• AitanLink
  • Su di me
  • E-mail
  • News
  • Immagini
  • Versículos
  • Textículos

((( aitanblog )))

~ Leggendo ci si allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

((( aitanblog )))

Archivi Mensili: marzo 2020

Risoluzione

30 lunedì Mar 2020

Posted by aitanblog in texticulos

≈ Lascia un commento

Tag

pensiero comune

Quel mattino, tutta tutta la città si svegliò con lo stesso identico pensiero che faceva capolino di testa in testa:

– Basta, stamattina esco! Tanto stanno tutti chiusi nelle loro case e non mi può succedere niente. Non incontro nessuno…!

Das Opium des Volkes

28 sabato Mar 2020

Posted by aitanblog in recensioni, riflessioni, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

facebook, Marx, oppio

Bisogna stare attenti. Si deve dubitare di tutto e di tutti. Delle fonti ufficiali come della controinformazione.
Non bisogna farsi ipnotizzare dalle notizie e dalle citazioni.
Soprattutto da quelle che rimbalzano ossessivamente sui social.

Come diceva Karl Marx:

“Facebook ist das Opium des Volkes“

ovvero

“Facebook è l’ oppio dei popoli“.

Il brano proviene dall’introduzione a “Per la critica della filosofia hegeliana del diritto“, scritto nel 1843 e pubblicato postumo, ma l’introduzione che contiene la famosa citazione era già stata riportata separatamente nella raccolta di articoli e saggi marxiani “Deutsch-Französische Jahrbücher“, gli “Annali Franco-Tedeschi” editi nel 1844 in collaborazione con Arnold Ruge.

Ma fermiamoci a leggere la citazione completa, non accontentiamoci degli spezzoni:

“Facebook è la teoria generale di questo mondo, il suo compendio enciclopedico, la sua logica in forma popolare, il suo solenne completamento, il suo universale fondamento di consolazione e di giustificazione. Esso è la realizzazione fantastica dell’essenza umana, poiché l’essenza umana non possiede una realtà vera. Facebook è il sospiro della creatura oppressa, è l’anima di un mondo senza cuore, di un mondo che è lo spirito di una condizione senza spirito. È l’oppio del popolo. Eliminare Facebook in quanto illusoria felicità del popolo vuol dire esigere la felicità reale. L’esigenza di abbandonare le illusioni sulla sua condizione è l’esigenza di abbandonare una condizione che ha bisogno di illusioni. La critica a Facebook, dunque, è, in germe, la critica della valle di lacrime, di cui Facebook è l’aureola.”

Impressionante, no!?

Ogni giorno mi dibattito tra il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà

25 mercoledì Mar 2020

Posted by aitanblog in riflessioni, vita civile

≈ 1 Commento

Tag

debate, futuro

Vedo in giro brutti segni e temo che questo sia solo l’inizio.
Di questo passo saremo sempre più divisi e lacerati, oltre che distanti.
Lavoratori autonomi contro lavoratori statali. Operai contro impiegati. Dottori contro infermieri. Infermieri contro insegnanti. Insegnanti contro dirigenti. Dirigenti contro ministri, personale di segreteria e bidelli. Maschi contro femmine. Meridionali contro Settentrionali. Giovani contro vecchi. Tutta l’Italia contro l’Europa e il resto del mondo.

Nella vita non ho mai evitato lo scontro.
“Without contraries is no progression. Attraction and repulsion, reason and energy, love and hate, are necessary to human existence.”
Dallo scontro può nascere la stella danzante, l’angelus novus… Ma resto atterrito quando vedo questi spauracchi vuoti, questi simulacri dello scontro autentico, queste schermaglie condotte a colpi di vomiti, piccole invidie e urla sconnesse. Come in un vecchio show di Funari come uno show finto-nuovo di DeFilippi/Giletti/Bonolis. Come in uno stadio pronto a far esplodere la rabbia delle masse e deviarla sul piano del campanilismo, dello sciovinismo e della tifoseria.
E poi temo che tanta rabbia trovi le strade sbagliate per manifestare il suo sfogo, la sua scappatoia, la sua via di fuga.
Temo che si scatenerà un tremendo odio sociale, una guerra tra poveri che farà solo il gioco dei nababbi che stanno a guardare e manipolano tutto quello che possono manipolare per trarre vantaggio dai cadaveri schierati sul terreno.

