo testo, non mi è dato sapere; ma mi scuso se la cosa ti stesse in qualche modo offendendo).

Un po’ di micro-storia, ora.
In principio, ho cominciato a lavorare a questo dizionario elettronico per un’esigenza didattica. A breve, i miei alunni dovranno svolgere in un’attività multilingue in cui faranno da guida al Maschio Angioino per turisti di lingua inglese, spagnola e tedesca ed io ho pensato di offrire loro uno strumento per ripetere il lessico di queste tre lingue relativo al mondo dell’arte e dell’architettura. Poi, il gioco mi ha preso la mano e mi è venuta voglia di allargarlo a tutte le lingue tradotte da GoogleTranslate (perché probabilmente tu avrai capito già da un bel po’ che è da lì che il foglio elettronico attinge per il suo patrimonio multilinguistico).

In ogni modo, se vuoi provare a giocare con le lingue dell’universo, puoi seguire questo link e poi, magari, puoi anche scaricarti una copia; ma tieni conto che gira solo su Google Fogli. Se lo usi da smartphone o da tablet ci vuole l’app di Google; se l’usi da PC, è sufficiente avere un account gmail. Considera anche che si tratta di una versione beta. Pertanto, se qualcosa non funziona, abbi la bontà di avvertirmi.

Link al multitraduttore di Aitan

Attenzione, è un file condiviso, quello che scrivi sarà visibile a chiunque consulti il file nel tuo stesso momento.

Ti anticipo che, oltre agli eventuali problemi tecnici, i limiti di questo multitraduttore sono gli stessi del traduttore di Google su cui si basa; tra i quali, sicuramente, il principale è l’univocità dei risultati rispetto alla polisemia del linguaggio. Ma, a scopo didattico, anche questi limiti possono trasformarsi in una ricchezza, se l’insegnante riesce ad usarli per far riflettere gli alunni su fenomeni linguistici come l’omografia, l’omofonia, i linguaggi figurati, i falsi amici, l’origine delle parole e dei modi dire, la sinonimia e l’ambiguità della comunicazione.

Al momento, nella cartella ci sono 6 fogli.

– Il primo traduce dall’italiano alle principali lingue della penisola iberica: spagnolo/castigliano, catalano, galiziano, basco e portoghese; ma ci ho aggiunto anche il latino e il francese, per permettere riflessioni etimologiche e analisi contrastive.

– Il secondo foglio traduce dall’italiano alle principali lingue romanze.

– Il terzo, dall’italiano alle principali lingue germaniche.

– Il quarto foglio è un vero multitraduttore che permette di partire da qualunque lingua e di osservare la traduzione in varie altre lingue.

– Il quinto è un altro traduttore dall’italiano a quattro lingue a scelta dell’utente tra le centinaia disponibili in GoogleTranslate.

– Il sesto (ed ultimo, per il momento) permette di scrivere in una qualunque delle centinaia di lingue di GT e di sceglierne 4 per la traduzione.



C’è da trascorrerci qualche ora, se la cosa ti appassiona.
Purtroppo, però, devi starci attent@. È ancora un meccanismo delicato. Google Fogli, a quanto ne so, non permette di proteggere le formule quando si crea una copia; così, se non segui le indicazioni contenute nei singoli fogli/traduttori, rischi di cancellare qualche formula e compromettere il funzionamento del piccolo sistema.

Ti aggiungo anche un foglio in cui ho raccolto notizie dalla rete che mi sono servite per scegliere le lingue da inserire nella mia Stele elettronica. Se noti incongruenze anche qui, ti prego di farmelo sapere.

Elenco parziale delle lingue del mondo

File scaricabile, ma non modificabile


Arrivederci fuori da queste celle e grazie per l’attenzione.

L’intelligenza artificiosa di aitan

03 lunedì Apr 2023

Posted by aitanblog in otherstuff, riflessioni, vita civile

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Tag

ai, chatgpt, intelligenza artificiale, interazioni, is

Giochi di interazione matematica per chi ha nostalgia di ChatGPT, ma non vuole usare la VPN o altri modi per aggirare gli ostacoli normativi.

