piccola post-pausa
24 mercoledì Set 2008
Posted immagini, inter ludi
in24 mercoledì Set 2008
Posted immagini, inter ludi
in19 venerdì Set 2008
Posted recensioni, texticulos
inIl blog di Barbara Garlaschelli ospita un concorso senza premi dall’impegnativo titolo di Belle Storie.
Oggi è stato pubblicato un mio breve racconto, in cui qualcuno di voi si sarà già imbattuto in una precedente versione. Leggetelo e fatemi sapere, se avete voglia di leggere e di farmi sapere. Se no, dedicate un po’ di tempo alla lettura degli altri racconti e partecipate in tanti mandandone di vostri, ché un gioco vale sempre la pena. Secondo me.
17 mercoledì Set 2008
Posted otherstuff
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16 martedì Set 2008
Posted immagini, versiculos, vita civile
in
In America crollano le borse.
In Italia sommersi dalle balle
si va avanti come se niente fosse.
Nei cieli si cancellano le corse
e s’accusano di tutte le falle
stewart e hostess dalle toghe rosse.
Costretta di nuovo in cupe morse,
la scuola trema da cima a valle
sotto minaccia di ulteriori scosse.
Ovunque ogni certezza un forse,
mentre grava la crisi sulle spalle
di chi naviga già in acque mosse.
In mezz’a borse, corse, morse e forse,
a me mi crollan sempre più le palle
e non passa l’impasse e questa tosse.
annuncio a pagina diciannove
Cercasi attico panoramico
in altro mondo non impossibile
con clima secco e pochi stronzi intorno
11 giovedì Set 2008
Posted versiculos
in
Ahi Ahi, deh, Come soffro E quanto soffrivo Son cose che una donna Non può capire Son cose Che a una femmina Non è dato sentire Soffrivo Poi un mattino Deh, Un’altra Ahi |
Ahi Soffrivo Poi un mattino Deh, Un altro Ahi |
05 venerdì Set 2008
Posted romantico
inMuito Romântico
Ragione, (C)uore, Razón, (C)orazón, (C)o-Razón
[…] l’amore è una convenzione
da esercitare con assoluta convinzione,
come se fosse la cosa più importante […]
Nonostante tutti i dis(c)orsi (c)he mi metto a fare su ragione e sentimento, non sono mai rius(c)ito a (c)ontornare i (c)onfini (c)he (c)orrono tra il tuo (c)ervello e il mio (c)uore. Una sera di maggio hai fatto tuoi il mio (c)uore e il mio (c)ervello e te li sei presi (c)on (c)ontagiose (c)arezze, (c)ompia(c)imenti, (c)onfidenze e altri (c)omponenti (c)he (c)omin(c)iano (c)on (c): (c) di (c)asa, (c)orda, (c)ielo e (c)oriandoli (c)aduti; (c) di (c)ertezza, (c)anti, (c)alamite e (c)ontinuità; (c) di (c)ome (c)avolo (c)atturarti (c)ome tu (c)atturi (c)ontinuamente me, (c)ariño mío. (Per non dirti di (c)alori, (c)olori, (c)avalli e (c)apanne. (Per non fare (c)enno a (c)ombustioni, (c)ommistioni e (c)ompagnia bella. (Per non (c)onfessare di (c)etre, (c)on(c)ul(c)amenti, (c)onos(c)enze – bibli(c)he – e (c)espugli s(c)uri, (c)hiari e (c)ontorti…))).
Sai bene (c)he di (c) in (c) il gio(c)o potrebbe tendere all’infinito e poi svoltare verso tutte le altre lettere dell’alfabeto. E non sarebbe mai abbastanza. (C)ome sai (c)he a volte si può saltellare sul filo delle parole per nas(c)ondere il dolore e la disperazione, o per (c)er(c)are di spaventarle (c)on (c)apriole e maramalderie, o solo per(c)hé non si ries(c)e a essere più sempli(c)i di (c)osì.
02 martedì Set 2008
Posted texticulos
inMi svegliai al centro esatto della notte con dei crampi allo stomaco e una solitudine irrimediabile intorno a me e dentro ogni cosa.
Nulla faceva rumore e io me ne restavo immobile come chi vuole fermare il tempo. E all’improvviso, il tempo sembrò piegarsi al mio dettato e smise di fluire.
Quando mi riebbi, ero seduto al centro del letto e mi chiedevo se davvero un anno con te fosse valso tanta pena. Sorrisi, mi grattai la schiena e andai incontro al nuovo giorno.
Quel giovedì ti trovarono riversa sulla tromba delle scale.