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Archivi tag: libri

Blanes, Barcelona, Bolaño, guiris y Lijtmaer

04 giovedì Ago 2022

Posted by aitanblog in da lontano, idiomatica, immagini, recensioni, stefania, vita civile

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Barcellona, blanes, libri, mare, napoli


Primi giorni di mare e vergogna in Costa Brava

…

Dal 31 luglio sono a Blanes, con la piccola, in Costa Brava.
Nel pullman dall’aeroporto del Prat all’hotel ci sono persone di ogni provenienza, ma si sente solo parlare napoletano. La solita orda di adolescenti convinti di venire a conquistare un popolo da cui è sempre stato soggiogato.
In tutta l’ora e mezza del tragitto sbraitano, bevono, urlano e cantano, e in ogni frase, muggito o mugugno appare due o tre volte la parola Napoli o suoi derivati. Due o tre volte l’autista li riprende, ma loro continuano imperterriti a bere e a disturbare. Me ne vergogno. E non è solo vergüenza ajena. Mi vergogno proprio di essere italiano e napoletano come loro. Anche Stefania esprime la stessa vergogna e lo stesso disagio.
Quando arrivo a destinazione mi scuso con l’autista in loro vece. Lui si mostra comprensivo e rassegnato. Sono anni che accompagna questi flussi scostumati di ormoni a Tossa e a Lloret de Mar.
Per fortuna, vanno tutti negli stessi posti in cerca di droga, figa, cazzi e discoteche. Basta evitarli. Loro e i posti che frequentano.
Spero che si divertano, comunque, senza fare troppi danni a se stessi e agli altri.
Per fortuna, qui sono tutti abbastanza indulgenti con questa guagliunera. Come l’autista. Ma non so dire se sia più tolleranza o convenienza.

In ogni modo, dopo questo brutto avvio, i primi giorni di vacanza in Costa Brava scorrono sereni, allegri e senza incidenti.
Il mare è bello, le passeggiate mostrano scorci incantevoli, la ricezione alberghiera è impeccabile e gentile.

Blanes

Alla partenza, non ho messo nessun libro in valigia. Ho deciso di comprare qui qualche romanzo da leggere in spiaggia, sul balcone o al rientro a casa.

“Blanes se parece a sus playas, en donde se tuestan cada verano todos los valientes de Europa, los de aquí y los del otro lado de los Pirineos, las gordas y los gordos, los feos, los esqueléticos, las chicas más guapas de Barcelona, los niños de todo pelaje, las viejas y los viejos, los enfermos terminales y los resacosos, todos semidesnudos, todos expuestos al sol del Mediterráneo y a la mirada comprensiva de la torre de San Juan, y el olor que se desprende de las playas (es bueno recordarlo ahora, en el largo invierno) es el olor de las cremas corporales, de los bronceadores, de las pomadas de protección solar, que huelen a eso, evidentemente, pero que también huelen a democracia, a historia, a civilización.”
Roberto Bolaño, “La Selva Marítima” in El
El País, Gennaio 2000.

“Blanes somiglia alle sue spiagge, dove ogni estate si mettono all’arrosto tutti gli arditi d’Europa, quelli di qui e quelli dell’altro lato dei Pirenei, le chiattone e i chiattoni, i brutti, gli scheletrici, le ragazze più belle di Barcellona, i bambini di ogni provenienza e aspetto, le vecchie e i vecchi, i malati terminali e gli sbronzi, tutti seminudi, tutti esposti al sole del Mediterraneo e allo sguardo comprensivo della torre di San Juan, e l’odore che sprigiona dalle spiagge (è bene ricordarlo ora, nel pieno dell’inverno) è l’odore delle creme corporee, degli abbronzanti, delle pomate di protezione solare, che odorano di quello che sono, evidentemente, ma che sanno anche di democrazia, di storia, di civiltà.”

La traduzione è mia. Il testo di Roberto Bolaño.
Stamattina sono stato alla libreria Sant Jordi. La libreria che lo scrittore sudamericano frequentò negli ultimi anni della sua vita.
Dal 1985 al 2003, Bolaño si stabilì qui a Blanes con la moglie e i due figli. Prima che gli arrivasse il successo che meritava aprì anche un negozietto di bigiotteria.