“Via, via, siamo seri, si tratta solo di un gioco.”
Giles Ravager


Visto che gli attenti garanti della nostra privacy hanno inibito l’uso di ChatGPT, mi sono attrezzato e ho realizzato un’intelligenza artificiale fatta in casa per i miei alunni di spagnolo.
Potete provarla qui.
È libera, gratuita e priva di censure. Ma anche un po’ noiosa in verità.

http://aitan.altervista.org/adiv.htm



E se avete difficoltà con la lingua di Cervantes, Borges e Maradona, potete provare anche la versione italiana che ho or ora tradotto per la Patria e per il Popolo.

http://aitan.altervista.org/adiv-it


Scherzi a parte, fin dai primi anni ’80 del secolo scorso ho provato, in folle solitudine, a creare i miei primi piccoli programmi che – in linguaggio Basic – interagivano con l’utente.
Uno creava poesie d’amore a partire da semplici richieste del committente (tipo: nome dell’amata, campo semantico di metafore con cui infarcire i versi, paragoni e allegorie da usare, ambientazione, tono…).
Un altro era sostanzialmente un gioco di investigazione in cui bisognava giungere al nome e al cognome di una misteriosa persona. Dopo una serie di interazioni che andavano da Come ti chiami?, Da dove vieni?, Quanti anni hai? a Che fai nella vita? e Che ti piace e che ti dispiace fare?, la macchina cominciava a dare indizi sulla persona da scoprire. Accennava vagamente alla sua provenienza, alla sua età e ai suoi gusti. Diceva di che sesso era, dove si trovava, che gli/le piaceva fare e che stava facendo in questo momento. Alla fine, si arrivava alla conclusione (ma molto probabilmente lo avrete già intuito) che la persona da scoprire era proprio quella che stava seduta dietro lo schermo. Così vinceva solo chi scriveva come soluzione il proprio nome e cognome.

Erano gli ultimi anni del liceo, e io giocavo con la programmazione basic invece di studiare per la maturità. Sarà per questo che non sono più maturato.
Poi, più in là nel tempo e più avanti negli anni, ho continuato a cercare un’interazione con le persone che stavano dall’altro lato degli schermi tramite l’html; fino ad oggi, quando, dopo tutta questa comunicazione con i chatbot di Open.AI e simili, mi è tornata la voglia di rispolverare il mio JavaScript.
Come dire, l’invenzione degli ornitotteri di Leonardo da Vinci rispetto ai velivoli aerospaziali di ultima generazione. Un gesto passatista e rivoluzionario. Una regressione in uno spazio e in un tempo dove i conti tornano e ogni cosa sta in equilibrio instabile in un posto che è suo.

Sogno d’Aprile

01 venerdì Apr 2022

Posted by aitanblog in immagini, otherstuff

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guerra, no war, primo aprile

01.04.2022

Rielaborazione grafica di un’immagine di pubblico dominio.

Le voci di sottofondo sono di Bob Marley e Caetano Veloso.

Il resto (se qualcosa resta) è mio.

Lunga vita alla mia bitácora

24 venerdì Set 2021

Posted by aitanblog in immagini, otherstuff, riflessioni

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anniversario, blog

18 autunni fa, in un giorno come questo, nacque ((( aitanblog )))

Oggi il mio blog di periferia sito in in via https://aitanblog.wordpress.com/ diventa maggiorenne.
E già…, sono trascorsi 18 anni dal primo esitante post che, con una certa prematura consapevolezza, si autodefiniva “un utile strumento per scrivere di cose inutili“.

E già, 18 anni e siamo ancora qua…
18 anni.
18 anni in cui intaso il mio pubblico diario con testi, disegni, qualche foto e, di tanto in tanto, pure con qualche ignobile composizione sonora che mi suono e canto da solo. (Il mio è sempre stato un blog autarchico, eclettico, marginale e poco allineato. Ci manca solo che mi metta pure a ballare.)

