ALLA RICERCA DEL SENSO PERDUTO (parte IV)
Ricordo che uno di questi secoli, chiesi asilo politico ad un prete di Roma. Nella pace del chiostro di un monastero lessi di Cusano, Espinoza ed altri eroici furori. Qualcuno mi convinse che il senso era scritto da qualche parte, giù al Nord, in caratteri gotici.
Volai in Germania alle 12 e 40. Appena toccai terra, mi si avventarono addosso al grido di “Morte al giudeo!”, e mentre imprecavano altre incomprensibili parole digrignavano i denti come cani rabbiosi. Tornai in Ispagna, ma le cose non volsero al meglio. Ormai ero marchiato a fuoco come le vacche che ogni notte si vedono nere. Per salvare la pelle mi aggregai alla ciurma dell’ammiraglio Cristóbal, quando era il tramonto del secolo decimoquinto dall’abbandono delle grucce sul monte.
[continua]