Sta covando molto fuoco sotto le ceneri.
La paura della morte sta rallentando tutto, anche lo spaccio, la prostituzione, l’abusivismo edilizio, la corruzione, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Tantissime attività, legali e illegali, non riusciranno a sopravvivere a una pausa così lunga. Altre risorgeranno dalla polvere con riconversioni, guizzi di ingegno o manovre spietate.
Ci saranno fallimenti, ci saranno licenziamenti, ci saranno più disoccupati sul mercato. Aumenteranno le tasse; aumenteranno i furti, le rapine, i pizzi e gli scippi; crescerà il disagio e dilagherà il malcontento.


Ma voglio provare a essere ottimista.
Quando usciremo da questo brutto sogno, avremo anche una gran voglia di spendere, spandere e tornare ad abbracciarci e lavorare insieme.
In questi giorni, il commercio si sta fermando, ma si stanno anche incrementando i risparmi della classe media impiegatizia.
Chiusi in casa, tutti stiamo spendendo poco o niente. Questa forzata decrescita significa anche meno sprechi, meno soldi spesi in benzina, viaggi, prodotti superflui, ristoranti, pub, pizzerie, spritz, caffè, giocattoli, automobili, ninnoli, belletti, balocchi e profumi…
Sono chiusi anche i centri scommesse (finalmente).
Solo l’e-commerce continua impavido e senza freni.
Questo comporta un consolidamento della capacità di acquisto della classe media.
Se non ci faremo prendere della paura, quando tutto questo sarà finito si tornerà a fare la spesa e un po’ anche a sprecare denaro, e io spero tanto che si privilegeranno i negozi di prossimità evitando la folla e la follia dei centri commerciali.
Spero che riscopriremo la salumeria e il negozietto sotto casa. Magari evitando di portare altro denaro a quei commercianti che in questi giorni hanno approfittato della contingenza per vendere le salsicce a 25 euro al chilo e l’amuchina a peso d’oro. Spero che ci resterà anche qualche soldo da spendere in libri, dischi, concerti e spettacoli di ogni tipo e che usciremo tutti da questo lungo incubo un po’ più adulti e responsabili. Magari anche più uniti, umani e solidali.
Spero, voglio e pretendo che dalle ceneri venga fuori una società rinnovata, fondata sul bene comune e non sugli interessi di pochi. Una società, anche, più pronta ad affrontare le emergenze senza disgregarsi e darsi addosso reciprocamente. Una comunità fondata sull’interesse collettivo e la salvaguardia delle fasce più deboli.

Come realizzare tutto questo deve essere il nocciolo del nostro impegno a venire.

L’insonnia di Dámaso Alonso

24 martedì Mar 2020

Posted by aitanblog in da lontano, recensioni, versiculos, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

cadaveri, coronavirus, Madrid

Madrid è una città di più di un milione di cadaveri (secondo le ultime statistiche).

A volte nella notte io mi rigiro e mi rialzo in questa nicchia in cui sto imputridendo da 45 anni,

e passo lunghe ore sentendo gemere l’uragano, o latrare i cani, o fluire blandamente la luce della luna.

E passo lunghe ore gemendo come l’uragano, latrando come un cane infuriato, fluendo come il latte dalla mammella calda di una grande vacca gialla.

E passo lunghe ore chiedendo a Dio, chiedendogli perché imputridisce lentamente la mia anima,

perché imputridiscono più di un milione di cadaveri in questa città di Madrid,

perché mille milioni di cadaveri imputridiscono nel mondo.

Dimmi, che orto vuoi concimare con la nostra putrescenza?

Temi forse che ti si secchino i grandi roseti del giorno, i tristi gigli letali delle tue notti?


Sono versi di Dámaso Alonso (storico eterodosso, acuto filologo e sensibile poeta madrileno nato nel 1898 e morto nel 1990). Sono tratti da “Hijos de la Ira”, libro pubblicato in prima edizione nel ’44.
La traduzione è mia. L’originale è qua e suona come una tetra profezia:


Insomnio

Madrid es una ciudad de más de un millón de cadáveres (según las últimas estadísticas).

A veces en la noche yo me revuelvo y me incorporo en este nicho en el que hace 45 años que me pudro,

y paso largas horas oyendo gemir al huracán, o ladrar los perros, o fluir blandamente la luz de la luna.

paso largas horas gimiendo como el huracán, ladrando como un perro enfurecido, fluyendo como la leche de la ubre caliente de una gran vaca amarilla.

