(Praticamente, un colpo di fortuna)
Fu fortunato, perché all’ultimo momento sperò che si spezzasse la corda, e la corda si spezzò, ma nel cadere si fracassò il cranio e morì di colpo, tramortito, senza sentire il dolore terribile dello strozzamento.
Lo trovammo così, con la testa rotta e gli occhi spalancati sulla vita che non avrebbe voluto più vedere.
Già. Fu fortunato, quel burattino.
Più fortunati ancora fummo noi. Tornati al campo dei miracoli, dopo averlo seppellito – e dopo aver dato la lezione che si meritava a quella ragazza tinta d’azzurro, che Volpe si portò dietro un angolo e lasciò a terra piangente mentre s’aggiustava ancora la zip – trovammo una cosa che non ci saremmo aspettati: le piante avevano dato frutto, e miliardi di monetine ballavano al vento leggero.
I primi agricoltori che ci videro ballare dissero che dovevamo essere persone perbene, io e Volpe; e ci dissero che eravamo tanto aggraziati che ci avrebbero pur dato il voto, ché il Fato non è mai avverso alle persone davvero perbene.
Tuttavia, si finì tutti fagocitati nel ventre della balena. Bianca. E Mastro Marietto non riuscì a trovare le misure per uscire dalla crisi. Fu così che finì di nuovo tutto in tragedia. Greca.
il culo dello sfigato
La fortuna aiuta gli audaci e gli fa un culo così…
come si è venuto a sapere il pensiero del suicida?
ricordo un racconto che girava quando ero ragazza: c’era un tizio che sognava di essere rincorso da una bestia feroce, corse, corse, corse, fin quando la belva lo raggiunse, e lui, per lo spavento, morì nel sonno.
ecco.
:)
Risposta di carattere narratologico:
Il racconto slitta da un narratore onnisciente a una prima persona collettiva che riecheggia il coro della tragedia greca.
Risposta di carattere di tipo narrativo:
Il finale aperto dà adito a diverse interpretazioni che conferiscono al lettore il compito di ricostruire la trama degli eventi (p.e. chi racconta è uno schizofrenico che si è sdoppiato in un suicida oppure un amico del fortunato/sfortunato dotato di capacità parapsicologiche oppure qualcuno che ci parla dall’aldilà dove, come è noto, si sa cosa pensano i viventi nell’aldiqua…).
Risposta di tipo sincero ma non troppo:
Ho scritto “trovammo” di getto senza pensarci, poi lo avevo modificato in “trovarono”, ma rileggendo ho trovato più intrigante “trovammo” è l’ho lasciato là, anche se (o pure perché) m’ero reso conto che traballava la coerenza interna degli eventi.
Risposta di tipo sincero assai:
Boh!?
non solo mi hai convinta! mi sono pure arresa!
la mia era una spiritosaggine qualunquistica. ma, Aitan, che risposte!
mi sono piaciute una più dell’altra.
sei un mostro, ecco.
Stavo pensando a un’altra risposta articolata e pensosa che facesse sfoggio della mia mostr(u)osità, poi ho deciso di dirti solo grazie, grazie assai per l’attenzione.
è un piacere, irrinunciabile!
^.^
la tua most(u)osità è ineguagliabile.
dalla sede celeste in cui mi celo
osservo con diletto
la fioritura sempre originale
del tuo magnifico intelletto
m.
Tu e Cristina siete generose assai
e a ringraziarvi io non basto mai.
Hai portato noi sulla scena. Spettatori muti e inermi.
Ci vuole fortuna anche a morire…;)
Ci vuole fortuna anche ad avere lettori così attenti… ;)
(sviolinata!) …abbiamo fiuto noi, cosa credi, seguiamo il naso… ;)
(sorrido :o)
fortuna o sfortuna?
questione di punti di vista!
Effettivamente, Pkuu (e benvenuta tra i commentatori di questa piattaforma seminuova).
“Omnia fert aetas”
“Il tempo porta via tutte le cose” ~ Virgilio ~
Ma le porta anche, tutte le cose, il tempo.