In sottofondo due frammenti di “Blind” dei Talking Heads (1988)

In una guida che gli ha dedicato l’ufficio turistico cittadino leggo che voleva essere ricordato “come uno scrittore surdamericano più o meno decente, che visse a Blanes, e che amò questo paesino” di 30.000 abitanti fondato dai romani duemila anni fa e poi frequentato da persone di ogni tipo e colore.

Blanes, vista dal Jardín Botánico Marimurtra
Apparizioni a Blanes

Nella libreria c’è ancora Pilar Pagespetit i Martori, con cui lui si intratteneva a parlare mentre vagava tra i libri. O almeno, dalla veneranda età che dimostra nel suo fisico minuto e curato, a me piace immaginare che sia lei.
Le chiedo se hanno disponibile qualche testo di Ernesto Cardenal, poi mi metto a curiosare tra i libri ammucchiati in colonne in ogni angolo della stanza. Per un momento credo di aver osato identificarmi con R.B.
Dopo una lunga ricerca scelgo un testo di recente pubblicazione di Lucía Lijtmaer, scrittrice quarantenne nata in Argentina e cresciuta a Barcellona. Avevo sentito parlare del suo acume sia come romanziera che come critica letteraria e specialista di studi culturali.

Nelle prime pagine la voce narrante immagina un suicidio e vagheggia un’inondazione di Barcellona provocata dal cambio climatico e dallo scioglimento dei ghiacciai polari.
È una descrizione potente e delirante.

A un certo punto mi rivedo in queste parole che mi riportano sul bus dell’arrivo a Blanes.

” […] primero morirán los pobres, los taxistas paquistanís del Raval, las chicas filipinas de la panadería de la calle Sant Vicenç, la señora Quimeta y su mercería, los guiris de la Barceloneta, todos, absolutamente todos, los holandeses, los franceses, los ingleses y los italianos -nadie echará de menos a los italianos-.”
Lucía Lijtmaer, “Cauterio“, 2022

Traduco, non senza essere di nuovo assalito dalle fiamme della vergogna.

” […] prima moriranno i poveri, i tassisti pachistani del Raval, le ragazze filippine della panetteria di calle Sant Vicenç, la signora Quimeta la sua merceria, i turisti della spiaggia di Barceloneta, tutti, assolutamente tutti, gli olandesi, i francesi, gli inglesi e gli italiani – nessuno sentirà la mancanza degli italiani.”

Ecco qua.
Ci siamo meritati pure questa.


La lista dei 100

16 giovedì Giu 2022

Posted by aitanblog in idiomatica, recensioni, vita civile

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Tag

bbc, bufale, fake news, libri

All’inseguimento della vecchia bufala.

Gira ormai da una quindicina di anni una lista di 100 libri che sarebbero stati scelti dalla BBC come gli imprescindibili, quelli che non si può fare a meno di leggere. Oggi mi è balzata di nuovo agli occhi.

Su alcune pagine della rete, si aggiunge un commento secondo il quale, in media, ogni individuo adulto avrebbe letto sei di questi cento libri. In altri casi, poi, si chiede anche di mettere uno spunta ai testi letti.
Su qualche testatina online il social-tormentone è introdotto da testi e titoloni enfatici tipo: “La BBC (British Broadcasting Corporation) nota emittente radiotelevisiva britannica, ha stilato una classifica dei 100 libri che andrebbero letti almeno una volta nella vita” oppure “100 libri da leggere prima di morire, la classifica della BBC […] selezionata rigorosamente in ordine di importanza”.

Ma eccovi la famigerata lista a vostro uso e consumo, in modo che la possiate liberamente confrontare con il vostro gusto e la vostra “enciclopedia delle conoscenze personali”.