Y paso largas horas preguntándole a Dios,  preguntándole por qué se pudre lentamente mi alma,

por qué se pudren más de un millón de cadáveres en esta ciudad de Madrid,

por qué mil millones de cadáveres se pudren lentamente en el mundo.

Dime, ¿qué huerto quieres abonar con nuestra podredumbre?

¿Temes que se te sequen los grandes rosales del día, las tristes azucenas letales de tus noches?

Tutto tornerà come prima

22 domenica Mar 2020

Posted by aitanblog in riflessioni, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

capitalismo, coronavirus, crisi

Impressioni di fine marzo

L’impressione è che a Nord non abbiano saputo e, (ai livelli più alti dell’economia e della politica) non abbiano nemmeno voluto, frenare a tempo debito il treno in corsa.
L’impressione è che si siano fermati solo quando i primi vagoni sono precipitati nell’abisso, e ora rischiano di trascinarsi dietro anche gli altri; pure se il treno è fermo ma ancora palpitante.
L’impressione è che molti dei caduti di Bergamo, Brescia, Mantova, Milano e di tutto il Lombardo-Veneto siano stati vittime di una meccanismo produttivo che non si è fermato nemmeno quando l’hanno messo di fronte alle prospettive più tragiche; che si stanno tragicamente inverando.

La macchina del denaro ora si lecca le ferite, ma già pensa a come sfruttare il momento e i liberisti, che ora, nel pieno della bufera, chiedono gli aiuti dello Stato e l’intervento dell’Europa, domani, quando tornerà il sole, continueranno a pretendere che le volpi sguazzino libere nei liberi pollai. Chiederanno più privatizzazioni nella sanità, più tagli ai servizi pubblici e sistemi di tassazione agevolata per le imprese produttive. Continueranno a farci credere che la nostra felicità dipenderà dalla crescita del PIL e dalla salute delle loro imprese e ci renderanno ancora più vulnerabili e manipolabili.

Tutta questa tragedia sarà archiviata come un mero incidente di percorso e tutto tornerà come prima, ma con i cimiteri più pieni, i cantieri più liberi e iperattivi, i poveri sempre più poveri, i ricchi sempre più ricchi e la classe media in balia del vento. E la colpa del contagio sarà scaricata sul sistema alimentare cinese, su quelli che passeggiavano nei parchi e su chi faceva jogging da solo alle 6 del mattino.

3 haiku di primavera e una strofa disperata

20 venerdì Mar 2020

Posted by aitanblog in versiculos, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

haiku, primavera

1.
Schermi accesi
Tra gli hikikomori
Memento mori

2.
Non c’è movida
Traffico e traffici
Né la partita

3.
A pochi metri
volano le rondini
Di là dai vetri

_________

E non ho amato
mai tanto la vita!
Tanto la vita!

“Voyage autour de ma chambre” con pc al seguito

18 mercoledì Mar 2020

Posted by aitanblog in da lontano, immagini, recensioni, riflessioni, vita civile

≈ 2 commenti

Tag

camera, de Maistre, hikkimori, stanza

Da ragazzo, tra le centinaia e centinaia di tomi della collezione B.U.R. di casa mia, mi incuriosii un titolo che sembrava una soluzione ai miei pomeriggi di ozio e di noia. Si chiamava “Viaggio intorno alla mia camera“, e io, a quei tempi, non potevo di certo immaginare che a marzo del 2020 mi sarei ritrovato a ripercorrere i passi di quel celebre romanzo sentimentale di Xavier de Maistre scritto agli sgoccioli del ‘700.

De Maistre racconta che impiegò 42 giorni per compiere il suo viaggio di esplorazione vagando e divagando per la sua stanza.
42 giorni sono il tempo di una lunga quarantena e, al momento, non sappiamo se il nostro viaggio sarà più lungo o più breve, ma per ora non va poi tanto male e il tempo passa rapido, molto più rapido di quanto potessi pensare o temere. Sarà che il lavoro a distanza e l’intrattenimento formativo dei miei ed altrui figli mi sta impegnando oltremodo.
Ma non è di questo che volevo parlare. Volevo parlare, piuttosto, degli interstizi, del tempo che mi resta tra una cosa e l’altra, quando, come il savoiardo francese, lascio dialogare Madame Anima con la bestia e oscillo tra angosce, ricordi e ottimismo, passeggiando tra i mobili, gli album musicali e i libri accumulati in ogni angolo della casa (“Ignorante a ‘mme? Je tengo ‘a casa chiena ‘e libre. Tengo libre pe’ tutte parte. ‘Ncoppa ‘a libreria, int’a scrivania, inte ‘e dirette, int’all’armadio, ‘ncoppa ‘e tavule, ‘ncoppe ‘e bicchiere, ‘ncoppe ‘e purcellane, ‘ncoppe ‘e bumbiniere, int’a cantine, int’a cucina, abbascio ‘o garace… Quante è vera ‘a vista e ll’uocchie!“, come la suocera di Veronica a.k.a. Rosalia Porcaro).

