(Magari uno di quei titoli che riescono a illuminare di senso un testo buio, insipido e irrilevante.)
Cercavano un anfratto o un letto per appartarsi e, man a mano che cercavano, il desiderio cresceva. Girarono per due ore per quella città sconosciuta, ma avevano l’impressione di trovarsi sempre nello stesso punto, troppo illuminato e pieno di gente a piedi, in auto o in motocicletta (a lui, in realtà, davano fastidio soprattutto i motociclisti, da che un giorno uno, mezzo ubriaco, gli si parò di fronte all’improvviso e ci mancò poco che non si schiantasse sulla sua macchina blu metallizzato).
Mentre guidava, lei gli accarezzava la nuca e giocava con l’orlo della tasca dei pantaloni. Lui la lasciava fare, ma stava cominciando a perdere la pazienza. Poi, all’improvviso, si trovarono in una strada lunga e alberata, in penombra, vicino al mare; intorno nemmeno un auto in movimento e, soprattutto, nessuna fottuta motocicletta.
Lui fermò la macchina spossato, così spossato che si addormentò e cominciò a sognare cieli sgombri e sterminate praterie in cui rotolarsi tra l’erba umida e i fiori di campo.
Lei se ne restò lì, guardando lui, gli alberi e il mare, mentre le si prosciugavano le labbra e svaniva il desiderio come un motore che si spegne lento.
Intanto la patta dei pantaloni di lui cresceva e crepitava, e la macchina sprofondava pigramente su uno strapiombo a picco sulla scogliera.

Passarono due settimane prima che trovassero i loro corpi dilaniati dalle lamiere e consumati dal mare. Un motociclista s’era fermato a fare pipì sullo strapiombo e, seguendo la parabola che andava dal suo pene al mare, fissò lo sguardo su quell’auto blu accartocciata sugli scogli.
Si pentì subito di aver chiamato i soccorsi. Due poliziotti mezzo addormentati gli fecero la prova del palloncino e lo trattennero in caserma per tutta la notte. Per un attimo, chiuso là dentro, pensò che sarebbe stato meglio schiantarsi contro un auto e, pensando pensando, si ricordò di quell’altra sbornia finita di fronte ad un auto blu. Quella che guidavi tu, prima di fermarti alla ricerca di un anfratto o un letto per appartarti e soddisfare il tuo desiderio interrotto. Per sempre.