• AitanLink
  • Su di me
  • E-mail
  • News
  • Immagini
  • Versículos
  • Textículos

((( aitanblog )))

~ Leggendo ci si allontana dal mondo per comprenderlo meglio.

((( aitanblog )))

Archivi Mensili: aprile 2005

D.C. II PARTE – Capitolo LXXV

28 giovedì Apr 2005

Posted by aitanblog in otherstuff

≈ 18 commenti

II PARTE – Capitolo LXXV
Che tratta di tutto quello che Cide Hamete Ben-Engeli non disse e giammai avrebbe potuto dire.

Dopo che il notaio prese atto di come Alonso Chisciano il Buono era trapassato da codesta presente vita, il baccelliere, il barbiere ed il curato se ne andarono alle loro dimore, senza aggiungere neanche una parola che potesse infrangere quell’immenso silenzio.
Nella stanza rimasero solo il fedele scudiero ed i resti del vecchio Chisciotte.
Sancio si avvicinò guardingo al capezzale del letto.
L’ingegnoso idalgo si sporse dalle lenzuola e sussurrò:
– Siamo di nuovo soli?
Lo scudiero emise un lungo sospiro e fece di sì con la testa.
– Allora, cosa aspetti? Sella Ronzinante, è il momento di mettersi a buscare nuove avventure.
Sembrava a Chisciotte che tutto quel tempo in cui si attardavano era sottratto al mondo ed a coloro che in esso erano bisognosi di favore e protezione. E vieppiù temeva che potessero tornare la serva e la nipote che erano andate a disporre esequie degne del suo buon nome.
– Che Iddio ci aiuti! Ed ora, cosa faremo? – sbottò Sancio.
– Per prima cosa, ammazzeremo l’arabo che va contando le mie imprese in ogni dove, poi torneremo a disfar nuove offese e a raddrizzar torti, com’è lodevole costume di tutti i buoni cavalieri erranti, e proteggeremo i bisognosi dai ripetuti assalti della realtà, come è giusto che sia e sarà.

Il buon Alonso Chisciano, pensava che, morto l’arabo, nessuno più avrebbe avuto l’ardore di scrivere con penna di struzzo volgare e mal temperata le imperiture prodezze del cavaliere senza macchia e dalla triste figura. Ma io non sono certo che così fu o sarà.

gaetano vergara © 2005

[Nel post precedente è possibile leggere la versione originale spagnola e qualche piccola spiegazione (oltre ad un interludio tanguero pseudo-pubblicitario)]

Alma Tanguera (debut)

23 sabato Apr 2005

Posted by aitanblog in musiche, recensioni, texticulos

≈ 24 commenti

Giornata internazionale e rappresentazione glocale

Oggi, in molte parti del mondo, c’è qualcuno che sta celebrando la Giornata internazionale del Libro e l’anniversario della morte di Cervantes leggendo passi del Chisciotte.

Le avventure del cavaliere errante e di Sancho mi hanno accompagnato in diverse fasi della vita facendomi divertire ed alimentando il mio desiderio di leggere per stare lontano dal mondo e comprenderlo meglio.

Purtroppo, al momento, non ho molto tempo; ma ho deciso di buttarmi ugualmente nel flusso dell’evento trascrivendo qui sotto una mia ignobile continuazione del capolavoro cervantino.


Intanto, approfitto dell’occasione per spiegare che la (momentanea) mancanza di tempo è dovuta al fatto che sabato prossimo, intorno alle 9 di sera, debutta il recital

Alma Tanguera – Musica e parole da Gardel a Piazzolla.

Uno spettacolo sul tango, senza alcuna ombra di danza.

Sul palco, tre valenti musicisti ed un tipo strano (io) che ripercorre un itinerario emotivo fatto di cronache, interpretazioni e versi tratti dalle più importanti canzoni dello sterminato repertorio rioplatense. Lo spettacolo si tiene al Teatro Lendi di Sant’Arpino nell’ambito della manifestazione Pulcinellamente. Il teatro è dotato di un palco grandissimo. Una sorta di cattedrale nel deserto di quelle tipiche dei sud di tutto il mondo.