La camera di Vincent ad Arles ai tempi del coronavirus (1888-2020) di Gaetano Aitan Vergara

E poi, in fondo e in superficie, libri a parte, ci sono tante cose interessanti da fare dentro questa stanza. C’è pure un PC che mi connette col mondo e una televisione che porta il conto dei morti e dei moribondi.
De Maistre non ce l’aveva.

Sì, è vero, questi schermi ci hanno fatto diventare tutti un po’ autistici. Ma può essere una fortuna, ora. Probabilmente non avremmo resistito a questa reclusione coatta se non fossimo già abituati a vivere una vita parallela nelle stanze delle nostre chat.
Il traffico veicolare si sta spostando sulla rete, lo spazio che occupavamo per le strade ora ingombra il web. Ci stiamo tutti hikkimorizzando e la terra sta prendendo un attimo di respiro, mentre noi scandagliamo ogni centimetro che ci separa da una parete all’altra delle nostre stanze di vita quotidiana.
Forse ne usciremo cambiati da questo viaggio. Un po’ migliorati o molto più scoglionati e coglioni.
Chi vivrà, vedrà, e sarà visto a sua volta in giro (se riprenderà l’abitudine ad uscire).

Un necroforo di paese

17 martedì Mar 2020

Posted by aitanblog in recensioni

≈ Lascia un commento

Tag

cortometraggio

Bellafronte ovvero la stranezza non è l’impossibilità

“Bellafronte“ è un corto di Andrea Valentino e Rosario D’Angelo molto bello e ben recitato.
Dura una ventina di minuti che passano rapidissimi ed è disponibile fino al 22 marzo nella lista dei 100 film da vedere a casa nei tempi del coronavirus (un’iniziativa che si inserisce nel progetto ministeriale Solidarietà Digitale).

Un racconto ben cesellato che si costruisce davanti ai nostri occhi fluidamente.
Una storia che si autoproclama vera, per quanto strana ed improbabile.
La storia del gigante solitario che improvvisamente incontrò l’amore.
Un intreccio disperato e grottesco dipanato con leggerezza e distanza (anche la telecamera spesso si allontana dalla scena per “comprenderla” di più e meglio).
Le musiche sono gradevoli, le inquadrature geometriche e ricercate.
Antonio Fiorillo grande, ma misurato. Francesco Paolantoni, molto in parte.
E poi si vede un Sud bello assai.

Il mio plauso a Rosario e ad Andrea che questo corto lo hanno scritto, coccolato e girato a quattro mani e due cuori pulsanti.

La colonna sonora di un recluso in una gabbia d’oro e amuchina

16 lunedì Mar 2020

Posted by aitanblog in musiche, recensioni, riflessioni, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

Bollani, Sepe, Stefania Tallini, Tom Zé

Tre CD e un libro che ho comprato poco prima che cominciasse questa specie di ibernazione e che mi stanno facendo buona compagnia.

Il libro è una biografia scorrevole e ben documentata di Tom Zé, l’ultimo tropicalista. L’ha scritta Pietro Scaramuzzo e, per me, è soprattutto un’occasione per andarmi a riascoltare vecchie cose e per scoprirne di sempre-nuove di questo incendiario e irripetibile sperimentatore brasiliano.

“Sheik tee Zappa“ di Stefano Bollani mi mancava, volevo prenderlo da tempo, e ho fatto proprio bene. 6 brani su 9 sono composizioni di Frank Zappa, ma il disco è di Bollani e suona a meraviglia. Quello il nostro pianista jazz internazionale ha il dono di far diventare facili le cose difficili e impreziosire anche quelle banali. E tutto scorre sempre che è una bellezza!