1 Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen
2 Il Signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien
3 Il Profeta – Kahlil Gibran
4 Harry Potter – JK Rowling
5 Se questo è un uomo – Primo Levi
6 La Bibbia
7 Cime Tempestose – Emily Bronte
8 1984 – George Orwell
9 I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni
10 La Divina Commedia – Dante Alighieri
11 Piccole Donne – Louisa M Alcott
12 Lessico Familiare – Natalia Ginzburg
13 Comma 22 – Joseph Heller
14 L’opera completa di Shakespeare
15 Il Giardino dei Finzi Contini – Giorgio Bassani
16 Lo Hobbit – JRR Tolkien
17 Il Nome della Rosa – Umberto Eco
18 Il Gattopardo – Tommasi di Lampedusa
19 Il Processo – Franz Kafka
20 Le Affinità Elettive – Goethe
21 Via col Vento – Margaret Mitchell
22 Il Grande Gatsby – F. Scott Fitzgerald
23 Bleak House – Charles Dickens
24 Guerra e Pace – Leo Tolstoy
25 Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adams
26 Brideshead Revisited – Evelyn Waugh
27 Delitto e Castigo – Fyodor Dostoyevsky
28 Odissea – Omero
29 Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll
30 L’insostenibile leggerezza dell’essere – Milan Kundera
31 Anna Karenina – Leo Tolstoj
32 David Copperfield – Charles Dickens
33 Le Cronache di Narnia – CS Lewis
34 Emma – Jane Austen
35 Cuore – Edmondo de Amicis
36 La Coscienza di Zeno – Italo Svevo
37 Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini
38 Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
39 Memorie di una Geisha – Arthur Golden
40 Winnie the Pooh – AA Milne
41 La Fattoria degli Animali – George Orwell
42 Il Codice da Vinci – Dan Brown
43 Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez
44 Il Barone Rampante – Italo Calvino
45 Gli Indifferenti – Alberto Moravia
46 Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
47 I Malavoglia – Giovanni Verga
48 Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello
49 Il Signore delle Mosche – William Golding
50 Cristo si è fermato ad Eboli – Carlo Levi
51 Vita di Pi – Yann Martel
52 Il Vecchio e il Mare – Ernest Hemingway
53 Don Chisciotte della Mancia – Cervantes
54 I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe
55 Le Avventure di Pinocchio – Collodi
56 L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon
57 Siddharta – Hermann Hesse
58 Il mondo nuovo – Aldous Huxley
59 Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
60 L’Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez
61 Uomini e topi – John Steinbeck
62 Lolita – Vladimir Nabokov
63 Il Commissario Maigret – George Simenon
64 Amabili resti – Alice Sebold
65 Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas
66 Sulla Strada – Jack Kerouac
67 La luna e i Falò – Cesare Pavese
68 Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding
69 I figli della mezzanotte – Salman Rushdie
70 Moby Dick – Herman Melville
71 Oliver Twist – Charles Dickens
72 Dracula – Bram Stoker
73 Tre Uomini in Barca – Jerome K. Jerome
74 Notes From A Small Island – Bill Bryson
75 Ulisse – James Joyce
76 I Buddenbroock – Thomas Mann
77 Il buio oltre la siepe – Harper Lee
78 Germinale – Emile Zola
79 La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray
80 Possession – AS Byatt
81 A Christmas Carol – Charles Dickens
82 Il Ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde
83 Il Colore Viola – Alice Walker
84 Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro
85 Madame Bovary – Gustave Flaubert
86 A Fine Balance – Rohinton Mistry
87 Charlotte’s Web – EB White
88 Il Rosso e il Nero – Stendhal
89 Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle
90 The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
91 Cuore di tenebra – Joseph Conrad
92 Il Piccolo Principe– Antoine De Saint-Exupery
93 The Wasp Factory – Iain Banks
94 Niente di nuovo sul fronte occidentale – Remarque
95 Un Uomo – Oriana Fallaci
96 Il Giovane Holden – Salinger
97 I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas
98 Amleto– William Shakespeare
99 La fabbrica di cioccolato – Roald Dahl
100 I Miserabili – Victor Hugo

Personalmente ne ho letti una trentina, qualcuno l’ho cominciato e poi lasciato in sospeso e, in casa, ne ho più della metà. Almeno una sessantina.