Ho paura che la mia voce non sia adeguata a reggere l’evento. Ma mi consola il fatto che il tango sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti. E poi i musicisti con cui ho l’onore di condividere il palco sono veramente molto bravi.

Ve li presento; sono (in ordine di capelli bianchi):

av

Antonio Volpicelli (clarinetto soprano)

fv.jpg

Francesco Volpicelli (clarinetto soprano e clarinetto basso)

fdg

Francesco Di Giuseppe (chitarra classica).

Ma ora vi saluto, ho le prove.

E vi lascio col mio Quijote apocrifo.


II PARTE – Capítulo LXXV
Que trata de lo que Cide Hamete no dijo

Después que el escribano dio por testimonio cómo Alonso Quijano el Bueno había pasado desta presente vida, el bachiller, el barbero y el cura se fueron a sus casas, sin el ánimo de decir ni siquiera una palabra que pudiera romper aquel grandísimo silencio.

En la habitación quedaba sólo el fiel escudero y el viejo Quijote de cuerpo presente.
Sancho se acercó circunspecto a la cabecera de la cama.
El ingenioso hidalgo se asomó de las sábanas y le preguntó:
-¿Estamos otra vez solos?
El escudero después de haber dado un gran suspiro, dijo que sí con la cabeza.
-Pues, ¿qué esperas? Ensilla a Rocinante, es la hora de volver a buscar aventuras.
Le parecía a Quijote que todo el tiempo que allí se tardaba era quitársele al mundo y a los en él menesterosos de su favor y amparo. Y también temía que pudieran volver el ama y la sobrina que habían salido para prepararle un entierro digno de su gloria.

-¡Váleme Dios!, y ¿qué haremos, ahora?- replicó Sancho.
-Primero, matar al árabe que va contando mis fazañas por todas las cuatro partes del mundo, luego volver a deshacer todo género de agravio, enderezar tuertos, castigar alevosías y proteger a los menesterosos frente a los repetidos asaltos de la realidad.

Luego de la muerte del árabe, ya ninguno se atrevería a escribir con pluma de avestruz grosera y mal deliñada las nuevas proezas del valeroso caballero.

gaetano vergara © 2002


[testo riformattato a prove ultimate]

cronache conclavizie con citazione colta conclusiva

19 martedì Apr 2005

Posted by aitanblog in invettive, vita civile

≈ 22 commenti

il buon cristiano pecca, spacca e impicca
e aspetta il rintocco della romana mecca

habemus papam!
habebimus pacem?

<°(((—–<
citazione colta:
Volevo un gatto nero, nero, nero,
mi hai dato un gatto bianco

ed io non ci sto più.
Volevo un gatto nero, nero, nero,
siccome sei un bugiardo
con te non gioco più.
di Franco Maresca, Armando Soncillo, Framario
cantata da Vincenzo Pastorelli allo Zecchino d’oro del 1969

 

Inter-ludio in forma di fantasioso funerale

14 giovedì Apr 2005

Posted by aitanblog in inter ludi, recensioni, vita civile

≈ 32 commenti

Se una società basata sul mito della produttività (e sulla realtà del profitto) ha bisogno di uomini a metà – fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà – vuol dire che è fatta male e che bisogna cambiarla. Per cambiarla, occorrono uomini creativi, che sappiano usare la loro immaginazione.

Gianni Rodari, La Grammatica della fantasia

 