“Le Nuove avventure di Capitan Capitone” è il terzo capitolo delle storie corsare di Daniele Sepe. Non delude e piace anche alla piccola; “Cazzimao (Pesciolini e Pesci a brodo)” l’avremo sentita già una ventina di volte.
A ‘mme mi fa allattare soprattutto la parte centrale dell’album, dove si ascoltano in fortunata sequenza il bluesaccio di “Chesta è ‘a vita mia” (cantato da nonno Mario Insegna insieme con Sabba Lamptelli ed Emilia Zamuner), “Se tu sei il mio vero amore” (versione italiana di un brano di Vitorino, cantautore portoghese che se non conoscete, conoscetelo!), “Lapo e Gonzalo” (esilarante duetto di Aldo Chivalà e Maurizio Capone) e “‘O Guardio” (uno pseudo-trap che ci ricorda che non si può morire a 15 anni; a prescindere!).
Ma sono godibilissime e ci fanno abballare a me e a Stefania pure “Zingari” (featuring Carmine D’Aniello e Marcello Coleman),  “Core e Pappavalle” (strumentale a tempo di bossa a la maniera di Pietro Umiliani e Piero Piccioni) e il “Romeo & Giulietta” rappato da Shaone.
Chiude l’album “Dino pesciolino fino” un duetto di Stefano Bollani (n’ata vota) con Valentina Cenni. Un bel regalino di Stefano all’amico Daniele e a noi altri.

Di “Uneven“, l’ultimo album di Stefania Tallini, avevo già detto appena era arrivato il CD.

Aggiungo solo che migliora ad ogni ascolto.


Era il 29 febbraio e nessuno pensava che le nostre vite sarebbero cambiate tanto.
Ma la moseca continua, anche se gli show sono quasi tutti fermi e io sono preoccupato anche per i tanti che di questo campano.

Apritevi, è primavera!

15 domenica Mar 2020

Posted by aitanblog in immagini, inter ludi, musiche, vita civile

≈ Lascia un commento

Tag

balcone, flashmob, striptease

Il virus ci tiene chiusi in casa. Perdiamo i contatti con gli altri. Ci manca l’aria. Il nostro sguardo è sempre fisso su uno schermo. Vaghiamo da una stanza all’altra e ci circondano sempre le stesse cose.

Cerco una soluzione.

Propongo un flashmob. Un altro. Ma veramente inedito.
#Striptease_sul_balcone di tutti quelli che sono o si sentono belli.
E noialtri restiamo a guardare.

Con @Francisco Goya…
@Édouard Manet…
@René Magritte…
@Pierre-Albert Marquet…
@Carl Holsøe…
e @Gerrit van Honthorst!

Partecipate e diffondete. Riempiamo la rete e i balconi di bellezza!

#Noistiamoacasa ma #vediamogente #facciamocose!


Da oggi comincia il countdown in attesa della primavera con il primo videoclip della serie ed il lancio sui social.


← Vecchi Post
link al sito personale di Gaetano "Aitan" Vergara

L’aitanblog delle origini

Link all'aitanblog di splinder duplicato su iobloggo con relativo blogroll delle origini, in memoria dei tempi andati.

Accessi su WP

  • 135.863 visite

Commenti recenti

Rita Vassallo su interludio colmo di ogni …
La maestra inascolta… su La Battaglia delle Donne
Anche i bot sbaglian… su Don Chisciotte e l’intel…
guido mura su Il valore della memoria e la c…
Il valore della memo… su Fare memoria, combattere l’ind…
Una vita a precipizi… su La musica è finita, sta finend…

feed

feed ad aitanblog

Blogroll

  • Altri Appunti
  • Ancorapoesia
  • Certe piccole manie
  • Citarsi addosso
  • Colfavoredellenebbie
  • El miedo escénico
  • Falconier
  • Germogliare
  • Giacy.nta
  • Haramlik
  • Io Guido
  • Jazzfromitaly
  • Les Miroirs
  • Letteratura di Eva
  • Lunediscrittori
  • Mangino Brioches
  • mariobiancoart
  • Mrs. Quentin
  • Musa quotidiana
  • No Time to Lose
  • Panta Rei
  • Perzico
  • Pro memoria
  • Stileminimo
  • Tartina
  • Turquoise
  • Zarinia
  • Zaritmac

Categorie

link al sito web di Gaetano Aitan Vergara

Sfogliami

marzo: 2020
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  
« Feb   Apr »