In ogni caso, ogni volta che mi è capitato tra le mani questo elenco, ho sentito nell’aria un olezzo di bufala. Fin dal principio ho avuto l’impressione che non fosse un’autentica produzione della BBC ed ho immaginato che, al limite, si potesse trattare di una lista nata lì nella British Broadcasting Corporation, ma modificata e rimaneggiata nei vari passaggi di rete da lettore a lettore.
Peraltro, mi pareva molto strano che la più celebre tra le emittenti televisive inglesi, su 100 testi, avesse inserito ben 17 titoli italiani (e neanche di quelli più noti a livello internazionale); e che tra i romanzi di Dickens avesse preferito Casa desolata a Grandi Speranze, Il Circolo di Pickwick e Tempi Difficili; strano, poi, che mancassero Middlemarch di George Eliot e L’Isola del Tesoro e Dottor Jekyll di Stevenson; inoltre, si parlava di Harry Potter come di un solo libro e si citava una volta l’opera omnia di Shakespeare e poi il solo Amleto (come se il tutto non comprendesse la parte)…

E allora, alla luce di questi ed altri dubbi, ho deciso di attuare un controllo facendo la cosa più facile del mondo.
Ho cercato nella web di lingua inglese la presunta lista e, in un attimo, mi sono imbattuto nel sito (autentico) dei 100 libri della BBC.



La lista c’era. Suddivisa in due pagine web di 50 titoli ciascuna.
Ma effettivamente, come sospettavo, si trattava di un elenco notevolmente differente da quello che gira nel web di lingua italiana.

www.bbc.co.uk/arts/bigread/top100.shtml

Con l’ausilio di Google Lens ho trasformato le due immagini in un elenco testuale simile a quello che ho inserito prima in italiano, per agevolare il confronto tra le due liste (che ho realizzato con l’ausilio di un foglio elettronico).

Risultato: le corrispondenze tra le due liste sono meno di 40.
I testi della lista made in BBC sono quasi tutti appartenenti al panorama letterario inglese, rari anche quelli della letteratura angloamericana.
Ma, soprattutto, a ben leggere, quella lista non è stata redatta da esperti, critici o professoroni di Oxford o Cambridge, è solo il risultato di un sondaggio tra gli spettatori della BBC realizzato nel 2003.

In April 2003 the BBC’s Big Read began the search for the nation’s best-loved novel, and we asked you to nominate your favourite books.

Abbastanza ovvio, allora che manchi tutta la letteratura francese, spagnola e italiana e che non ci siano nemmeno opere che, personalmente, considero fondamentali come Le mille e una notte, i Frammenti di Eraclito, l’Antigone di Sofocle, L’Idiota di Dostoevskij, Casa di Bambola di Ibsen, Finzioni di Borges, tutto Proust (che io, tuttavia, non ho letto), le poesie di Leopardi, il Libro delle Inquietudini di Pessoa, i racconti di Chekov, i romanzi di Verne e quelli di Salgari, il Diario di Anna Frank, le opere di Céline e Celan, La Divina Commedia di Dante Alighieri e Cecità di Saramago. D’altro canto ci sono nella lista farlocca italiana capolavori assoluti che mancano nella lista inglese, come l’Odissea, il Don Chisciotte di Cervantes, Il Processo di Kafka, Moby Dick di Melville e Le Affinità Elettive di Goethe. Ma probabilmente la mancanza più vistosa sarebbe la completa assenza di opere di Shakespeare, se non si facesse attenzione al fatto che, nella lista originale inglese, siamo al cospetto di soli romanzi (così come richiesto dal gioco; il che, a questo punto, giustifica anche l’assenza di una Divina Commedia o di un Paradiso Perduto, tanto per fare un paio di esempi di capolavori della letteratura universale non scritti in forma di romanzo).