sintitul-mus2

Un quarto di secolo fa, giusto un quarto di secolo fa, moriva Gianni Rodari.
Io, che in un’altra vita ho fatto l’animatore teatrale, mi sono formato sui suoi testi come il francescano sui Fioretti ed il gesuita sugli Esercizi spirituali di padre Ignacio.
Stamattina mi va di ricordarlo proponendovi un paio dei suoi immaginifici esercizi di spirito e di stile. Dunque, bando alle ciance; la prima lectio brevissima si basa sul binomio fantastico, la spina dorsale della grammatica di Rodari. Si tratta di mettere insieme due parole che apparentemente non hanno legame tra loro, ma possono stimolare la nostra immaginazione ed invogliarci a inventare una storia. La tecnica ormai è arcinota e tante volte è stata utilizzata anche nella blogosfera. Il principio è che la parola singola agisce (…) solo quando ne incontra una seconda che la provoca, la costringe a uscire dai binari dell’abitudine, a scoprirsi nuove capacità di significare.
Occorre, però, una certa distanza tra le due parole, occorre che l’una sia sufficientemente estranea all’altra, e il loro accostamento discretamente insolito, perché l’immaginazione sia costretta a mettersi in moto per istituire tra loro una parentela, per costruire un insieme (…) in cui i due elementi estranei possano convivere. [*]

Similmente, la tecnica dell’ipotesi fantastica si basa sulla classica domanda “Che cosa succederebbe se…”, per formulare la quale si scelgono a caso un soggetto e un predicato. La loro unione fornirà l’ipotesi su cui liberare la nostra imaginazione. Per esempio,
– Sia il soggetto Reggio Emilia e il predicato volare: Che cosa succederebbe se la città di Reggio Emilia si mettesse a volare?
– Sia il soggetto Milano e il predicato circondato dal mare: Che cosa succederebbe se improvvisamente Milano si trovasse circondata dal mare?
Ecco due situazioni all’interno delle quali gli avvenimenti narrativi si moltiplicano spontaneamente all’infinito. Possiamo immaginare le reazioni di persone diverse alla straordinaria novità, gli incidenti di ogni genere cui dà luogo, le discussioni che sorgono…
Altre ipotesi esemplari ci invitano a pensare:
– Che cosa succederebbe se un coccodrillo bussasse alla nostra porta chiedendoci un po’ di rosmarino?
– Che cosa succederebbe se il nostro ascensore precipitasse al centro della terra o schizzasse sulla luna?
Niente impedisce, del resto, di provocare l’impatto con la realtà per mezzo di ipotesi più impegnative. Per esempio:
– Che cosa succederebbe se in tutto il mondo, da un polo all’altro, da un momento all’altro, sparisse il denaro?

Un tipo particolare e molto produttivo di ipotesi fantastica si ottiene formulando ipotesi di sottrazione. Nello specifico, Rodari distingue due casi di sottrazione: la scomparsa e lo smarrimento.
– Esempio del primo caso: Scompare la luna. (Perché? Dov’è finita? Chi la ha rapita? Che cosa ci costerà riaverla?). Altro esempio: Una mattina alle dieci, a Milano, scompare la carta (cioè sparisce ogni tipo di carta, da quella delle banconote a quella del rotolo igienico). Conseguenze della scomparsa. Suo significato. Provvedimenti. Soluzione del dramma.
– Esempio del secondo caso: Il signor Tizio, tornando da una passeggiata, si accorge di aver perduto un orecchio. O una scarpa. O la memoria del suo indirizzo di casa . (…)

Che senso può avere un gioco del genere? Ma proprio il contrario di quel che sembra: se immaginiamo un mondo senza carta scopriamo, come fosse la prima volta, tutti gli usi della carta, tutte le azioni e situazioni umane che si reggono sulla carta. La forma di queste storie è proprio quella della ricerca.


Ora tocca a voi. Cominciamo con qualche ipotesi fantastica e di buon auspicio.

I Esercizio – Ipotesi fantastica

– Che cosa succederebbe se, da un momento all’altro, tutte le forme di pubblicità e propaganda diventassero invisibili e mute.

II Esercizio – Ipotesi fantastica, sottotipo della sottrazione
– Scompaiono gli avvocati dal governo, dal parlamento e dal senato…

III Esercizio – Ipotesi fantastica, sottotipo dello smarrimento
– Berlusconi, tornando da un lifting, si accorge di aver perduto l’audience ed il consenso…

In conclusione, vi propongo una terna di binomi fantastici su cui esercitare la vostra immaginazione
IV Esercizio – Binomio fantastico
– montone / Montecitorio
– Berlusconi / Minerva (la dea della sapienza e dei cerini)
– Bush / colomba

La chiave consiste nel cominciare a pensare che cosa potrebbe unire in una storia le due parole scelte. Non preoccupatevi se apparentemente non hanno nulla in comune. Proprio in questo consiste la sfida. L’immaginazione trova sempre la sua strada.