Nel corso di queste 72 stagioni (quasi 6600 giorni di onorata carriera) c’è stato un cambio casa (nel 2011, quando traslocai baracca e burattini da Splinder a WordPress) e un periodo di semi-isolamento dovuto al trasferimento di molti vecchi amici su Facebook, su Instagram o su altre reti e trappole sociali.

Negli ultimi tempi, comunque, i numeri sono tornati a crescere.
Quest’anno ((( aitanblog ))) conta già 18mila accessi realizzati da più di 11mila visitatori ripartiti tra la ristrettissima cerchia di lettori piuttosto fedeli, qualche avventore occasionale che si trova tra le  pagine del blog e non sa nemmeno come ci sia arrivato e qualcun altro (la maggioranza, in verità) che ci arriva di rimbalzo da Facebook.
Ma lui, il mio giovanotto, continuerebbe impassibile a dire la sua anche con molti meno visitatori che sono là a dare linfa e senso alla sua esistenza.

18 anni.
18 anni trascorsi in 216 mesi…

Di pochi giorni più piccolo, il blog didattico Castellano / Italiano è da qualche anno molto più isolato e solo di ((( aitanblog ))). Nuovi strumenti di didattica digitale gli hanno fatto perdere il suo appeal iniziale che gli fece conquistare una grande attenzione in saggi, tesi da laurea e conferenze stilate in pedagogichese dentro e fuori dall’Italia.

https://vergarablog.wordpress.com/about/hablan-de-nosotros/

Magari uno di questi giorni gli do un po’ di ossigeno e vedo di dare nuova vita pure a lui.

Come succede di questi tempi, il successo di uno spazio web è una questione di stile e di contenuti, ma la spinta di un po’ di marketing pure ci vuole. Se no, non arrivi nemmeno fuori la porta di casa.
E chi non si adegua, scompare.

Il che, a pensarci bene, ha anche il suo fascino. (La possibilità di dissolversi e svanire, intendo.)

eterni in rete

12 venerdì Feb 2021

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palindromi

Il 12-02-2021 è una data palindroma. Era una data palindroma anche il 20-02-2002, quando scrissi questo miniracconto bidirezionale qua, e il 2 febbraio di due anni fa, quando lo riproposi aggiungendo qualche spiegazione autocelebrativa…


Qui si vive anche di questi numeri e di questi minuscoli successi.

Ma il mio bifronte preferito è questo qua, inglese (joyciano), situato all’alba dei tempi:
– Madam, I’m Adam!
– Eve.

(Verrebbe da rispondere in spagnolo: Nada, yo soy Adán
oppure controbattere con un amletico: ¿Se es o no se es? / ¿Somos o no somos?)

Al secondo posto, a pari merito, lo spagnolo “la ruta natural” e gli italiani

I tanga bagnati.
È ressa per tre passere.

Al terzo e ultimo posto di questa mia classifica personale degli altrui palindromi, una frase bifronte che sembra scritta apposta per consolare me:

Poter essere pelato totale per essere al top!

Va be’, mi fermo qua…
…ingegni…
Ma piccoli piccoli (e qui non c’è palindromo, solo un po’ di consapevolezza.)

Il nocillo di S.

01 venerdì Gen 2021

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nocillo

(Breve storia di una lunga etichetta fatta a pezzi)

Il mio amico S., persona discreta e riservata che aborre la pubblicazione delle nostre vite sui social, mi ha chiesto di fare un disegno di circa un metro x 9 cm. su un rotolo di carta adesiva.


Poi ha fatto a pezzi il mio disegno e l’ha attaccato come retto-etichetta delle sue meravigliose bottiglie di nocino fatto in casa.
Il risultato è questo qua.


L’etichetta principale la concepimmo insieme lo scorso anno (ma quella ormai è stampata, mentre il retro resta composto da tanti frammenti di un pezzo unico).

Quella fotografata da sola è la bottiglia che mi sono tenuto io ripresa di faccia e di…, di dietro.

