Versione cantata in modo artificialmente intelligente della mia Rap/sodia del Primo Maggio, un brano che riciclo da vari anni per fare i miei auguri a tutti coloro che il lavoro lo creano, lo fanno o lo cercano.
Aggiungo le miei maledizioni per quelli che il lavoro lo distruggono, lo disprezzano o lo sfruttano e dedico le mie parole a chi di lavoro, pure quest’anno, è crepato.
La canzone l’ho realizzata con Udio, un app musicale di intelligenza artificiale di cui ho già parlato qui.
Chi cicala e chi formica
È una storia antica
Uno mangia e l’altro fatica
La cicala e la formica
La cicala e la formica
Io invece sogno
un primo maggio intelligente
No di chi fa tanto
e di chi non fa niente
e ci guadagna pure tanto
sulla schiena
sulle spalle
e sulle palle
della povera gente
Dignità e Rispetto
Lavorare per vivere
e non vivere per lavorare
Dignità Rispetto e Sicurezza
Lavorare per vivere
e non morire per lavorare
Chi cicala e chi formica
È una storia antica
Uno mangia e l’altro fatica
La cicala e la formica
La cicala e la formica
Rispetto Sicuro
Sicurezza e Giustizia
Distribuire i pesi
e tutti equamente
ricompensare
Lavorare bene
e nessuno il lavoro
d’altri sfruttare
E che nessuno
debba più
malvivere
o morire
di lavoro
di non lavoro
o di lavorare
Nota tecnica
Contrariamente a quanto ho scritto nel post dello scorso 28 aprile, mi sono reso conto ora che si possono prolungare i brani per più di 30 secondi con l’opzione “extend version“.
Inoltre, ho visto come aggiungere <bridge>, <chorus>, <drop> e parti strumentali ai brani.
L’applicazione mi sembra molto efficace, ma immagino che tra i programmi a pagamento ci sia di meglio.
Per chi di musica campa, potrebbe essere un problema; anche se credo che ancora niente e nessuno possa sostituirsi all’emozione di qualcuno o qualcuna che suona e canta davanti a te dal vivo dei brani composti e scritti da altri esseri umani.
La presenza fisica di un artista crea un’atmosfera che non può essere replicata digitalmente. Un interprete in carne e anima crea una connessione col suo pubblico e può prendere decisioni spontanee e cambiare il corso di una performance in base al feedback del pubblico che gli sta di fronte. Ogni performance dal vivo è e restarà unica e irreplicabile; spero. E spero che non perderemo mai lo stupore e l’emozione di ascoltare qualcuno suonare e cantare brani creati dalla competenza, dall’intelligenza e dall’emotività umana.
Intanto, mi aspetto di vederne ancora tante. Tipo brani scritti dall’IA e interpretati da musicisti veri con micro-variazioni umane e poi ripresi dall’IA, riaggiustati tenendo conto delle variazioni e poi ridati a musicisti veri perché tornino a interpretarli e riconsegnarli all’IA in un continuum che può andare avanti all’infinito (o fino all’umano sfinimento).
Io, da parte mia, l’IA non la temo più di tanto, e neanche la rinnego, ma credo che vada usata solo come supporto all’agire e al creare umano. Almeno per il momento…
Appendice del 4 maggio (nuova versione)
Un paio di giorni dopo la pubblicazione di questo brano di AI+TAN (dove AI sta per Artificial intelligence), il compositore Filippo Minoia a.k.a. Gomena ha scritto e suonato in fretta e furia anti-digitale una nuova musica per accompagnare il mio testo e dimostrare che la mente, il cuore e la mano umana sanno fare di meglio dell’intelligenza artificiale generativa.
Potete ascoltarlo qua e dirmi se siete d’accordo con lui e con me che questa è la versione migliore de La cicala e la formica.
m.soundcloud.com/gomena/la-cicala-e-la-formica/