[*] In fondo, alla base c’è la classica figura dell’ossimoro che Rodari utilizzò anche per il titolo dell suo saggio più famoso, La Grammatica della fantasia (1973). Proprio da questo testo sono tratte la maggior parte delle citazioni di questo post, anche se non mancano brani tratti da Novelle fatte a macchina (1973) ed Esercizi di fantasia (1981).

Praha

12 martedì Apr 2005

Posted by aitanblog in da lontano, recensioni

≈ 13 commenti

Se cerco un’altra parola per dire arcano, trovo soltanto la parola Praga […].
Non cessa mai di ammaliare coi propri incantesimi […].
Non andarvi se cerchi una felicità senza nuvole […].
Praga non molla nessuno di quelli che ha catturato.
(frammenti tratti da
Angelo Maria Ripellino, Praga magica, 1973,
parte I, § 3)

 

In concomitanza con un viaggio a Praga di un gruppo di miei alunni, ho rievocato sul blog didattico che gestisco un breve viaggio nella capitale della Repubblica Ceca che ho fatto tra il 2003 e il 2004 (mi trovavo in Germania,  ed andai a trascorrere lì Natale, Santo Stefano, la notte di San Silvestro e i primi giorni del nuovo anno).

 

praha2004

 

Se qualcuno fosse interessato a paragonare la sua Praga con la mia, può andarsi a leggere queste impressioni di viaggio rese, per ovvi motivi didattici, in lingua spagnola. Sono solo brevi schizzi. Per chi volesse addentrarsi nella vita praghese consiglio un grande libro di Angelo Maria Ripellino, insigne poeta e sensibile slavista troppo poco ricordato dai diffusori della cultura italiota. E già che ho aperto il rubinetto paternalistico e fraterno dei consigli, ne approfitto per indicare a tutti gli appassionati di teatro che non l’avessero ancora letto un altro bel saggio di Ripellino dedicato ai maestri della regia nel teatro russo del primo ‘900.
Il libro cecoslovacco si chiama Praga Magica, quello russo  Il trucco e l’anima.

 

Valchirie

07 giovedì Apr 2005

Posted by aitanblog in otherstuff

≈ 19 commenti

Appena rientrato da 5 ore di Valchirie belle, noiose, anacronistiche, atemporali, moderne, intense e a tratti esaltanti e ben messe in scena al Teatro San Carlo di Napoli, mi riprometto di riparlarne quando avrò fatto un po’ pace col tempo ed avrò lasciato opportunamente sedimentare il magma di sensazioni misto al sonno che mi assale ora.

via-dall-iraq

Lo stilita infedele

05 martedì Apr 2005

Posted by aitanblog in immagini, versiculos, vita civile

≈ 9 commenti

aitavatar (1)
modesta visione

di uno stilita infedele
di tratti agnostici

morto un pappa
se ne fa un altro,
questo è certo,
è il destino
di ogni casino
(dove i politici
gestiscono
la cosa pubblica
come una casa privata
ed asservono le puttane
con stipendi da fame;
poi ogni tanto
cambiano colore
e si ha l’impressione
che siano diventati altri
sotto la pelle maculata
dell’avito pappopardo
che resta sempre
uguale e ferino)

morto un papa
la sua  santità
si mette in fila
ed attende
di trasferirsi
nel nuovo eletto;
così pare che sia,
lo dicono pure
alla tivvù
esperti,
beghine
e cardinali

e la tivvù
intanto
blatera
e blatera
riempiendo
di lacrime
e notizie
gli spazi vuoti
che nessuno
sa riempire

un monopolio
di emozioni
che insabbia
le elezioni

(magari dalle urne
potesse davvero
venire fuori
un cambiamento
anche per te e per me
che, religiosi, torniamo
a spegnere il televisore;

ma questa è
un’altra storia,
anche se sembra
sempre uguale la china
e la speranza che è sempre
l’ultima a non farci disperare)

Per l’Amore di Dio e degli Uomini che lo ricreano nella Storia

03 domenica Apr 2005

Posted by aitanblog in otherstuff, vita civile

≈ 28 commenti

Dopo lunga e teletrasmessa agonia, è morto il papa che quando lo annunciarono ed io ero bambino credemmo di pelle scura come la madonna di Cracovia.