Insomma, il gioco è simpatico, ma lascia il tempo che trova se non serve almeno a spronarci a lasciare un po’ da parte questi social per dedicarci alla lettura di uno di questi 100 o di quegli altri 100mila capolavori della letteratura universale che ci aspettano nei nostri scaffali, sulle mensole delle biblioteche e delle librerie o nella memoria digitale del nostro e-reader.

Pare che ogni giorno nel mondo vengano pubblicate tremila novità librarie. E noi non ne leggiamo nemmeno tre in trecento giorni. Pare.

D’altronde, come diceva il Massimo comico napoletano nato dopo Totò:
“Io non leggo mai, non leggo libri, cose… pecché che comincio a leggere mo’ che so’ grande? Che i libri so’ milioni, milioni, non li raggiungo mai, capito? pecché io so’ uno a leggere, là so’ milioni a scrivere, cioè un milione di persone e io uno, mentre ne leggo uno…”
(Citato in Massimo Troisi. Il mondo intero proprio – Pensieri e battute a cura di Marco Giusti, Mondadori, 2004).

Giornata Internazionale del Libro e del Diritto d’Autore

23 venerdì Apr 2021

Posted by aitanblog in recensioni, riflessioni, vita civile

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lettura. leggere, libri

Amici cari, spegnete i monitor, spegnete questo telefonino, accendete il cervello e immergetevi anima e corpo in un libro di carta stampata. (Ma può andar bene anche un e-book, se siete uno di quegli esseri perversi a cui piace farlo così.)

Leggendo ci si allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

Oggi, 23 Aprile, è la Giornata internazionale del Libro e del diritto d’autore e, in Catalogna e zone collegate, è tradizione regalare un libro e una rosa. Ma se lo fate domani o un altro giorno sarà bello lo stesso…

In un giorno come questo (più o meno) morirono Cervantes, Shakespeare e Garcilaso de la Vega; in un giorno come questo nacque Vladimir Nabokov…
E così, nel 1996, l’UNESCO scelse la festa di Sant Jordi per rendere un tributo al libro, difendere il diritto d’autore e alimentare il piacere di leggere e, leggendo, librarsi e liberarsi (ma questo l’ho aggiunto io, per fare un po’ di spicciola poesia e giocare con le parole, che è una cosa che tiene in allenamento il cervello e non fa mai male).



Insomma, facciamoci contaminare dal virus della lettura (qui, per i lettori più indefessi, c’è un link di approfondimento che rimanda a un link di approfondimento) e magari approfittiamone per fare pure un salto in libreria, prima che ci fanno rossi, prima che ci fanno neri (a rigore di grammatica, la lettura di tanti manuali qui avrebbe imposto un congiuntivo, ma a volte i suoni della strada e il gusto personale prevalgono sui libri e sui dettami dell’accademia; insomma, bisogna leggere, leggere…, ma poi ognuno fa di testa propria; e lo fa proprio perché ha letto tanto e tanto ha imparato da poter pure disimparare, in qualche modo; ma questa è un’altra giornata che all’Unesco, o chissà dove, debbono ancora fondare: la Giornata Mondiale di Chi fa di Testa Propria e poi si prende pure la sacrosanta responsabilità di sostenere – o confutare – quello che ha detto e ha fatto e, ancora più, quello che non ha fatto, detto e letto).

Amic@ car@, se sei arrivato fino a qua (e magari ti sei peritato pure di seguire i link), mo puoi pure spegnere il tuo device (il dispositivo, ‘o computer, ‘o tablet, l’apparecchietto, ‘o cusariello, ‘o cellulare, il telefonino…).

Il messale è finito.

Non like, ma opere di bene.

Leggere, leggersi e leggere il mondo

07 giovedì Dic 2017

Posted by aitanblog in recensioni, stefania, vita civile

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leggere, lettura, libri

“Fa più danni una casa priva di libri che una casa piena di fucili e pistole.”