Indice per mesi e anni

  • gennaio 2023 (11)
  • dicembre 2022 (14)
  • novembre 2022 (18)
  • ottobre 2022 (12)
  • settembre 2022 (14)
  • agosto 2022 (16)
  • luglio 2022 (17)
  • giugno 2022 (17)
  • Maggio 2022 (13)
  • aprile 2022 (18)
  • marzo 2022 (18)
  • febbraio 2022 (15)
  • gennaio 2022 (19)
  • dicembre 2021 (18)
  • novembre 2021 (16)
  • ottobre 2021 (20)
  • settembre 2021 (18)
  • agosto 2021 (18)
  • luglio 2021 (13)
  • giugno 2021 (14)
  • Maggio 2021 (17)
  • aprile 2021 (11)
  • marzo 2021 (14)
  • febbraio 2021 (14)
  • gennaio 2021 (15)
  • dicembre 2020 (15)
  • novembre 2020 (10)
  • ottobre 2020 (13)
  • settembre 2020 (4)
  • agosto 2020 (4)
  • luglio 2020 (12)
  • giugno 2020 (10)
  • Maggio 2020 (9)
  • aprile 2020 (6)
  • marzo 2020 (13)
  • febbraio 2020 (4)
  • gennaio 2020 (7)
  • dicembre 2019 (8)
  • novembre 2019 (8)
  • ottobre 2019 (7)
  • settembre 2019 (10)
  • agosto 2019 (9)
  • luglio 2019 (11)
  • giugno 2019 (8)
  • Maggio 2019 (10)
  • aprile 2019 (3)
  • marzo 2019 (7)
  • febbraio 2019 (7)
  • gennaio 2019 (6)
  • dicembre 2018 (7)
  • novembre 2018 (6)
  • ottobre 2018 (4)
  • settembre 2018 (9)
  • agosto 2018 (7)
  • luglio 2018 (8)
  • giugno 2018 (6)
  • Maggio 2018 (8)
  • aprile 2018 (6)
  • marzo 2018 (8)
  • febbraio 2018 (6)
  • gennaio 2018 (8)
  • dicembre 2017 (6)
  • novembre 2017 (3)
  • ottobre 2017 (7)
  • settembre 2017 (3)
  • agosto 2017 (6)
  • luglio 2017 (5)
  • giugno 2017 (3)
  • Maggio 2017 (4)
  • aprile 2017 (8)
  • marzo 2017 (5)
  • febbraio 2017 (5)
  • gennaio 2017 (3)
  • dicembre 2016 (7)
  • novembre 2016 (5)
  • ottobre 2016 (2)
  • settembre 2016 (6)
  • agosto 2016 (9)
  • luglio 2016 (8)
  • giugno 2016 (5)
  • Maggio 2016 (6)
  • aprile 2016 (5)
  • marzo 2016 (5)
  • febbraio 2016 (4)
  • gennaio 2016 (6)
  • dicembre 2015 (8)
  • novembre 2015 (6)
  • ottobre 2015 (8)
  • settembre 2015 (6)
  • agosto 2015 (6)
  • luglio 2015 (6)
  • giugno 2015 (3)
  • Maggio 2015 (4)
  • aprile 2015 (4)
  • marzo 2015 (1)
  • febbraio 2015 (3)
  • gennaio 2015 (2)
  • dicembre 2014 (2)
  • novembre 2014 (1)
  • ottobre 2014 (3)
  • settembre 2014 (2)
  • agosto 2014 (4)
  • luglio 2014 (5)
  • giugno 2014 (4)
  • Maggio 2014 (2)
  • aprile 2014 (4)
  • marzo 2014 (4)
  • febbraio 2014 (2)
  • gennaio 2014 (4)
  • dicembre 2013 (6)
  • novembre 2013 (2)
  • ottobre 2013 (6)
  • settembre 2013 (2)
  • agosto 2013 (4)
  • luglio 2013 (1)
  • giugno 2013 (3)
  • Maggio 2013 (3)
  • aprile 2013 (3)
  • marzo 2013 (3)
  • febbraio 2013 (3)
  • gennaio 2013 (1)
  • dicembre 2012 (6)
  • novembre 2012 (2)
  • ottobre 2012 (3)
  • settembre 2012 (4)
  • agosto 2012 (3)
  • luglio 2012 (2)
  • giugno 2012 (4)
  • Maggio 2012 (4)
  • aprile 2012 (5)
  • marzo 2012 (5)
  • febbraio 2012 (6)
  • gennaio 2012 (6)
  • dicembre 2011 (6)
  • novembre 2011 (5)
  • ottobre 2011 (4)
  • settembre 2011 (6)
  • agosto 2011 (5)
  • luglio 2011 (4)
  • giugno 2011 (3)
  • Maggio 2011 (4)