Seguono scrosci di applausi prima timidi poi lunghi, di quelli che dichiarano “noi-siamo-qui” agli occhi delle telecamere di tutto il mondo irradiato di antenne.

Una manciata di secondi dopo suonano a morto le campane di San Pietro. Ma ormai non è più di quella piazza il silenzio.

Io che grazie a dio sono ateo quanto Luis e che, come Erri, quando leggo il libro credo alla storia più che allo scrittore, io, dicevo, so da duemila anni che morto un pappa se ne fa un altro, figuriamoci un papa.

Per carità, nessuno si senta offeso, è nell’ordine delle cose e nell’ordito delle vite che tutti si torni polvere; e non poteva essere risparmiato neanche l’arcinoto morituro su cui riversavo tutta la mia pietà già prima che smettesse gli abiti bianchi e tornasse il Wojtyla di nome vagamente africano che avevamo visto candido candido affacciato alla finestra dei nostri video. (Che fossero questi i patti, lo sapevamo tutti.)

Forse il prossimo avrà la pelle nera e toccherà a lui l’abbattimento delle mura d’Occidente. E magari vivremo il tempo per assistere ad un altro scisma o alla dissoluzione dell’esistente. Ma è più probabile che per te e me non cambi niente. E qualche volta ho il coraggio di pensare che sia meglio così. Poi però mi ravvedo. E torno a spegnere il televisore.

link al sito personale di Gaetano "Aitan" Vergara

L’aitanblog delle origini

Link all'aitanblog di splinder duplicato su iobloggo con relativo blogroll delle origini, in memoria dei tempi andati.

Accessi su WP

  • 138.834 visite

Commenti recenti

aitanblog su La fantascienza nichilista di…
cristina bove su La fantascienza nichilista di…
La fantascienza nich… su Anche i bot sbagliano
Di lavoro si continu… su La sicurezza
Di lavoro si continu… su Morire sul lavoro prima ancora…
Di lavoro si continu… su L’ultimo giorno di …

feed

feed ad aitanblog

Blogroll

  • Altri Appunti
  • Ancorapoesia
  • Certe piccole manie
  • Citarsi addosso
  • Colfavoredellenebbie
  • El miedo escénico
  • Falconier
  • Germogliare
  • Giacy.nta
  • Haramlik
  • Io Guido
  • Jazzfromitaly
  • Les Miroirs
  • Letteratura di Eva
  • Lunediscrittori
  • Mangino Brioches
  • mariobiancoart
  • Mrs. Quentin
  • Musa quotidiana
  • No Time to Lose
  • Panta Rei
  • Perzico
  • Pro memoria
  • Stileminimo
  • Tartina
  • Turquoise
  • Zarinia
  • Zaritmac

Categorie

link al sito web di Gaetano Aitan Vergara

Sfogliami

aprile: 2005
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930  
« Mar   Mag »