Circola per la rete uno studio che sostiene che il male del secolo sia la pigrizia e che la gente non riesca più a leggere più di tre o quattro frasi messe in fila. Non l’ho letto, non so se sia vero, né ho alcuna voglia di leggerlo o continuare a parlarne. E lo so che anche voi già vi siete stancati di leggere e sforzarvi di capire questo testo e qualunque altra cosa vi capiti sott’occhi, ma voglio ugualmente proporvi di affrontare, questo breve post sulla lettura, soprattutto sulla lettura di libri e, perfino, di romanzi lunghi e raccolte lunghissime di racconti, romanzi brevi e versi perversi di diversa stregua e natura. Ma bando alle ciance, provo a elargirvi un consiglio da vegliardo dello scorso millennio che contraddice palesemente la premessa di cui sopra e che, se avete scalfito il muro delle prime tre o quattro frasi scorse o lette, forse siete disposti a seguire o almeno a sentire.

La mia piccola, tre anni fa.

LEGGERE PER CRESCERE MEGLIO. La mia piccola, tre anni fa.

____________________________

Fatevi del bene! Prendete un buon libro dalla vostra libreria (e se non c’è l’avete una libreria o un buon libro, correte a comprarli, prendeteli in prestito o rubateli da qualche parte; entrambi, il libro e la libreria, ma può bastare anche solo il libro), mettetevi comodi (sul letto, su una poltrona, sul water o dove volete) e leggete. Leggere favorisce la concentrazione (e non so se vi siete resi conto di quanto sia sempre più facile disperdere la nostra attenzione di questi tempi) e ci mette in comunicazione (spesso anche in discussione) con noi stessi. Leggere può contribuire al nostro successo professionale e personale (per strano che sembri, un lungo studio dell’Università di Oxford ha dimostrato che una relazione di assiduità con la lettura era l’unico elemento che avevano in comune un migliaio di giovani che avevano avuto un buon inserimento nella società e nel mondo del lavoro). Leggere potenzia le nostre capacità comunicative (ci rende padroni di nuove parole, espressioni e modi di esprimerci) e ci fa diventare più empatici (leggere un romanzo mette in moto la stessa attività cerebrale che si innesca nel nostro cervello quando osserviamo episodi di vita reale; leggendo, moltiplichiamo le nostre vite, le nostre esperienze, la nostra capacità di metterci nei panni degli altri).
Leggete, perché leggendo, leggerete in voi stessi, approfondite la vostra conoscenza e vi capirete di più. Leggere e, leggendo, leggersi, diceva quel tale che forse non esiste perché questa frase l’ho inventata io mo e mo. Oppure l’ho letta da qualche parte che non ricordo più. Perché fa pure questo la lettura: ci aiuta a formare una memoria in cui si mischiano le carte permettendoci di plasmare, da vecchi dati, elementi nuovi che sembrano venuti fuori dal nulla e non sostanziati dalla nostra esperienza.
Leggete, dunque, e approfittate anche del fatto che la lettura vi offre la possibilità di viaggiare senza rischi, mal di mare, diarree, incidenti di percorso e perdita dei bagagli in fastidiosi passaggi tra bus, treni ed aeroporti. E poi, leggete e leggete ancora, perché leggere vi farà sentire meno soli (ed anche meno unici) e vi terrà lontani da varie forme di ignoranza, intolleranza e chiusure mentali. Leggete per inquietarvi e per placare le vostre inquietitidini nelle inquietitudini degli altri. Leggete (e non trascurate le parentesi e i voli pindarici), perché leggere vi aiuterà a sfuggire dalla banalità e dalla ripetizione di formule trite e percorsi già consumati dal tempo. Leggete, perché leggendo sentirete risuonare corde che ignoravate di avere dentro di voi e rivivrete scene e sensazioni che avevate dimenticato o che non avete vissuto in questa vita…

Leggete! Leggere vi allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

___________
Al margine, solo per gli utenti del Faccialibro, un motivato e gustoso testo della mia amica Imma Costanzo sulla pericolosità della lettura e sul perché non leggere libri (lo so, qua ci contraddiciamo continuamente, ma è solo perché conteniamo moltitudini).

Link a un post sulla lettura tratto dalla pagina Facebook di Imma Costanzo

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=879146908920643&id=100004760263033

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