Se qualcuno volesse ricostruire il puzzle di vetro e carta, dovrebbe ripercorrere il cammino di una ventina di nere bottiglie.

Cosa molto improbabile.
Chi potrebbe mai essere interessato a mettere insieme il lungo scarabocchio?

Insomma, se non ne parlassi un po’ qua, questa sarebbe un’opericola già svanita nei fumi dell’alcol.

Prosit!

Il passato che non si cancella (da archive.org a splinder.it)

15 domenica Set 2019

Posted by aitanblog in da lontano, otherstuff, recensioni, riflessioni

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archivio, memoria, splinder


La memoria perenne del web mi fa ritrovare le pagine perdute di aitanblog.splinder.it/.com e tanto altro che credevo perduto. E io non so se sia un bene.


Nata in California nel 1996, Internet Archive (https://archive.org) è un’immensa biblioteca digitale, che custodisce e mette gratuitamente a disposizione di tutti i naviganti:

– milioni di libri in versione digitale (anche in connessione con biblioteche virtuali di mezzo mondo)
– software (da copie ISO di sistemi operativi in disuso a giochini “vintage” o a libera distribuzione)
– file audio (inclusi brani musicali)
– video (anche interi film)
– immagini (provenienti da centinaia di collezioni)
– pagine di siti web (anche scomparsi dalla rete).

Il suo obiettivo dichiarato è offrire la possibilità di un “accesso universale alla conoscenza”, il sogno, insomma, di una cultura libera e accessibile a tutti.

La parte più cospicua di questa sconfinata raccolta di dati digitali è l’archivio web (web.archive.org) costituito da una collezione di 377 miliardi di “istantanee” (snapshot) del World Wide Web archiviate secondo la data di acquisizione. Non si tratta, dunque, di semplici screenshot, ma di pagine dinamiche funzionanti in ogni loro aspetto; una risorsa importantissima per ritrovare siti scomparsi dalla rete o visualizzare i cambiamenti storici di siti ancora esistenti. In pratica, una macchina del tempo virtuale in cui, caricato l’URL di un sito sulla barra di ricerca del web-archivio, si scorre su un calendario la sua cache memory, visualizzando quello che quel giorno avrebbe visto chi vi avesse avuto accesso.


Ho messa alla prova questo sterminato contenitore di pagine web cercando la prima versione del mio blog personale ospitata sulla piattaforma Splinder.
Splinder fallì nel 2011 facendo sprofondare nell’oblio una parte cospicua della blogosfera italiana che, a quei tempi, era ancora molto attiva e vitale (nel 2011 Facebook non aveva ancora fagocitato il mondo dei blog: allora il social network di Zuckerberg & Co. si limitava a 7-800 milioni di utenti contro gli oltre due miliardi di oggi).
Il mio blog (tuttora attivo e resistente su wordpress) è stato ospitato da Splinder (prima nella versione splinder.it poi nella versione splinder.com) dal 2003 al 2011.
In questi anni le sue pagine sono state state “riprese” da archive.org una sessantina di volte, il che mi ha permesso di rivedere oggi aitanblog come era allora, con la formattazione scelta da me e tutte le immagini e i giochini (per lo più, in javascript) che caricavo; mentre nella migrazione che feci illo tempore su wordpress.com molto era andato perduto o risultava formattato in modo differente dalla versione originale.

Ho scelto, pertanto, di conservare qui il link delle pagine che mi sono parse più indicative (e meno ripetitive), anche al fine di attingervi per mettere ordine alla versione wordpress attuale (compatibilmente col tempo che non ho):

