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Il mare è di tutti. La Costa Brava tra pubblicità e pubblica realtà.

A Blanes le docce pubbliche sono frequentissime e del tutto gratuite.
Ce ne è una ogni centinaio di metri su un litorale privo di lidi concessi a privati e tenuto lindo e pinto dall’amministrazione comunale.
È dato in concessione (a seguito di asta pubblica) solo l’affitto di ombrelloni e sdraio, che costano 6 euro ciascuno a giornata (da quello che ricordo è lo stesso prezzo anche nel Maresme, i poco più di 50 chilometri di costa che vanno dal Nord di Barcellona alla Costa Brava).

La Costa Brava ogni estate (salvo nel periodo della pausa pandemica del 2020-21) ospita poco meno di 20mila stranieri e, in tutta la Spagna, prima del covid, le entrate derivanti dal turismo oscillavano tra l’11 e il 12% del PIL nazionale.
Anche a Blanes, tra giugno e settembre, arrivano migliaia di turisti, in maggioranza francesi, ma le spiagge non sembrano mai troppo affollate. Inoltre, i parcheggi pubblici sono gestiti perfettamente, il servizio di bus e i trenini turistici funzionano a meraviglia e gli automobilisti sono molto disciplinati (non ho mai sentito un clacson suonare né visto un veicolo sfrecciare in città o un’auto fuori posto; oltre al fatto che, prima ancora che imbocchi le strisce pedonali, loro si fermano già per lasciarti passare). Sul lungomare, ampli spazi per pedoni e biciclette. Ovunque grande attenzione per chi si muove a piedi (i semafori segnano i secondi per aspettare il verde; le strade scolastiche hanno il limite di 20 all’ora e sono chiuse al traffico veicolare negli orari di entrata ed uscita degli alunni). Il risultato è che, nonostante l’affluenza di stranieri, anche ad agosto non sembra esserci traffico o caos veicolare sia nel centro che nella periferia della città.


Frequenti, invece, gli spettacoli nelle piazze e nei locali (frequentissimi e molto frequentati in ogni quartiere di Blanes).
Ovunque, ville comunali con giochi, attività e attrezzature sportive per bambini e adulti.
Biloteche aperte anche d’estate, schiere di bancarelle notturne, bar, pub e bodegas adatti ad ogni tipo di clientela.

Ah, il mare è pulitissimo e la sabbia mischiata di minuscoli sassolini che rendono più facile pulirsi i piedi quando si lascia la spiaggia.
Dice: perché fai tanti chilometri per farti qualche bagno quando hai tanta costa balneabile in Italia? Dice…





P.s. Quando viaggiamo l’occhio fa la sua parte, e anche gli altri quattro sensi e la nostra sensibilità fanno la loro parte, insieme con la nostra enciclopedia personale, il nostro punto di vista sulla realtà e la cultura in cui siamo imbevuti.
Per questo, al ritorno da un paese lontano o da un viaggetto fuori porta, ognuno di noi porta con sé un’altra impressione dell’esperienza vissuta. Le foto di due persone che hanno visitato gli stessi luoghi nel medesimo tempo non saranno mai le stesse foto. È il vizio imprescindibile della soggettività. Nessuno mangia mai lo stesso piatto, guarda lo stesso panorama o ascolta la stessa musica.
Ecco, mi sono svegliato che volevo dire una cazzata e la volevo condividere con voi. L’ho detta. Ma sono certo che i vostri sensi, la vostra sensibilità e la vostra cultura la sapranno riempire di significato e daranno senso a queste mie povere e scarne parole nate in un bel giorno di mare e di sole.
P.S. In questi primi 15 giorni di agosto, la temperatura non ha mai superato i 30 gradi; un paio di volte ha anche piovigginato e, di notte, sarebbe utile anche avere un pigiama.
