Questo autunno tiepido tendente a caldo sembra una prolungata Estate di San Martino, un canto del cigno, un preludio della fine, l’inizio di qualcos’altro, forse.
Insomma, si sta bene. Si sta troppo bene. Sembra di essere alle Canarie. Ma pare che no, non vada bene per niente.
In napoletano l’Estate si chiama ‘a Staggione. Perché l’estate è la stagione per eccellenza. Alla luce del suo sole, l’autunno, l’inverno e la primavera scompaiono. E insieme a loro tra qualche giorno scompaio anch’io. In attesa del prossimo sole.
La voce della traccia audio è di Nelson. Il frammento è il classico dei Righeira che ci ricorda da 37 anni che L’estate sta finendo. I disegni sono dello stesso periodo del brano (prima metà degli anni ’80) e, come il brano stesso, sono stati revisionati nel nuovo millennio.
Corsi, ricorsi, caddi e mi rialzai pronto a cadere un’altra volta e a sbucciarmi le ginocchia già sbucciate. Convinto che la prossima volta sarei caduto meglio e sarei inciampato in una pietra migliore.
L’uomo è unico animale che inciampa due volte nella stessa pietra, convinto che la prossima volta andrà meglio o che questa volta si trova davanti a una pietra migliore.
L’uomo è l’unico animale che quando scompare il sole è convinto che questa volta è più pronto ed attrezzato per affrontare il prossimo inferno con tutte quelle strade lastricate di buone intenzioni e pietre su cui inciampare e cadere sulle ginocchia già sbucciate.
Corsi. Corsi e ricorsi. E continuo a correre ancora. Ma ormai sono quasi senza fiato.