http://web.archive.org/web/20031213223726/http://aitanblog.splinder.it/
http://web.archive.org/web/20040206011639/http://aitanblog.splinder.it/
http://web.archive.org/web/20040414111434/http://aitanblog.splinder.it/
http://web.archive.org/web/20040526062359/http://aitanblog.splinder.it/
http://web.archive.org/web/20040614062307/http://aitanblog.splinder.it/
http://web.archive.org/web/20040814124138/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20040924082746/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20041128180318/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20050201052329/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20050207023756/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20050305092135/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20050408163130/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20050606235408/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20050716022127/http://www.aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20050929190354/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20051124174523/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20051210074450/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20060219040426/http://www.aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20060614182413/http://www.aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20060721093604/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20060831140307/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20060914014444/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20061004114504/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20061208001219/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20070202234728/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20070224232655/http://www.aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20070322012431/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20070404235731/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20070518010646/http://www.aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20070521232856/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20070714073629/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20070829220140/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20071026040635/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20071124021747/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20071212043539/http://www.aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20080119233652/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20080129001059/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20080511214750/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20080521145149/http://www.aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20080915103732/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20081104060540/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20090105152321/http://www.aitanblog.splinder.com
http://web.archive.org/web/20090228042121/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20090728083331/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20110826211701/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20110826211701/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20111006152059/http://aitanblog.splinder.com/
http://web.archive.org/web/20111103044248/http://aitanblog.splinder.com/


Una prova ulteriore che il passato, una volta pubblicato in rete, non si cancella e resta là /qua, a futura memoria, anche quando vorremmo liberarcene e tenerlo lontano dagli occhi indiscreti di questo eterno presente.


 

La spada incandescente

14 sabato Set 2019

Posted by aitanblog in otherstuff, vita civile

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coro, fuochi, tragedia

– Liberiamo la terra dai fuochi in città e in ogni parte del mondo. Prima che sia troppo tardi.
– Ma che dici? Che caspita vuoi liberare? Non vedi che siamo accerchiati dal fuoco di migliaia di roghi?

[Coro]
– È troppo tardi, ormai! Brucia tutta la contea e non c’è più riparo che tenga o muro o steccato che ci protegga o difenda.
– I ponti li abbiamo abbattuti; non possiamo neanche cercare rifugio sull’altra riva del fiume; ammesso che dall’altra sponda abbiano già sedato le orde infiammate e i roghi sparsi di campo in campo, di prato in prato e di terra in terra.
– Sono mesi ormai che non sappiamo più niente di loro.
– Potrebbero anche essere tutti morti, arsi vivi o crepati in un qualche tentativo di fuga, schiantati da una trave, da una pioggia di calcinacci o da un albero divelto…
– Precipitati in un burrone o dilaniati dalla fame e dalle fiamme.
– Tutto d’un tratto, potrebbe ardere al fuoco anche il crine di cavallo che regge la spada che incombe sulla nostra testa. Non lo vedete che il ferro è incandescente…? Può piombarci addosso da un momento all’altro, oppure ora stesso.
– Sento già la puzza di bruciato e il calore che si spande dal selciato.
– Silenzio, silenzio! C’è poco da parlare e molto da fare. Anche se nessuno sa cosa.
– E ormai non ci sono più nemmeno nemici su cui addossare colpe né acqua per spegnere il fuoco e lenire le pene.
– Non facciamo in tempo ad estinguere un rogo da una parte, che qualcuno…
– O qualcosa…
– …Appicca un incendio dall’altra.
– Non c’è più speranza.
– Secondo me sono ancora loro, altro che morti.
– Ma no, non inciampiamo sempre sulle stesse pietre. I responsabili sono altrove.
– O dentro noi stessi.
– Sì, ma che parliamo a fare, ora?
– Prendete vecchi e bambini e scappiamo verso il fiume. Sono giorni che sull’altra sponda non si intravedono fuochi o nuvole di fumo.
– Portate asce, seghe, chiodi e martelli. Proveremo a ricostruire il ponte…
– A ricostruire la contea…
– A rifare il mondo!

– E inciamperemo sulle stesse pietre di prima.

