Matteo, vorrei che tu e Lapo e Del Rio
fostevi presi per incantamento
e messi in un vason, ch’al buon vento
lontano andasse dal loco vostro e mio;
sì che fortuna, ruzza o venticello
non ci potesse dare più tormento,
nel sentir dire ad ogni momento
ciance e fole sopra questo o quello.
E monna Agnese e qualche trans poi
di quelle con cui Lapo si fa e tenta
con voi ponesse il buono incantatore:
e quivi rimaner senza rancore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i’ credo che saremmo noi.
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Eppur provo pietà pe’l pover Lapo,
ch’una ne tira e l’altra daccapo
e fa fregnacce sempre e senza posa
in mezz’a questa folla rumorosa.