Indice per mesi e anni

  • marzo 2023 (8)
  • febbraio 2023 (12)
  • gennaio 2023 (12)
  • dicembre 2022 (14)
  • novembre 2022 (18)
  • ottobre 2022 (12)
  • settembre 2022 (14)
  • agosto 2022 (16)
  • luglio 2022 (17)
  • giugno 2022 (17)
  • Maggio 2022 (13)
  • aprile 2022 (18)
  • marzo 2022 (18)
  • febbraio 2022 (15)
  • gennaio 2022 (19)
  • dicembre 2021 (18)
  • novembre 2021 (16)
  • ottobre 2021 (20)
  • settembre 2021 (18)
  • agosto 2021 (18)
  • luglio 2021 (13)
  • giugno 2021 (14)
  • Maggio 2021 (17)
  • aprile 2021 (11)
  • marzo 2021 (14)
  • febbraio 2021 (14)
  • gennaio 2021 (15)
  • dicembre 2020 (15)
  • novembre 2020 (10)
  • ottobre 2020 (13)
  • settembre 2020 (4)
  • agosto 2020 (4)
  • luglio 2020 (12)
  • giugno 2020 (10)
  • Maggio 2020 (9)
  • aprile 2020 (6)
  • marzo 2020 (13)
  • febbraio 2020 (4)
  • gennaio 2020 (7)
  • dicembre 2019 (8)
  • novembre 2019 (8)
  • ottobre 2019 (7)
  • settembre 2019 (10)
  • agosto 2019 (9)
  • luglio 2019 (11)
  • giugno 2019 (8)
  • Maggio 2019 (10)
  • aprile 2019 (3)
  • marzo 2019 (7)
  • febbraio 2019 (7)
  • gennaio 2019 (6)
  • dicembre 2018 (7)
  • novembre 2018 (6)
  • ottobre 2018 (4)
  • settembre 2018 (9)
  • agosto 2018 (7)
  • luglio 2018 (8)
  • giugno 2018 (6)
  • Maggio 2018 (8)
  • aprile 2018 (6)
  • marzo 2018 (8)
  • febbraio 2018 (6)
  • gennaio 2018 (8)
  • dicembre 2017 (6)
  • novembre 2017 (3)
  • ottobre 2017 (7)
  • settembre 2017 (3)
  • agosto 2017 (6)
  • luglio 2017 (5)
  • giugno 2017 (3)
  • Maggio 2017 (4)
  • aprile 2017 (8)
  • marzo 2017 (5)
  • febbraio 2017 (5)
  • gennaio 2017 (3)
  • dicembre 2016 (7)
  • novembre 2016 (5)
  • ottobre 2016 (2)
  • settembre 2016 (6)
  • agosto 2016 (9)
  • luglio 2016 (8)
  • giugno 2016 (5)
  • Maggio 2016 (6)
  • aprile 2016 (5)
  • marzo 2016 (5)
  • febbraio 2016 (4)
  • gennaio 2016 (6)
  • dicembre 2015 (8)
  • novembre 2015 (6)
  • ottobre 2015 (8)
  • settembre 2015 (6)
  • agosto 2015 (6)
  • luglio 2015 (6)
  • giugno 2015 (3)
  • Maggio 2015 (4)
  • aprile 2015 (4)
  • marzo 2015 (1)
  • febbraio 2015 (3)
  • gennaio 2015 (2)
  • dicembre 2014 (2)
  • novembre 2014 (1)
  • ottobre 2014 (3)
  • settembre 2014 (2)
  • agosto 2014 (4)
  • luglio 2014 (5)
  • giugno 2014 (4)
  • Maggio 2014 (2)
  • aprile 2014 (4)
  • marzo 2014 (4)
  • febbraio 2014 (2)
  • gennaio 2014 (4)
  • dicembre 2013 (6)
  • novembre 2013 (2)
  • ottobre 2013 (6)
  • settembre 2013 (2)
  • agosto 2013 (4)
  • luglio 2013 (1)
  • giugno 2013 (3)
  • Maggio 2013 (3)
  • aprile 2013 (3)
  • marzo 2013 (3)
  • febbraio 2013 (3)
  • gennaio 2013 (1)
  • dicembre 2012 (6)
  • novembre 2012 (2)
  • ottobre 2012 (3)
  • settembre 2012 (4)
  • agosto 2012 (3)
  • luglio 2012 (2)
  • giugno 2012 (4)
  • Maggio 2012 (4)
  • aprile 2012 (5)
  • marzo 2012 (5)
  • febbraio 2012 (6)
  • gennaio 2012 (6)
  • dicembre 2011 (6)
  • novembre 2011 (5)
  • ottobre 2011 (4)
  • settembre 2011 (6)
  • agosto 2011 (5)
  • luglio 2011 (4)
  • giugno 2011 (3)