Procida, agosto 2019 – Troppe imbarcazioni davanti all’orizzonte

27 martedì Ago 2019

Posted by aitanblog in invettive, otherstuff, texticulos, vita civile

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corna, munnezza, yacht

Riccastro da quattro soldi, pidocchio risagliuto e infrackettato che ti sei fatto una sciammeria con la tua amante, una prostituta di passaggio sulla tua barca o tua moglie (che fa lo stesso) e poi dalla cambusa hai gettato a mare un profilattico di sfaccimma che è arrivato in quattro e quattr’otto a riva, visto che ancorate le vostre stramaledette barcacce a pochi metri dalla spiaggia e poi riversate in acqua di tutto (la mattina l’acqua a Pozzovecchio è limpida, poi arrivate voi con i vostri gas di scarico e tutta la monnezza che consumate a bordo e il mare si intorbidisce, si insozza e si riempie della vostra lotamma), riccastro da quattro soldi, dicevo, brutto cornuto che può essere pure che quel profilattico l’ha buttato a mare il marinaio (o il cuoco o il tuo migliore amico) che si scopa tua moglie mentre tu continui a fare soldi per mantenerti la barca e l’amante di cui sopra, brutto riccastro, dicevo, spero che la prossima volta, mentre lo butti a mare quel tuo profilattico (tuo o dell’amante di tua moglie, non importa, che questi non sono cazzi miei), e comunque mentre cade in acqua il fottuto profilattico spero che ti cada per terra il posacenere della sigaretta del doposciammeria e si incendi tutta la barca, anche se poi mi dispiace che l’acqua si farà tutta nera e l’aria piena di ceneri e lapilli come fosse Pompei. Mannaggia, mi dispiace veramente che arriva questo fuoco in questa terra, mi dispiace per l’aria e per l’acqua, ma non si può fare una frittata senza rompere qualche uovo, lo diceva pure Jocker facendo una risata in faccia alla buonanima di Batman…

La fresella del Che

04 domenica Ago 2019

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fresella

(Una mia poesiola d’occasione, scritta di getto per il contest poetico “Fresella Fest 2019”.
Modestamente, non solo non vinse tra uno sparuto gruppo di versi sciolti e in rima, ma non meritò nemmeno una menzione o un secondo posto…
Ah, il Che del titolo è nientemeno che Ernesto Guevara da cui rubo la chiusa e il concetto che ispira tutta la composizione, versicolo per versicolo.)


(Versione in dialetto frattese)

‘Amma essere tuoste,
tuoste comm’a
‘na tavole ‘i ponte
ca’ supporta ‘o peso
‘e ciente fravecature
e mille passe.
‘Amma essere tuoste
tuoste comm’o fierre,
‘a ‘uerra e ‘o sgarro.

‘Amma essere tuoste,
ma ‘o mumento bbuone
c’avimme sape’ ammulla’
comme ‘a ‘na fresella
ca sott’all’acqua
se fa bbona
p’ogni diente
e cu nu file d’uoglie
e doje pummarole rosse
te fa arrecreja’ a vocca,
‘o zezzenielle e l’ossere.

Amma essere tuoste,
ma nun ‘amma maje
perdere ‘a priezza,
‘o zucchero, ‘o sale
e ‘i tenerezze
‘e ‘na fresella
ca’ s’ammolla sott’all’acqua
e se squaglie ‘mmocca
pe’ te purta’ int’o mare
‘i l’alleria e de culure!

“Bisogna essere duri
senza perdere la tenerezza.”


(Versione in lingua nazionale)

Dobbiamo essere duri,
duri come
una tavola di ponte
che sopporta il peso
di cento lavoratori
e mille passi.
Dobbiamo essere duri,
duri come il ferro,
la guerra e lo sgarro.

Dobbiamo essere duri,
ma al momento buono
ci dobbiamo sapere
ammorbidire
come una fresella
che sotto l’acqua
si fa buona
per ogni dente
e con un filo d’olio
e due pomodori rossi
ti fa rinverdire la bocca,
l’ugola e le ossa.

Dobbiamo essere duri,
ma non dobbiamo mai
perdere l’allegria,
lo zucchero, il sale
e la tenerezza
di una fresella
che s’ammorbidisce
sotto l’acqua
e si scioglie in bocca
per portarti in un mare
di gioia e di colori!

“Hay que endurecerse
sin perder jamás la ternura”


HASTA SIEMPRE

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