  • aprile 2011 (5)
  • marzo 2011 (6)
  • febbraio 2011 (5)
  • gennaio 2011 (4)
  • dicembre 2010 (5)
  • novembre 2010 (5)
  • ottobre 2010 (3)
  • settembre 2010 (5)
  • agosto 2010 (4)
  • luglio 2010 (5)
  • giugno 2010 (7)
  • Maggio 2010 (4)
  • aprile 2010 (4)
  • marzo 2010 (8)
  • febbraio 2010 (4)
  • gennaio 2010 (5)
  • dicembre 2009 (8)
  • novembre 2009 (4)
  • ottobre 2009 (5)
  • settembre 2009 (7)
  • agosto 2009 (3)
  • luglio 2009 (6)
  • giugno 2009 (6)
  • Maggio 2009 (5)
  • aprile 2009 (5)
  • marzo 2009 (7)
  • febbraio 2009 (6)
  • gennaio 2009 (8)
  • dicembre 2008 (7)
  • novembre 2008 (7)
  • ottobre 2008 (8)
  • settembre 2008 (7)
  • agosto 2008 (6)
  • luglio 2008 (5)
  • giugno 2008 (7)
  • Maggio 2008 (9)
  • aprile 2008 (7)
  • marzo 2008 (9)
  • febbraio 2008 (7)
  • gennaio 2008 (6)
  • dicembre 2007 (7)
  • novembre 2007 (8)
  • ottobre 2007 (9)
  • settembre 2007 (7)
  • agosto 2007 (4)
  • luglio 2007 (8)
  • giugno 2007 (6)
  • Maggio 2007 (6)
  • aprile 2007 (7)
  • marzo 2007 (4)
  • febbraio 2007 (7)
  • gennaio 2007 (8)
  • dicembre 2006 (7)
  • novembre 2006 (8)
  • ottobre 2006 (5)
  • settembre 2006 (8)
  • agosto 2006 (4)
  • luglio 2006 (8)
  • giugno 2006 (6)
  • Maggio 2006 (7)
  • aprile 2006 (5)
  • marzo 2006 (6)
  • febbraio 2006 (4)
  • gennaio 2006 (5)
  • dicembre 2005 (5)
  • novembre 2005 (5)
  • ottobre 2005 (5)
  • settembre 2005 (4)
  • agosto 2005 (6)
  • luglio 2005 (4)
  • giugno 2005 (6)
  • Maggio 2005 (7)
  • aprile 2005 (8)
  • marzo 2005 (7)
  • febbraio 2005 (6)
  • gennaio 2005 (8)
  • dicembre 2004 (7)
  • novembre 2004 (7)
  • ottobre 2004 (8)
  • settembre 2004 (6)
  • agosto 2004 (6)
  • luglio 2004 (8)
  • giugno 2004 (7)
  • Maggio 2004 (8)
  • aprile 2004 (7)
  • marzo 2004 (10)
  • febbraio 2004 (10)
  • gennaio 2004 (5)
  • dicembre 2003 (5)
  • novembre 2003 (10)
  • ottobre 2003 (9)
  • settembre 2003 (2)
licenza creative commons

About me

  • AitanLink
  • E-mail
  • News
  • Su di me
  • Immagini
  • Textículos
  • Versículos

Tag Cloud

anarchia Anno Nuovo arte attentati auguri autunno bambini blog cambiamento compleanno coronavirus crisi da lontano decrescita digitale donne dubbi egitto entronauta facebook formazione foto Frattamaggiore futuro galeano governo goya guerra idiomatica immagini immigrazione indifferenza interludi inter ludi invettive lavoro mare memoria migranti morte musica musiche napoli Natale natura pandemia parole poesia politica primavera pun razzismo recensioni rete ricordi rime romantico scrittura scuola social social network sogno solitudine sonno stefania storia tempo texticulos traduzione vacanze versi versiculos video vino vita civile

BlogItalia

BlogItalia - La directory italiana dei blog

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • ((( aitanblog )))
    • Segui assieme ad altri 246 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • ((( aitanblog )))
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...