  • Maggio 2011 (4)
  • aprile 2011 (5)
  • marzo 2011 (6)
  • febbraio 2011 (5)
  • gennaio 2011 (4)
  • dicembre 2010 (5)
  • novembre 2010 (5)
  • ottobre 2010 (3)
  • settembre 2010 (5)
  • agosto 2010 (4)
  • luglio 2010 (5)
  • giugno 2010 (7)
  • Maggio 2010 (4)
  • aprile 2010 (4)
  • marzo 2010 (8)
  • febbraio 2010 (4)
  • gennaio 2010 (5)
  • dicembre 2009 (8)
  • novembre 2009 (4)
  • ottobre 2009 (5)
  • settembre 2009 (7)
  • agosto 2009 (3)
  • luglio 2009 (6)
  • giugno 2009 (6)
  • Maggio 2009 (5)
  • aprile 2009 (5)
  • marzo 2009 (7)
  • febbraio 2009 (6)
  • gennaio 2009 (8)
  • dicembre 2008 (7)
  • novembre 2008 (7)
  • ottobre 2008 (8)
  • settembre 2008 (7)
  • agosto 2008 (6)
  • luglio 2008 (5)
  • giugno 2008 (7)
  • Maggio 2008 (9)
  • aprile 2008 (7)
  • marzo 2008 (9)
  • febbraio 2008 (7)
  • gennaio 2008 (6)
  • dicembre 2007 (7)
  • novembre 2007 (8)
  • ottobre 2007 (9)
  • settembre 2007 (7)
  • agosto 2007 (4)
  • luglio 2007 (8)
  • giugno 2007 (6)
  • Maggio 2007 (6)
  • aprile 2007 (7)
  • marzo 2007 (4)
  • febbraio 2007 (7)
  • gennaio 2007 (8)
  • dicembre 2006 (7)
  • novembre 2006 (8)
  • ottobre 2006 (5)
  • settembre 2006 (8)
  • agosto 2006 (4)
  • luglio 2006 (8)
  • giugno 2006 (6)
  • Maggio 2006 (7)
  • aprile 2006 (5)
  • marzo 2006 (6)
  • febbraio 2006 (4)
  • gennaio 2006 (5)
  • dicembre 2005 (5)
  • novembre 2005 (5)
  • ottobre 2005 (5)
  • settembre 2005 (4)
  • agosto 2005 (6)
  • luglio 2005 (4)
  • giugno 2005 (6)
  • Maggio 2005 (7)
  • aprile 2005 (8)
  • marzo 2005 (7)
  • febbraio 2005 (6)
  • gennaio 2005 (8)
  • dicembre 2004 (7)
  • novembre 2004 (7)
  • ottobre 2004 (8)
  • settembre 2004 (6)
  • agosto 2004 (6)
  • luglio 2004 (8)
  • giugno 2004 (7)
  • Maggio 2004 (8)
  • aprile 2004 (7)
  • marzo 2004 (10)
  • febbraio 2004 (10)
  • gennaio 2004 (5)
  • dicembre 2003 (5)
  • novembre 2003 (10)
  • ottobre 2003 (9)
  • settembre 2003 (2)
licenza creative commons

About me

  • AitanLink
  • E-mail
  • News
  • Su di me
  • Immagini
  • Textículos
  • Versículos

Tag Cloud

anarchia Anno Nuovo arte attentati auguri autunno blog cambiamento compleanno coronavirus crisi da lontano decrescita digitale donne dubbi egitto entronauta facebook formazione foto Frattamaggiore futuro galeano governo goya guerra idiomatica immagini immigrazione indifferenza interludi inter ludi invettive italia lavoro mare memoria migranti morte musica musiche napoli Natale natura pandemia parole poesia politica primavera razzismo recensioni rete ricordi rime romantico scrittura scuola social social network sogno solitudine sonno stefania storia tempo texticulos traduzione vacanze vecchiaia versi versiculos video vino vita civile

BlogItalia

BlogItalia - La directory italiana dei blog

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • ((( aitanblog )))
    • Segui assieme ad altri 248 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • ((( aitanblog )))
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...